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Autore: ilaria8    01/03/2009    2 recensioni
Sembrava una notte tranquilla al Comando SG, ma qualcosa rovinò quella calma apparente.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 11

CAPITOLO 11

 

Arrivato all’SGC, il Colonnello fu sommerso di domande da Daniel ma venne ignorato per portare Sam dalla dr.ssa Fraiser.

Successivamente dopo averla lasciata nelle mani esperte della Dottoressa, O’Neill venne convocato nella sala briefing dal Generale Hammond.

Hammond: cosa è successo?

Jack: non lo so con precisione Signore. Carter deve essere atterrata qualche giorno fa sul pianeta dove l’abbiamo trovata. Le sue ferite sono gravi ma un abitante del pianeta mi ha spiegato che è stata cosciente per qualche giorno, poi è peggiorata!

Daniel: e di Jacob si sà qualcosa?

Jack: lui purtroppo non ce l’ha fatta. Lo abbiamo trovato nella tenda del villaggio, lo stesso dove abbiamo trovato anche Carter. Un ragazzo mi ha riferito che era già morto quando lo hanno trovato! Martouf lo ha portato nella loro base

Daniel: Sam lo sà questo?

Jack: sì, inoltre il ragazzo mi ha anche detto che quando era cosciente Carter gli portava dei fiori nella tenda e passava molte ore a fianco a Jacob

Daniel: povera Sam!!!

Hammond: Colonnello, può bastare!

Jack: grazie Signore!

 

Qualche minuto dopo O’Neill era in infermeria per finire la visita post-missione.

Fraiser: tutto a posto Colonnello!

Jack: grazie Dottoressa! Come sta Sam?

Fraiser: non bene purtroppo; le ferite erano gravi e l’emorragia interna si è estesa a causa del passare dei giorni

Jack: ci abbiamo messo troppo tempo a trovarla! MALEDIZIONE!!!

Fraiser: non è colpa sua Colonnello, vedrà che se la caverà; Sam è forte!

Jack: già; lei ha forza da vendere! Deve guarire per tornare a spiegarmi la teoria di non so che cosa! Aveva iniziato a spiegarmela prima di sapere della scomparsa di Jacob

Fraiser: ora vada a riposare Colonnello!

Jack: preferisco rimanere qui se non le dispiace!

Fraiser: l’avevo immaginato, infatti le ho fatto mettere uno sgabello vicino al letto di Sam! È tutto suo!

Jack: grazie Janet!

 

La dottoressa uscì dall’infermeria mentre Jack rimase lì a fissarla. Non riusciva a riflettere vedendo la sua sagoma immobile sul letto; la sua mente gli riportavano alla memoria il momento del ritrovamento.

L’aveva trovata proprio nella stessa posizione in cui era adesso, ma lì aveva paura di essere arrivato tardi. Invece alla base, con quel continuo “bip” in sottofondo, era sicuro che il suo cuore battesse.

Una voce all’improvviso attirò la sua attenzione.

Sam: Signore?

Jack balzò sullo sgabello e rischiò di finire per terra, ma fortunatamente riacquistò l’equilibrio all’ultimo secondo.

Jack: ciao Sam, come ti senti?

Sam:non molto bene. Da quanto sono svenuta?

Jack: quel ragazzo sul pianeta dove ti abbiamo trovato ha detto che hai dormito per quasi un giorno!

Sam: il ragazzo si chiama Klas. Mi ha aiutato molto! Non credevo di aver dormito un giorno intero?

Jack: già, ma sono sicuro che recupererai il tempo perduto in men che non si dica!

Sam: bene!

Jack: Sam………..

Sam: sì?!?

Jack: mi dispiace per tuo padre e per quello che è successo!

Sam: non è colpa sua Signore!

Jack: invece è tutta colpa mia! È colpa mia se tuo padre è morto, è colpa mia se tu sei ferita ed è colpa mia averti lasciato da sola per tutto questo tempo!

Sam: ma…….

Jack: fammi finire! Io volevo scusarmi per non esserti stato vicino nel momento del bisogno. Eri da sola a piangere la morte di tuo padre e per di più ad anni luce dalla Terra; non deve essere stato un bel momento e avevi bisogno di qualcuno che ti desse almeno una spalla su cui piangere

Sam: non deve incolparsi Signore! Comunque la ringrazio! Dov’è mio padre adesso?

Jack: lo abbiamo lasciato ai Tok’ra

Sam: voglio che sia seppellito sulla Terra!

Jack: lo dirò subito a Martouf!

Sam: dopo il funerale mi trasferirò dai Tok’ra!

Jack: Sam ti prego, non puoi andare dai Tok’ra!

Sam: qui non avete più bisogno di me!

Jack: Ti sbagli, io ho bisogno di te! Rimani sulla Terra, ti farò riammette al programma Stargate!

Sam: non credo che ci riuscirà; quelli di Washington saranno piuttosto arrabbiati!

Jack: io e il Generale Hammond sappiamo bene fin dove spingerci e quali tasti schiacciare per ottenere ciò che vogliamo. Quelli di Washington non sono certo dei santi! Ti prego Sam rimani qui!!

Sam: non so se…………

Jack: Samantha, ti supplico. Non riuscirei a vederti andare via un’altra volta!

Sam rimase pietrificata. Jack non la chiamava mai per nome, o meglio la chiamava Sam, ma mai Samantha. Non si aspettava di sentire quelle parole. Lo fissò negli occhi e lesse in quelle iridi marroni paura e preoccupazione.

Sam: d’accordo mi ha convinto, rimango!

Jack: magnifico! Sono contento di averti fatto cambiare idea!

Sam: grazie Signore per essere venuto a prendermi!

Jack: grazie a te per avermi aspettato! Adesso riposa!

Entrambi si sorrisero, poi Sam piombò nuovamente in un sonno profondo mentre Jack contattò Martouf per aggiornarlo.

 

    

  
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