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Autore: Luffies    01/12/2015    2 recensioni
"Perchè diventare grandi non è mai semplice e loro sono cresciuti insieme al loro amore."
Raccolta di 50 momenti Killugon. Accenni Leopika. Fluff, Angst e tanta fatica.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Diciasette anni. L' età della ribellione, degli eccessi, delle giornate troppo lunge e delle notti troppo corte.  Dell' alba sulla spiaggia, dei baci al sapore di vino, delle pazzie, del "Non importa dove andiamo, basta stare insieme."

#31- Connessione. 
Killua, finito di apparecchiare la tavola, si lasciò cadere sulla sedia sbadigliando. Non era successo niente di particolarmente eccitante durante la giornata. Gon era dovuto andare all' associazione Hunter per affari burocratici sul suo lavoro di BeastHunter quindi, in preda alla noia, aveva giocato con i soliti videogiochi. Sospirò. Non amava stare tutto il giorno con le mani in mano, ma senza il compagno non aveva trovato niente di divertente_o meglio, sconsiderato_ da fare. Si stiracchiò. 
"Quando pensi che tornerà?" Gli chiese Kurapika mentre affettava le carote di fianco al lavandino. 
Killua scrollò le spalle. "E' stato piuttosto vago." Ridacchiò. "Odia questa parte del lavoro, cercherà di metterci il meno possibile."
Kurapika annuì assorto. 
"Dovremmo chiamarlo." Propose Leorio seduto dall' altra parte del tavolo senza nemmeno alzare lo sguardo dal giornale che stava leggendo. "Per sapere quando buttare la pasta." 
Killua ponderò l' idea per un istante. Stava per prendere il telefono quando lo avvertì. Forte e chiaro come una fiamma nell' oscurita. Era Gon. Ne era certo. Lo stretto legame che condivideva col compagno aveva creato una sorta di connessione tra loro. Riusciva sempre a percepire la sua presenza e viceversa. Per molti versi poteva risultare quasi inquietante, ma non potevano farci assolutamente niente. Erano legati, nella vita e nell' anima.
"Butta la pasta, Kurapika. Sarà qui tra una decina di minuti."  
Leorio mise da parte il suo giornale guardandolo perplesso. "E come diavolo fai a saperlo?" 
Killua rise sardonico. "Segreto."

#32- Culo. 
"Sai che hai proprio un bel culo?" Osservò Killua stravaccato sul letto.
Gon per poco non cadde a terra. Si voltò di scatto cercando di coprire l' oggetto in questione pentendosi di essersi chinato appena un attimo prima per recuperare la sua maglietta da per terra. 
"Come, scusa?"
 L' albino sfoderò un sorriso malizioso. "Ho detto che hai un bel culo." Ripetè mormorando ogni parola con estrema lentezza. " Una meraviglia."
Gon arrossì di botto. "Ma fottiti."
"Si risponde così ad un complimento?"
"Il tuo non era un complimento, stai solo cercando di mettermi in imbarazzo."
"E ci sto riuscendo alla perfezione." Rise Killua. " Sei carino quando arrossisci."
Gon distolse lo sguardo sbuffando. Solitamente era difficile metterlo in difficoltà. Esprimeva sempre tutto quello che gli passava per la testa senza problemi ma parlare di sesso e suoi derivati lo imbarazzava incredibilmente. Mito aveva sempre affrontato l' argomento in maniera piuttosto riduttiva con lui, limitandosi a raccontargli la storiella del "Quando una Mamma e un Papà si amano tanto, si abbracciano forte forte e fanno un bambino". Tutto ciò che sapeva l' aveva imparato sul campo, per così dire. Con Killua. Che in materia invece sembrava piuttosto esperto.
"Non mi guardi più?"
"No."
"Stanotte non eri così timido mentre mordicchiavo il tuo_" 
"Killua, giuro che ti prendo a ceffoni!"
Killua rise ancora e lo raggiunse in meno di un istante. Lo prese da dietro sfiorandogli i fianchi con le mani, gli baciò la spalla e Gon potè sentire distintamente le labbra del compagno inarcarsi in un sorriso. "Dovresti usare quest' energia per qualcos'altro." Soffiò l' albino nel suo orecchio. "Torna a letto."

