Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
Segui la storia  |       
Autore: Hikari_11    06/12/2015    2 recensioni
(Elsanna)
- Oh..- rispose appena Anna. - Certo.. che stupida che sono, tu hai molti impegni, hai un regno da gestire, non puoi certo perdere del tempo-
-..con me..-concluse infine.
Anna perdonami, ma io...
-Devo andare- aggiunse Elsa e si voltò scattando via in fretta per le scale.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai, Yuri, FemSlash | Personaggi: Anna, Elsa, Hans
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 6

-La solitudine è ascoltare il vento e non poterlo raccontare a nessuno- (Morrison)

Anna non aveva mai messo piede nella stalla ed in verità non aveva idea che Elsa frequentasse quella parte del palazzo. Aveva sempre creduto che la sorella maggiore fosse una persona che amasse hobby raffinati ed eleganti, che frequentasse solo la sala da the e la biblioteca e non certo che impiegasse il suo tempo libero a stare in quel luogo decisamente pieno di fango, insetti e poco pulito e soprattutto non avrebbe mai immaginato di vedere un giorno Elsa indossare un abbigliamento sportivo. Tuttavia la sensazione di aver scoperto un lato nascosto della sorella, una parte di sé per così dire “più umana”, la colmò di entusiasmo ed osservò con ammirazione la praticità e dimestichezza con cui la maggiore si muoveva per pulire e dare da mangiare ai cavalli.

Anna al contrario non sapeva dove mettere le mani ed in più era sempre stata un totale disastro nei lavori manuali, quindi decise di lasciarsi guidare dall'altra limitandosi ad osservare con curiosità quella nuova veste di Elsa.

-E questo è Aere, il mio cavallo- disse infine la bionda indicandole di fronte a sé un bel cavallo bianco, maestoso. Aere aveva una criniera di un biondo rilucente simile al colore dei capelli della padrona.

-Non sapevo avessi un cavallo Elsa!- rispose la rossa sorpresa ed incantata dalla vista di quello stupendo esemplare.

-E' bellissimo- disse accarezzandogli la criniera.

-E' un regalo dei nostri genitori..- affermò Elsa nostalgica, perdendosi nei propri ricordi.

 

Aere era stato in tutti quegli anni l'unico suo vero amico. Solo con lui la regina riusciva infatti ad avere un contatto quotidiano senza paura di mostrare i propri poteri. Era come se Aere li comprendesse e li accettasse ed Elsa solo in sua presenza sentiva di avere un totale controllo di sé. Quel cavallo le trasmetteva un'incredibile calma e sicurezza.

-Viene dalle montagne del nord, anche lui sa cosa significa portare il ghiaccio nel cuore- le disse la madre nel giorno in cui glielo consegnò, e fu allora che Elsa sentì di aver trovato finalmente qualcuno che capisse pienamente tutto ciò che lei provava. Da quel momento in poi non si era più separata da lui ed egli era stato l'unico, dopo la morte dei genitori, con cui la regina condividesse le notti insonni nelle quali la paura le divorava il cuore.

 

-Ti assomiglia sai- disse Anna sorridente, risvegliandola dai suoi pensieri.

-Sì lo so- rispose la bionda osservando il cavallo farsi pian piano più vicino alla principessa che lo continuava a carezzare con dolcezza.

-E fa anche il finito distaccato, ma si capisce che ha un cuore dolce...- sussurrò ella posando i suoi occhi su quelli di Elsa.

Da parte sua la bionda cercò di far finta di niente ma percepì un leggero rossore sulle gote e dovette inventarsi qualcosa per evitare di farsi vedere imbarazzata dal commento di Anna. Quindi si voltò e iniziò a smanettare un paio di attrezzi dietro di sé per farle credere di essere occupata a risistemarli.

-Ti serve una mano?- le chiese la sorella da dietro.

-No, no, non preoccuparti ho quasi finito-

-Dopo mi faresti vedere come monti Aere? - chiese ella improvvisamente.

