Storie originali > Soprannaturale
Segui la storia  |       
Autore: Sofiotto    12/12/2015    1 recensioni
Roy, un ragazzo dai poteri telecinetici, è il capitano del Giro, un gruppo di ragazzi dai poteri e dalle abilità speciali. Sono dei cacciatori del paranormale, riportano ordine dove fantasmi, esper e altre creature strane hanno portato il caos.
È la prima volta che mi cimento in un genere così vicino all'horror (anche se di horror non ha niente) e spero che la storia interessi. Spero inoltre di riuscire a farla diventare presto una serie.
---------------------------------------------------------
Tratto dal capitolo 1-
"Ray non era capace di parlare molto bene, spiccicava qualche parola ma a malapena. Sapeva dire i nomi di tutti i componenti del Giro, fu la prima cosa che gli insegnai a dire. Poi mi ero divertito ad insegnargli le parolacce, cosa riuscita solo a metà. Quando gli sentii dire "Macchezzò!" invece di un "Ma che cazzo!", rinunciai del tutto."
Genere: Avventura, Mistero, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
  • Capitolo 2.


FLASHBACK


-Quindi hai preso il mostro e te lo sei portato a casa?- 

-Non è un mostro è solo maledetto!- Ribattei stizzito, coprendo le orecchie al ragazzo che tenevo sulle mie gambe come se fosse un cucciolo bisognoso di coccole. 

-Sì, beh, quelli come lui li abbiamo sempre chiamati...-

-LO SO!- Interruppi quell'idiota di Kenny, irritato dalle sue parole. In troppi avevano definito SenzaNome un mostro, ma io sapevo che non lo era; me lo dicevano i suoi occhi di uno strano colore e le sue labbra quando cercavano le mie.
Sospirai e mi scusai per aver alzato la voce, poi mi strinsi al petto il ragazzo che docilmente si sistemò su di me, comodamente.
Notai subito il suo sguardo sul mio collo ma non puntò a quello quando mi baciò, bensì alla guancia. Aveva capito subito che non era il caso di dare spettacolo davanti ad altre persone, per questo lo lasciai fare anche con una certa soddisfazione.
Quel piccoletto era totalmente preso da me e non potevo che esserne felice, anche se ancora non sapevo bene cosa provare nei suoi confronti.

-Quindi... Ce l'ha un nome o ancora no?- chiese intelligentemente Ken. Strano.

-No, non ce l'ha. Non saprei che nome dargli sinceramente, l'unico che trovo adeguato appartiene a qualcun altro.- Dissi con una certa nostalgia nella voce, cosa di cui mio fratello si accorse.

-Perché non darglielo ugualmente? Pensi che tu sia l'unico a chiamarti Roy a questo mondo? No. E neanche lui era l'unico a portare quel nome.-
Mi morsi il labbro inferiore, annuendo alle sue parole e, in effetti, in futuro non mi sarei mai pentito di quella scelta. Quel nome era perfetto per lui.

-Allora... Benvenuto Ray.- 


Presente.


Ken, mio fratello maggiore, non si vedeva spesso in giro, almeno non nella città in cui io abitavo.
Lui e la sua migliore amica dai tempi della loro nascita, si erano trasferiti nel nuovo centro di ricerca delle piante ibride e aliene aperto proprio da loro. Quei due se la intendevano da sempre, curiosi, cervelloni e, solo Ken, con lievi poteri psichici.
Nella mia famiglia eravamo un po' tutti così, i più potenti eravamo io e Ray quando ancora era in vita. Potevamo comunicare fra noi e spostare gli oggetti senza neanche guardarli era un gioco da ragazzi. Eravamo arrivati addirittura a far penare gli spiriti più potenti col nostro potere unito. Ma fu proprio uno di quegli spiriti a portarmelo via.
Ray sembrò rendersi conto del mio stato d'animo a quei pensieri e mi leccò una guancia in segno d'affetto mentre mi si sedeva sulle gambe.
A quel contatto mi riscossi dai miei pensieri e puntai lo sguardo negli occhi azzurri di Ken, di fronte a me.

-Scusami, cosa stavi dicendo?- chiesi spaesato. Non avevo sentito una sola parola di ciò che mi aveva detto.

-Roy, dovresti smettere di pensare a nostro fratello...- mi disse lui con un tono insolitamente dolce nella voce. Lui non era mai stato il tipo che offriva o si faceva offrire coccole e moine, ma sapevo che poteva sentire il mio dolore, più forte di chiunque altro. Eravamo sempre stati una famiglia molto legata, solo per quanto riguardava noi tre.
Sorrisi tristemente e abbassai lo sguardo, annuendo, al ché Ray mi abbracciò ancor più stretto.

-Scusa Kenny... Cosa mi dicevi prima?- Chiesi allora, mostrando la mia espressione da "lavoro", ovvero seria e composta. Da quello che ero riuscito a capire si trattava di lavoro per il Giro.

-Nessun problema! Allora, dicevo... Ero a lavorare nel mio laboratorio con Kathrina, sempre su quelle piante ibride e ad un tratto è andata via la luce... Beh, normale quando si usano milioni e milioni di watt per tutto il giorno e tutta la notte...-

-Questo perché voi due siete degli idioti che non sanno cosa sia lo spreco... E quindi? Volete che vi trovi un elettricista?- Lo presi in giro, divertito, sapendo che non mi avrebbe mai chiamato per una sciocchezza simile.

-Idiota sarai tu e no, non ci serve! Ma abbiamo bisogno di qualcuno che ci aiuti a trovare un ladro...-
Subito mi feci più interessato e, se non fosse stato per la bestiolina sulle mie gambe, mi sarei sicuramente fatto più vicino.

-Continua...-

-Durante i momenti di Blackout, qualcuno è riuscito a rubare una pianta molto importante... Non si conoscono ancora molto bene gli effetti ma uno di questi sembra essere la momentanea sospensione dei poteri.-

-Sospensione dei poteri?- chiesi sorpreso. Non avevo mai sentito una cosa simile.
Molte persone nascevano senza poteri e la maggior parte di quelli che ne avevano, finivano per unirsi ad associazioni di investigazione come la mia, o andavano in giro a combinare guai... Solita storia della guardia che rincorre il ladro. Eppure quelle canaglie godevano nell'usare i propri poteri, perché privarsene? E se invece...?

-Vogliono utilizzarla per togliere i poteri a chi gli è contro?!-

-È probabile, soprattutto perché nell'agenzia quasi tutti credono che sia un effetto permanente. Devi sapere che è stato scoperto solo qualche ora dopo il furto che i poteri tornano. Una nostra cavia è rimasta senza poteri per 24 ore, poi ha ricominciato ad utilizzarli.-
Annuii pensieroso e mi grattai una guancia, cercando la domanda adatta da fare.

-Chi è a conoscenza di questo?-

-Io, Kath e il paziente. Mi sono guardato bene dal rivelarlo in giro.-
Annuii nuovamente e feci alzare dalle mie gambe Ray.

-Ray! È ora di lavorare. Chiama il Giro e dai appuntamento alla stazione ferroviaria.-
Subito il ragazzo annuì e corse a chiamare gli altri ragazzi.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale / Vai alla pagina dell'autore: Sofiotto