 #33 -San Valentino-
"In pratica ci state cacciando, giusto?" Sogghignò Killua. "Pensavo che il bello di avere degli amici fosse passarci del tempo insieme." 
"Non mi sembra una richiesta tanto assurda!" Sbraitò Leorio scattando in piedi. "Domani è San Valentino ed io e Kurapika vorremmo la casa tutta per noi per-"
"Fare le zozzerie!?" Lo interruppe Killua con un ghigno malizioso scatenando una risata in Gon e l' imbarazzo nei due ragazzi più grandi.
"N-No! Cioè quello che Leorio voleva dire è che.. Insomma, una cenetta romantica o chessò un film oppure..  Lui.. Noi.. Non pensate che.." Iniziò a balbettare Kurapika preso dal panico. Gon a quel punto sorrise e tentò di aggiustare le cose.
"Per noi non c'è problema, domani mattina saremo già spariti e potrete passare la giornata insieme senza averci tra i piedi! Non è cosi, Kilu?"
"Gon, stavo riuscendo ad estorcerglielo con l'inganno! Sei il solito guastafeste!"
"E tu il solito coglione!"Rispose il moro tirando un cuscino del divano all' amico e centrandolo in piena faccia. Leorio e Kurapika sorrisero divertiti.
"E voi due che farete?" Chiese il Kuruta. "Avete in mente qualcosa di speciale?"
Killua sbuffò. " Si e No. Io e Gon non siamo molto da smancerie, cioccolatini e cene a lume di candela." Fece passare le braccia intorno alle spalle del compagno più per bloccare altri eventuali attacchi piuttosto che per compiere un gesto d' affetto.  "Faremo a modo nostro." 
"Ovvero?" Fece Leorio. 
Gon si lasciò scappare una risatina accocolandosi contro Killua. " Andremo a Las Vegas e ci sbronzeremo come se non ci fosse un domani."

#34- Padre.
Dire che Killua si sentiva a disagio era riduttivo. 
Killua era completamente nel pallone. 
Dopo anni e anni di viaggi e peripezie erano riusciti a trovare Ging.  Gon aveva dovuto incontrare il padre da solo sotto consiglio di Killua che, memore del granchio preso dopo Greed Island, aveva deciso di farsi da parte per lasciare un minimo di privacy a padre e figlio. Gon all' inizio non era convinto di questa sua decisione ma non aveva potuto obbiettare oltre quando Killua accettò di incontrare Ging subito dopo di lui.
Beh, il momento era finalmente giunto. Avere davanti Ging era strano. Lo avevano cercato così tanto che avevano finito col reputarlo quasi come una figura evanescente, mitologica. Ed ora eccolo lì. Lui e Gon si somigliavano molto. Stessi occhi castano-dorati, stessi capelli indomabili, persino alcune espressioni erano identiche. Ma non era questo a preoccuparlo. Più di una volta aveva espresso a Gon il suo disappunto sul mettere al corrente Ging della loro relazione. In verità questo era accaduto un pò con tutte le persone che conoscevano (tranne forse Kurapika e Leorio che l' avevano capito da soli). Non che si vergognasse, si intende. Killua tendeva a lasciarsi alle spalle con estrema facilità tutto quello che riteneva inutile, quindi chiunque avesse avuto qualcosa da ridire sul loro rapporto non sarebbe nemmeno stato degno di essere considerato ancora un amico. Ma Gon era un discorso a parte, lui riponeva una fiducia smisurata nelle persone e Killua temeva che una reazione negativa potesse ferirlo. Perciò per un attimo sperò che il compagno avesse omesso di dire al padre quanto vicini fossero. 
"E così tu sei il famoso 'Killua'." Fece Ging squadrandolo dall' alto in basso. L' uomo incrociò le braccia al petto con un espressione indecifrabile e Killua si sentì come scannerizzato. "Il tizio che si scopa mio figlio."
A Killua mancò il fiato. 
"I_Io.." Tentò di dire ma le parole gli morirono in gola. 
Calò un silenzio carico di tensione. Poi sia Gon che Ging scoppiarono a ridere di gusto lasciando il giovane Zoldick sconcertato.
"Te l' avevo detto, Ging." Esclamò Gon. "Killua si imbarazza facilmente."
L' albino li fissò perplesso per un istante poi_incazzato e mortalmente a disagio_si riscosse sferrando un pugno ai due uomini. 
"Idioti!"
Avere a che fare con un Freecss poteva sembrare impegnativo ma due? Non aveva scampo. 