-Cosa?- disse sorpresa Elsa e voltandosi verso la rossa la osservò silenziosamente per un attimo. Ella non aggiunse altro ma le mostrò uno stupendo sorriso e tornò a toccare delicatamente il muso di Aere.

-Beh.. sì se vuoi- disse Elsa soltanto.

-Sono terribilmente curiosa di vedervi assieme- continuò Anna sorridente.

La regina, anche se sorpresa dalla richiesta della sorella, decise comunque di assecondarla e pertanto prese da uno scaffale la sella di Aere e poi si mise a sistemarla con calma osservando di sott'occhi lo sguardo curioso della rossa che sembrava studiare attentamente ogni suo movimento.

-Ecco fatto- disse dopo aver concluso e poi con grazia posizionò uno dei piedi sulla sella e facendo forza su quello salì agilmente sopra il suo cavallo.

-Wow- disse soltanto Anna osservando ammaliata la sorella.

-Dovevi mostrarmi prima queste tue doti nascoste- aggiunse

-Mi piacciono da morire-

 

Adori mettermi in imbarazzo oggi

pensò la bionda cercando di evitare lo sguardo della minore.

 

-Sali avanti, ora tocca a te- disse improvvisamente Elsa.

-Cosa?- chiese Anna, adesso lei in difficoltà.

-No Elsa, io non sono mai salita su un cavallo!-

-Non importa, c'è sempre una prima volta. Non devi avere paura ci sono io qui su- continuò ella.

-Sei sicura? io non sono molto portata per questo genere di cose..-

-Fidati di me- disse porgendole la mano.

-Io..-

-Va bene, ci provo allora..- affermò titubante.

-Metti il piede sulla staffa e datti la spinta quando senti il momento giusto- spiegò.

Anna prese la mano della bionda e osservando lo sguardo sicuro e sereno della sorella prese coraggio e la strinse più forte, poi mise un piede dove la più grande le aveva indicato. Elsa comprese allora che quello era il momento migliore e senza troppo preavviso la strattonò in su dandole la spinta perfetta per farla salire dietro di sé.

-Ecco fatto! Visto è stato facile!- disse Elsa osservando divertita una Anna ancora agitata.

-Aiuto, è così alto qui- Sussurrò la principessa.

-Hai paura?-

-Beh no, proprio paura no.. è solo che è la prima volta che monto un cavallo e la sensazione è strana ma..-

-Eccitante- aggiunse sorridendo.

-Devo solo abituarmi-

-Stringimi sui fianchi- disse Elsa improvvisamente.

-Uhm?- sussurrò Anna non riuscendo a capire. Elsa allora le prese le mani e circondò i suoi fianchi con le braccia della sorella, Anna arrossì non capendo perché la bionda le avesse chiesto di abbracciarla e soprattutto non riuscì a capacitarsi da dove venisse tutta quella sfrontatezza da parte della regina la quale solitamente si mostrava sempre molto contraria ad ogni forma di contatto tra le due.

-Elsa cosa succede..- bisbigliò ella frastornata.

-Tieniti stretta- sussurrò l'altra al suo orecchio e senza preavviso prese le redini e fece partire Aere al galoppo.

-Elsa aspetta aiuto- urlò Anna colta totalmente alla sprovvista.

-Sta tranquilla se non lasci la presa andrà tutto bene- urlò la maggiore sorridendo, divertita nel sentire dietro di sé la sorella in difficoltà.

-Elsa fammi scendere, non è divertente- strillò Anna.

Da parte sua la regina era euforica e non si accontentò anzi decise di prolungare oltre il suo divertimento: presa dall'entusiasmo tirò le redini di Aere portando il cavallo verso l'uscita della stalla, e con colpo sicuro ordinò ad esso di dirigere la sua corsa giù lungo le praterie innevate di Arendelle.

Anna sconvolta e terrorizzata chiuse istintivamente gli occhi appiccicandosi completamente alla schiena della sorella preoccupata all'idea di poter scivolare o peggio di fare un movimento sbagliato che potesse far perdere il controllo del cavallo ad Elsa.

