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Autore: shana8998    20/12/2015    1 recensioni
Di colpo la mia vita era cambiata con l'arrivo di Drey. Nulla aveva più senso , nulla sembrava essere reale se non la sua presenza accanto a me ed il fatto che di li a poco io sarei venuta a conoscenza di una parte della mia vita, di me che non sapevo appartenermi.
*E si incontrarlo mi stravolse letteralmente l'esistenza .
Genere: Erotico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Entrai nel salone dopo di Drey lasciandomi scorrere le ante della porta alle spalle.
Davanti a me , al centro della stanza , Dastin. Era seduto su una poltroncina  nocciola , i polsi ed i piedi legati saldamente ad essa .
Da un lato, poco distante da lui , Icaryus , sfogliava un volume di magia nera mentre, Ludmilla e l'angelo chini , tracciavano un cerchio, attorno ad una stella a sette punte già disegnata 
ai piedi della poltroncina.
Sentii ogni strato della mia gola bruciare ed ogni muscolo sino al più piccolo flettermisi lasciando che per qualche attimo ,il respiro morisse dentro essa.
Era giunto il momento. A breve avremo dovuto fronteggiare quegli esseri spregevoli. Avremmo vinto? Avremmo perso? Non si trattava solo di una sfida fra due fazioni per designare quale delle due fosse più forte, era molto , molto, di più.
Saremmo dovuti essere forti per forza. Avremmo ucciso e macchiato le nostre mani , anche quelle più pure, di rosso . Il rosso del sangue.
Lo stesso rosso che io personalmente avevo visto tante e tante volte .Quello dal quale ero fuggita un'infinità di volte e che mi aveva fatto vergognare di essere quello che ero.
Nella mia mente  lo avevo personificato. Uccidere e vedere sangue  erano divenuti come una persona da cui io mi ostinavo a scappare puntualmente.
-Quanto manca?-. Domandai senza rivolgermi ad una persona ben precisa nella stanza, avvicinandomi lentamente al cerchio, incrociando le braccia sotto al seno.
Mantenni lo sguardo fisso a quel disegno per minuti . La stella a sette punte. La stella di Satana.
-Poco.. Abbiamo quasi terminato , mancano le candele e poi inizieremo...-. Rispose l'angelo, voltando il viso verso me , scrutandomi di sottecchi.
-Drey , dammi una mano. Cerca in questo libro la formula per tenere sotto controllo il livello di aura.-. Fece mio fratello maggiore al demone , porgendogli il volume.
-Controllo dell'aura? Che intendete fare?!-. Domandai ed un velo di terrore colorò il timbro della mia voce.
-Richiameremo Alocer...-. Una fitta fortissima mi fece contrarre l'addome impercettibilmente.
-Alocer?! Questo significa che Dastin potrebbe perdere del tutto la sua coscienza?! NO! Non potete mettere a rischio la sua vita così!-. 
Strillai come molte altre volte in quella sera.
Icaryus mi afferrò un polso , trascinandomi fuori dalla sala, poi, con uno strattone più forte portò a girarmi totalmente verso lui.
-Ora basta Clair! Calmati!-. Mi zitti all'istante sotto il suo sguardo severo. Mi folgorò letteralmente quel modo di rimproverarmi con gli occhi.
I capillari si tirarono che sembravano strapparsi nei miei buli oculari , come quando il sangue ti arriva al cervello per il nervoso.
-Non c'è altro modo...Dastin ha accettato. E' consapevole dei rischi.-.
-Ma lui...-. Gettai lo sguardo li, dentro alla sala, a lui... Chiacchierava con Ludmilla , sorrideva. Pareva essere rilassato , tranquillo.
Non me lo spiegavo. Sarebbe dovuto essere teso più che mai . Cazzo stava rischiando grosso!
-E' il suo modo per aiutare....-.
-Voi lo avete costretto senza cercare altre soluzioni!-. Stavo per piangere me lo sentivo.
-No. Sbagli.-.
Persi un battito.
-Stavo cercando un modo per attirare i Titani qui , quando è stato lui stesso ad offrirsi volontario. Sa perfettamente che l'unico modo è quello di risvegliare Alocer. Gli ho ripetuto centinaia di volte che avremmo potuto cercare altro prima di arrivare a quest'ultimo scoglio, ma lui non ne ha voluto sapere di aspettare.... Dastin ha dimostrato grande maturità ...-.
