Serie TV > Merlin
Segui la storia  |       
Autore: MerlinAndCharming    06/12/2015    2 recensioni
Un romanzo breve, cross-over tra le due serie televisive “Merlin” e “Once Upon a Time”.
La storia di questa particolare fan-fiction racconta eventi successivi all'ultimo episodio di “Merlin”, e alla puntata numero 12 della quarta stagione di “Once Upon a Time”, “Eroi e Cattivi” (Heroes and Villains).
Un’opera scritta da Valerio Brandi.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gwen, Merlino, Morgana, Principe Artù, Sir Leon | Coppie: Gwen/Artù, Merlino/Artù
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
4) Un nuovo sortilegio (Completato il 26 febbraio 2015)
 
«Accordo?» chiese un po’ perplesso Merlino.
«Stavolta non mi stupisco della sua indecisione, ha ragione, sono stato precipitoso. Le ho detto di essere un mago, ma non in che modo utilizzo la mia magia. Io realizzo i desideri degli altri, a patto che loro mi diano qualcosa in cambio. Ed è tutto registrato in regolari contratti firmati. Sono un tipo molto preciso, io. Ora che ci penso, invece dell’antiquario avrei dovuto fare il notaio in questa mia nuova vita»
«Allora avrà da farmi leggere qualcosa…»
«Se proprio ci tiene… se ha carta e penna glielo posso pure scrivere, ma preferirei dirglielo a voce, per fare prima. Sa, un tempo ero abituato a crearli con la magia…»
«Allora, prego, mi dica pure»
«Bene, io ho la possibilità di portare Albion indietro nel tempo e nello spazio. Lei riavrà tutto com’era al momento che preferisce, e visto che il suo amico drago ha predetto che Artù sarebbe risorto, questo significa che sarà possibile farlo tornare in vita»
«E tutto questo come sarebbe possibile?»
«Ma lanciando un nuovo sortilegio, non è ovvio? La Regina cattiva non era l’unica a possedere questa capacità. E anche se ora sono privo di poteri magici, non ci sarà bisogno di usarli. Basterà il suo contributo»
«In che modo?»
«Con la sua magia, e con qualcosa che indossava il giorno che Artù se ne è andato. Al resto penserò tutto io»
«Tutto qua? Tutto così semplice? Non c’è niente sotto?»
«Niente di tutto questo, solo che la magia ha sempre un prezzo, ma immagino che uno come voi lo sappia bene»
Merlino lo sapeva, lo sapeva fin troppo bene. Ma volle provare ad insistere.
«E qual è il prezzo, in questo caso?»
«Questo lo dovrete scoprire voi, a tempo debito»
Risposta molto Ponzio Pilatesca, e al tempo stesso risuonava molto pericolosa.
Una sfida tra la ragione e il sentimento, ma ci volle poco che a vincere fosse quest’ultimo.
«D’accordo, allora, possiamo cominciare, se è tutto»
«Serve il suo oggetto, prima»
«Giusto»
Merlino si alzò e prese da un cassetto un pezzo di veste.
«Questa apparteneva ad Artù. Si era strappata dopo che Mordred l’aveva ferito con la sua spada. Porta ancora il segno del suo sangue. È stata l’unica cosa che ho conservato»
«Bene, allora possiamo andare ad Avalon»
«Aspettate un attimo!» di colpo, a Merlino venne un dubbio «Se lei lancerà il sortilegio, cosa succederà realmente? Anche il resto del mondo verrà colpito?»
«No, assolutamente. Grazie al suo contributo, il sortilegio non sarà altro che un portale più potente. Riporterà voi ad Albion al momento desiderato, ma l’attuale Inghilterra resterà tale e quale a come è oggi. Camelot riprenderà a vivere nello stesso mondo del Bosco Incantato e di Arendelle»
Merlino continuava ad essere confuso. Non sapeva dell’esistenza di altre dimensioni, e aveva sentito parlare di viaggi nel tempo solo quando era andato a vedere al cinema “Ritorno al futuro”.
