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Autore: Arianna_T    06/12/2015    5 recensioni
L'episodio con Jack Hide è solo un lontano ricordo e Ana e Chistian possono vivere finalmente la loro nuova vita con il piccolo Ted, mentre sono in attesa della secondogenita Phoebe. Ma Christian riuscirà a dimenticare il suo passato o questo inciderà sulla sua nuova vita e sull'educazione dei suoi piccoli?
Premetto che la storia non è mia ma di un'autrice inglese e io la sto traducendo. Qui potete leggere la storia in lingua originale https://www.wattpad.com/story/42067147-fifty-shades-forgiven
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Katherine Kavanagh, Theodore Grey, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Dopo che siamo tornati dall’ospedale ho preparato un bagno caldo per me e Ted nella speranza di rilassarci un po’ e dimenticare gli eventi della giornata. Dopo aver messo Ted  a letto mi sono preparata per la cena che Christian ha deciso di organizzare per stasera nonostante le mie continue insistenze di rimanere a casa con Ted. Ma mio marito, testardo come sempre, ha chiamato Mia per farla rimanere con il bambino e mi ha convinta dicendo che dobbiamo parlare.
Ora sto guardando la splendida visuale che si può godere dalle grandi vetrate dell’Escala. E’ una delle cose che mi manca di più di questo posto, ma non la sento più casa mia, nonostante i ricordi stupendi che sono legati a questa casa. Casa mia è la villa che abbiamo comprato tre anni fa con lo scopo di costruire una famiglia e dove è nato e cresciuto Ted. Ma è anche la casa dove Christian ha permesso a Elena di vivere al posto nostro. Non capirò mai il motivo per cui ha potuto fare una cosa del genere. Ma dentro di me so che nonostante tutti gli sforzi io e Christian ci stiamo allontanando e la paura di perderlo, soprattutto a causa di quella donna, è troppo forte. Per cui ascolterò tutte le sue spiegazioni anche  se so che alcune cose mi faranno male. Mi sento troppo nervosa, non è tanto per la cena, quanto per il fatto che Christian ha deciso di organizzarla proprio stasera, dopo tutto quello che è successo oggi.
“Sei pronta per andare, piccola?”. Christian interrompe i miei pensieri. Mi giro e gli sorrido. E’ cosi bello con i capelli ancora umidi per la doccia e con i jeans e la camicia bianca. Sembra intelligente e di classe e il suo abbigliamento contrasta perfettamente con la mia gonna pesca e il top bianco.
“Ted dorme?” chiedo. Lui alza gli occhi a cielo e poi si avvicina e mi stringe in lungo abbraccio. Mi rilasso immediatamente tra le sue braccia.
“Ora si. Era un po’ scosso, ma Mia e Gail lo terranno d’occhio” mi sussurra.
“Non voglio lasciarlo dopo quello che è successo oggi”
“Ana, starà bene. Abbiamo bisogno di uscire, di parlare e chiarire tutto. Oggi la situazione ci è quasi sfuggita di mano e abbiamo bisogno di passare un po’ di tempo insieme noi due. Da quando è nato Ted non  ne abbiamo avute molte di queste occasioni e sento che ti stai allontanando da me e non voglio. Ti prego usciamo”. Mi prega. Lo stringo a me gli poso un dolce bacio sulle labbra, odio vederlo così vulnerabile.
“Okay, immagino che tu abbia ragione” sussurro sulle sue labbra.
“Lo so che ho ragione” ora si sta rilassando anche lui.
“Lo so, cercherò di essere più presente, lo prometto. Comunque, dove andiamo?” gli domando sorridendo cercando di riportare il buon umore tra noi.
“Oh Mrs Grey è una sorpresa” mi risponde in tono provocatorio e poi aggiunge “Vai a salutare Ted prima di andare” e mi assesta una pacca sul sedere mentre mi allontano.
 
Camminiamo mano nella mano nel grande salone. Seduta al tavolo c’è Mia che indossa un pantalone bianco e una casacca corallo, i suoi capelli sono perfetti. Non è cambiato neanche un po’ rispetto alla prima volta che l’ho vista è ancora frizzante e vivace come allora. Quando ci vede sorride e mi dice:” Oh Ana sei così bella e il tuo pancione è cresciuto tantissimo. Non vedo l’ora di conoscere la mia nuova nipote!” dice battendo le mani eccitata. Dovrei offendermi per il suo commento? Guardo Christian che sicuro mi ha letto nel pensiero e alza gli occhi al cielo.
“Grazie per essere venuta qui con così poco preavviso, Mia. Sei sicuro che va bene per te?” chiedo forse per la centesima volta, ma forse dopo quello che è successo oggi non voglio lasciare Ted da solo.
