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Autore: la luna nera    27/11/2015    5 recensioni
La giovane Rose Morrison riceve dalla prozia Jacqueline, venuta a mancare alla rispettabile età di 107 anni, una strana eredità che non consiste in denaro o gioielli, ma in qualcosa di ancora più prezioso. Di cosa si tratta nessuno ancora lo sa e starà proprio a Rose arrivare a scoprirlo intraprendendo un cammino costellato di numeri, simboli e significati nascosti. Scoprirà anche il segreto della prozia che l'ha resa quasi una mezza strega agli occhi di molti. Accanto a lei il fidato zio Albert e l'irriverente quanto affascinante James Bradley.
Genere: Fantasy, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Stava camminando a passo svelto, con il cuore che le batteva sempre più forte man mano che la meta prefissata si faceva più vicina. Ed eccola finalmente: Bradley’s. L’insegna troneggiava sull’ingresso della libreria che sembrava piuttosto affollata di clienti. Rose spinse la porta ed entrò, andando con lo sguardo subito alla ricerca di James: c’erano alcuni signori molto eleganti intenti a consultare testi scientifici, due clienti un po’ in là con gli anni, un paio di ragazzini ed un gruppetto di ragazze tutte raccolte in un angolo che parevano molto interessate. Rose abbozzò un sorriso, era evidente che gli affari per la famiglia Bradley andavano a gonfie vele, ma quel sorriso si spense in un lampo non appena riconobbe proprio James al centro di quel gruppetto di fanciulle dalla voce stridula e odiosa. Sembrava assecondarle ben felice di ricevere ed elargire complimenti allo stuolo femminile che gli svolazzava attorno. Fra un sorrisetto ammiccante e l’altro James ebbe l’accortezza di alzare la testa e rendersi conto della presenza di Rose all’interno del locale che lo stava osservando con un’espressione non troppo entusiasta.
Si sarebbe preso a sberle se solo ne avesse avuto l’opportunità….
Senza dire una misera parola, Rose girò sui tacchi e si avviò verso l’uscita non curandosi dei richiami del ragazzo che non perse tempo e si precipitò a rincorrerla.
“Rose! Aspettami per favore! Lascia che ti spieghi, non è come credi!” L’afferrò per una mano con la dovuta delicatezza dopo una breve rincorsa.
“Lo so, stavi lavorando, l’ho visto molto bene.” Era fortemente scocciata.
“Voltati per favore.”
Diede ascolto alle sue parole e lo fissò negli occhi, attorno ai quali ancora vedeva i segni dell’incidente del giorno prima. “Che c’è?”
“Perché sei fuggita via in questo modo?”
“Stavi al lavoro ed eri visibilmente impegnato con una deliziosa schiera di clienti che pendevano dalle tue labbra. Cosa stavi raccontando loro? Il tuo ultimo incontro con i marziani? O le tue mirabolanti avventure alla ricerca dell’El Dorado?”
Sospirò sorridendo. “Parli come se fossi gelosa marcia….”
La ragazza avvertì un terremoto devastarle l’interno. “Io gelosa?! Ma per favore!” Incrociò le braccia e girò la testa di lato per non fargli notare che le sue guance stavano pian piano esplodendo. Era gelosa eccome….
“E allora?”
“Ero venuta da te per mostrarti una cosa che mi ha dato Heaven, ma ne parlerò con mio zio che potrà darmi udienza ben prima di te.” Gli lanciò un’occhiataccia. “Ora torna pure dalle tue clienti affezionate.”
Le bloccò la fuga stringendole la mano attorno al polso. “Che ti ha dato quello sciagurato?” Nei suoi occhi c’era fermezza e determinazione: il suono del nome di colui che voleva portargliela via aveva risvegliato la rabbia che credeva assopita.
“Ho una pergamena su cui stanno scritte cose che devo decifrare, mio zio mi sarà di aiuto, per cui ti prego di lasciarmi andare da lui alla svelta.”
“Rose….”
“Se e quando sarai libero, mi torvi da mio zio. Ora torna pure al tuo lavoro.”
Si dileguò liberando dalla sua presa prima che il ragazzo potesse controbattere, lasciandolo lì solo a qualche decina di metri dall’ingresso della libreria. Non si voltò a guardarlo, preferì tirare dritto a testa alta maledicendosi per la reazione avuta nel vederlo al centro delle attenzioni di quelle ragazze. Perché quella situazione l’aveva infastidita così tanto? Perché non aveva tenuto la lingua a freno poco fa? Erano tutte domande dalla semplice ed ovvia risposta che voleva assolutamente tenere nascosta, specie al diretto interessato.
 
