Non
avere paura
Fandom: Harry Potter
Personaggio principale: Ginny Weasley
Prompt: 069. Tuono
Rating: Verde
Disclaimer: Ginny Weasley e tutti i personaggi citati in questa storia
appartengono a J.K. Rowling.
L’arrivo della piccola
Ginny era stato accolto da tutti con un’enorme gioia. Anche i bambini si erano
dimostrati entusiasti di avere finalmente una sorellina da coccolare e viziare.
Automaticamente in ognuno di loro nacque un forte istinto protettivo nei suo
confronti e la trattavano come se fosse speciale, una sorta di bambola di
porcellana dal valore inestimabile.
Tutti tranne uno.
Ronald non era così felice della nuova arrivata. Tutti avevano distolto la loro
attenzione da lui per rivolgerla a Ginny. Era geloso. Tremendamente geloso e
quel che era peggio era che non poteva fare nulla perché gli altri si
accorgessero di lui. Quella nanerottola aveva monopolizzato l’attenzione di
tutta la famiglia!
E con il passare del
tempo Ron ebbe un altro buon motivo per detestare Ginny.
-Che cosa? Mi state
cacciando?- urlò il bambino facendo svegliare Ginny che dormiva tranquillamente
sul divano in salotto.
Era trascorso un anno
circa dalla sua nascita e Molly e Arthur avevano pensato che Ginny non poteva
dormire per sempre nella stanza con loro. Dovevano spostarla. Ma purtroppo le
stanze della Tana erano tutte occupate dai figli già grandicelli della coppia.
Non restava che una soluzione.
-Ron! Non ti stiamo cacciando! A Ginny
serve una stanzetta…non può dormire con me e mamma
per sempre! Nemmeno tu dormi più con noi!- Arthur tentava di spiegare al minore
dei suoi figli i cambiamenti che si erano resi necessari per fare posto alla
sorella.
-Beh, ma perché io?
Perché non può dormire lei con Percy?
-Perché lei è una
femminuccia! E quando sarà più grande avrà bisogno di una stanza tutta per sé!
-Anche io ne ho
bisogno! E poi no avete detto voi che non importa se lei è una femmina? Avete
detto che non l’avreste trattata diversamente da me o dagli altri solo perché è
una bambina!- gli occhi di luccicavano perché un mare di lacrime premeva per
uscire. Da quando sua madre gli aveva detto che dal giorno successivo avrebbe
condiviso la camera con Percy per lasciare la sua
interamente a Ginny, Ron era come impazzito. Era la classica goccia che aveva
fatto traboccare il vaso!
-Non è questione di
trattare diversamente, Ron! Ti accorgerai crescendo che maschietti e femminucce
sono diversi! E non è opportuno che dormano insieme!- disse Molly con un tono
insolitamente dolce e conciliante. Forse un poco si sentiva in colpa. Sapeva di
aver dedicato più attenzioni a Ginny negli ultimi mesi e che Ron probabilmente
ne era rimasto ferito, anche se non lo dava certo a vedere.
-Ma tu e papà lo
fate!- rispose il rosso sempre più arrabbiato.
-Ma loro sono sposati,
Ron!- intervenne Bill cercando di far ragionare il fratello minore. Ma era
tutto inutile. Ron non voleva sentire ragioni.
-E poi io non sopporto
Percy! Parla sempre e legge! E la sua stanza è piena
di libri…io non poteri più metterci i miei giochi!
-Non dire così! Percy ti vuole bene ed è felicissimo di dividere la sua
stanza con te!- ma lo sguardo scocciato del fratello maggiore non lasciava
dubbi. Nemmeno lui era entusiasta di dover convivere con Ron, ma Percy era abituato ad obbedire e a rispettare gli ordini
che i genitori gli impartivano. E in fondo quella era l’unica soluzione logica
per fare posto a Ginny. Bill avrebbe condiviso la stanza con Charlie, George e
Fred già dormivano insieme…non restavano che Percy e Ron.
-Dai Ron! Oramai sei
grande! Sei un ometto e gli ometti non fanno tutti questi capricci!- disse
infine Molly.
-Io non sono grande!
Io sono piccolo, capito? PICCOLO!- urlò Ron cedendo alle lacrime. Oramai aveva
capito che nulla avrebbe mai potuto dire per far cambiare idea ai suoi
genitori. La decisione era stata presa. Aveva perso l’attenzione dei suoi
genitori e ora anche la sua stanza. Poteva forse andare peggio di così?
Ron vide Ginny
camminare tremante e incerta verso di lui. I suoi occhi cioccolato si
interrogavano sul perché il fratello stesse urlando. Lo fissavano curiosi e
preoccupati. Da quando era nata, Ginny aveva sempre cercato Ron a modo suo per
poter giocare. In fondo rispetto a lei Ron era solo poco più grande! Lo vedeva
come il compagno ideale per le sue avventure da neonata!