“Certo Ana te l’ho già detto, voi pensate solo a divertirvi”.
“Okay, ma se hai bisogno chiamaci. Se dovesse svegliarsi dagli il latte e se gli viene mal di testa misuragli subito la febbre e chiamaci immediatamente” le spiego velocemente e con ansia. Perché ho così paura di lasciare mio figlio con Mia? Non è neanche la prima volta.
“Ana sono sicuro che Mia se la caverà. Andiamo ora” mi dice Christian sorridendomi.
“Okay, grazie mille Mia e se hai bisogno chiamaci” riesco a dire mentre Christian mi trascina via.
“Okay ciao e divertitevi”.
Quando entriamo nell’ascensore per scendere in garage non mi sento a mio agio. Come potrei divertirmi dopo tutto quello che è accaduto oggi? E se si sveglia e non mi trova? E se ha un incubo? So che abbiamo bisogno di parlare, ma se non dovesse sentirsi bene e ha bisogno di essere riportato in ospedale? E come se mi avesse letto nel pensiero o forse perché si è accorto del disagio, Christian mi abbraccia e sussurra: “Ana starà bene”.
Quando arriviamo nel garage Christian mi apre la portiera del passeggero e mi aiuta a salire in macchina e poi con tutta la grazia che gli appartiene fa il giro ed entra dal lato del guidatore. Immagino che stiamo andando al suo ristorante, ma in realtà non ho neanche tanta fame. Davvero mi mancava passare del tempo da sola con lui, ma stasera non sono dell’umore adatto. E’ stata una giornata lunghissima e l’unica cosa che avrei voglia di fare è quella di stendermi nel letto e dimenticare tutto.
Quando sfoglio il menù al ristorante, non c’è niente che mi attira, ma ordino lo stesso la pasta e un’insalata per non dare a Christian ulteriori motivi per essere arrabbiato con me.
“Posso avere due bicchieri d’acqua, per favore?” perché non ordina del vino? Lo guardo accigliata.
“Che c’è?” mi chiede.
“Perché non hai ordinato il vino?”
“Immagino che non sia molto educato stare seduto qui a bere del vino quando tu non puoi. Lo voglio bere solo con te” mi risponde con un sorriso malizioso che mi rievoca deliziosi ricordi della prima volta che siamo stati qua, quando mi torturava perché non gli davo una risposta sul matrimonio. Che notte!
“Come ti senti?” La domanda di Christian mi riporta al presente.
“Nervosa” ammetto.
“Per cosa? Per Elena?” Annuisco, anche se è un argomento di cui non voglio parlare in un ristorante pieno di gente, preferirei farlo dopo cena.
Quando arriva il cibo mangio tutto quello che ho nel piatto, un po’ perché sono impaziente di parlare e un po’ perché so che Christian si arrabbierebbe se non mangiassi. Infatti mi guarda con una faccia orgogliosa. Nonostante abbia paura delle risposte, sento che è arrivato il momento di parlare e infatti chiedo: “Christian, mi hai veramente spezzato il cuore invitando quella donna a stare a casa nostra, dove nostro figlio vive” bene, l’ho detto. Chiude gli occhi e quando li riapre il suo comportamento è cambiato è diventato più freddo e distante.
“Ana, lei è la mia più vecchia amica, non potevo lasciarla sola”mi risponde con calma.
“Ma casa nostra Christian, ci hai fatto lasciare la casa per lei!”sto cominciando a cedere, ma devo essere forte.
“Ma siamo all’Escala ed è più facile e più sicura per noi”.
“Voglio sapere tutto, voglio sapere tutto quello che è successo, niente più bugie Christian” la mia voce assume un tono più severo questa volta.
“Ana per favore non farlo” mi sta irritando.
“Christian devi dirmi cosa è successo. Sono stanca di tutto, delle bugie, di Elena. O me lo dici o me ne vado e questa volta lo farò davvero”. Ora dovrà fare una scelta: o lei o me e suo figlio.
“Vuoi sapere cosa è successo? Bene, te lo dirò. Elena è il motivo per cui Hyde è fuori dal carcere. Ha pagato per un buon avvocato. Ma quando Jack ha cominciato a minacciarla di far scoppiare uno scandalo su noi due si è tirata indietro e quando si è anche rifiutata di rapire Ted lui le ha sparato. E così mi ha chiamato e io sono andato da lei. Poteva morire. L’ho portata in ospedale e poi a casa nostra. Era tutto quello che potevo fare per lei. Ha salvato nostro figlio e gliene sarò per sempre grato”. Questo spiega perché si era cambiato i vestiti quando ritornò dopo quella nottata interminabile in cui non avevamo sue tracce. Ma la mia rabbia non si placa e anzi ho un brutto presentimento che la sparatoria e il mancato rapimento siano solo un trucco per incastrare Christian. Non so perché ma non riesco a credere al suo vittimismo e ora mi rendo conto che non posso lasciare Christian da solo in questa situazione perché è chiaro che quando c’è di mezzo quella donna, perde completamente il lume della ragione. Proverò che Elena sta mentendo, fosse anche l’ultima cosa chDopo che siamo tornati dall’ospedale ho preparato un bagno caldo per me e Ted nella speranza di rilassarci un po’ e dimenticare gli eventi della giornata. Dopo aver messo Ted  a letto mi sono preparata per la cena che Christian ha deciso di organizzare per stasera nonostante le mie continue insistenze di rimanere a casa con Ted. Ma mio marito, testardo come sempre, ha chiamato Mia per farla rimanere con il bambino e mi ha convinta dicendo che dobbiamo parlare.
