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Autore: Mary90_p    13/12/2015    0 recensioni
Allora, ho deciso di riscrivere completamente questa fanfic, come è venuta fuori prima non mi piaceva proprio. La trama a grandi linee la conoscete già, ma permettetemi di rinfrescare la memoria...
Cinque ragazze, cinque elementi. Fuoco, Acqua, Terra, Aria e Ghiaccio.
Queste ragazze sono nate con lo scopo di togliere il male dalla Terra e di proteggere i Custodi dei Bit Power.
" Due degli elementi principali hanno un elemento complementare. Il Fulmine è il complementare del Fuoco, mentre il Ghiaccio... è il complementare dell'Acqua. "
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hilary, Kei Hiwatari, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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i cavalieri degli elementi<< Alta la guardia, Hilary! Se ti scopri così per il nemico sarà un gioco da ragazzi ucciderti! >>
Cathrine cadde a sedere per terra esausta. << Perchè diavolo stiamo studiando il kung fu? Abbiamo  i nostri poteri! >> si lamentò massaggiandosi le gambe doloranti.
Lo sguardo di Keiko si fece di ghiaccio e Kimberly sperò che non fosse troppo dura con le ragazze.
Si trovavano tutti - Bladebrakers e Ivanov compreso - nel giardino sul retro di Keiko; anche se chiamarlo giardino era leggermente riduttivo dato che solo il retro era grande quanto tre campi di calcio.
<< Pensi di poter usare il tuo potere in mezzo a una folla? Pensi di poterti trasformare di fronte a gente normale? Be', mi spiace deluderti, ma non puoi! Per questo è vitale per voi e per i Custodi imparare almeno i fondamentali della difesa corpo a corpo. Rey! >> Keiko chiamò il cinese che le si fermò accanto.
<< Dato che Rey è cinese e ha studiato il kung fu sin da piccolo, si occuperà di addestrare per bene i Custodi. Io penserò a voi ragazze. >> Cathrine cominciava ad averne abbastanza. E, come se non bastasse, Rey avrebbe insegnato ai maschi! Che sfortuna! << Se siete così bravi, perchè non ce ne date una dimostrazione? >> li provocò con un ghigno e, sia Keiko che Rey si guardarono sorridendo. Kai ingoiò il ringhio che gli era salito in gola. Voleva strangolare il suo migliore amico.
I due si misero in posizione. Rey le si avvicinò veloce caricando il pugno, Keiko lo parò col braccio sinistro mentre con la gamba destra caricò un calcio che lo colpì al fianco mandandolo a terra qualche metro più in là. Rey si rialzò con un balzo e si lanciò contro la ragazza che, come vide il calcio vicino al viso, si abbassò prendendo il braccio destro del cinese, se lo mise sulle spalle e lo ribaltò. Una volta che fu a terra, gli mise sullo stomaco il piede sinistro.
<< Bene. >> sorrise girandosi verso il gruppo. << Ovviamente Rey è anni luce da voi e ha molta più esperienza. >> guardò l'orologio per un attimo. << Ah, mi son dimenticata... La mia agenzia è a corto di modelli e sta cercando ragazzi e ragazze per un servizio su vestiti da sposa, da damigelle e da sposo. Il servizio è tra un paio d'ore, volete venire? >> Cathrine e Hilary lanciarono gridolini estasiati, Aya arrossì ma fece cenno affermativo, mentre Kimberly sbuffava. << E ce lo dici solo adesso? >> Keiko le sorrise. << Finiscila di fare la piantagrane: tanto lo so che muori dalla voglia di venire! >> L'amica le fece la linguaccia e Keiko si rivolse ai maschi. << Allora, venite? >> Kai inarcò un sopracciglio. << E secondo te io dovrei farmi fotograre fino alla noia? Anche no, grazie. >> Keiko gli si avvicinò e gli tracciò le linee del petto e del viso con l'indice sorprendendo tutti. << Credimi, fusto, tu sarai quello che riscuoterà più successo e tutte ti vorranno! >> lo informò maliziosamente e lui le restituì lo sguardo malandrino con un sorrisetto ironico. << Peccato che ce ne sia solo una che mi interessa al momento. Ma continua a mandarmi in bianco. >> Keiko lo guardò dispiaciuta. << E chi è questa persona crudele? Mi chiedo come possa farlo! >> Kimberly ridacchiò scuotendo la testa mentre gli altri si guardavano chiedendosi di che diavolo stessero parlando quei due.