-E tu preferisci dargli retta invece di salvarlo?!-. Impulsivamente , cercai di dargli una spinta , ma il mezzano riuscì ad intercettarmi entrambe le braccia.
-E' ovvio che voglio salvarlo! E' per questo che stiamo temporeggiando cercando ogni sorta di formula , incantesimo o solo Cristo sa cos'altro per cercare di proteggerlo mentre Alocer viene richiamato...!-.
Abbassai repentinamente lo sguardo , non riuscendo a sostenere più quello di mio fratello.
Involontariamente i miei pugni si contrassero in una stretta di dolore.
-Io non mi sento all'altezza di tutto questo...Non mi ci sento ne fisicamente ..Ne emozionalmente. Sono troppo coinvolta...-. Mi faceva rabbia doverlo ammettere.
-Clair. Tu sei forte , lo sei sempre stata. Hai coraggio da vendere , ed una forza nascosta che nemmeno immagini. Perciò non dire che non sei all'altezza. Lo sei ....Lo sei eccome..-.
Sorrisi appena , forse lui nemmeno lo notò.
-E se non ce la facessi? Icaryus io non so usare del tutto i miei poteri. Non sono in grado di fare ciò che fanno Drey , Eleonor e Ludmilla...Sono una mezzana , ma il mio essere umana ha sempre prevalso su questo dettaglio...-. Tornai ad alzare il viso . Fronteggiai nuovamente il suo sguardo che ora, però , non aveva nulla di cui potessi aver timore. 
Mi aveva parlato come un vero fratello e quelle stesse parole li per li , mi diedero una forza sconfinata nell'animo.
-Ce la farai Clair ...Come ce la faremo tutti..-. Sorrise .
-Grazie...-. Mormorai con un filo sottile di voce.
Mi lasciò i polsi così da potermi far tornare nel salone.
-Clair , aspetta...-. Ad un passo dall'ingresso della stanza , mi arrestò .
Voltai o sguardo indietro , a lui.
Fra le mani aveva stretto qualcosa che aveva appena cacciato da una tasca , non vidi subito di cosa si trattava.
Mi raggiunse lentamente, poi allungò il braccio tendendomi ciò che aveva per mano.
-Questo...Credo sia sempre dovuto essere tuo. -. Aprì il pugno , lasciando che un anello d'argento  grande come una noce ,scintillasse al riflesso della lampadina sul soffitto.
-Ho notato la tua espressione quando parlavano di Lilith  ... Sei inconsciamente molto legata a lei e credimi non c'è nulla di strano. Tu sei la parte umana di quell'essere. Racchiudi in te il potere di poter provare sentimenti , ciò che Lilith ha provato per ben poco tempo... Ti assicuro che di tutti i mezzani tu sei stata quella che lei ha desiderato di più proprio perchè non voleva più essere malvagia ...La verità , è che lei è stata doppiamente incolpata dagli inferi proprio per questa decisione , ha subito un processo , le hanno dato la caccia e poi di forza l'hanno riportata all'inferno. Ma lei non era una sprovveduta perciò ha pensato che se le cose dovevano andare così , 
sarebbe stata perfida fino alla fine. Ha deciso che la sua prole sarebbe stata la sua eredità. Voleva farci essere malvagi ma ci è riuscita solo con Ludmilla incastonandole nella memoria immagini atroci ed in parte con te costringendoti ad uccidere per restare in vita. Ma di questo..Non le si può fare una colpa..Lilith ha combattuto con due personalità del tutto simili alle differenze fra noi due fratelli e voi due sorelle fino alla fine dei suoi giorni. La questione dei perni è stata tirata su dalla sua coscienza d'angelo ed il resto .... Titani compresi ,sono stati creati da lei  per la questione opposta...-.
-.....Non posso credere che sia vero...Che sia andata realmente così...Se l'inferno non le avesse dato la caccia forse tutto questo non sarebbe accaduto...-.
-L'inferno la temeva , come teme te. E' per questo che molti ti hanno dato la caccia.-.
Restai spiazzata.