#35- Atteggiamento.
"E smettila di tenere il broncio, scemo." Sospirò Killua. "Non è successo niente di così grave."
Gon si voltò verso di lui stizzito. Le braccia incrociate al petto e le sopracciglia aggrottate. " Quella ci stava provando con te." Sibilò. "Non è grave?"
L' albino sbuffò. "No." Giocherellò con la cannuccia del suo cocktail. "Se facessi un dramma per tutte le volte che è capitato a te non ne usciremmo vivi." 
"Non ci provano con me!"
"Si invece, ma sei troppo scemo per accorgertene."
"Anche se fosse non lo farebbero in modo così spudorato."
"Ah si? E la tizia che la settimana scorsa voleva tastarti il bicipite? Quella non ci stava provando?"
"Certo che no! Voleva solo sentire la stoffa della maglietta. L' ha detto anche lei!" 
Killua lo guardò male per un istante non potendo credere al fatto che Gon rifiutasse l' ovvio quando gli si palesava davanti in modo così osceno. "Lasciamo perdere prima che ti venga un attacco di cuore."
Gon emise un suono che l' albino classificò come un ringhio ma non ci diede peso.
"E comunque se per 'non farne un dramma' intendi scacciare via con Nen omicida chiunque mi si avvicini allora sei tu quello fuori strada!"
Killua per poco non si strozzò con il proprio respiro. "Cosa!?" 
"L' ho notato sai?" Fece Gon con un sorrisetto furbo. "Usi il Nen per spaventare e mandare via la gente quando pensi che ci stiano provando con me. Io perlomeno mi solo limitato solo a chiederle di andarsene."
"Guardandola come per fulminarla."
"Era odiosa!" Decretò Gon gonfiando le guancie. " Uuuh, Killua! Come sei forte e affascinante! Hai mai pensato di lavorare nel mondo dello spettacolo? Magari come attore o come modello! Siii, saresti perfetto. Faresti strage di cuori!" Mugugnò scimmiottando la ragazza. "Mi ha fatto uscire di testa."
Killua rise. 
"Lo trovi divertente?"
"Beh, si." Rispose. "Sei geloso. Non capita quasi mai."
Gon stava per controribattere ma si fermò arrossendo e distogliendo lo sguardo. "Non sono geloso. Non mi piaceva il suo atteggiamento, tutto qui."
Killua scosse la testa sorridendo poi prese un sorso dal cocktail. "Sì, Gon. Certo."