<< Ah, Ivanov, vieni anche tu, vero? >> la mora si rivolse al rosso che era rimasto in disparte. Le lanciò uno sguardo infastidito che però non la scoraggiò. << Chi tace acconsente. Forza, avete dieci minuti per prepararvi. Io avviso l'autista. >> quando se ne fu andata Rey affiancò il suo migliore amico. << Mi sono perso qualcosa? >> domandò curioso e Kai scrollò le spalle. << Non so di che parli. Pensa piuttosto al fatto che dopodomani arriverà la tua ragazza e che dovrai spiegarle la tua infatuazione per Cathrine. >> Rey arrossì. << Io non ho nessuna infatuazione! >> controbattè e Kai gli rispose con uno sguardo ironico. << Come no. >> se ne andò lasciando il cinese a bollire come una pentola a pressione per l'imbarazzo.
Accidenti a te, Kai! Gli occhi gli caddero inevitabilmente sulla bionda e, vedendola che rideva con le altre, gli sfuggì un sospiro. Era così bella... Sentì il corpo fremere e si coprì gli occhi con una mano. No, non poteva fare questo a Mao... Era sicuramente la novità del momento. E poi Cathrine era molto bella, per forza si sentiva attratto da lei! Mao aveva lottato per conquistare il suo cuore e alla fine ce l'aveva fatta. Era giusto lasciarla solo per un'attrazione che in ogni caso non avrebbe portato da nessuna parte? No! Si allontanò dal gruppo.
<< Ma ci pensate? Noi modelle? Ah, non vedo l'ora! >> Cathrine continuava a saltellare da una parte all'altra non riuscendo a stare ferma dall'eccitazione e Hilary rise. << Io sono nervosa! Non ho mai fatto la modella! E se non fossi abbastanza bella? >> Aya non poteva credere alle proprie orecchie. Prese le mani dell'amica. << Non pensarlo neanche! Hilary, tu sei bellissima e farai un figurone! Io invece non sono niente di speciale... >> Takao le si avvicinò e le diede un buffetto sulla guancia. << Perchè ti sminuisci così? Sei molto carina, non sentirti inferiore agli altri! >> << Taky ha ragione, Aya! >> Max le si avvicinò prendendole le mani. << Tu sei bellissima, non pensare mai il contrario! >> La castana si limitò a guardarli ad occhi spalancati e rossa come un peperone mentre i due si allontanavano. << Oh, cavoli... >> si mise le mani sulle guance bollenti mentre le altre ridevano. << Dai, andiamo! >> Cathrine, Aya e Kimberly si avviarono e, quando si girarono, videro Hilary ancora ferma che guardava le nuvole. << Hilary? >> la chiamò Kim. << Arrivo subito, voi andate pure. >> quando le altre si allontanarono, tornò a guardare il cielo. Da quel giorno al parco e al cimitero avevano continuato ad allenarsi fino allo stremo e gli attacchi erano stati sporadici. Socchiuse gli occhi. Se erano così in pericolo perchè il nemico non attaccava? Che avesse qualcosa in mente? E, in quel caso, come avrebbero risposto loro? Si portò una mano al cuore quando si accorse che dietro di lei c'era Yuri.
<< Non sei ancora andato con loro? >> gli chiese guardando quel profilo perfetto e si sentì arrossire. Oddio, non era mica la prima volta che lo vedeva! << Stavo pensando la stessa cosa che pensavi tu. >> rispose col solito tono impersonale. << Sei preoccupata? >> sorpresa dalla domanda non potè fare altro che annuire. << Sono tutti così tranquilli... Io invece ho una paura del diavolo. >> confessò sentendosi una fifona. << Mi fido ciecamente di Keiko e Kimberly e le ho seguite senza pormi troppe domande. Ma non posso fare a meno di pensare che in questa guerra potremmo anche morire. >> le ultime parole le mormorò e il rosso la fissò per poi girarle le spalle.