Il bambino sostenne il
suo sguardo cercando di mostrarsi duro e impassibile, per quanto può esserlo un
bambino di due anni.
-Io ti odio!- sibilò
Ron in direzione della sorellina, che forse non comprese il senso delle parole,
ma percepì la cattiveria con cui erano state dette. Ginny ricominciò a
singhiozzare fino a quando scoppiò in un pianto a dirotto. Arthur la prese in
braccio e la coccolò per farla smettere di piangere, ma Ron a quella scena
corse fuori in giardino e sbatté la porta alle sue spalle.
-Ron!- Bill era uscito a cercare il
fratello minore. Lo trovò che tirava calci ai nani da giardino che borbottavano
infastiditi.
-Che vuoi?- chiese il
piccolo brusco.
-Vorrei sapere perché
ce l’hai tanto con Ginny! Non eri tu quello che continuava a dire che avrebbe
preferito una femmina?
-Sì…prima di sapere che mi avrebbero tolto la
camera!- sbuffò il piccolo ancora offeso.
-Ronnie…sai anche tu che mamma e papà non ce
l’hanno con te! Non ti vogliono meno bene solo perché ora c’è Ginny!
-Ma a me sembra
proprio di sì! Da quando c’è lei io sono diventato invisibile!
-E io cosa dovrei dire
allora? Dopo di me sono venuti Charlie, Percy, Fred,
George e tu! Ma nonostante tutto sapevo che mamma e papà non mi avevano messo
da parte! E ti confesso un segreto, Ronnie…
A questo punto il
piccolo alzò gli occhi azzurri verso il fratello. Un segreto? E Bill lo
raccontava solo a lui? Ron era emozionato.
-Quando siete nati
tutti voi io mi sono sentito orgoglioso! Ero diventato un fratello maggiore…sai cosa vuol dire questo?- chiese Bill fissando
Ron serio in volto. Il fratello minore scosse la testa muovendo la massa di
capelli rosso fuoco.
-Vuol dire che d’ora
in poi Ginny avrà te a proteggerla! Quando avrà bisogno di qualunque cosa sarai
tu quello che verrà a cercare! E sarai felice che lei lo faccia! Tu la
proteggerai ogni volta che correrà da te…e ti
assicurerai che non le manchi mai nulla. Sarai il suo esempio…il
suo modello. Lei vorrà diventare come te!
Ron pensò a quello che
Bill gli aveva appena detto. Cosa significava quel discorso? A lui non
importava nulla di essere un fratello maggiore, di proteggerla e di essere il
suo modello. Lui voleva solo riavere le attenzioni di sua madre e la sua
stanza!
-Non mi interessa
Bill! Io rivoglio mamma e papà tutti per me!- rispose il piccolo e se ne andò
nella sua nuova camera. Bill sospirò profondamente. Forse Ron era troppo
piccolo per capire. O forse aveva solo bisogno di una piccola spinta.
Quella era certamente
la notte più tempestosa che l’Inghilterra avesse mai visto. Ginny era nella sua
nuova stanza tutta sola e l’ennesimo tuono la svegliò di soprassalto. Era la
prima volta per lei. Di solito quando un temporale come quello la svegliava
correva nel letto di mamma e papà e subito si sentiva meglio. Ma quella volta
era diverso. Doveva cavarsela da sola.
Un altro tuono.
Ginny si tirò le
coperte fin sopra la testa, tremante. Non doveva piangere. Non doveva. Se
avesse ceduto, l’avrebbero presa in giro tutti, soprattutto Ron! Ma perché
mamma l’aveva lasciata sola? Possibile che si fosse stancata di lei? Emerse
leggermente dalla coperta gialla, giusto per qualche secondo.
Altro tuono.
Questa volta mise la
testa sotto il cuscino e si tappò le orecchie con forza. Non doveva avere
paura. Papà le aveva sempre detto che i tuoni erano dovuti agli angeli che
giocavano a Gobbiglie in cielo. Non doveva averne
paura. Ma allora perché tremava come una foglia?
Ennesimo tuono.
Basta! Non poteva
farcela da sola! Ma da chi poteva andare?
Si alzò lentamente dal
suo letto e scalza aprì la porta della sua stanza. Nel pianerottolo si trovò
indecisa. Dove andare? Davanti a lei la stanza dei genitori. Alla sua destra la
porta della camera di Ron e Percy. Ginny ci pensò per
qualche istante, ma alla fine scelse.
-Che succede?- chiese
Ron aprendo gli occhi controvoglia. Qualcuno lo aveva svegliato scuotendolo nel
cuore della notte. Chi era in vena di scherzi a quell’ora di notte? Sicuramente
i gemelli. Ma quando Ron aprì gli occhi si accorse che le sue supposizioni
erano errate.
