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Autore: Luna95    08/12/2015    1 recensioni
«E alla fine ci hanno sparato al petto, mentre io e Enj stavamo fianco a fianco - le barricate erano ancora in piedi, ma ogni sacrificio in quella triste notte è stato vano. E così si è conclusa la nostra rivoluzione»
Dopo qualche silenzio di secondo, i ragazzi rivolsero tutti insieme lo sguardo verso Enjolras - e solo per scoprire che l'amico non aveva neanche alzato lo sguardo dal suo libro di Ideologia e Legittimazione Politica.
«È da ormai un mese che ha questo sogno ricorrente» disse semplicemente Enjolras, per nulla scosso, mentre girava una pagina del suo saggio.
(...)
[Modern Setting]
[College AU]
Genere: Comico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Enjolras, Grantaire, Les Amis de l'ABC
Note: AU, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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«E alla fine ci hanno sparato al petto, mentre io e Enj stavamo fianco a fianco - le barricate erano ancora in piedi, ma ogni sacrificio in quella triste notte è stato vano. E così si è conclusa la nostra rivoluzione»

La caffetteria era chiassosa, illuminata dalla luce del mezzogiorno, e ricolma di studenti; era un giorno come gli altri, in quel college francese.
Tutti si stavano godendo la pausa dopo i corsi del mattino, mangiavano e chiacchieravano allegramente – tutti ad eccezione di un solo tavolo: l'angolo degli Amis era circondato da un silenzio inusuale.

Tutto il gruppo, il silenzioso interlocutore di Grantaire, lo guardò ancora per qualche secondo, gli occhi ancora sbarrati e i corpi inconsciamente protesi verso l'amico, come a voler cogliere ancora più dettagli di quella storia assurda e ormai terminata – non riuscivano ancora a crederci.

Dopo qualche silenzio di secondo, i ragazzi rivolsero tutti insieme lo sguardo verso Enjolras - e solo per scoprire che l'amico non aveva neanche alzato lo sguardo dal suo libro di Ideologia e Legittimazione Politica.
«È da ormai un mese che ha questo sogno ricorrente» disse semplicemente Enjolras, per nulla scosso, mentre girava una pagina del suo saggio.

«Ma come! E pensare che sono morto per te, sotto i colpi di fucile dei soldati francesi!» replicò drammaticamente l'altro, portandosi una mano al petto.
«Senza dubbio, R – e io continuerò comunque a credere che tu ti sia fatto impressionare da quel tuo ultimo compito per la professoressa di Storia dell'Arte Moderna»
«Quante riprovevoli menzogne!»
«R, hai persino dipinto un paio di quadri sulla Rivoluzione Francese in queste ultime settimane. E hai anche preso degli ottimi voti» intervenne Marius - il suo tono non mancava di benevolo divertimento.

Enjolras non alzò neanche allora gli occhi dal saggio, e nemmeno si concesse un sorrisetto benevolo come quello di Marius – si limitò a girare un'altra pagina e a passare all'amico una tazza di caffè.
Grantaire trattenne a stento un brontolio insoddisfatto – Enj riusciva sempre a togliere il divertimento da ogni cosa.
«Lascia perdere i sogni e cerca di studiare un po' per i tuoi prossimi esami, piuttosto – non hai Metodologia della Critica dell'Arte tra meno di un mese?»

Grantaire lo fissò finché Enjolras non alzò lo sguardo.
«Scusami tanto, ma forse questo caffè è amaro...?»
Senza interrompere il contatto visivo, Grantaire bevve un lungo sorso dalla sua tazza e arricciò le labbra in un sorrisetto beffardo.
«Mh... no. Allora sei per forza tu, Enj»

Be', se non altro, Grantaire riuscì a guadagnare almeno un'occhiataccia, in quella pausa pranzo.

«Non capisco come possiate essere così tranquilli» disse Joly, spezzando il silenzio con un tono teso che ben si accostava con i movimenti nervosi delle sue mani: aveva posato e ripreso tra le dita la sua forchetta almeno sei o sette volte negli ultimi cinque minuti – sì, Grantaire aveva tenuto il conto.
«Insomma, io ho un esame di Anatomia Patologica tra cinque settimane e sono disperato – non lo passerò mai»
Combferre, seduto al suo fianco, gemette e nascose il viso tra le braccia conserte.
«Anatomia Patologica...» disse poi, sofferente, con un filo di voce.

Jehan si concesse un sorriso leggero, nascosto dietro il suo libro di poesia tedesca, ma non disse nulla; lui era esattamente in pari con gli esami, e i suoi amici adoravano lagnarsene in qualsiasi occasione.

Marius rise: «Il college è inclemente, amici miei»

Courfeyrac stava scorrendo i suoi appunti dall'inizio della pausa pranzo – i suoi esami erano molto, molto vicini.
«Gavroche è così fortunato, e non se ne rende conto» disse, sospirando «Bene, è meglio che io vada in biblioteca – ho ancora un mare di appunti da riguardare. Ci vediamo dopo le lezioni!»

Anche Joly e Combferre si alzarono dal tavolo, scambiandosi un sguardo sofferente, e uscirono dalla caffetteria borbottando di nomi e cose incomprensibili.

Grantaire ed Enjolras uscirono subito dopo – anche se sarebbe più corretto dire che Grantaire trascinò fuori l'amico per la giacca, mentre quest'ultimo non aveva ancora staccato gli occhi dal suo saggio – e presto anche il resto del gruppo li seguì.

Al tavolo rimase solo Marius, l'unico che non avrebbe avuto lezioni nel pomeriggio.
«Sedie vuote e tavoli vuoti...» sospirò infine, rassegnato, e si alzò in silenzio.
Per fortuna lo attendeva un piacevole pomeriggio in cui lui e Cosette avrebbero studiato insieme.

Forse il college non era poi così inclemente, tutto sommato...




Note

Vorrei iniziare ringraziandovi per aver letto questa breve oneshot, e per la buona volontà con cui state anche leggendo le note finali – in cambio, vi prometto che sarò breve.
Pur non essendo neanche lontanamente una storiella degna di qualcosa, vorrei comunque dedicarla, in occasione del suo compleanno, alla carissima Chiara (la quale, ci tengo a specificarlo, è anche l'unico motivo per cui questa oneshot è stata pubblicata; se fosse stato per me, questa oneshot probabilmente non avrebbe mai lasciato l'archivio del mio portatile!)

L'ultima cosa che ritengo importante precisare è questa: sì, sono perfettamente consapevole del fatto che il tentivo di rivalsa degli Amis non faccia parte della Rivoluzione Francese, ma ho consciamente preferito inserire quest'ultima nella storia al posto dei moti del '32 semplicemente per l'importanza e la frequenza con cui questo argomento di storia è trattato nei corsi universitari - con particolare considerazione all'ambientazione e non all'esattezza storica (in questo universo, d'altronde, la rivoluzione non è che un sogno di Grantaire!).
Vi ringrazio ancora una volta per essere arrivati fino a qui!

Luna95.
   
 
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