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Autore: LarryBooHazzy    09/12/2015    1 recensioni
La storia parla della relazione fra Jeffrey Cross e Theodore Grey e della paternità che sarà diffcile da accettare per Jeffrey, ma l'amore vince su tutto, e questo li unirà più di prima.
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Theodore Grey
Note: Lime | Avvertimenti: Mpreg
Capitoli:
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Quando mi sono svegliato stamattina Jeff non era più accanto a me, non c'è nessun tipo di rumore, forse sarà uscito; così mi alzo lentamente e mi avvolgo con la coperta con cui ho dormito.

Giro per casa alla ricerca di Jeff, ma non lo trovo, alla fine lo trovo nello scantinato che ha adibito a palestra, rimango fermo in silenzio allo stipite della porta e lo osservo mentre si allena; chissà se sarà ancora arrabbiato con me, dopo quello gli ho detto ieri sera.

Quando vedo che si mette sulla panca a sollevare i pesi, i miei piedi da soli iniziano a camminare fino a fermarmi di fronte a lui, lo guardo in tutta la sua bellezza e senza rendermene conto mi sistemo a cavalcioni sopra il suo bacino.

Si ferma per un secondo a guardarmi e poi riprende a fare i suoi allenamenti, quando ha finito si mette a sedere e mi stringe a se << Buongiorno raggio di sole hai dormito bene? >> mi chiede accarezzandomi la schiena.

Annuisco e incomincio a baciargli il collo, incominciando a succhiare una porzione di pelle quando mi sposto vedo che il succhiotto che gli ho lasciato e parecchio evidente.

Mi sorride in risposta, e anche lui ne fa uno a me << Bene, adesso voglio vedere se quel maiale di Nathan proverà di nuovo a baciarti e se lo fa, giuro che questa volta gli disintegro tutte le ossa >> mi dice con un tono rabbioso.

Oh signore già incomincia di prima mattina a fare il geloso. Mi abbasso sulle labbra e incomincio a baciarlo, quando lecco le sue labbra, lui le apre il giusto in modo da far combaciare le nostre lingue.

Porto una mano sui suoi capelli e gli accarezzo i capelli, cercando di calmarlo, e quando mi rendo conto che si sta calmando mi stacco da lui per guardarlo negli occhi.

Quando si riattacca alle mie labbra, Jeff mi sposta la coperta facendola cadere in terra e qualche difficoltà si sposta i boxer in modo che fuoriesca il suo membro. Con un colpo secco entra dentro di me facendomi urlare dal dolore << shh piccolo mi dispiace non volevo, scusa >> mi chiede scusa lo stronzo.

E va bene Jeff vuoi giocare? Bene allora giochiamo.

Riporto la mia mano sui suoi capelli e mentre glieli tiro incomincio a muovermi in modo frenetico, gemiamo uno nella bocca dell'altro fino a quando non mi accorgo che sto per venire, stringo con forza le gambe e dopo poco lo sento che si riversa dentro di me, prende in mano il mio membro e vengo anche io.

Rimaniamo in silenzio, Jeff mi accarezza la schiena lasciandomi dei baci sulla fronte e il suo modo silenzioso di chiedermi scusa per il gesto di prima. Non so per quanto rimaniamo così, ma il cellulare di Jeff ha incominciato a squillare, così si sfila il più dolcemente possibile e si alza per rispondere.

Viene verso di me con il telefono in mano e risponde posizionandosi a sedere dietro di me.

( i discorsi sono della conversazione telefonica )

' Ciao Anastasia come stai?' chiede Jeff, mi appoggio al suo petto e giro la faccia nascondendola nell'incavo del suo collo.

" Tutto bene Jeff tu?"

' Si tutto bene, a cosa devo questa chiamata'

" Sto cercando Theodore, non risponde al suo cellulare, volevo chiedergli se oggi gli andava di pranzare insieme"

' Mi dispiace Anastasia, ma Theo sta ancora dormendo e non so dirti per oggi, perché avevamo organizzato qualcosa con gli amici, appena si sveglia ti faccio chiamare?'

