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Autore: Rystie_00    29/11/2015    2 recensioni
Koushi Sugawara è un ragazzo particolare e un po' diverso dagli altri in quanto ama indossare abiti femminili.
Vorrebbe degli amici, ma nessuno vuole avvicinarsi. E intanto il tempo scorre e niente sembra mutare.
--- Dal testo: [...] Koushi lo guardò. « Che ci fai qui a quest’ora? » domandò, a bassa voce e stringendosi tra le braccia. L’aria fredda che proveniva da fuori, gli fece venire la pelle d’oca. D'altronde, indossava solamente una lunga canottierina di seta rosa fino alle cosce e dei pantaloncini corti che si vedevano appena.
Daichi non rispose, ma alzò il primo foglio della risma, dove Suga lesse delle parole.
“Lo so che è strano, ma fidati di me.”
Koushi sorrise, annuendo, eccitato.
Daichi allora, seppur con impaccio, riuscì a sollevare il secondo foglio.
“Forse non te l’aspettavi.” Recitava quest’ultimo.
“Ma devo dirti molte cose. Adesso.”
Koushi si appoggiò allo stipite della porta, incitandolo a continuare.
“È da giorni che la mia mente è tormentata da un pensiero fisso".
Daichi cambiò espressione, ora aveva un broncio adorabile.
“Non so più che fare. Ma forse…”
Cambiò il foglio.
“…dovrei essere più diretto”.
E allora Daichi sorrise, guardandolo negli occhi, prima di sollevare il foglio successivo.
“Sei bellissimo”.
[...]
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Daichi Sawamura, Karasuno Volleyball Club, Koushi Sugawara
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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CAPITOLO XII
 
 
KOUSHI
 
 
Il pomeriggio stesso, avevano annunciato alla squadra il fatto che fossero una coppia e tutti avevano urlato di gioia. Tanaka e Noya erano arrivati al punto di piangere dalla commozione, addirittura.
I due innamorati non si erano mai aspettati una reazione del genere, ma fu una piacevole sorpresa.
  Si erano poi allenati come sempre, ma i ragazzi sembravano tutti un po’ più motivati del solito.
La sera, Daichi riaccompagnò Koushi a casa, che lo invitò a fermarsi per cenare e studiare. Daichi accettò volentieri e così, dopo il pasto, si ritrovarono in camera di Suga a ripetere economia e storia.
Erano entrambi bravi a scuola, perciò utilizzarono il tempo confrontando gli appunti e svolgendo degli esercizi. Terminarono le ripetizioni alle otto e, dal momento che era ancora presto, Daichi decise di fermarsi ancora un po’ per passare del tempo con il compagno.
Koushi si stiracchiò e si sedette sul letto, con la schiena contro il muro e le gambe distese. Daichi si distese, con il capo sopra le gambe di Suga. Quest’ultimo prese ad accarezzargli i capelli dolcemente.
Daichi strinse le labbra, guardando il suo ragazzo con aria colpevole.
« Cosa c’è, Daichi? »
« I tuoi sanno che tu sei… che tu hai un ragazzo? »
Koushi ridacchiò. « Sai… credo che i miei genitori abbiano capito da un pezzo che sono omosessuale. » rispose, sorridendogli come avrebbe fatto un’amorevole madre. « Però non sanno che sto con te. » concluse. Fece una pausa, valutando se chiedere o meno la domanda che seguì: « Tu pensi che glielo dirai? »
« Non lo so ancora… il fatto è che non mi sono mai interessati i ragazzi. Sei solo… tu. Sei semplicemente tu. » rispose l’altro. « Io devo ancora trovare il coraggio per affrontare la cosa, ma ti prometto che glielo dirò. »
Koushi gli donò un lieve bacio a fior di labbra. « Prenditi tutto il tempo che ti serve. »
 
Il giorno dopo, a scuola, Suga e Daichi iniziarono le lezioni in corsi differenti, ma si ritrovarono a riposo. Il moro prese l’altro subito per mano, con un largo sorriso sulle labbra, incitandolo a seguirlo.
« Dove mi porti? »
« A conoscere delle persone. »
Si avvicinarono infatti ad un gruppetto di tre ragazzi che Suga ricordò come gli amici di Daichi che ancora non aveva avuto il piacere di conoscere.
« Ragazzi, vi presento Koushi. Koushi, loro sono Goro, Isao e Momoru. » disse, indicandoli uno alla volta.  
Koushi sorrise loro. « Piacere. »
Daichi gli mise una mano sul fianco coperto dal tessuto del vestito grigio.
« Ciao. » ricambiò Isao, al centro.
« Allora è vero che state insieme! » commentò Goro, con un sorriso impicciato sul volto.
Suga arrossì. « Sì, beh… posso assicurarvi che il vostro amico mi ha fatto una dichiarazione sdolcinata e romantica. »
Daichi tossì. « Koushi… »
Ma l’altro continuò, sapendo perfettamente di imbarazzarlo. « Mi ha portato a cena, eravamo a lume di candela. »
Gli altri tre risero di gusto, tenendosi la pancia. « Sul serio? E poi? Ti ha fatto una serenata? »
Koushi sorrise, grato di aver trovato la complicità degli altri. « Non so se una serenata era nei suoi programmi. Che mi dici, tesoro? » gli chiese, facendo arrossire il moro ancora di più rispetto a prima.
« Io dico che, se voi vi alleate, per me è la fine. »
 