-Tutti quei demoni che apparivano con il compito di ucciderti, la stessa sera di Natale...Cosa pensi che volevano? Spaventarti? Allontanarti da Drey?...-.
-Erano demoni corrotti..-. Non potei far a meno di ricordare Stacy ..
-Avevano un compito preciso che non gli era stato impartito dai Titani. Loro non sono la causa di tutto. Quei demoni corrotti hanno parte della schiera di esseri infernali che per nessun motivo vogliono la resurrezione di Lilith. Uccidendo te che hai più sangue tra tutti noi di lei , evidentemente credevano di fermare i Titani.-.
-Ma non sapevano che non basta questo....Non è così?..-.
Abbassò leggermente lo sguardo , buttandolo al gingillo fra le sue mani.
-Già...-.
Sospirai amaramente.
-Be...Con questo non volevo tornare sull'argomento...Ecco tieni e mi raccomando, infilalo solo quando veramente ti sentirai pronta. 
Quando finalmente accetterai le tue origini ed i tuoi sentimenti...-. Mi porse l'oggetto lasciando che rimbalzasse sul palmo della mia mano, poi tornò nel salone.
Restai li , ferma , ad osservare il pezzo d'argento.
Era un anello così strano come strano mi fece pensare che quello stesso anello lo avesse potuto indossare lei...
Lo presi fra due dita avvicinandolo leggermente più al viso.
C'erano ghirigori in rilievo lungo tutta la placchetta anteriore che formavano un disegno simile a un tatuaggio tribale. Al centro, una pietra rosso fuoco.
Sbadatamente rischiai di farlo cadere mentre lo giravo fra le dita..Notai qualcosa nella pietra mentre l'anello aveva oscillato.
Liquido. Era racchiuso al suo interno. Una goccia di sangue , sicuramente di Lilith.
Non so descrivere ciò che mi fece realizzare che quello fosse proprio il suo sangue, ne tanto meno , confusa e stordita com'ero,da tutte quelle notizie sul mi conto , che quella fosse tutta la verità sulla mia esistenza.
Non lo indossai.  Lo infilai nella tasca dei jeans e tornai in salone cercando il più possibile , di far finta di nulla.
Icaryus mi sfiorò con lo sguardo accennando appena un sorriso.
-Bene ci siamo tutti..-.  Esclamò.
-Possiamo iniziare...Ludmilla accendi le candele...-. Proseguì subito dopo.
La piccola accese un fiammifero , e percorrendo il contorno del cerchio accese le sette candele poste ognuna su una punta della stella.
-Potete mettervi attorno al cerchio anche voi..-. Ci invitò con più grazia.
Fecero tutti come disse , me compresa.
Guardò il demone , che fece un cenno di consenso con il capo.
Avrebbero portato avanti loro il rito.
-Eleonor , le ciotole.-. L'angelo che manteneva per mano due ciotoline di coccio , le pose ai piedi di Dastin , evitando accuratamente di cancellare le righe di gesso sul pavimento. 
Ne pose una proprio sotto il bracciolo della poltrona , e l'altra che conteneva del sale dal lato opposto.
Non avevo la più pallida idea della funzione che i due cocci potessero avere.
-Ed ora ...Tocca a te Ludmilla..Il sangue..-. La bambina fissò il giovane legato alla poltrona, intensamente , sembrava persino farle male.
Due piccole vene le si incresparono sulle tempie , chiuse gli occhi per un attimo poi, li spalancò all'improvviso.
Dal polso destro di Dastin, si stagliò un ampio taglio. Il giovane trattenne un grido serrando la mascella.
Copiosi rivoli di sangue incominciarono a gocciare nella ciotolina sotto il bracciolo , macchiando il candido nocciola del tessuto.
Avevo in petto lo stesso peso della paura . Ma paura sola ed esclusiva non era.
-Benissimo....Ora Drey, la formula....-.
Gli occhi del demone tornarono a mutare, proprio come la prima volta. Rivedere quelle due pupille farsi piccolissime per poi espandersi creando piccoli vortici , mi fece strano ,ma uno strano bello. Cancellai dal mio volto il sorriso involontario che spesso crea il ricordare.
Recitò una serie di parole incomprensibili in una lingua che non avevo mai sentito prima.