" ok tesoro, stammi bene un bacione"

(fine conversazione telefonica)

Vedo Jeff che appoggia il telefono davanti a me << Non andare piccolo, rimani con me, visto che non ti vedrò per tre giorni >> mi dice con un tono di voce triste, non ha mai obbiettato per i viaggi di lavoro, ma non gli piace quando sono fuori, lui non me l'ho mai detto mai io ormai ho capito che spesso nasconde la sua insicurezza dietro una maschera di sfrontatezza.

<< Calmati amore non vado da nessuna parte oggi, rimango con te per tutto il fine settimana, dirò ai miei che ho degli impegni irrevocabili con certi amici >> mi bacia la nuca e poi si alza, raccoglie la coperta e me la mette addosso e mi prende in braccio per portarmi di sopra.

Facciamo una doccia e ci vestiamo per uscire, una volta pronti, mi metto a sedere e chiamo mia madre mentre Jeff chiama Vania per farci venire a recuperare.

Quando Jeff ha finito, si sistema dietro di me e mi fa appoggiare al suo petto, incominciando ad accarezzarmi i capelli mentre io sono al telefono con mia mamma.

Dopo venti minuti riesco a staccarmi dal telefono mi giro per guardare il mio ragazzo e mi lascia un bacio a stampo << Vieni piccolo, Vania è già fuori che ci aspetta. Dove andiamo a fare colazione? >> scrollo le spalle facendo decidere a lui.

Alla fine andiamo in una caffetteria isolata con vista mare, nel frattempo che parliamo aspettiamo che arrivi una cameriera per ordinare.

<< Buongiorno cosa volete ordinare? >> mi giro verso la ragazza, ma noto che la sua attenzione è rivolta tutta verso Jeff, a me non mi sta neanche degnando di uno sguardo.

<< Cosa vuoi ordinare? >> mi chiede il mio ragazzo, cosi mi giro verso la ragazza ordinando due caffè e due fette di sacher.

Quando noto che la ragazza è ancora li, faccio un gesto a Jeff e lui si gira verso di lei << mi pare che qualcuno qui abbia già ordinato per entrambi, stiamo aspettando >> gli dice Jeff con un sorriso.

La ragazza si dilegua dopo pochi secondi e ritorna dopo una decina di minuti con le nostre ordinazioni, parliamo un po' del viaggio che dovrò fare.

Rimaniamo un' oretta alla caffetteria e quando Jeff chiede il conto, la ragazza ci porta il conto insieme al suo numero di cellulare.

Ma allora vuole essere disintegrata la tipa, preso dalla rabbia prendo il biglietto e lo strappo in mille pezzi, mi giro verso la ragazza e appena vedo che ci rimane male le scocco un sorriso di soddisfazione. Nessuno tocca Jeff. Nessuno.

Usciamo dalla caffetteria e ci dirigiamo verso il pontile, facciamo una passeggiata sulla spiaggia, fa freddo ma non importa perché insieme a c'è Jeff. Stiamo tutto il giorno fuori e quando rientriamo la sera, trovo la macchina dei miei genitori.

<< Amore ci sono i miei dentro casa e molto probabilmente ci saranno anche i tuoi >> gli dico lasciando un gemito di disapprovazione << tranquillo amore, facciamo in modo di far passare velocemente questa serata, vieni piccolo prima li incontriamo prima c'è ne liberiamo >> mi dice lasciandomi un bacio sulle labbra.

Quando entriamo in casa veniamo invasi da un odore di cibo speziato, quando entriamo in cucina troviamo i miei genitori insieme ai genitori di Jeff che parlano fra di loro, di sicuro i nostri padri staranno parlando come al solito di lavoro mentre le nostre madri non ho idea di cosa parlino.

<< Ciao a tutti >> Jeff mi riporta alla realtà salutando tutti, mia mamma corre ad abbracciarmi, uno di quegli abbracci che ti fanno rimanere senza fiato, e mi accorgo che anche Eva fa lo stesso con Jeff.

Alla fine abbiamo passato una serata piacevole, ogni tanto mi fa piacere essere viziato dai miei genitori come quando ero piccolo.

Jeff mi raggiunge a letto quando si mette sotto le coperte mi giro dandogli le spalle e lui mi stringe a se posandomi un bacio sulla nuca che mi fa venire un brivido lungo la schiena.

