SCONTRO FINALE
Io e Bonnie eravamo visibilmente scossi, nessuno dei due
riusciva a capire la situazione. Ora si spiegava il mio comportamento
sicuramente diverso dal Kai post fusione con Luke, ma tutto ciò non rispondeva
alle domande più importanti: quando e come la mia parte oscura si era separata
da quella buona?
‹‹Ti vedo molto pensieroso caro mmmh, vediamo…gemello
buono? Ti starai ponendo un sacco di domande e così anche la streghetta. Che ne
dite di entrare dentro così vi schiarisco le idee? Non ho intenzione di farvi
del male, almeno non per il momento››, disse l’altro me invitandoci dentro
casa.
Nel frattempo Lily continuava a guardarlo e sorridere,
mentre lui non sembrava affatto interessato a ricambiare. Anche se eravamo
ormai due persone diverse, potevo percepire che qualcosa non andava, mi resi
subito conto che la giovane donna era solo un burattino convinto di potersi
fare perdonare.
‹‹Bene, ora che ci siamo
accomodati puoi pure parlare. Che diavolo sta succedendo? Perché ci siamo
separati? E cosa vuoi da noi?››, ero un fiume in piena e desideravo
trovare la risposta ad ogni mia domanda. La cosa che più mi preoccupava era
l’essere lì con Bonnie, temevo per la sua incolumità.
‹‹Caro mio gemellino, ti facevo più sveglio.
Evidentemente tutta l’astuzia l’ho acquisita io, ma diciamo che ti dirò
comunque la verità, anzi lo farà Lily. Ti dispiace?››.
La guardò come se la sua richiesta in realtà fosse un
vero e proprio ordine.
‹‹Certo››, sorrise.
‹‹Insomma, qualcuno spieghi››, sbraitò Bonnie.
‹‹Mhh, che temperamento signorina, sono certa che ben
presto cambierai atteggiamento››.
‹‹HEY, PARLA!››, le dissi irritato.
L’altro Kai mi lanciò un’occhiata d’approvazione.
‹‹Ok ok, nel libro contenente le informazioni sugli
eretici tra le tante pagine, ho strappato quella più importante, in cui si
diceva che in alcuni casi durante la restituzione dell’anima il soggetto
interessato può dividersi in due persone: il lato buono e quello cattivo.
Inoltre, le due figure non possono essere ricongiunte e se uccidi o meno una
delle due non ha alcuna importanza, sopravvivono in entrambi i casi. Bene, a
questo punto vi starete chiedendo perché io sia coinvolta in tutto questo, non
vi farò di certo attendere la risposta. Io non mi aspettavo di venire scoperta,
torturata da parte dei miei figli naturali e non mi aspettavo di certo di veder
morire i miei eretici. Quando ho visto spuntare il Kai malvagio sono corsa da
lui perché avevo improvvisamente capito di aver sbagliato nel mettermi contro,
i veri traditori siete voi. Ora io e Kai ci vendicheremo di tutto e di tutti,
Elena brucerà e morirete soffrendo. Vi infliggeremo le pene dell’Inferno e che
cosa…››.
La mia versione cattiva le aveva appena strappato il
cuore dal petto e senza curarsene lo gettò accanto al corpo della donna inerte
sul pavimento.
‹‹Mi stava annoiando e poi fondamentalmente non l’ho
perdonata per aver cercato di tradirmi, tu mi capisci perfettamente, vero?››,
disse guardandomi.
‹‹Sì, ti capisco, ma a differenza tua non l’avrei uccisa
in modo così brutale››, gli risposi.
‹‹Come sei noioso! Quando eravamo un’unica persona eri
divertente››.
‹‹Ora basta, mi sono stancata. Qualcosa mi dice che non
ti importa nulla di Elena, quindi entrambi ti saremo grati se tu ci restituissi
Elena››.
La durezza e la schiettezza delle parole di Bonnie sembravano
non aver colpito la mia versione malvagia, anzi, una luce crudele si accese nei
suoi occhi. Ancor prima di poterla proteggere, sollevò il braccio sinistro e
con un semplice gesto trascinò Bonnie verso di se stringendo la sua mano sul
suo collo.
‹‹LASCIALA STARE!››, gli gridai contro prima di
attaccarlo. La lasciò subito andare, dandole il tempo per sferrare un colpo
basso allo spietato altro me.
‹‹Sai, puoi anche non dirci dove si trova la bara di
Elena, non importa perché i nostri amici stanno arrivando. Sanno dove ci
troviamo, ci stavano ascoltando dall’inizio!››.
Con sorpresa tirò fuori dalla tasca posteriore dei jeans
il suo cellulare in cui mostrava la chiamata in corso.
‹‹AHAHAHAHAHAHAH, credi che i vostri amichetti possano
farmi paura? Siete entrambi molto stupidi se pensate di potermi fermare? E
credete che se recuperate Elena possa importarmene qualcosa?››.
‹‹Ti ricordo che abbiamo i pugnali e che nonostante siamo
due persone distinte un tempo eravamo uniti e quindi di conseguenza conosco
ogni tua mossa››, gli dissi pronto ad un faccia a faccia.
‹‹Vuoi scontrarti con me? E pensare che vi ho trascinati
qui per potermi alleare con il mio gemello buono per far fuori la streghetta e distruggere
quei dannati pugnali. Guarda che cosa ci ha fatto! Ci siamo separati. Senza
un’anima eravamo potenti e invincibili. Non ci curavamo di nulla, invece ora,
tu sei diventato così disgustosamente buono. Hai bisogno di me per ritrovare la
giusta via, quella del male››.