 
I mesi passarono.
E via come foglie d’autunno, i giorni trascorsi insieme, i momenti in cui si tenevano per mano e delicati baci che si donavano.
Sembrava incredibile, ma passarono all’anno successivo con un’ottima pagella.
E ora, si ritrovarono ad accogliere i ragazzi del primo anno nella palestra della scuola Karasuno. Erano finalmente alunni di terza.
Nella palestra, vi erano tutti i compagni di squadra dell’anno precedente, eccetto ovviamente i senpai che avevano intrapreso la strada dell’università poiché avevano terminato le superiori.
Koushi e Daichi aspettavano soprattutto l’arrivo di Hinata e Kageyama, felici di rivederli dopo una sessione di esami. Quando questi varcarono la soglia – facendo a lotta per chi dovesse entrare per primo – Hinata si precipitò ad abbracciare Koushi, che lo strinse con gioia.
« Ciao, Hinata: benvenuto al liceo Karasuno! »
« Koushi-senpai, adoro la tua divisa della squadra! Ne potrò avere una anche io? Ti sta così bene! » esclamò, riferendosi alla tuta del club di pallavolo.
Suga stava per rispondergli, ma Hinata fu distratto nel vedere due figure che lo stavano fissando a occhi spalancati.
Tanaka e Noya erano concentrati ad osservarlo nei minimi particolari con sguardo talmente intenso da far arrossire il nuovo arrivato. 
Hinata, dalla foga di entrare in palestra prima del suo ragazzo, si era solamente tolto le scarpe da fuori senza calzarne altre, rimanendo a piedi nudi. Vestiva di un abito bianco e rosa a maniche corte. Sulle spalle, uno zainetto dove conteneva il cambio per allenarsi.
Tanaka e Noya avevano sul volto espressioni che potevano risultare inquietanti, ma, alla fine, esclamarono in coro: « Sei così carino! »
Hinata arrossì visibilmente e sentì un braccio circondargli la vita in un gesto possessivo. Non serviva voltarsi per sapere chi era.
« Lui è mio. » tre parole che fecero gelare sul posto i due senpai. Tanaka però, riconquistò la sua aria da spaccone, mentre Yuu si affrettava a dire che lui era già fidanzato con Asahi e che non aveva pensato ad Hinata in quel modo.
Tobio, però, non si convinse del tutto.
  Entrarono poi altri due ragazzi. Uno si presentò come Yamaguchi Tadashi, l’altro come Tsukishima Kei, ed era il ragazzo più alto fra tutti. Più dei giovani del terzo anno!
Si guardarono intorno, per poi dirigersi agli spogliatoi senza essere fermati da nessuno.
« Andiamo anche noi. » disse Hinata, trascinando il suo Tobio.
 
 
Koushi e Daichi erano sempre più esausti dopo quei primi mesi di allenamenti con i nuovi arrivati, ma erano felici di avere altri componenti per la squadra.
Come sempre, camminavano verso  la casa di Koushi, mano nella mano, parlando del più e del meno.
Arrivarono dopo alcuni minuti di cammino e si fermarono sotto il portico della casa.
Si strinsero in un abbraccio, per poi baciarsi in un bacio romantico.
Daichi prese fra le mani la testa dell’altro, guardandolo negli occhi. « Amore, ti vedo stanco. È stata una giornata dura. » disse. Col tempo, si erano abituati a chiamarsi in modi più dolci, ed entrambi lo adoravano.
Koushi annuì. « Credo che cenerò e andrò a dormire. »
« Prima di lasciarti andare… » iniziò Daichi, prendendolo per la vita. « Io… oggi i miei genitori sono partiti per andare a trovare una nostra zia e non tornano fino a lunedì. Domani sera ti va di venire da me? »
« Daichi, domani è venerdì: abbiamo gli allenamenti il pomeriggio. » replicò.
« Io intendevo a fine allenamenti. A cena a casa mia e a dormire. Io e te. »
Koushi spalancò gli occhi, trattenendo il fiato. « Vuoi dire… »
« Sì. »
 
 
 
 
Note dell’autrice:
BAM
Allour, ho voluto fare un’ellissi abbastanza importate per poter finalmente arrivare ai punti principali che avevo progettato per la ff già da molto. Inoltre, potrò scrivere più cose perché i ragazzi sono finalmente al terzo anno e quindi, almeno nei limiti, potrò rispettare il rating che ho deciso di imporre per questa storia.
L’ultima parte forse è puntata ad un Daichi audace, ma vi invito a riflettere se è il caso di fare conclusioni affrettate.
Per quanto riguarda gli amici di Daichi, me li sono completamente inventati, ma sono solo dei personaggi che appariranno forse ancora una volta.
Il capitolo doveva prevedere anche una specie di discorso tra Daichi e i suoi genitori, ma ho deciso di scriverlo nel prossimo.
Come sempre, scusate per eventuali errori.
Detto ciò, che ne pensate? Siete contenti di questo aggiornamento addirittura anticipato?
Grazie infinite a tutti coloro che recensiscono e hanno aggiunto la storia fra le seguite/preferite/ricordate. Siete tutti nel mio cuore.
Un abbraccio
Rystie_00
   
 
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