<< E' per questo che vi sta mettendo sotto con gli allenamenti. Lei prima vuole che viviate. E comunque stai andando bene. >> detto questo se ne andò e Hilary rimase a guardarlo sorpresa mentre un'emozione calda e rassicurante le si espandeva nel petto. Sorrise. Yuri aveva ragione. Rincuorata corse verso gli altri.

Era ormai settembre inoltrato e la temperatura cominciava a calare e un venticello fresco, ma si stava ancora bene.
Arrivati sul set fotografico i ragazzi vennero portati nelle roulotte per il trucco, le acconciature e i vestiti.
Non avezze a quei tipi di trattamento Hilary e le altre pensarono di vivere come le dive dello spettacolo: sempre servite e riverite.
I maschi si rifiutarono categoricamente di farsi truccare e, all'occhiata omicida di Kai e Yuri le truccatrici quasi piansero di paura e si misero al lavoro con i capelli prima di lasciare il posto agli addetti al vestiario maschile e furono i primi a uscire dalla roulotte. Kai indossava uno smoking nero con una camicia bianca impreziosita sul colletto con dei piccoli diamanti che brillavano, Yuri indossava un elegante abito grigio con la camicia celeste che risaltava il chiaro degli occhi, Max uno smoking color ocra e una camicia di seta bianca, Takao indossava un kimono maschile da cerimonia: verde suro la parte alta mentre la gonna era nera e marrone, Rey indossava un elegante smoking blu scuro con una camicia bianca. Le donne presenti sospirarono davanti a tanta bellezza maledicendo l'età che le separava da quei ragazzi e, quando uscirono le femmine, furono gli uomini a trattenere il fiato.
Per prima uscì Cathrine, stupenda nel suo abito che arrivava poco sopra il ginocchio: era di un verde smeraldo che risaltava i suoi occhi; portava anche dei guanti fino al polso e scarpe col tacco alto che la slanciavano. I capelli biondi le formavano un'aureola splendente intorno al viso che la fece sembrare un angelo.
Rey era completamente senza parole: la sensazione di chiuso allo stomaco gli toglieva la voce. Aveva gli occhi spalancati così come la bocca. Si era accorto che la ragazza era bella, ma in quel momento sembrava una di quelle donne dell'aristocrazia belle e posate come bambole di porcellana.
Dopo Cathrine uscì Kimberly con un lungo abito che le arrivava alle caviglie con uno spacco sul lato sinistro che lasciava vedere la coscia e la gamba . Le sottili spalline con zaffiri del vestito si annodavano dietro il collo con una leggera scollatura a V che lasciava intravedere l'inizio del seno.
Max si accorse di deglutire il poco di saliva che gli era rimasta... Kimberly era... Era... Sembrava una di quelle raffigurazioni di donne celtiche dall'aspetto etereo con quella pelle leggermente abbronzata l'azzurro dell'abito esaltava. Si sentì arrossire e distolse lo sguardo.
Dietro Kim arrivò Hilary e Yuri sentì le interiora attoccigliarsi: ogni volta che l'aveva incrociata ai campionati l'aveva appena degnata di un'occhiata, ora invece si prese tutto il tempo per osservarla bene. Indossava un abito color oro che richiamava i riflessi dei suoi capelli; il vestito le arrivava a metà coscia ed era senza spalline, una cintura di pelle nera alla vita e Yuri pensò di non aver mai visto niente di più bello.
Timidamente, alle spalle di Hilary, arrivò anche Aya e fu il turno di Takao di rimanere senza parole. La giapponese era carina, ma ora era bellissima: il vestito che indossava era grigio perla coi i suoi occhi, a sirena che le fasciavano i fianchi come una seconda pelle; non aveva spalline e aveva dei guanti bianchi fino al gomito.