-Ronnie…- disse Ginny con la voce che le
tremava. Non era solo paura del temporale. Temeva che Ron l’avrebbe cacciata in
malo modo dalla sua stanza. Il fratello la odiava e lei lo sapeva…
-Ginny! Che vuoi?- disse di nuovo brusco.
-Ho paura del
temporale, Ron…
-Sei proprio una
piattola!- commentò il piccolo non muovendo un muscolo del suo corpo.
-Non…non è vero! Io non sono una piattola!-
Ginny non sapeva che cosa volesse dire quella parola, ma di sicuro non era un
complimento.
-Posso…posso dormire qui con te?- chiese la
bambina sempre con la voce sottile di chi teme un rifiuto.
-Scordatelo! Io voglio
dormire! E poi tu hai tutta la stanza per te! Non venire qui a rompere adesso!-
e Ron si voltò dall’altra parte fingendo di tornare a dormire.
Ginny comprese che non
c’era speranza che Ron cambiasse idea. In punta di piedi come era arrivata se
ne andò e tornò nella sua stanza. Perché Ron ce l’aveva tanto con lei? Non
aveva voluto aiutarla…si rimise a letto e attese
sveglia che il temporale passasse. Sperava che sua madre venisse a vedere come
stava, ma non successe. Tese le orecchie per tentare di ascoltare se qualche
rumore provenisse dalle altre camere, ma nulla.
All’improvviso sentì
uno scricchiolio fuori dalla sua porta. Qualcuno camminava sul pianerottolo in
punta di piedi. La porta della stanza si aprì lentamente.
-Ronnie, sei tu?
-Sì- disse il bambino
secco. Si avvicinò senza dire altro al letto della sorella e la spostò con
dolcezza su uno dei lati del letto. Spostò le coperte e si infilò nel letto
accanto alla sorella. Ginny sorrise timidamente e lasciò che Ronnie la
abbracciasse.
-Non avere paura, Gin!
Non è niente…è solo un temporale! Qualche tuono…sai cosa dice papà? Che sono degli angeli che giocano
a Gobbiglie!
Le diede in bacio
sulla guancia.
-Adesso dormi! Ti
proteggo io!
Ginny chiuse gli occhi
e riuscì ad addormentarsi. Però prima che il sonno la prendesse sentì un altro
tuono. Ma ora era diverso. Ron era lì con lei. Non avrebbe permesso che
qualcosa la spaventasse. Era lì per lei. E Ginny non poté non sentirsi
protetta.
001. |
Inizio. |
002. |
Intermezzo. |
003. |
Fine. |
004. |
Interiorità. |
005. |
Esteriorità. |
006. |
Ore. |
007. |
Giorni. |
008. |
Settimane. |
009. |
Mesi. |
010. |
Anni. |
011. |
012. |
Arancione. |
013. |
Giallo. |
014. |
Verde. |
015. |
Blu. |
|
016. |
Porpora. |
017. |
Marrone. |
018. |
Nero. |
019. |
Bianco. |
020. |
Senza
colori. |
021. |
Amici. |
022. |
Nemici. |
023. |
Amanti. |
024. |
Famiglia. |
025. |
Estranei. |
026. |
Compagni
di squadra. |
027. |
028. |
Figli. |
029. |
|
030. |
Morte. |
|
031. |
Alba. |
032. |
Tramonto. |
033. |
034. |
Troppo
poco. |
035. |
Sesto Senso. |
|
036. |
Olfatto. |
037. |
Udito. |
038. |
Tatto. |
039. |
Gusto. |
040. |
|
041. |
Forme. |
042. |
Triangolo. |
043. |
Diamante. |
044. |
Cerchio. |
045. |
Luna. |
046. |
Stelle. |
047. |
Cuori. |
048. |
Quadri. |
049. |
050. |
Picche. |
|
051. |
052. |
Fuoco. |
053. |
Terra. |
054. |
Aria. |
055. |
Spirito. |
|
056. |
Colazione. |
057. |
Pranzo. |
058. |
Cena. |
059. |
Cibo. |
060. |
Bibite. |
061. |
Inverno. |
062. |
Primavera. |
063. |
Estate. |
064. |
Autunno. |
065. |
Mezze
stagioni. |
066. |
Pioggia. |
067. |
Neve. |
068. |
Lampo. |
069. |
|
070. |
Tempesta. |
071. |
Rotto. |
072. |
Riparato. |
073. |
Luce. |
074. |
Oscurità. |
075. |
Ombra. |
076. |
Chi? |
077. |
Cosa? |
078. |
Dove? |
079. |
Quando? |
080. |
Perché? |
081. |
Come? |
082. |
Se. |
083. |
E. |
084. |
Lui. |
085. |
Lei. |
086. |
Scelte. |
087. |
Vita. |
088. |
Scuola. |
089. |
Lavoro. |
090. |
Casa. |
091. |
Compleanno. |
092. |
Natale. |
093. |
Ringraziamento. |
094. |
Indipendenza. |
095. |
Capodanno. |
096. |
Scelta
libera. |
097. |
Scelta
libera. |
098. |
Scelta
libera. |
099. |
Scelta
libera. |
100. |
Scelta
libera. |
Ciao a tutti!