#36- Incubo.
Quando Gon urlò a squarciagola nel cuore della notte, Killua si alzò di soprassalto. Il moro scalciava, gridava dimenandosi come impazzito. Killua lo afferrò per le spalle e lo scosse chiamandolo a gran voce. 
In risposta il moro si agitò ancora di più, ansimando e mugnando qualcosa che il compagno non riuscì a capire. Lo scosse ancora, stavolta più forte e Gon si svegliò. Aprì gli occhi e lo guardò terrorizzato con il respiro corto e il volto sudato.
"Kilu." Mormorò con una voce così fioca e spaventata che raramente Killua gli aveva sentito tirar fuori. Fremeva, trattenendo a stento le lacrime. Provò a parlare di nuovo, ma non ci riuscì. 
Killua gli accarezzò il viso preoccupato. "Calmati." Cercò di rassicurarlo. "Era solo un' incubo." A Gon sfuggì un singhiozzo e i loro sguardi si incontrarono. 
"No." Fece il moro. "Tu non capisci." Un altro singhiozzo poi un rantolo. " Tu stavi morendo. Stavi morendo, Kilu. E io non riuscivo a salvarti. Non riuscivo a fare niente. Mi chiamavi, stavi morendo e io non potevo muovermi. Non potevo_" 
"Gon, calmati. Non era reale. Era un sogno." Lo baciò delicatamente sentendo le labbra del compagno tremare contro le proprie . " Sono qui, sto bene." 
Gon gli accarezzò i capelli ancora sconvolto e in lacrime. Gli sfiorò le guance, il naso, la bocca. "E se dovesse succedere davvero?" Chiese. " Se non fossi abbastanza forte per proteggerti? Ho paura, Killua. Tanta." 
Killua rimase in silenzio per un' istante poi sospirò appoggiando la fronte a quella dell' altro. Si scontravano con la morte regolarmente e non poteva avere la certezza che sarebbero sopravvissuti ad ogni missione. "Ho paura anche io, Gon." Sussurrò. "Sempre." Gli prese le mani tra le proprie. "Ma ti amo." Le strinse forte. "E qualunque cosa accada questo non cambierà mai." Un bacio, un sorriso ed un' ultima lacrima versata. 

#37- Erba.
"Drogato." 
Killua sorrise beffardo. " Scusami?"
Gon sbuffò appena e si avvicinò, stendendosi sul divano accanto lui. "Sei un drogato." Sussurrò.
"Ma vaffanculo." Rise.
"Sono le due di pomerriggio, Kilu. Non è un pò presto per sballarsi?"
L' amico rispose con un alzata di spalle prendendo un tiro ed inspirando profondamente. " Non fare il guastafeste." 
Gon scosse la testa, prese la canna dalla mano di Killua e se la portò alle labbra. Sentì il sapore forte dell' erba in gola e la mente che si annebbiava appena. Espirò. Non lo facevano spesso. Solo qualche volta, tanto per rilassarsi. Ma gli piaceva, forse anche più dell' alcool che associava feste stratosferiche piene di gente e casino. Questo era piu tranquillo, una cosa tra lui e Killua nei momenti di noia o di stress. Prese un' altro tiro. 
" E sarei io il drogato." 
Gon lo colpì con un pugno alla spalla e Killua glielo restrituì. Si misero a ridere. 
"Non è male." Fece Gon. " Un pò forte ma buona."
Killua si voltò sorridendo sornione. Afferrò la mano nella quale il compagno teneva lo spinello e prese un altro tiro. Poi gli si avvicinò lentamente, guardandolo in modo sensuale e gli soffiò il fumo tra le labbra. "Anche tu non sei male."
Gon rise ancora guardandolo negli occhi. "Scemo."
In risposta l' albino lo baciò con ardore e Gon si chiese se la sensazione di leggerezza e felicità che provava in quel momento fosse opera di Killua oppure dell' erba. 

#38- Irresistibile.
Killua lo pensa spesso: Gon è incredibilmente sexy. Durante gli allenamenti, quando sono seduti sul divano a poltrire, persino quando dorme. Ma stasera in modo particolare. Quei jeans stretti, quella camicia di flanella e il suo sorriso lo rendono semplicemente irresistibile ai suoi occhi.
"Kilu, smettila! Ci sono gli altri di là, e se ci scoprono?" Biascicò Gon contro le labbra del compagno.
Killua emise un mugolio frustrato prendendolo per il colletto e spingendosi ancora di più contro di lui. 
"Dirò che è colpa tua, non dovevi vestirti così." 
Gon stava per replicare ancora ma quando Killua prese a baciargli il collo il suo autocontrollo finì all' altro mondo. Lo strinse a sè intrecciando le mani nei capelli fini del compagno.
"Magari una cosa veloce." Sorrise maliziosamente guardandolo negli occhi.
Killua sorrise di rimando. Lo afferrò per i fianchi issandoselo addosso e facendo aderire la sua schiena al muro. "A quanto pare nemmeno tu riesci a resistermi."