<< Dov'è Keiko? >> chiese Kai cercando di far sembrare la domanda casuale. Kimberly lo guardò sorniona e lui distolse gli occhi. << Arriva. Si sa che le spose sono sempre in ritardo! >> non capendo che volesse dire i ragazzi si girarono verso la roulotte delle femmine e, quando Keiko vi uscì, tutti - staff compreso - rimase senza fiato.
Le altre erano vestite da damigelle, mentre lei indossava un'abito da sposa a sirena. Senza spalline, l'abito era adornato con degli swarozky che splendevano. I capelli acconciati in  uno chignon con delle ciocche lasciate cadere ricce e il velo lungo quanto lo strascico del vestito.
Kai sentì il cuore pompare più forte per rirpendere a respirare e non riuscì a distogliere gli occhi. Non si accorse nemmeno di avvicinarsi a lei quando la vide sorridergli. << Come sto? >> E come diavolo faceva a rispondere senza sembrare un idiota? Guardò da un'altra parte e annuì. << Lo prendo per un sì. >> rise lei e tutti seguirono l'ordine del fotografo e, dopo vari scatti, questo disse: << Ok. Adesso Hiwatari e McKay. Voi due siete gli sposi, qualche scatto solo con voi due. >>

Venne sbattuta contro la parete per poi sentire subito quelle labbra tanto bramate sulle sue. Lo aiutò a sfilarle la giacca di jeans e la camicetta azzurra rimandendo con il reggiseno.
Famelica e impaziente, gli tolse la maglietta continuando a rimanere incollata alla sua bocca, le lingue che si cercavano in continuazione e le mani che toccavano tutta la pelle che potevano.
Lui si chinò a toglierle la gonna baciandole la pelle del ventre scoperta facendola gemere e, leccando e mordicchiando la pelle sensibile attorno all'ombelico, la sentì serrare le dita sui suoi capelli facendogli male e aumentando la fiamma del desiderio che ormai bruciava impazzita e indomabile dentro di lui.
La prese in braccio poggiandola poi sul letto sdraiata. << Non chiedermi di andare piano perchè non ci riuscirei... >> le sussurrò con voce arrocchita mentre le apriva il gancino del reggiseno e lo lanciava via. Cominciò subito a morderle e a leccarle i capelli strappandole un grido strozzato. << E chi vuole andare piano? >> ribattè lei allargando alzando  il bacino e permettendogli di toglierle il perizoma.
Lo bloccò lasciandolo sorpreso. Sorrise diabolica. << Credi che ti farò fare qualcosa quando io sono nuda e tu quasi completamente vestito? >> allora Kai si tolse i pantaloni, le calze e i boxer stendendosi sopra di lei e carezzandola tutta.
Keiko nuda era come un'opera d'arte: perfetta, nessuna imperfezione. Pelle bianca e liscia, morbita, fianchi larghi e caviglie sottili, seni grandi e sodi, i capelli sembravano un mantello oscuro pronto ad avvolgerla per proteggerla e gli occhi quasi bianchi erano accesi dallo stesso fuoco che animava anche lui. La fame sessuale.
Sì, perchè di questo si trattava, di fame. Tutto il desiderio represso in precedenza era scoppiato con la potenza di un terremoto dopo il servizio fotografico: mentre gli altri erano andati a casa di Takao, loro due avevano detto di dover andare in posti diversi, ma, lontano da occhi indiscreti, si erano diretti a casa di Keiko e, ignorando la servitù, erano corsi in camera di lei per cominciare a divorarsi.