Eccomi con il secondo capitolo di questa storia…
Diciamo che mi piace particolarmente, perché tratteggia il
rapporto speciale che c’è tra Ron e Ginny. Odi et amo
direi…in fondo Ron le vuole bene, ma è un po’ un orso
e non sa bene come ci si comporta con una sorella piccola.
Quanto al tema “tuono” volevo non banalizzarlo, spero di
esserci riuscita…
A presto!
Ringrazio coloro che hanno inserito la storia tra i
preferiti:
1 - 83ginny
2 - I love sasunaru
3 - jeginnybells
4 - karmenpotter
5 - marco121184
6 - maryrobin
7 - mikelina
8 - nan96
9 - ninny
10 - ny152
11 - Pedromane
12 - PrincessMarauders
13 - riddikulus
14 - sirius1711
15 - tappetta
Sirius1711:sì sono tornata! Sembra quasi una
minaccia vero? Comunque hai afferrato il senso della tabella. Ogni parola corrisponde
a una storia incentrata su quell’argomento. O almeno così dovrebbe essere…spero di riuscire a velocizzare la pubblicazione! Vero…lo scorso capitolo più che su Ginny è incentrato su
Molly, ma mi sembrava giusto così! E anche questo…il protagonista
vero è Ron…ma vedi che Ginny sta già crescendo e
presto sarà a Hogwarts. E quanto ai capelli rossi…anche
a me piacciono! Bacini…bacetti…bacioni 10 (n+1)
Tappetta: sono felice che l’idea ti piaccia e spero ti sia
piaciuto anche questo capitolo! Presto comparirà anche Harry…a
presto! Baciotti!!!
Maryrobin: sono felice che la storia ti piaccia…non
ci vorrà molto perché si arrivi agli anni di Hogwarts! E allora arriverà anche
il nostro Harry a fare compagnia a Ginny! A presto! Baci baci!!
Erikappa: tranquilla! La Dramione ho
già finito di scriverla, quindi devo solo pubblicarla…da
scrivere mi resta solo questa e La vita è la vera sfida! Ce la farò non
preoccuparti! E la tabella in fondo alla pagina riporta le cento parole chiave sulle
quali si basano le cento storie. Ogni parola una storia…fino
a quando non le avrò esaurite! Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo! A presto!!!
Kisses!!!
Fabyvaniglia:sono felice che ti piacciano entrambe le storie! Vedi che
già in questo capitolo vediamo il rapporto molto particolare tra Ron e Ginny! In
fondo lui le vuole bene anche se farà sempre fatica a dimostrarlo! A presto! Besitos!
Ninny:
sono felice che ti piaccia…eccoti servito il secondo
capitolo! A presto! Besos.
Stephenye:sono contenta di averti accontentato! E vedi che sono
anche riuscita a inserire la tabella alla fine della pagina! Quanto al capitolo…dedicato al rapporto tra Ginny e Ron…speciale perché sono più legati di quanto essi
ammetteranno mai! Spero ti sia piaciuto! A presto! Bacetti!
Wendyepeter:ogni capitolo sarà un episodio importante della vita
di Ginny in ordine cronologico, così ci sarà maggior coerenza e sarà più facile
leggere! Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo! A presto! Baises.
Sissy88:ce lo chiediamo tutti come abbia
fatto a crescere sana…ma in effetti io credo che ci
siamo molto dietro a questo personaggio! Non è solo la ragazza che non piange
mai di cui parla la Rowling…ci sono moltissimi
sentimenti e paure…che piano piano
verranno fuori! A presto! Bacissimi!
Karmenpotter:spero ti sia piaciuto anche questo nuovo capitolo! Un
episodio che forse può far capire meglio il rapporto tra Ginny e Ron! a presto!
Baci.
Nickgin93: ciao! Felice di ritrovarti anche qui…sono contenta che la storia ti piaccia…spero
che anche questo capitolo ti abbia incuriosito! Anche in questo caso non è il
punto di vista di Ginny quello centrale, ma mi sembra che anche così si riuscito
bene…a presto! Bacissimi!
PrincessMarauders:felice che ti piaccia…che mi
dici di questo secondo capitolo? Spero che il piccolo Ron ti abbia fatto
sorridere! A presto! Bacioni!
Gabry Sweettosa: sono felice che ti piaccia! E di
questo che mi dici? A presto! Baci.
AL PROSSIMO CAPITOLO…E RECENSITE!!!