“Non può essere
stato il demone imprigionato a uccidere
tutti” bisbigliò Junior.
“Pensate che
l’omicida sia ancora in zona?” chiese C17.
Osservò la statua e socchiuse gli occhi, massaggiandosi il
collo.
- Chissà se posso
portarmela via, deve valere molto-.
Socchiuse gli occhi vedendo che su un braccio della statua
c’erano una serie di
graffi.
“No, o avremmo sentito la
sua aura” gli rispose Crilin. Mary
Jane strinse i pugni e conficcò le unghie nella carne.
“Chiunque sia stato, spero
sia morto tra atroci sofferenze”
ringhiò. Junior si avvolse nel lungo mantello bianco,
camminando tra le macerie
di marmo annerito.
“I cyborg non hanno
aura” sussurrò. Crilin deglutì evitando
una mano scheletrica che usciva dal terreno.
“Anche gli dei, ma non per
questo credo che li abbia
sterminati un dio” borbottò. Si girò
verso Vegeta e rabbrividì.
“Vegeta, ti si stanno
tingendo i capelli di rosso” disse. Il
principe dei saiyan si passò una mano tra i capelli a fiamma.
“Ci sono alcune atmosfere
che tingono di rossi i capelli dei
mori, se hanno la tendenza” rispose a voce alta. 17 si
allontanò dalla statua e
si avviò verso la ragazza.
“Sta succedendo anche a
Mary”. Fece notare.
Vegeta ghignò e Junior gli
avvicinò il viso all’orecchio.
“Come si fa ad avere la
tendenza?” bisbigliò il namecciano.
“Non ti dirò
perché ce l’ho io, ma vuol dire che la ragazza
è per metà demone” rispose a voce bassa
il principe dei saiyan.