Ora sto guardando la splendida visuale che si può godere dalle grandi vetrate dell’Escala. E’ una delle cose che mi manca di più di questo posto, ma non la sento più casa mia, nonostante i ricordi stupendi che sono legati a questa casa. Casa mia è la villa che abbiamo comprato tre anni fa con lo scopo di costruire una famiglia e dove è nato e cresciuto Ted. Ma è anche la casa dove Christian ha permesso a Elena di vivere al posto nostro. Non capirò mai il motivo per cui ha potuto fare una cosa del genere. Ma dentro di me so che nonostante tutti gli sforzi io e Christian ci stiamo allontanando e la paura di perderlo, soprattutto a causa di quella donna, è troppo forte. Per cui ascolterò tutte le sue spiegazioni anche  se so che alcune cose mi faranno male. Mi sento troppo nervosa, non è tanto per la cena, quanto per il fatto che Christian ha deciso di organizzarla proprio stasera, dopo tutto quello che è successo oggi.
“Sei pronta per andare, piccola?”. Christian interrompe i miei pensieri. Mi giro e gli sorrido. E’ cosi bello con i capelli ancora umidi per la doccia e con i jeans e la camicia bianca. Sembra intelligente e di classe e il suo abbigliamento contrasta perfettamente con la mia gonna pesca e il top bianco.
“Ted dorme?” chiedo. Lui alza gli occhi a cielo e poi si avvicina e mi stringe in lungo abbraccio. Mi rilasso immediatamente tra le sue braccia.
“Ora si. Era un po’ scosso, ma Mia e Gail lo terranno d’occhio” mi sussurra.
“Non voglio lasciarlo dopo quello che è successo oggi”
“Ana, starà bene. Abbiamo bisogno di uscire, di parlare e chiarire tutto. Oggi la situazione ci è quasi sfuggita di mano e abbiamo bisogno di passare un po’ di tempo insieme noi due. Da quando è nato Ted non  ne abbiamo avute molte di queste occasioni e sento che ti stai allontanando da me e non voglio. Ti prego usciamo”. Mi prega. Lo stringo a me gli poso un dolce bacio sulle labbra, odio vederlo così vulnerabile.
“Okay, immagino che tu abbia ragione” sussurro sulle sue labbra.
“Lo so che ho ragione” ora si sta rilassando anche lui.
“Lo so, cercherò di essere più presente, lo prometto. Comunque, dove andiamo?” gli domando sorridendo cercando di riportare il buon umore tra noi.
“Oh Mrs Grey è una sorpresa” mi risponde in tono provocatorio e poi aggiunge “Vai a salutare Ted prima di andare” e mi assesta una pacca sul sedere mentre mi allontano.
 
Camminiamo mano nella mano nel grande salone. Seduta al tavolo c’è Mia che indossa un pantalone bianco e una casacca corallo, i suoi capelli sono perfetti. Non è cambiato neanche un po’ rispetto alla prima volta che l’ho vista è ancora frizzante e vivace come allora. Quando ci vede sorride e mi dice:” Oh Ana sei così bella e il tuo pancione è cresciuto tantissimo. Non vedo l’ora di conoscere la mia nuova nipote!” dice battendo le mani eccitata. Dovrei offendermi per il suo commento? Guardo Christian che sicuro mi ha letto nel pensiero e alza gli occhi al cielo.
“Grazie per essere venuta qui con così poco preavviso, Mia. Sei sicuro che va bene per te?” chiedo forse per la centesima volta, ma forse dopo quello che è successo oggi non voglio lasciare Ted da solo.
“Certo Ana te l’ho già detto, voi pensate solo a divertirvi”.
“Okay, ma se hai bisogno chiamaci. Se dovesse svegliarsi dagli il latte e se gli viene mal di testa misuragli subito la febbre e chiamaci immediatamente” le spiego velocemente e con ansia. Perché ho così paura di lasciare mio figlio con Mia? Non è neanche la prima volta.
