Quando i due federali avevano aperto gli occhi il profeta se ne era già andato .Erano soli nella stanza bianca. Si fissarono l’un l’altro negli occhi ,e nessuno dei due lesse paura o rabbia nello sguardo dell’altro.L’esperienza era stata strana ma non negativa. Avevano ricordato due episodi della loro infanzia che giacevano ben sepolti nella loro memoria . Eppure erano stati significativi per il loro futuro .Kirk era cresciuto sempre più ribelle e sempre più pieno di risentimento .Per sua madre che lo aveva abbandonato e per suo padre che era morto . Questo lato oscuro del suo carattere aveva spesso messo in pericolo la sua carriera per non parlare della vita stessa! Lui non riusciva a spiegarsi quell ’inquietùdine che lo tormentava.Ora che aveva rivissuto quel traumatico episodio tutto aveva un senso. E forse un giorno Kirk avrebbe avuto il coraggio di affrontare sua madre e dirle tutto ciò che teneva rinchiuso nel suo cuore. Loki non rammentava più quell’episodio della sua infanzia. Per lui era passato più di un millennio . Ma ora averlo rivissuto gli aveva effettivamente aperto e illuminato la mente. Ora capiva. Capiva perchè per lui , scoprire di essere un gigante di ghiaccio non era stata una totale sorpresa. Lo sapeva già. Ma l’aveva seppellito nella sua memoria. Aveva svilito la sua vera natura per cercare di essere ciò che Odino voleva che fosse.Loki sentì una furia cieca montargli dentro . Ma stranamente non durò a lungo .Fu subito rimpiazzata da una plumbea malinconia. Ormai era acqua passata .Quel mondo si era chiuso dietro di lui insieme al portale attraverso il quale era stato esiliato . Non vi avrebbe mai fatto più ritorno , tanto valeva dimenticare. Ma solo dimenticare , non perdonare. Per quello era troppo presto . Ma sapeva di avere tanto tempo davanti a se ,e forse l’eternità gli avrebbe portato consiglio.
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La licenza era finita. Non c’era più tempo .Tutte le risposte che Spock voleva ottenere avrebbero dovuto attendere.Tornato sull’enterprise si era preso un ‘oretta per meditare . Doveva cercare di ritrovare la calma interiore. Ma non c’era stato niente da fare .Il controllo che aveva riacquistato era solo apparente. Non c’era modo di reprimere il fastidio che provava per aver scoperto che la sua vita era stata tutta una menzogna. Non c’era mai stato vero amore tra lui e suo padre , ma ora, dopo aver scoperto che gli aveva sempre mentito . Lo odiava,senza più alcun dubbio. Ma l’interrogativo che più lo opprimeva era chi era suo fratello? Cosa c’era di così sconvolgente in lui da spingere suo padre a seppellirlo agli occhi del resto del mondo in una clinica per malati di mente ?