Una, due , tre volte di seguito ...Finchè non recitò l'incantesimo un'ultima volta....
-E ricordati che polvere eri e polvere torerai...-. Lo concluse Icaryus..
Ci guardammo attorno spaesati.
-Non è successo nulla?...-.Mormorò Eleonor quasi cancellando il volume della voce.
-E' strano a quest'ora...-. Icaryus fece appena in tempo a sfogliare qualche pagina del libro"nero" che la luce si spense al'improvviso.
Un sommesso respiro di paura , colorò le gole di tutti.
Le candele non si spensero e la cosa ci parve si troppo strana.
-Può essere solo un corto-circuito?-. Domandò Dastin. Sapeva bene che quando si recita un "richiamo" le candele solo le prime a spegnersi.
Mi continuai a guardare attorno poi, come dal nulla e forse solo nella mia testa incominciò a rendersi sempre più vivida quella che sembrava essere una canzoncina .
Si faceva sempre più forte nelle mie orecchie , tanto da farmi sudare freddo.
All'inizio non riuscivo a capirne le parole ...Poi , lentamente quelli che sembravano ritornelli sospirati si fecero parole ben chiare .
L'avevo già sentita quella cantilena... 
-Twinkle , Twinkle little star...-. Rabbrividii. Ludmilla che era ad un passo da me , ancora in piedi attorno al cerchio , fissando in un punto imprecisato nel vuoto ,recitò le esatte quattro parole della prima strofa.
Sgranai lo sguardo dal terrore , ma neanche feci in tempo a rendermene conto di ciò che stava accadendo , che in serie , una ad una tutte le fiamme sulle punte delle candele si spensero alzando lunghe e sottili volute di fumo dirette in alto.
-Che sta succedendo?!-. Chiese terrorizzato Dastin.
-M...Maledizione...-. Mormorai quasi dentro me , piegandomi da uno spasmo.
Sentii i granelli di sale schizzare sulla superficie della ciotolina , prima di divenire una colata di fumo fluttuante.
Icaryus fissò la piccola ciotola . Il suo sguardo era esattamente quello del terrore più assoluto.
-S....Sono qui....-. Disse appena con un filo di voce.
La cantilena svanì dalla mia testa e contemporaneamente dalla bocca della piccola, ma di colpo, la stessa scoppiò a ridere.
Metteva i brividi la sua voce . Sembrava che qualcuno si fosse impossessato di lei. 
I vetri delle finestre esplosero all'unisono con le sue risa malate ed un vento forte , innaturale , penetrò da esse .
Soprammobili , vasi , libri , fogli , si schiantavano su tutte e quattro le pareti della stanza.
-Ludmilla smetti di ridere!-. Urlai , ma forse quella colonna informe di vento era riuscita a non far sentire la mia voce.
Ci accucciammo tutti cercando non essere colpiti dagli oggetti ,cercando in oltre di raggiungere Dastin e liberarlo.
-Non ce la faccio...-. Provai a tendere un braccio verso la poltrona che era divenuta la trappola di mio fratello.
Ma le frustate di quella tempesta di vento mi costrinsero ad arpionare le assi di legno del parquet forandole con gli artigli , pur di non essere schizzata da qualche parte nella stanza.
Solo Ludmilla riusciva a rimanere in piedi , continuando a ridere in quel modo mostruoso. 
*Non è Ludmilla la causa...Quella non è la sua voce....*
Inaspettatamente la piccola cadde a terra in ginocchio e poi si accasciò del tutto.
Le raffiche incominciarono ad affievolirsi , così ne approfittai per provare una seconda volta a raggiungere almeno uno dei quattro lacci che tenevano Dastin serrato alla poltrona.
Ne afferrai un centimetro con due dita , tenendomi salda al terreno e tirai .
-Slegati Dastin!-. Il giovane non si mosse. 
Stentai ad alzare lo sguardo verso di lui , portando lentamente il capo in alto , presa da un terrore lacerante.
Mi paralizzai.
Dastin aveva lo stesso sguardo di Ludmilla attimi prima di perdere i sensi.
Perso , vuoto , guardava dritto a se ma in realtà non vedeva nulla.
Alzò il volto verso l'alto di scatto e spalancò la bocca.