‹‹Sei pazzo, quella splendida ragazza mi ha salvato e non
si sa come è riuscita a perdonarmi. Sono una persona migliore senza di te
perché finalmente avrò la possibilità di farmi degli amici, trovare una
ragazza, essere amato. Tu non mi servi, eri e sarai sempre un ostacolo per me e
per tutti. Per questo devi morire!››.
Queste mie parole diedero vita all’inizio del nostro
scontro, supplicai Bonnie di andare a recuperare i pugnali che gli altri
avevano portato con loro e che nel frattempo erano impegnati a cercare la bara
di Elena.
‹‹LA PAGHERETE TUTTI!››, urlò il maligno chiudendo la
porta proprio mentre lei stava per uscire, così mi lanciai contro di lui,
permettendole di poter scappare.
Avevo voglia di prendere a pugni quella parte di me
stesso che mi aveva impedito di trovare la felicità in tutti questi anni.
‹‹BASTARDO, È TUTTA COLPA TUA!››, ad ogni insulto un
pugno.
Lui sembrava essere divertito, e quando si stancò mi
lanciò contro il muro, ma io non mi feci abbattere e contraccambiai con la
stessa mossa. La lotta continuò ancora per qualche minuto, eravamo ad armi pari
e nessuno voleva mollare. L’unica cosa che distingueva il nostro modo di combattere
era la furbizia, infatti, non appena arrivarono gli altri lui approfittò della
situazione trasformando i suoi abiti rendendoli uguali ai miei. Nessuno di loro
sapeva quale fosse quello buono e sapevo che supplicare non sarebbe servito a
nulla, anzi avrebbe potuto spingerli a uccidermi. Così strappai dalle mani di
Stefan un pugnale e lo lanciai contro il mio rivale, mentre gli altri rimasero
inermi ad osservare la scena, tutti tranne Bonnie che prese un altro pugnale.
‹‹Bonnie, aiutami per favore. Uccidilo, sono io quello
buono!››, il mio lato oscuro aveva fatto la prima mossa, forse perché stremato
della battaglia. Con le sue parole sembrava averla convinta…
‹‹No, non sono io quello cattivo››, la supplicai e allo
stesso tempo non mi tirai indietro. Spalancai le braccia in segno di arresa.
‹‹Ok, fallo››, le dissi.
Il pugnale era puntato sul mio cuore, quando ad un tratto
si voltò di scatto e con un abile mossa lo tirò dritto sul cuore del Kai oscuro.
‹‹Vai a farti fottere!››, esclamò Bonnie con fermezza.
Il Kai malvagio si accasciò a terra per esalare il suo
ultimo respiro!
Ormai era tutto finito ed io non riuscivo a crederci,
così decisi di farmi trascinare dall’istinto abbracciandola e ringraziandola
per essere riuscita a non farsi ingannare. Il nostro contatto fisico non durò a
lungo, era mio dovere rimediare a ciò che avevo fatto mesi prima: annullare
l’incantesimo del sonno di Elena e il suo legame con la vita della mia al
momento strega preferita.
Poco dopo rimasi in disparte ad osservare la gioia di
tutti nel poter riabbracciare finalmente la loro amica, invidiavo un po’ il
loro legame forte e solido. Mi sentivo decisamente di troppo, così decisi di
allontanarmi e di andare a fare una passeggiata per conto mio. Era quasi l’alba
e ne approfittai per sedermi sull’erba ricoperta di rugiada per osservare il
sorgere del Sole. Era bellissimo osservare i caldi raggi fare capolino dalle
montagne in lontananza.
Dopo essermi goduto in solitudine quel bellissimo momento,
mi alzai per raggiungere gli altri ritrovandomi di fronte lei.
‹‹Hey, gli altri ti stanno cercando!››, era Bonnie, bella
come sempre nonostante la nottataccia appena passata.
‹‹Hey, vi stavo per raggiungere››, replicai un po’
imbarazzato.
‹‹Ok, allora ti aspetto dentro››, rispose con un sorriso.
‹‹Aspetta! Volevo ringraziarmi per tutto quello che hai
fatto per me››.
‹‹Di nulla, sono io che ti devo ringraziare per aver
spezzato l’incantesimo che mi legava ad Elena››.
Calò il silenzio, ognuno nell’attesa che l’altro parlasse
o facesse la prima mossa. Io volevo baciarla, ma frenato dall’imbarazzo la
lasciai andare via.
‹‹Bene, io vado››.
‹‹Ok››.
Nell’osservarla andare via, mi diedi dell’idiota per non
aver preso in mano la situazione, così presi coraggio…
‹‹Bonnie››.
Lei si voltò di scatto come se non aspettasse altro, corsi
verso di lei e la baciai prima lentamente in modo casto, poi diventò infuocato
e passionale. Non riuscivamo a staccarci, l’unica cosa che ci divise fu Damon con una delle sue solite battute.
UN ANNO DOPO
Oggi è il grande giorno, riporterò in vita la mia gemella
con la complicità della mia ragazza e dei nostri amici. Ormai non ci speravo
più, ma grazie ad un regalo fatto dagli antenati di Bonnie, potremmo far tornare
indietro anche Liv e mio padre. Purtroppo per Luke non c’è alcuna speranza.
Oggi sarà il giorno in cui potrò riunire la mia famiglia
e cercare di costruire un vero legame con loro. Lo so, non sarà facile ma ho
bisogno di provarci…