Mentre tornava a leccarle i seni, con la mano sinistra le accarezzava il ventre , l'ombelico, per poi scendere verso l'interno coscia facencola tremare. Le stimolò poi il clitoride strappandole un grido e, per poi carezzarle le grandi labbra e inserendo il medio nella sua apertura strapandole un gemito acuto che le bloccò in bocca con un bacio. Sentì il suono di quel verso entrargli in bocca e si eccitò ancora di più: inserì anche l'indice dentro di lei, poi anche l'anulare e cominciò a muovere la mano avanti e indietro prima piano poi, man mano, sempre più veloce godendo nel vederla dimenarsi e sollevare il bacino per venirgli incontro a ogni spinta. Inserì poi anche il mignolo e continuò a muovere la mano fino a che non la sentì venire: sentì il suo interno irrigidirsi per poi rilassarsi e lei si accasciò sul letto con il fiatone.
<< Dio... >> ansimò. Keiko era stupefatta. Non era nuova al sesso e, a parte quando era contro la sua volontà, se lo era anche goduto, ma questo... questo andava oltre ogni sua esperienza o aspettativa! Aveva sempre saputo che il sesso con Kai sarebbe stato fantastico, ma non immaginava certo che sarebbe stato così! E non avevano ancora finito... Voleva torturarlo come lui aveva fatto con lei, ma il suo pene era già duro e dritto ed era il più grande e lungo che avesse mai visto. Si leccò le labbra immaginando di prenderlo in bocca, ma lui non gliene diede il tempo.
La baciò ancora fino a toglierle il respiro. << Dopo. >> le disse. << Ora devo entrare dentro di te o credo che impazzirò. >> Le sollevò il sedere indirizzando il pene dentro la sua apertura e, con una spinta potente, le entrò dentro fino in fondo facendola gridare dal godimento e lei si inarcò in risposta. Kai cominciò subito a muovere il bacino velocemente: era troppo eccitato, non avrebbe potuto rallentare nemmeno volendo e Keiko gli rispondeva a ogni affondo muovendo il bacino avanti e indietro per andargli incontro, cosa che aumentò il godimento.
Sentire le unghie di lei penetrargli la carne, i graffi che bruciavanoo leggermente, la sua bocca che gli mordeva e che gli succhiava il collo quasi come fosse un vampiro, sentire i suoi capezzoli contro i propri, la morbidezza e la pienezza del suo seno contro il petto, tutto di lei lo eccitava da morire.
Continuò a spingere quasi come se fosse una bestia. A un certo punto appoggiò le mani sulla testa del letto e spinse più che poteva; Keiko si inarcò talmente tanto che si sollevò dal letto. Più lei gemeva e urlava più forti e selvagge divenivano gli affondi.
A Keiko pareva di sentirlo arrivare fino allo stomaco. Tenere i suoi occhi incollati ai propri, vedere il rossore e il sudore su entrambi... Allargò le gambe più che potè per permettergli di penetrarla ancora più a fondo e cominciò a sentire l'orgasmo arrivare: il piacere aumentò ancora, ancora, ancora... Si concentrò nel ventre e poi esplose e lei gridò il suo nome stringendolo a sè.
Lo sentì irrigidirsi e anche lui venne, rilasciando il suo seme dentro di lei, ma le spinte non cessarono. Continuò ancora per un minuto e poi entrambi crollarono sul materasso senza più energie.

<< Ehi, capo, la tua futura sposa si diverte! Ahah! >>
Una mano che gli trapassava il petto lo fece smettere fare lo scemo.
Acatla fissò il suo servo come se fosse un insetto schifoso; ritirò la mano con cui l'aveva trafitto per poi tornare a guardare la grande sfera che gli mostrava Keiko insieme al Custode dell'Aquila Rossa e serrò i denti.
Lei era sua! Solo sua! Come si permetteva quell'essere inferiore e schifoso di metterle le mani addosso? Come si permetteva di farla sua? La collera ribolliva dentro di lui, ma cercò di calmarsi.
Guardò il cielo neri fuori dalla finestra. Il momento sarebbe arrivato presto. Doveva solo cercare di resistere. Presto il Cavaliere del Fuoco sarebbe stata solo sua: la notte in cui gli si sarebbe concessa si stava avvicinando e niente e nessuno poteva impedirlo! Che si divertisse pure nel frattempo!