<< Buonanotte amore mio >> dico sbadigliando, Jeff in risposta posa un bacio dietro al mio orecchio.

Ho passato una settimana da schifo, Jeff mi ha parlato a monosillabi da quando il giorno prima del viaggio ha al cellulare a risposto Nathan, non mi ha nemmeno toccato in questi giorni, e onestamente mi mancano le sue carezze. Non ha nemmeno dormito insieme a me da quando sono tornato e pensare che più di una settimana fa gli avevo comprato il regalo per il suo compleanno, ma adesso non so davvero come comportarmi.

Oggi è il compleanno di Jeff mi alzo prima di lui e incomincio a preparargli la colazione, sistemo la tavola e vado a prendere il suo regalo dentro al mobile e quando lo porto in cucina lo sistemo vicino al suo posto sul tavolo. Quando mi giro per andarlo a svegliare, sbatto contro un colpo caldo, oddio mi era mancato tanto toccarlo, lo guardo facendogli un sorriso ma quando vedo che mi guarda con uno sguardo freddo e un sopracciglio alzato, il mio sorriso sparisce così come si era formato.

Mi scocca un' occhiata e se ne ritorna in camera, cerco di trattenere le lacrime e vado in camera a mettermi le scarpe, quando ho finito ritorno all'ingresso prendo le mie cose e senza neanche salutarlo corro alla limousine.

Una volta dentro, sprofondo sui sedili posteriori alzando il divisorio e quando nessuno mi può guardare mi lascio ad un pianto liberatore. Perché si sta comportando così?! Non ho fatto nulla per meritarmi questo suo comportamento.

Estraggo il cellulare dalla giacca e gli mando un messaggio

Amore : " Non so perché ti stai comportando così ma io non mi merito questo tuo atteggiamento, quando mi dirai cosa succede ne riparleremo. Buona giornata "

Rimetto il telefono in tasca ed esco dalla macchina per entrare nell'edificio dove lavoro. Una volta dentro mi dirigo verso il mio ufficio e mi metto a lavorare, sperando che tenermi occupato non mi faccia pensare al suo comportamento.

Verso l'ora di pranzo si presenta Nathan nel mio ufficio ma quando lo vedo lo butto fuori, non voglio vedere nessuno soprattutto lui. Una volta rimasto solo prendo il mio telefono e lo sblocco con la speranza che Jeff mi abbia risposto, ma quando non vedo nessuna notifica la voglia di piangere mi assale di nuovo.

Ho passato il resto del pomeriggio a guardare fuori dalla finestra trattenendo le lacrime, non volevo che mio padre mi vedesse; quando mio padre è venuto a chiamarmi per andare a cena dai Cross mi sono inventato la scusa che dovevo finire di lavorare su delle pratiche, non penso che mi abbia creduto, molto probabilmente avrà capito che abbiamo litigato e io per il momento non voglio vederlo così alla fine mi lascia da solo.

Mi sono fatto accompagnare a casa di mia sorella, di sicuro lei stasera sarà a cena da Jeff, così una volta che Vania mi lascia davanti casa sua, estraggo le chiavi ed entro, mi metto sul divano senza neanche spogliarmi della giacca e non riesco più a trattenere le lacrime. Sento il mio cellulare che inizia a squillare e quando vedo che Jeff mi sta chiamando decido di non rispondere; metto il silenzioso al telefono e chiudo gli occhi sperando di addormentarmi.

Mi sveglio di soprassalto quando sento qualcuno che mi tocca i capelli, vedo che mia sorella mi guarda con uno sguardo dispiaciuto << Jeff è incazzato con te perché non hai risposto alle sue chiamate e neanche ai suoi messaggi, ma soprattutto perché non stasera non ti sei presentato >> mi dice mia sorella, << ti ha detto perché mi sono comportato così? >> dico con alzandomi dal divano, incominciando a fare avanti e indietro per la stanza, quando non ottengo nessuna risposta ho capito che Jeff non ha detto nulla a mia sorella di quello che sta succedendo.