Nel giro di mezzo istante le raffiche di vento sparirono facendoci sbattere a tutti il costato al pavimento ed un urlo demoniaco uscì dalla sua gola stridendo nei nostri timpani.
Ci allontanammo tutti all'unisono balzando in un nanosecondo per aria. 
Drey portò via anche la piccola che priva di sensi era sin troppo vicina al cerchio ed a mio fratello.
Restai impietrita a fissare mio fratello , nemmeno riuscivo ad emettere un fiato.
Abbassò di colpo il capo , sembrava aver perso i sensi anche lui.
Ci ritrovammo schiacciati con le spalle ad un divano , seduti a terra.
-Che.....Che diavolo sta succedendo...-. Mormorai con voce rotta.
Sembrava che la tempesta in un attimo fosse finita lasciandoci ad un terrificante silenzio , accompagnato dall'ululato del vento esterno alla villa.
Icaryus si alzò di colpo afferrando una candela ed accendendola per farci luce.
La puntò ai nostri volti.
-Come state ? Tutto bene ? ....E Ludmilla?!-. Non lo avevo mai visto scomporsi così tanto.
-E'.....E' svenuta c...credo...-. Non riuscivo neanche a parlare . La gola era secca seppur umida di salivazione  ed una profonda nausea stava accrescendo dentro me.
Passi. Ne avevamo prima sentito uno quasi impercettibile, poi altri , molto più chiari.
Icaryus si voltò di colpo stendendo la candela ad illuminare tutto il resto.
Una sagoma nera , con un ampio cappuccio calato sul volto ed una catena argentata attorcigliata alle mani , lasciava che una croce con una pietra molto simile a quella dell'anello di Lilith ,oscillasse ad ogni suo movimento.
Il fiato morì a tutti noi nei polmoni.
Mugolai piegandomi in uno spasmo di fame . Erano loro ....Era un Titano ora ero certa.
*La fame d'anime ...*
Finii con il capo sul parquet gelido .La vista distorta , appannata. Vidi sogghignare quell'essere da sotto l'ampio cappuccio nero.
[-Ciao....Clair....-]. Mi sussurrò nella testa sghignazzando malevolo. Sommessi un grido di dolore.
Un rivolo di sangue mi fece capolino dall'orecchio macchiando il legno scuro del pavimento.
*Chi.... sei....*.
A breve , la parola mi era sparita , la forza di alzarmi mi era sparita. Ero diventata un'ameba e non riuscivo a riprendere possesso delle mie facoltà.
La sagoma si avvicinò alla poltrona dove era seduto Dastin , sfiorando viscidamente il contorno di legno dello schienale con l'artiglio di un dito della mano.
-Avevate tutta questa fretta di incontrarci?...-. Chiese terminando con l'ennesima risatina malefica.
-Chi sei?!-. Domandò con voce grossa mio fratello maggiore.
La sagoma nera, portò il braccio di fronte a Dastin e gli alzò il mento, con lo stesso artiglio mentre sembrava fissarlo .
-Quindi è lui ....-. Sogghignò compiaciuto.
-Rispondi!-. Insistette Ich.
Il Titano ,voltò il capo lentamente verso lui.
Di colpo Icaryus si portò due mani alla gola. Sembrava non riuscire a respirare . Era paonazzo in volto e le vene gli si erano gonfiate a dismisura.
I suoi piedi si staccarono da terra , ma io , non avevo visto il Titano muovere un dito.
-L...Lascialo...-. La mia voce era sin troppo fioca.
Provai ad alzarmi da terra a fatica , seppur le mie braccia non reggessero il peso del busto e le mie gambe sembravano non esserci nemmeno.
-Lascialo ho detto...-.
Sogghignò nuovamente.
Il corpo di ich fu sbattuto lontano alle nostre spalle. L'urto del suo corpo su un tavolo di legno , fece si che un forte rumore di assi rotte assordò la stanza ovattata , per quello che risultò essere un attimo.
Riuscii ad alzarmi nonostante il dolore intenso che mi rapiva, anche il più piccolo strato di pelle.
-Sembri un cane con la rogna...Mezzana...-. Voltai il viso a ciò che rimaneva di uno specchio ovale.
Il Titano aveva poi ragione. La fame. Quella vera , quella mai provata prima ,era visibile ovunque sul mio corpo.
