Anime & Manga > Nana
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Autore: Glicia    13/12/2015    0 recensioni
"Se le mie mani fossero state irreparabilmente danneggiate, non avrei più potuto fare l'unica cosa in cui davvero eccellevo, ma se fossi morto, ti avrei abbandonata di nuovo."
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nana Komatsui, Nana Osaki, Nobuo Terashima, Ren Honjo, Yasushi Takagi
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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IN CHE MODO?

Ginpei cercava di destreggiarsi tra tutti gli impegni di Nana.
Forse quella giornata era davvero troppo stressante. Non poteva certo permettere che la ragazza collassasse dalla stanchezza.
Le telefonate erano davvero infinite! Migliaia di giornalisti chiamavano per avere notizie sui concerti, le interviste e i vari impegni della cantante. A volte si chiedeva se ce l'avessero una vita.
Quando sentì per l'ennesima volta il telefono squillare, sbuffò esasperato. Questa volta non avrebbe risposto, basta!
La suoneria terminò. Finalmente un po' di pace. Si appoggiò allo schienale della sedia esausto e chiuse gli occhi. Nana ne avrebbe avuto per un'altra mezz'ora con l'intervista alla radio. Un sonnellino poteva anche concederselo.

Ed eccolo di nuovo. Quel suono malefico.
Gridò esasperato e prese con furia quella tortura.

<< Pronto? Non avete ancora capito che non posso darvi alcuna informazione su Nana? Piantatela di chiamare! >>

<< Ginpei?! >>

<< Eh? Yasu sei tu? >>

<< Si, ascoltami bene Ginpei. Devi portare immediatamente Nana a Tokyo. Ren ha avuto un incidente. >>

<< Eh? Cosa è successo? >>

<< E' andato fuori strada con la macchina. Non c'è tempo da perdere Ginpei. Le sue condizioni sono gravi. Portala immediatamente qui. >>

<< Ma Nana è in onda alla radio ora! >>

<< Allora appena esce andate all''aeroporto. Ci dovrebbe essere un aereo tra un paio d'ore. Cercate di non perderlo. >>

<< V... va bene. >>

Ginpei rimase ad osservare il telefono con gli occhi umidi e spalancati.
Era certo che quella sera Nana sperasse di vederlo arrivare lì ad Osaka per il suo compleanno.
In verità, aveva saputo che dopo quanto era accaduto a Shin non si sentivano da più di un mese, ma l'amore che Nana provava per lui era stampato a lettere cubitali sulla sua faccia. Forse lei non se ne rendeva neppure conto, ma era così.
Con che faccia le avrebbe potuto dire ciò che era successo?
E se fosse scoppiata a piangere?
Come avrebbe potuto calmarla?
La porta dello studio si aprì. Nana uscì.


<< Ah, non ne posso più di queste interviste Ginpei. Ti prego, dimmi che per oggi abbiamo finito, sono stanca morta! >>

<< Nana.. >>

<< Mmh? >>


<< ... >>

<< Beh? Hai perso la lingua per caso? >>

<< Prepara il minimo indispensabile Nana. Partiamo subito. Farò spedire il resto della roba. L'aereo parte tra un'ora e mezza, quindi muoviti. >>

Aveva parlato troppo velocemente e non sapeva neanche cosa avesse detto. Nana lo guardava interrogativa.

<< E dove andiamo ora, scusa? >>

<< Nana... >>

Sospirò.
Stava per piangere.
Perchè proprio lui le doveva dare questa notizia?


<< Nana, Ren ha avuto un incidente. Dobbiamo partire subito per Tokyo. Le sue condizioni sono gravi. >>

Nana rimase immobile.
Totalmente apatica.
Sembrava non aver sentito neanche una parola di quello che Ginpei le aveva detto.


<< Avanti Nana, dobbiamo muoverci! Vado a chiamare un taxi. Prepara l'essenziale! >>

Quando Ginpei risalì, Nana stava facendo tutto con estrema lentezza. L'uomo prese tutta la roba che la ragazza aveva disposto sul divano e la gettò in fretta nella borsa.

<< Andiamo, il taxi arriverà tra poco. >>
   
 
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