Raggiunse il cottage dello zio piuttosto rapidamente, entrò e salutò il parente con la consueta cordialità.
“Cara nipote mia, non immagini quanto sia felice di vederti in forma quest’oggi!” Abbracciò la ragazza sorridendo. “Ieri ci hai fatti preoccupare tantissimo.”
Abbassò gli occhi sciogliendo l’abbraccio. “Mi dispiace, mi dispiace davvero… Non pensavo accadesse ciò che è accaduto.”
“L’importante è che adesso tu stia bene.”
Annuì con la testa. “Perdonatemi se vengo subito al motivo della mia visita, ma c’è qualcosa di molto importante che vorrei mostrarvi.” Estrasse dalla borsetta la pergamena. “L’ho ricevuta da Heaven poco fa ed ho bisogno del vostro aiuto per capire cosa c’è scritto.”
L’uomo afferrò e srotolò quel pezzo di carta: riconobbe i numeri da uno a dieci con accanto una brevissima frase scritta in lingua Neo-Phaerdiana. Osservò con attenzione e si mise seduto al tavolo. “Sembrano quasi dei comandamenti.”
“Sì, in un certo senso è così. Heaven mi ha comunicato che qua stanno scritte le linee guida che dovrò seguire nei prossimi dieci giorni al termine dei quali sarò obbligata a prendere la decisione in merito alla proposta di diventare la sua sposa celeste accogliendo in me Ruhna. Se ho ben capito in questa pergamena c’è anche tutto il percorso che sarò tenuta a seguire per tutta la mia vita, ma ho bisogno del vostro aiuto per capire cosa c’è scritto.”
“Mhm, capisco.” Rifletté un attimo in silenzio. “Io posso tradurre nella nostra lingua, però per interpretare correttamente i numeri tentando di capire se c’è un collegamento fra essi e quanto scritto accanto ad ogni cifra ritengo sia più indicato James. Gliene hai parlato?”
Automaticamente nella sua mente apparve la scena vista poco prima nella libreria, cioè il ragazzo circondato da ammiratrici adoranti. “Oh, mr Bradley era impegnato al lavoro con una consistente schiera di clienti e non aveva tempo per me.”
Da come si era espressa la ragazza, Albert comprese al volo che si trattava di clienti femminili e si lasciò sfuggire un sorriso. “Va bene, ho capito.” Prese il foglio su cui aveva riportato la traduzione dell’alfabeto.  “Coraggio, diamoci da fare e vediamo cosa c’è scritto.”
In breve l’uomo riuscì a riportare in caratteri conosciuti il contenuto della pergamena che provvide a scrivere in modo chiaro e leggibile su un foglio di carta.
 
A te, eletta fra i mortali corruttibili, è dato l’esclusivo privilegio di percorrere il cammino verso la perfezione propria di Neo Phaerd, luogo in cui il Cielo e la Terra peregrinano in eterno equilibrio senza macchia. A te, che presto sarai al servizio dell’onorabile Ylma detentrice del Sacro Elemento della Terra, spetta ora renderti degna dell’alto onore che il Destino ti ha riservato.
 
1  L’Uno sarà il Principio della tua esistenza, sboccia la vita nel modo inferiore.
 
2 Il Due dovrà separarti da ciò che è impuro ed imperfetto.
 
3 Il Tre quale simbolo divino sarà per te fonte di energia ed armonia.
 
4 Il Quattro ti permetterà di incontrare la perfezione dei Sacri Elementi.
 
5 Il Cinque spalancherà la tua mente inferiore sull’universalità di ciò che sarai.
 
6 Il Sei ti donerà l’equilibrio perfetto fra il Cielo e la Terra.
 
7 Il Sette ti colmerà di perfezione, essendo espressione privilegiata fra Divino e Umano.
 
8 L’Otto è la morte, tutto quello che fin ora sei stata dovrà essere cancellato per l’eternità.
 
9 Il Nove simboleggerà la tua rinascita alla nuova vita che ti attende.
 
10 Il Dieci infine sarà il raggiungimento della Perfezione, annullando nel contempo ciò che resta della vecchia te stessa.
 
 
Percorri con fiducia il cammino che ti si presenta e non avvertirai mai più alcun desiderio effimero, come effimero è tutto ciò che ora ti accompagna nell’inutile esistenza.
 
 
 