Inoltre continuava a non fidarsi del tutto di quell’uomo. Ma poi pensò: che aveva da perdere?
Aveva perso il suo migliore amico a Camlan, e molti altri anni prima, quasi tutti anche per colpa sua.
Era stato troppo debole, non aveva dato retta ai consigli del drago, e aveva sempre fatto quello che pensava fosse giusto, e non quello che si doveva fare. E chi era sopravvissuto a Camlan non era riuscito a salutarlo, o perlomeno, non era stato presente al momento della loro dipartita.
Cosa poteva esserci di peggio di continuare questa vita di eterna solitudine?
«D’accordo, andiamo»
Merlino fece per prendere le sue cose, ma Tremotino lo interruppe.
«Non avrà bisogno di questi oggetti dove sta andando. Essi non esisteranno più»
Così uscirono di casa. Merlino diede un’ultima carezza ai suoi cavalli, e poi si avviò verso il lago con il suo insolito ospite.
Arrivarono al centro dell’isola che ormai era sera, le stelle cominciavano ad apparire nel firmamento.
«Bene, ci siamo. Ora, mio caro Merlino, ho bisogno della sua parte dell’accordo. Mi trasmetta la magia che mi farà tornare a casa»
«Come posso essere certo che non mi tradirà, e andrà via senza mantenere la sua di parola?»
«Io mantengo sempre un accordo. Non abbiamo firmato nulla, è vero, ma non le basta la mia stretta di mano?»
Merlino lo fissò negli occhi subito dopo che Tremotino aveva proteso la mano verso di lui.
Stavolta era sicuro: non stava mentendo. Così la strinse con fermezza.
«Bene, ora chiuda gli occhi» E appena Tremotino ebbe obbedito, Merlino cominciò a pronunciare una serie di formule magiche incomprensibili.
Dentro l’Oscuro Signore sentiva una forza indescrivibile. Un potere mai avuto prima, ma non più forte di quello che aveva sempre avuto. Merlino era stato bravo a dargli solo la conoscenza che aveva richiesto. Ma era diverso. Sarebbe tornato a Storybrooke più forte di prima, una volta recuperato il pugnale.
Quando Merlino ebbe finito di parlare, il silenzio che aveva accompagnato il rituale cessò di esistere. Anche i grilli del lago ripresero a canticchiare.
Con la luna piena ormai alta in cielo, non restava che Tremotino mantenesse la sua parte di accordo.
«Bene, ora tocca a me. Prego, faccia qualche passo indietro.»
Merlino obbedì, e al tempo stesso Tremotino si avvicinò alla torre. Mentre appoggiava il pezzo di stoffa sul muro, recito nella mente le sue formule magiche. Finché non lasciò la presa. Ma il cimelio non cadde a terra. Rimase come incollato alla roccia, e questo fece sorprendere anche uno come Merlino.
E pochi istanti dopo, nel punto in cui era posizionato, apparì una sorta di nube viola, che si espanse fino a formare una porta ad arco.
Avalon aveva finalmente una porta visibile. Magari non era quella che controllavano gli Shii, ma era chiaro che tutto questo era possibile anche grazie alla magia che da sempre aveva circondato quel luogo.
«Prego, Merlino, la profezia si è avverata:  non deve fare altro che attraversare questa porta»
Rimase ancora qualche istante fermo immobile, per capire se stava sognando. Poi si decise ad avanzare.
«Allora io vado: ci rivedremo?»
«Chi lo sa? Potrebbe incontrare la mia parte passata al Bosco Incantato, ma le sconsiglio di farlo, non è bello giocare col passato»
«Allora addio, e grazie»
«Grazie a voi»
E Merlino attraversò la soglia, che immediatamente si chiuse dietro di lui.
Era come se si trovasse sospeso in aria, in un cielo rosa coperto di bolle violacee.
Sembrava privo di forza di gravità, finché ella non tornò di colpo: così si sentì cadere verso il basso. E svenne.
Quando i suoi occhi si riaprirono, aveva davanti a sé il più incredibile dei déjà-vu… 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Merlin / Vai alla pagina dell'autore: MerlinAndCharming