Separazione (?)
-Sai che con questo nuovo metodo sto imparando molto più velocemente…- disse Doremi, avvinghiata al collo di Kai. –Forse dovrei usarlo anche con gli altri profess…ahi! - esclamò. Sentendo i denti del ragazzo conficcarsi un po’ più del dovuto nella carne della spalla. -Ma sei scemo!?- la ragazza lo scostò bruscamente e si controllò la candida spalla.
-Sei davvero delicata...- la sbeffeggiò Kai, trattenendo a stento una risata.
-Sei tu che non sai stare
agli scherzi! - lo rimproverò Doremi piagnucolando, ma dentro di se rise. Non
avrebbe mai creduto che il ragazzo potesse prendersela per una sciocchezza del
genere. -Sai che sei carino quando ti ingelosisci? - gli disse.
Kai alzò un sopracciglio e,
senza risponderle, la abbracciò nuovamente e riprese il “discorso” da dove lo
avevano interrotto. Definire ciò che aveva provato 'gelosia' forse era
eccessivo, ma certo non gli aveva fatti piacere sentire quelle parole provenire
dalle labbra della ragazza. Le stesse sulle quali si era avventato in
quell'istante.
Il loro idillio, però, venne
interrotto dal brusco rumore che fece la porta venendo aperta.
I due ragazzi rimasero impietriti venendo i nuovi arrivati.
Kai si voltò verso Doremi e
la fulminò con lo sguardo.
-Non hai chiuso la porta a
chiave...- sibilò tra i denti.
-Eh... be' ecco io...-
farfugliò la ragazza, senza trovare una scusa convincente.
Takao e Rey rimasero in
silenzio per un paio di minuti, ancora sotto shock.
Il russo, accorgendosi di
essere ancora abbracciato alla rossa, si staccò in fretta e incrociò le braccia
al petto guardando altrove. Di rimando la ragazza scese dal banco e,
balbettando dei saluti scombinati, uscì dall'aula correndo. L'imbarazzo era
stato troppo.
-Ma... si può sapere qui che
succede? - chiese Rey, ripresosi dalla sorpresa.
Tutto si sarebbe immaginato, tranne di vedere Kai in atteggiamenti così intimi
con Harukaze.
Kai alzò un sopracciglio.
-Vuoi che te lo spieghi? -
-Sai bene a cosa mi riferisco!
- Lo sguardo truce di Rey si trasformò ben presto in un sorriso. - Ecco il
motivo della tua improvvisa decisione di lasciare Hiromi...-
-Devo dire che il nostro Kai
ha degli ottimi gusti in fatto di donne... - disse Takao. -Dovremmo uscire più
spesso tu ed io. -
Il russo ignorò le parole del
ragazzo.
-Anche se fosse? - chiese,
rivolgendosi a Rey –Non vedo cosa c’entri tu in questa storia…-
Il cinese alzò le mani, come
in segno di resa.
-Hai ragione, non sono cose
che mi riguardano. Solo sono rimasto un po’ sorpreso, tutto qui… credevo che
non la sopportassi. -
Kai si lasciò sfuggire una
piccola risata.
-Non crederai sul serio che
con lei sia una cosa seria, vero? - alzò un poco le spalle –Mi sto solo
togliendo qualche sfizio, tutto qui… e avrei terminato se voi due non foste
piombati qua dentro! - li fulminò con lo sguardo.
-Ah ha… quindi per te era
solo un passa tempo… - disse Rey, un poco scettico.
-Ihihi-
rise Takao –Be’, se tu proprio non la vuoi… posso provarci io.-
Kai stava per replicare, ma
un tonfo di libri e un rumore di passi in allontanamento catturò la sua
attenzione e quella degli altri due. Un pessimo presentimento invase la mente
del russo…
***
Le gambe si mossero più
velocemente che poterono, mentre gli occhi si riempirono di lacrime. Doremi
sapeva bene che gli incontri con Kai non erano nulla di serio, ma sentirlo dire
con quel tono dalle labbra del ragazzo, labbra che fino a pochi istanti prima
erano sulle sue, le fece un male incredibile.