#39- Zucchero.
"Ci vuoi un anche un pò di caffè nello zucchero, Kilu?" Sogghignò Gon.
Killua sospirò leggermente seccato. "Fai sempre la stessa battuta. Sei noioso." Rispose prendendo un sorso dalla tazza. " Mi piace così, problemi?"
Gon rise. "No, ma mi piace stuzzicarti. Problemi?"
"Non provocarmi, Gon."
"Altrimenti?"
Killua lo guardò male per un istante poi sorrise sornione. Si avvicinò a lui lentamente, con uno sguardo diabolico negli occhi. Lo baciò a fior di labbra, approfondendo il contatto poco a poco. Gon rimase sorpreso ma lo lasciò fare rispondendo appena e gustandosi la sensazione che gli dava la sua vicinanza.  Si staccarono dopo poco, guardandosi negli occhi. 
"Non sembra dispiacerti poi tanto il sapore." Sussurrò Killua.
Gon sorrise. "Ho mai detto il contrario?"

#40- Festa. 
Killua ama guardare Gon mentre balla. Ama il modo in cui sorride mentre, con gli occhi chiusi e i piedi nudi, si muove in mezzo alla folla scatenata sulla spiaggia. Ama i riflessi del fuoco sul suo viso disteso e sereno. Ama ogni suo minimo particolare.
E' vita. Vita allo stato puro. Forte e implacabile. Killua, seduto poco più in là, prese un sorso di birra e in quel momento i loro sguardi si incrociarono. Gon gli rivolse un sorriso e venne verso di lui.
"Fai l' asociale?" Scherzò sedondosi sulle gambe del compagno. 
Killua rise. " Sono troppo sobrio per ballare," Bevve ancora. "Al contrario di te che mi sembri già un pò sbronzo." Lo prese in giro.
Gon sbuffò prendendo un sorso dalla birra dell' altro. " Sono stato peggio." Lo prese per mano. " E adesso tu vieni a ballare, non accetto un rifiuto!" 
Killua scosse la testa facendosi guidare in mezzo alla bolgia. Una volta arrivati al centro della pista Gon si voltò avvicinandosi a lui e iniziando a muoversi a ritmo di musica. Gli strinse le braccia intorno al collo. " Lasciati andare, Killua." Gli sussurrò all' orecchio. E Killua obbedì, stringendolo forte e facendosi travolgere dalla musica e da Gon.

Angolo dell' autrice.
Salve a tutti, volevo dire due cosette prima di scusarmi per il solito megaenorme ritardo. Allora, so che è un capitolo abbastanza AMBIGUO E DISCUTIBILE sotto alcuni punti di vista ma volevo spiegarvi. Io vedo Gon e Killua principalmente come due ragazzi adolescenti e perciò ho voluto ritrarli in un modo un po controverso, come tutti i ragazzi della loro età fanno cazzate ma questo non vuol dire che siano dei disgraziati alcolisti e così via. Non voglio che nessuno possa sentirsi offeso da ciò che scrivo ma trovavo quantomeno giusto chiarirmi qui. 
Capitemi, mi sono sparata 4 tagioni di Skins prima di scrivere questo capitolo e mi ha un po influenzata. 
Ora come al solito mi scuso per il ritardo ma non ero convinta di molte cose e così ho duto cambiarle. Ringrazio tutti quelli che leggono questa storia e che mi supportano.
Come sempre voglio ringraziare ha recensito:
MarthaHerondale 
Milla Renzi De Medina 
UraniaSloanus

Chi l' ha aggiunta alle preferite!:
Akemi32
chanbaekyeol

Chi l' ha aggiunta alle seguite:
ChibiRoby
MarthaHerondale
UraniaSloanus 
_KaRaSu_

E chi l' ha aggiunta alle ricordate:
Milla Renzi De Medina

Grazie di cuore a tutti!
Alla prossima :)
  
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