Tuttavia dopo poco tempo una voce, forse un sussurro proprio di questa, la risvegliò dai suoi pensieri:

-Sta tranquilla, ti proteggo io, non ti succederà niente- le disse semplicemente, trasmettendogli la calma di cui aveva bisogno .

Anna si fece coraggio ed aprì pertanto gli occhi. Una magica scena si stagliò di fronte a lei: si trovavano nella foresta di Arendelle. Ma non era il solito paesaggio primaverile a cui Anna era abituata. Quella era la foresta come non l'aveva mai vista: totalmente bianca, ricoperto di una rilucente neve, silenziosa, magica, perfetta.

 

Da parte sua Elsa vide di essersi allontanata a sufficienza dal palazzo e decise di comandare al cavallo di rallentare così da poter trovare un posto in cui fermarsi.

-Tutto bene lì dietro?- chiese notando lo strano silenzio della rossa.

-E' bellissimo Elsa- le sussurrò l'altra all'orecchio.

-E' un sogno-

-Sono contenta allora, avevo paura che ti fossi spaventata e non avessi gradito..-

 

Ma cosa le stai dicendo? Smettila di comportarti così Elsa, oggi stai esagerando

pensò la bionda accorgendosi finalmente di dove si trovavano e di ciò che aveva fatto.

 

Anna al contrario apprezzò le parole della sorella e si strinse più vicina al lei poggiando il viso sulle sue spalle e accarezzandole il collo con il naso.

 

Però è così..piacevole..

ma non posso io..

 

-Che ne dici di scendere?- disse di colpo Elsa per liberarsi di quella strana sensazione conflittuale.

-Sì certo- rispose la minore.

Elsa tirò quindi le redini e ordinò a Aere di fermarsi, poi sussurrò qualcosa all'orecchio del cavallo accarezzandone la criniera per ringraziarlo, infine con sicurezza scese e aiutò Anna a fare lo stesso.

-E' magico qui, non trovi?- commentò Anna osservando affascinata il paesaggio intorno a sé.

-Già..- disse solo Elsa.

-Non ero mai stata nella foresta durante l'inverno-

La rossa si girò poi nella direzione della sorella e osservò che essa si era allontanata tenendo lo sguardo a terra, improvvisamente incupito, e si chiese a cosa stesse pensando.

Dentro di sé Elsa in verità stava rivivendo le scene trascorse in precedenza con la sorella chiedendosi che cosa l'avesse spinta a comportarsi in tal modo.

 

Non è da te Elsa mostrare questo ad Anna..tu non dovresti, tu devi mantenere le distanze..

 

Anna si avvicinò alla sorella e con sicurezza le prese la mano intrecciando le dita con le sue e poi la spinse verso di sé.

-Ehi Elsa facciamo un giro?- le disse sorridente trascinandola in avanti.

Elsa confusa fece qualche passo in avanti assecondando la rossa ma pochi attimi dopo si accorse che le sue mani erano rimaste congiunte a quelle di Anna e in un momento di lucidità comprese la pericolosità di quel gesto.

 

Non posso tenerla per mano..il ghiaccio, i miei poteri …

 

Pensò, e bruscamente decise di liberarsi dalla presa di Anna.

Quest'ultima confusa e delusa dal gesto della sorella la osservò in silenzio.

-Mi dispiace io..- disse Elsa in difficoltà, cercando di formulare una giustificazione.
-Io non volevo..-

-Hai ragione, è meglio non allontanarsi troppo, non avrei dovuto proporlo- le disse Anna sorridente salvandola da ciò che ella sapeva sarebbe stata una spiegazione forzata.

-Rimarremo qui allora- aggiunse semplicemente.

 

Come fa ancora a sorridermi? Come fa ad essere sempre così comprensiva?

 

-Però se non vuoi portarmi in giro dovrai fare un'altra cosa per me-

-Una cosa per te?- chiese con aria interrogativa.

-Sì! Una cosa che non facciamo da molto..Dovrai giocare con me..ad acchiapparella!-

-Acchiapparella?- chiese Elsa confusa – Non puoi essere seria-

-Certo che sono seria! Devi provare a prendermi- esclamò Anna con una buffa risata e allora iniziò a saltellare attorno ad Elsa.