In breve tempo raggiunse casa
e, senza degnare i suoi di un saluto, si fiondò in camera sua. Chiuse la porta
e vi si lasciò scivolare contro, avvicinando le ginocchia al petto, cingendole
con le braccia e appoggiandovi la fronte.
-Doremi…- la chiamò la madre,
bussando alla porta. –Tesoro, va tutto bene? - ma la ragazza non rispose. I
singhiozzi la scuotevano cosi violentemente da renderle impossibile parlare.
Era infuriata, più che altro
con se stessa: non avrebbe mai dovuto permettere a quel ragazzo di insinuarsi
così in fretta nel suo cuore. Invece, probabilmente, aveva iniziato a scavarsi
un varco sin dal loro primo incontro. Solo in quel momento si rese conto di
essersi innamorata di lui involontariamente.
La suoneria del suo cellulare
la distolse dai suoi pensieri. Cercò di ripristinare la calma mentre lo
estraeva dalla tasca per rispondere.
L’ombra di un sorriso le
balenò sul volto non appena vide il nome sul display. Senza esitazione pigiò il
tasto e accostò il telefono all’orecchio.
***
Occupato… Kai scostò il
telefono dall’orecchio e lo posò sul tavolo. Era la terza volta che provava a
chiamarla, ma la linea non era ancora libera.
-Ancora nulla, eh? - gli
chiese Rey, entrando in cucina e avvicinandosi al
frigo. Il russo non rispose, ma il suo silenzio fu eloquente. –Be’, andiamo non
dovrebbe disse, ripetendo le stesse parole che poco prima aveva detto Kai
stesso.
Il russo stata per replicare.
Ma fu interrotto dall’ingresso, non troppo aggraziato, nella stanza di Takao. –Ehi ragazzi! Che fate di bello? – chiese, facendo
passare lo sguardo da Rey a Kai,
per poi posarlo su quest’ultimo. –Stai ancora cercando di telefonare ad Harukaze? – gli chiese, sorridendo e dandogli dei colpi con
il gomito – Allora la ragazzina non era solo un passatempo, eh? Tu che dici Rey? Secondo te il nostro Kai è
cotto a puntino? –
Il cinese, notando la vena
pulsante sulla fronte dell’amico, sorrise preoccupato. – Dai Takao, non esagerare… credo che sia normale, dopo la gaffe
di oggi, che Kai cerchi di scusarsi con Doremi…-
-Ma per favore! Kai che chiede scusa a qualcuno?!- scoppiò a ridere. – Mi
farai morire dal ridere! –
-Takao,
basta! – Rey cercò di calmare il loro leader, ma il
rumore della porta chiusa con forza lo distrasse e, solo in quel momento si
accorse dell’assenza di Kai.
“Meglio fare due passi, prima
di fare del male a qualcuno…” si disse il russo, camminando verso il centro
della città, stranamente affollato. Se non fosse uscito da quella casa forse
non sarebbe riuscito a tenere a bada le mani, malgrado non amasse la violenza.
Incredibile come, uno come Takao, potesse essere uno
dei suoi migliori amici… meglio non pensarci. Una bela passeggiata sarebbe
servita per rilassarlo, soprattutto ora che non poteva contare più su Hitomi.
Dopo poco più di trenta
minuti si fermò di fronte ad un bar e pensò di entrarvi per concedersi un
caffè, ma venne bloccato dalla scena che gli si presentò non appena posò lo
sguardo ad uno dei tavoli visibili dalla vetrina del locale. “Non è possibile…”
pensò. Eppure non poteva sbagliare: quella seduta era proprio Doremi, in
compagnia di un tipo che Kai era certo di non aver
mai visto prima d’ora, ma sembrava essere molto intimo con la ragazza…
Immediatamente girò i tacchi
e le gambe si avviarono da sole verso una meta ben precisa. In fondo a lui cosa
importava se Doremi si vedeva con un alto? “Niente!”
N.d.A.: Dopo un milione di anni eccomi ad aggiornare
questa fic. Non so come scusarmi per l’immenso
ritardo con cui lo faccio, e mi scuso anche per il capitolo… non credo sia
venuto un granchè -.-‘
fatemi sapere cosa ne pensate, se vi va! ;-)
Un grazie a chi ha letto questo capitolo!