Rose non sapeva cosa fare né cosa dire.
Ciò che aveva appena appreso le metteva un senso di inquietudine senza precedenti. Non era ben chiaro ciò che era scritto in quel foglio, sicuramente doveva essere interpretato, ma l’unica cosa che era certa di aver capito consisteva nel fatto che doveva isolarsi dal resto del mondo.
“Tu sai cosa significa tutta questa roba?”
Rose guardò lo zio che l’aveva quasi destata dal torpore con quella breve domanda, c’era qualcosa di indefinibile negli occhi di entrambi.
“Heaven non mi contatterà più fino al momento in cui dovrò presentarmi al Portale per Neo Phaerd…. Ha detto che non devo farmi influenzare da niente e da nessuno perché la decisione finale spetta a me. Ma non so altro.”
Seguì il silenzio.
La ragazza prese di nuovo fra le mani il foglio su cui lo zio aveva trascritto quella sorta di decalogo neo phaerdiano. Rilesse con attenzione ogni singolo punto e man mano che i suoi occhi scivolavano su quei segni di inchiostro nero l’ansia si impadroniva del suo essere. Era un’enorme decisione che avrebbe segnato la sua intera esistenza, senza la possibilità di ripensamenti. E doveva prenderla nel giro di soli dieci giorni.
“Se solo potessi parlare con la prozia Jacqueline…” Sentì gli occhi riempirsi di lacrime. “Lei ha fatto la sua scelta e forse potrebbe essermi di grande aiuto.”
“La zia adesso è Jhea, si è mostrata alquanto altezzosa e sta facendo di tutto per convincerti a seguire la loro strada.”
“No zio, io vorrei poter conversare di nuovo con quella che era prima della sua dipartita. Vorrei solo capire sulla base di cosa ha scelto Himmel….”
Seguì un breve attimo di silenzio interrotto improvvisamente da James che irruppe nella veranda come una folata di vento tempestoso.
“Oh, mr Bradley, sei in pausa dal lavoro?” Così la ragazza lo salutò non appena le si fece vicino.
“Esatto, sono in pausa se è così che la metti.” Si sedette dopo aver salutato il padrone di casa.  “Che c’è di nuovo?”
Rose sbatté sul tavolo la pergamena di Heaven e la traduzione, tali carte furono subito ispezionate dal ragazzo che lesse con grande attenzione quanto vi era riportato. Piegò l’angolo destro della bocca in un sorriso . “Sul fatto che conoscano e si basino esclusivamente sui numeri ed il loro significato non c’è alcun dubbio.”
“Bene, ora che hai letto quello che volevi, sei soddisfatto o hai bisogno di altri dettagli?” Si impossessò di nuovo di quelle carte in modo abbastanza brusco, era evidente che ancora qualcosa le impediva di mostrarsi serena ai suoi occhi. Si alzò da sedere avvicinandosi all’uscita. “Vedrò di trovare da sola la giusta chiave di lettura. Signori, vi auguro una piacevole giornata.”
“Fermati Rose!” La voce imperiosa dello zio la bloccò all’istante, la ragazza si irrigidì all’istante perché mai prima di allora il parente le si era rivolto con quel tono. “Basta fare i capricci come una bambina piccola!” Attese che la nipote si voltasse a guardarlo. “Forse tu non ti rendi conto della situazione che stai attraversando, forse non hai ben capito i rischi che corri! Non puoi prendere una decisione avventata solo perché il tuo orgoglio non ti permette di accettare l’aiuto mio e di James. Mettilo da parte una buona volta e dimentica il suo lato da latin lover, hai già dimenticato tutto quello che ci ha permesso di scoprire?”
Era forse la prima volta che lo zio Albert si rivolgeva a lei con quel tono di voce, questo poteva davvero significare che c’era un grave pericolo da cui doversi ben guardare. Nonostante ciò la ragazza rimase estremamente turbata dalle sue parole poiché sentiva che un fondo di verità c’era. Un attimo prima dell’arrivo di James infatti era piuttosto confusa e titubante nei confronti di quanto riportato nella pergamena, ma come il ragazzo si presentò a loro, fu colta da un’improvvisa rabbia che l’aveva portata ad agire d’istinto.
Guardò James che non si era mosso di un millimetro, aveva sempre gli occhi incollati su di lei ed erano profondi come due pozzi dei quali non si scorge il fondo. Sembravano volerle dire tante di quelle cose da non sapere da dove iniziare, lui l’aveva ascoltata quando ne aveva avuto bisogno, l’aveva accolta e confortata….Insomma, James c’era sempre per lei e lei invece lo cercava solo per necessità pretendendo la massima disponibilità da parte sua, senza accettare quel suo lato incline ad adulare persone di sesso femminile.
Le costava tantissimo tornare a sedersi attorno a quel tavolo, forse più di ogni altra cosa vissuta fino ad allora, sentiva una gran rabbia roderle lo stomaco e fece sforzi al limite delle sue capacità per ricacciare dentro le lacrime che stavano per sgorgarle dagli occhi. Poggiò di nuovo quei pezzi di carta sul tavolo mettendoli come prima a disposizione dello zio e di James, aspettando in totale silenzio quella che poteva essere l’esatta interpretazione di quanto scritto sulla pergamena.
 
 




Buon venerdì a tutti! : )
 
Ringraziare voi che seguite regolarmente, in particolare VOI che recensite con puntualità,  potrà sembrare scontato e ripetitivo ma credetemi, per me significa tantissimo. *_* I love you!
 
Allora…. Abbiamo visto cosa contiene la famosa pergamena e forse un’idea del suo significato ve la state già facendo. Rose è confusa leggendo quelle frasi, ma è anche gelosa e questo è un punto a favore di James che farà felici tutte le sue “tifose”.
Mancano forse tre capitoli al finale, vi chiedo ancora un po’ di pazienza ringraziandovi di nuovo di tutto il sostegno dimostratomi.
 
Un abbraccio
La Luna Nera

 
  
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