-No aspetta io..-

-Avanti Elsa!-

-Fermati Anna aspetta-

-Non mi prendi tanto- disse la giovane mostrandole la linguaccia.

Elsa confusa dall'entusiasmo della sorella si ritrovò istintivamente ad assecondare la sua richiesta e senza rendersene conto cominciò ad inseguirla mentre l'altra saltellava avanti e indietro ridacchiando di gioia.

-Ti ho presa- disse infine la bionda afferrandola da dietro.

Anna, tuttavia, nel tentativo di divincolarsi perse l'equilibrio nella neve fresca e cadde a terra trascinando con sé anche la maggiore.

Le due si ritrovarono quindi stese una sopra l'altra con i visi che si sfioravano a poca distanza tra loro. Entrambe arrossirono imbarazzate e, private della capacità di fare qualsiasi movimento, si limitarono a fissarsi in silenzio, come se non potessero fare altro che rimanere bloccate su quell'immagine.
La prima a prendere l'iniziativa fu Anna: questa scostò delicatamente una ciocca di capelli di Elsa portandola dietro le orecchie.

-Sei così bella Elsa..-si lasciò sfuggire perdendosi prima nei suoi occhi poi soffermando lo sguardo timidamente sulle sue labbra.

-Anna io..- sussurrò l'altra.

 

perché il cuore mi sta esplodendo dal petto?

 

-Anna mi dispiace per ieri io..- ammise timidamente la maggiore.
-Non avrei dovuto essere così brusca, non dovrei comportarmi così con te..-

-Shhh- sussurrò la più piccola poggiandolo un dito sulle labbra dell'altra – va bene così, non fa niente- disse infine lasciandole un bacio sotto l'orecchio.

 

Dio mi stai facendo impazzire

 

-Elsa perché non può essere sempre così tra noi? Perché mi allontani? io so che non sei come vuoi far credere al mondo-  sussurrò appena la minore.

-Anna tu..-

 

tu sei fantastica

 

-Tu non mi conosci, io non sono una persona buona- disse risvegliando tutti i suoi rancori.

-E cosa avresti fatto di male? Elsa tu non sei una persona cattiva! Smettila di crederlo-

-Tu non sai..non mettermi alla prova- disse Elsa irrigidendosi al ricordo dell'incidente che aveva provocato ad Anna.

-Non so cosa Elsa? Che cosa c'è che non so?- iniziò l'altra alterando il tono di voce.

-Smettila- disse scostandosi dalla rossa ed allora si alzò di colpo.

-Ecco brava scappa ancora, mettiti addosso quella maschera da stronza e vattene come sempre fai- le urlò irritata Anna.

Ma Elsa stavolta non riuscì a controllare le sue reazioni e dando sfogo a tutte le parole non dette le urlò contro:

-Sai una cosa!? avevo organizzato questa giornata per te, era tutta una scusa per stare con te!-

-Elsa..-

-Perché mi dispiaceva, perché non è vero che ti odio, perché per me tu sei importante!- strillò
- ma lasciamo perdere non puoi capire, tu non sai quindi..-

Anna osservò l'altra in silenzio e non poté trattenere le lacrime che iniziarono a scendere sul suo viso. Alla vista di quel pianto il cuore di Elsa le balzò in petto. La bionda, andata nel panico per quelle sensazioni ingestibili, fece alcuni passi indietro e trovando accanto a sé Aere fece l'unica cosa che le venne in mente in quel momento: afferrò le redini del cavallo, ci saltò sopra e d'improvviso gli ordinò di partire velocemente al galoppo.

Doveva fuggire, andare via e quella era la sua unica certezza.

 

-Elsa aspetta!- sentì solo urlare in lontananza da Anna ma era troppo tardi e la paura era troppo intensa per tornare indietro.

Gelide lacrime iniziarono a rigare anche il volto di Elsa e ad ogni lacrima il cielo diventava sempre più cupo preparandosi ad una nuova tempesta di neve.

 

 

 

 

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio / Vai alla pagina dell'autore: Hikari_11