<< Theo vieni andiamo a letto, sono sicura che domani chiarirete tutto >> mi dice Serena portandomi verso la sua camera, vado in bagno e mi spoglio rimanendo solo con la camicia e i boxer, quando rientro nella stanza di mia sorella mi infilo a letto e aspetto che anche lei sia sotto le coperte; mi faccio abbracciare e le mie barriere crollano di nuovo incominciando a singhiozzare, mia sorella mi lascia sfogare fin quando non mi addormento.

Delle urla mi svegliano, sento mia sorella litigare con qualcuno ma non riesco a capire con chi stia parlando, mi alzo cercando di capire di capire in che parte della casa sia, quando la trovo davanti la porta con Jeff il mio cuore inizia a battere furiosamente nel petto.

Jeff smette di parlare e mi guarda << Mi dispiace piccolo, non volevo farti del male, ti prego possiamo parlare? >> annuisco andandomi a sedere sul divano stringendomi le gambe al petto e nascondendo la faccia.

<< Occhio a ciò che combini Jeff perché ti vorrò anche bene ma fai piangere di nuovo mio fratello e ti giuro che la prossima volta un pugno non te lo leva nessuno >> sento Jeff deglutire alle parole di mia sorella.

Sento una mano che accarezza i miei capelli, quando sposto lo sguardo vedo che Jeff è seduto di fronte a me, mi accarezza la guancia << Mi dispiace per il mio comportamento, non mi sono reso conto che con il mio atteggiamento ti avrei ferito così tanto, ma Nathan non faceva altro che mandarmi messaggi su quanto siano stati meravigliosi quei giorni e mi sono fatto prendere dalla rabbia. Scusa, non avrei dovuto credere a tutto quello che mi ha scritto, quando ieri sera non ti sei presentato mi sono sentito un' idiota.

Mi puoi perdonare? >> mi dice con un tono dispiaciuto.

Non c'è la faccio a parlare, ho cercato di trattenere le lacrime mentre parlava e adesso che vorrei tanto dire qualcosa, il nodo che mi si è formato alla gola non me lo permette.

Quando Jeff posa un bacio sui miei capelli, non riesco più a trattenermi e scoppio a piangere. Non mi importa che di fronte a me c'è il mio ragazzo; non so come mi ritrovo a sedere sulle sue gambe, Jeff rimane in silenzio facendomi piangere sul petto << Piccolo calmati, è tutto passato adesso >> non c'è la faccio a calmarmi.

Non so per quanto tempo ho pianto, quando smetto di piangere vedo Jeff che mi guarda con uno sguardo dispiaciuto << Scusami tanto piccolo >> alle sue parole nascondendo la faccia nell'incavo del suo collo, cercando di non piangere, sento Jeff che mi accarezza la schiena.

Dopo un po' Jeff mi fa rialzare e mi aiuta a rimettermi i pantaloni, prende tutte le mie cose e saluta mia sorella e mi conduce verso la sua macchina, una volta dentro si mette alla guida mentre io appoggio la fronte nel finestrino rimanendo in silenzio.

Nessuno dei due a parlato durante il tragitto, quando Jeff a parcheggiato davanti casa sono uscito di macchina e alla fine sono rimasto davanti la porta di casa, le mie chiavi le ha Jeff.

Jeff mi raggiunge poco dopo e prima di aprire la porta mi lascia un bacio sui capelli; una volta dentro rimango in piedi senza saper bene cosa fare. Ma a quanto pare Jeff a già deciso per me, perché mi sta conducendo verso il bagno, così alla fine fa quello che fa tutte le volte ovvero riempire la vasca e nel frattempo che sia pronta, mi spoglia lentamente.

Una volta immersi nell' acqua calda mi rendo conto che dovrei essere a lavoro e quando sto per uscire Jeff mi blocca << va tutto bene piccolo, Serena ha parlato con vostro padre gli ha detto che stavi poco bene così ti ha dato la giornata libera >> alle sue parole ritorno alla posizione di prima facendomi cullare dalle braccia di Jeff.

Alla fine tutto è tornato alla normalità, Jeff ha apprezzato il mio regalo di compleanno, non fa che farmi foto in qualsiasi momento della giornata, ma non mi fa mai vedere le foto che mi scatta dice che un giorno le stamperà e con quelle mi farà una sorpresa.

  
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