Dal volto umido di saliva gocciolante dai canini aguzzi e sporgenti, alle braccia dove il rosa della pelle era quasi del tutto sovrastato dal blu-viola di erte vene in rilievo , persino la muscolatura di tutto il corpo era cambiata , gonfiandosi, dura come il marmo definita come se avessi fatto anni di lavori forzati.
La luce della candela che era rotolata proprio sotto i miei piedi fece scintillare il rosso sangue iniettato nella sclera dei miei occhi, la quale pupilla ormai non era nemmeno più la stessa.
 Un cerchietto minuscolo nero al centro di un grigio striato del medesimo color pece.. 
La pelle mi bruciava da impazzire e il fiato mi usciva da naso e bocca rovente tuonando persino nelle mie orecchie.
Rivolsi nuovamente l'attenzione alla sagoma.
-Lo sai che non riuscirete mai ad evocare Lilith...!?-. Sogghignai con quanta più sfrontatezza possedevo in corpo.
-NO? Ne sei proprio convinta?...Bene ...Bene...-. 
Alzò leggermente il braccio ad altezza del suo viso e pose le dita come quando le si vuole schioccare.
Proprio quando diede suono a quel gesto ed il lieve "clak" trillò dal suo palmo, almeno una decina di esplosioni ai piani superiori della casa fecero tremare pericolosamente tutte le mura .
Il pavimento oscillò e pezzi di soffitto si schiantarono a terra sgretolandosi , ferendoci.
-Ahahaha ...Non sapete nemmeno con chi avete a che fare!-. Sghignazzò ad alta voce.
-Ed appunto perchè non lo sapete vi darò modo di conoscerci...-. Le luci del salone tornarono a brillare seppur ad intermittenza.
Due nubi nere si materializzarono al suo fianco.
Dopo che  i loro corpi si fecero di carne ed ossa prendendo forma, all'unisono, tutti e tre si posero ambe le mani ai lembi dei cappucci.
Lentamente il tessuto nero dei tre mantelli abbandonò il loro volto...
Non potevo crederci...
Non poteva nemmeno essere vero....
-Ciao Clair...Quanto tempo...-. 
Quando i miei occhi riconobbero il volto del demone al centro e della demone alla sua destra , mi sentii quasi svenire.
Non pensavo che fra tutti i Titani ci potessero essere anche loro...
-Azazel...Alissia...-.
-Magrid...-. Mi voltai di colpo verso Drey.
-La conosci?-. La terza demone non l'avevo mai vista o per lo meno non avevo mai ricordato di aver visto una chioma rossa così folta e degli occhi così scuri quando vivevo con Drey.
Il demone abbassò lo sguardo.
-Ihihihi...Non sei cambiato per niente fratello...Bugiardo eri e bugiardo sei rimasto...-. Lo beffeggiò il Titano.
Drey lo scrutò e nei suoi occhi non vi fu altro che il riflesso dell'odio.
-Clair...Il tuo amato demone conosce questa Titana perchè lei è sua moglie! ahahahahaa-. 
Fu peggio di un pugno in petto.
-S..Sua moglie...?-.
-Oh si...Ricordi quando ti raccontai che ogni demone ha una "promessa"? Bhe ...Quella è la sua...Ahahaha-.
Drey mi guardò con l'espressione bastonata.
-Mi dispiace...-. Sussurrò appena.
Distolsi lo sguardo nauseata, poi, lo riportai ad Azazel.
-Non siamo qui per questo....-. Lo freddai ed il ghignò spavaldo sul suo volto divenne una curva all'ingiù.
Non distolsi lo sguardo nemmeno un attimo da lui mentre nella mia mano si stava materializzando la spada di Satana.
-Se vi abbiamo evocato è per l'esclusivo obbiettivo di distruggervi...-.
-Ahaha in quelle condizioni?!-.
Digrignai i denti serrando la mascella per la rabbia.
-Non avevo mai visto una mezzana , un angelo ed un demone combattere allo stesso fianco....Sarà sicuramente divertente...-. Si passò la lingua sul labbro superiore ed il suo sguardo provocatorio mi passo parte parte.
*Si ...Ci puoi scommettere*.......


 

   
 
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