Sentì il membro ingrossarsi e irrigidirsi al pensiero della ragazza nuda e arrendevole tra sue braccia.
<< Ci vuole solo pazienza. Goditela finchè puoi, stupido umano, perchè poi te la porterò via. >>
Si rivolse ai suoi scagnozzi. << Stasera andare a caccia dove volete. Non avete restrizioni. >> i demoni urlarono di gioia e subito corsero verso il portale per il mondo umano.
<< Conviene che stasera stiate attenti, Cavalieri. >> un ghigno malvagio gli allargò le labbra.

<< Ma dov'eravate finiti voi due? >> Quando Kai e Keiko andarono a casa di Takao, questo li accolse con sorpresa. << Sono secoli che vi aspettiamo! Non è che vi siete appartati da qualche parte? >> finì maliziosamente e Keiko gli tirò uno schiaffone in pieno viso. << Falla finita! >> replicò e si diresse a passo di marcia verso gli altri.
<< Idiota. >> rincarò la dose Kai che seguì la ragazza.
<< Ahio, che male! >> il giapponese si massaggiò la faccia per poi andare dietro ai due. << Mi hai fatto male, Keiko! >> la rimproverò e lei scrollò le spalle con indifferenza. << Magari la smetterai di dire fesserie! >> Hilary rise sventolando la mano. << Dubito che possa succedere! >>
<< Tornando seri, ragazzi. E' il caso di uscire di pattuglia, staseria. L'aria è carica dell'odore dei demoni. >> la frase di Kimberly spezzò l'atmosfera rilassata e allegra e fece tornare tutti attenti e vigili.
<< Hai ragione. Stasera ce ne saranno parecchi e voi dovete essere pronte a tutto. Usciamo subito, con tutta la gente che c'è fuori non potremo abbassare la guardia un solo minuto. >> Tutte annuirono e i ragazzi si guardarono. << Noi che facciamo? >> chiese Rey seduto di fianco a Cathrine. << Ci sposteremo a coppie e ognuna controllerà una zona diversa. Rey e Cathrine, la parte ovest della città. Takao e Aya la parte est, Yuri e Hilary, la parte sud, Kimberly e Max la parte nord. Se doveste combattere è il caso che usiate i beyblade: i bit power daranno ancora più forza ai Cavalieri. >> << E voi due? >> chiese Yuri. << C'è un posto che voglio controllare. C'è un magazzino abbandonato poco fuori Tokyo che tengo d'occhio da un po' e credo vada ripulito. >> tutti capirono il sottinteso.
<< A dopo, allora! >> il gruppo si separò e le coppie andarono ognuna nella propria direzione.

CONTINUA...

Perdonatemiii! Perdonate il ritardo, vi scongiuro! E' una settimana che lavoro su questo capitolo senza avere l'ispirazione e finalmente stasera è arrivata!
Finalmente Kai e Keiko sono riusciti a dare sfogo ai loro istinti primordiali! XD Porcellini! Come prenderà Mao la cotta di Rey per Cathrine? Ma poi, lo scoprirà? Cosa vuole dire Acatla quando dice che la notte in cui Keiko sarà sua si avvicina? Continuate a seguirmi e lo scoprirete!

LadySilmeria: Grazie per la recensione! Sì, rileggendo, mi sono accorta di qualche errore nei verbi, grazie per avermelo segnalato! Cercherò di porvi rimedio. A descrivere il passato di Kim e Keiko è venuto il magone anche a me, ma la vita passata di Keiko riserva ancora delle sorprese e non molto belle. Ma si scroprirà più in là! Per quanto riguarda la cosa "Kai, Kei"... Quando scrivevò "KAI", qualcuno mi diceva che era sbagliato e che si scriveva "KEI"... Idem per Ray! Io scrivevo "RAY" e mi dicevano che si scriveva "REY", non ci capisco più niente! @_@ Comunque, spero che anche questo capitolo ti piaccia!

hika56: Grazie anche a te per aver recensito e spero di non averti delusa con questo capitolo! Spero di rivederti al prossimo!


   
 
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