Non si ricordava di preciso quando era diventata un Nessuno. Era stato doloroso? Oppure no? Non lo sapeva, e non era una cosa che le interessasse più di tanto. Di una cosa era sicura: di tutti i Nessuno in circolazione, lei era l'unico ad esserlo diventato per scelta. Forse era per questo motivo che nonostante non avesse più un cuore riusciva ancora a provare dei sentimenti.
"Le eccezioni esistono per qualunque cosa"; l'aveva detto lei stessa.
Un giorno si era svegliata nei sottopassaggi di Crepuscopoli e si era accorta che qualcosa non andava. L'aspetto? Tutto regolare. La sua voce? A posto anche quella. Il Keyblade? C'era. I capelli... Le punte erano azzurre.
"Quand'è che me li sono tinti?".
Provò diverse volte a lavarseli, ma quell'azzurro cielo non accennava ad andarsene. Non riusciva nemmeno a capire come fosse arrivata in quella cittadina dal crepuscolo perenne; inoltre aveva dei consistenti, se così si possono definire, vuoti di memoria.
Gira e rigira per Crepuscopoli, un giorno, nel bosco davanti alla Vecchia Villa, incendiò casualmente un ramo secco caduto per terra, e rimase sbalordita da quello che accadde dopo: la fiamma diventò blu e azzurra, e invece di bruciare il ramo, lo congelò fino a ridurlo in polvere ghiacciata.
Non era mai stata in grado di fare una cosa del genere.
D'un tratto si mise a correre, inciampò in una radice e prima di cadere si materializzò improvvisamente una specie di portale oscuro. Ci cadde dentro e si ritrovò nella piazzetta davanti alla Stazione.
Era stata lei stessa ad aprirlo.
Dopo questo episodio, cominciò a raccogliere più informazioni che poté su questi strani fatti, finché un pomeriggio vide un ragazzo biondo con in mano un Keyblade e un soprabito nero aprire uno di quei portali oscuri e svanire al suo interno. Da quel giorno iniziò a comprendere cosa le era accaduto e i ricordi cominciarono pian piano a riaffiorare, sempre più chiari e nitidi.
Tre settimane dopo era in possesso di una notevole quantità di dati sull'Organizzazione XIII, un gruppo di potenti Nessuno con un obiettivo comune.
Numero III, Xaldin, il Feroce Lanciere, controllo del vento e dei Nessuno Dragone, uso di sei lance chiamate Lindworm;
Numero IV,Vexen, il Freddo Accademico, controllo del ghiaccio, uso di uno scudo chiamato Orgoglio Gelido, progetto Replica, traditore, ELIMINATO;
Numero V, Lexaeus, l'Eroe del Silenzio, controllo della terra, uso di un'ascialama chiamata Spaccacielo, traditore, ELIMINATO;
Numero VI, Zexion, il Burattinaio Mascherato, controllo sulle illusioni, uso di un lexicon chiamato Libro del Castigo, traditore, ELIMINATO;
Numero VII, Saix, il Mago che danza sulla Luna, dipendente dalla Luna, controllo dei Nessuno Berserker, uso di un claymore chiamato Lunatico, secondo in comando;
Numero VIII, Axel, il Soffio di Fiamme Danzanti, controllo del fuoco e dei Nessuno Sicari, uso di due chakram chiamati Fuoco Eterno;
Numero IX, Demyx, il Notturno Melodico, controllo dell'acqua e dei Nessuno Ballerini, uso di un sitar chiamato Arpeggio;
Numero X, Luxord, lo Sfidante del Destino, controllo del tempo e dei Nessuno Giocatori d'azzardo, uso di un mazzo di carte chiamato Gioco Leale;
Numero XI, Marluxia, il Leggiadro Sicario, controllo dei fiori, uso di una falce chiamata Dalia Graziosa, capo dei traditori, ELIMINATO;
Numero XII, Larxene, la Ninfa Selvaggia, controllo dell'elettricità, uso di coltelli chiamati Fulmine, traditrice, ELIMINATA;
Numero XIII, Roxas, la Chiave del Destino, controllo dei Nessuno Samurai, uso di un Keyblade, misteriosamente scomparso, RICERCATO;
Numero II, Xigbar, il Tiratore Libero, controllo dello spazio e dei Nessuno Cecchini, uso di due pistole laser chiamate Tiratore Scelto;
Numero I, Xemnas, il Superiore, primo membro e fondatore dell'Organizzazione XIII, armi e abilità sconosciute.
Di tutti i membri dell'organizzazione, quelli che più le interessavano erano Xigbar e Xemnas. Il motivo era semplice...
Si ricordò di tutto all'improvviso, un fulmine a ciel sereno scoppiò nella sua testa, e la illuminò. Doveva assolutamente fare qualcosa, perciò anche la sua decisione fu altrettanto rapida; l'unica cosa di cui aveva bisogno era un membro dell'Organizzazione che la aiutasse a penetrare nel Castello della Città Che Non Esiste.
Quando incontrò Axel sulla torre dell'orologio pensava di obbligarlo con la forza ad aiutarla, ed era stato quello il suo obiettivo finché non lo rivide seduto sulla scalinata della Stazione. Lì si accorse che quel Nessuno, come lei, era speciale e aveva conservato la capacità di provare dei sentimenti, anche se in piccola parte. Non ce la fece ad attaccarlo e a sfruttarlo, suscitò in lei una strana emozione che non provava da tempo.
- Sembra che dovrò tornare alle buone maniere... Che pena -.