“Ana sono sicuro che Mia se la caverà. Andiamo ora” mi dice Christian sorridendomi.
“Okay, grazie mille Mia e se hai bisogno chiamaci” riesco a dire mentre Christian mi trascina via.
“Okay ciao e divertitevi”.
Quando entriamo nell’ascensore per scendere in garage non mi sento a mio agio. Come potrei divertirmi dopo tutto quello che è accaduto oggi? E se si sveglia e non mi trova? E se ha un incubo? So che abbiamo bisogno di parlare, ma se non dovesse sentirsi bene e ha bisogno di essere riportato in ospedale? E come se mi avesse letto nel pensiero o forse perché si è accorto del disagio, Christian mi abbraccia e sussurra: “Ana starà bene”.
Quando arriviamo nel garage Christian mi apre la portiera del passeggero e mi aiuta a salire in macchina e poi con tutta la grazia che gli appartiene fa il giro ed entra dal lato del guidatore. Immagino che stiamo andando al suo ristorante, ma in realtà non ho neanche tanta fame. Davvero mi mancava passare del tempo da sola con lui, ma stasera non sono dell’umore adatto. E’ stata una giornata lunghissima e l’unica cosa che avrei voglia di fare è quella di stendermi nel letto e dimenticare tutto.

Quando sfoglio il menù al ristorante, non c’è niente che mi attira, ma ordino lo stesso la pasta e un’insalata per non dare a Christian ulteriori motivi per essere arrabbiato con me.
“Posso avere due bicchieri d’acqua, per favore?” perché non ordina del vino? Lo guardo accigliata.
“Che c’è?” mi chiede.
“Perché non hai ordinato il vino?”
“Immagino che non sia molto educato stare seduto qui a bere del vino quando tu non puoi. Lo voglio bere solo con te” mi risponde con un sorriso malizioso che mi rievoca deliziosi ricordi della prima volta che siamo stati qua, quando mi torturava perché non gli davo una risposta sul matrimonio. Che notte!
“Come ti senti?” La domanda di Christian mi riporta al presente.
“Nervosa” ammetto.
“Per cosa? Per Elena?” Annuisco, anche se è un argomento di cui non voglio parlare in un ristorante pieno di gente, preferirei farlo dopo cena.
Quando arriva il cibo mangio tutto quello che ho nel piatto, un po’ perché sono impaziente di parlare e un po’ perché so che Christian si arrabbierebbe se non mangiassi. Infatti mi guarda con una faccia orgogliosa. Nonostante abbia paura delle risposte, sento che è arrivato il momento di parlare e infatti chiedo: “Christian, mi hai veramente spezzato il cuore invitando quella donna a stare a casa nostra, dove nostro figlio vive” bene, l’ho detto. Chiude gli occhi e quando li riapre il suo comportamento è cambiato è diventato più freddo e distante.
“Ana, lei è la mia più vecchia amica, non potevo lasciarla sola”mi risponde con calma.
“Ma casa nostra Christian, ci hai fatto lasciare la casa per lei!”sto cominciando a cedere, ma devo essere forte.
“Ma siamo all’Escala ed è più facile e più sicura per noi”.
“Voglio sapere tutto, voglio sapere tutto quello che è successo, niente più bugie Christian” la mia voce assume un tono più severo questa volta.
“Ana per favore non farlo” mi sta irritando.
“Christian devi dirmi cosa è successo. Sono stanca di tutto, delle bugie, di Elena. O me lo dici o me ne vado e questa volta lo farò davvero”. Ora dovrà fare una scelta: o lei o me e suo figlio.
“Vuoi sapere cosa è successo? Bene, te lo dirò. Elena è il motivo per cui Hyde è fuori dal carcere. Ha pagato per un buon avvocato. Ma quando Jack ha cominciato a minacciarla di far scoppiare uno scandalo su noi due si è tirata indietro e quando si è anche rifiutata di rapire Ted lui le ha sparato. E così mi ha chiamato e io sono andato da lei. Poteva morire. L’ho portata in ospedale e poi a casa nostra. Era tutto quello che potevo fare per lei. Ha salvato nostro figlio e gliene sarò per sempre grato”. Questo spiega perché si era cambiato i vestiti quando ritornò dopo quella nottata interminabile in cui non avevamo sue tracce. Ma la mia rabbia non si placa e anzi ho un brutto presentimento che la sparatoria e il mancato rapimento siano solo un trucco per incastrare Christian. Non so perché ma non riesco a credere al suo vittimismo e ora mi rendo conto che non posso lasciare Christian da solo in questa situazione perché è chiaro che quando c’è di mezzo quella donna, perde completamente il lume della ragione. Proverò che Elena sta mentendo, fosse anche l’ultima cosa che faccio.
   
 
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