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Autore: shana8998    21/12/2015    1 recensioni
Di colpo la mia vita era cambiata con l'arrivo di Drey. Nulla aveva più senso , nulla sembrava essere reale se non la sua presenza accanto a me ed il fatto che di li a poco io sarei venuta a conoscenza di una parte della mia vita, di me che non sapevo appartenermi.
*E si incontrarlo mi stravolse letteralmente l'esistenza .
Genere: Erotico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Azazel protese un braccio verso me , stirando il palmo della mano , aprendolo del tutto.
Le due demoni non attesero un secondo solo, prima che con uno slancio atletico si scagliassero rispettivamente contro Drey ed Eleonor.
Era appena incominciato "il tutto".
Sparirono tutti e quattro dissolvendosi nel nulla , proiettandosi fra i vari piani della villa.
-Tu dovevi essere morto...-. Ringhiai fissando la sagoma del demone di fronte a me.
Sogghignava . Combattere lo eccitava parecchio.
-....Sarei dovuto essere morto, perchè tu mi ha risbattuto all'inferno ..Peccato che era tutto voluto da me....-. Sbarrai gli occhi.
-Che significa?!-.
Mi scannerizzò il volto con lo sguardo, bevendosi ogni goccio del mio shock.
Tirò fuori dalla sua gola una risata sospirata, mentre le sue dita giocherellavano con la catena della croce avvolta al suo palmo.
-Secondo te è stato tutto un caso Clair?...-. Prese a percorrere lentamente pochi metri della stanza.
-Il fatto che ci siamo incontrati la notte di Natale , che quella stessa notte sono morti così tanti demoni...Che il tuo amato Drey stava per essere ucciso...-. Accarezzò il bordo della poltrona dove mio fratello ancora giaceva privo di sensi.
Alzò lentamente gli occhi a me . Sul suo volto un'espressione compiaciuta.
-Secondo te chi ha avvertito gli angeli?...-.
Serrai il pugno sul manico della mia spada, per l'infinita rabbia di non averlo capito subito.
-Quindi era tutta colpa tua...-. Ringhiai non allontanando lo sguardo colmo d'odio da lui, mentre le mie iridi erano serrate nelle sue.
La risata che uscì dalla sua gola ebbe un suono quasi gutturale.
-E' stato veramente ...Divertente...-.
Afferrò per i capelli il capo di Dastin tirandolo indietro di scatto.
-Tutta la fatica che ho fatto per accattivarmi te e prendermi la tua fiducia ...Tutte quelle storielle su quanto ti volessi "amare" , sul sentirsi vuoto....Tutto per arrivare a lui...Bè, devo dire che mi aspettavo di meglio. Questo mezzano non è nemmeno un'unghia di Alocer..-.
Tornò nuovamente a fissarmi. Di colpo, con quell'espressione malefica.
-Conosco ogni tuo punto debole , e so che "il sentirsi tradita" per te è un tallone d'Achille...-. Apparve alle mie spalle senza che me ne rendessi conto , artigliandomi il mento , alzandolo di poco.
-Fa male Clair?...-. Mi sibilò in un lobo.
Due lacrime si attorcigliarono alle ciglia scivolando stremate, sulle mie guance. Faceva male , terribilmente male , capacitarsi del fatto che per tanto tempo avevo avuto il rimorso di coscienza per averlo fatto tornare all'inferno , per non averlo amato , quando poi , alla fine era stato tutto frutto di un piano . Sentimenti falsi , parole false , gesti senza alcun valore.
Quel demone era veramente l'essere più crudele che io avessi mai conosciuto.
-Non...-. Cercai di ritornare in possesso della mia voce. -Non.. mi stupisce da un demone, un simile comportamento..-.
Strattonò il mio viso lasciandolo andare.
-Maledizione odio quando fai la "dura" ammetti che ti fa male ! Ammettilo porca puttana!-. Gridò isterico. Sogghignai appena.
Avevo giusto appunto capito che sottovalutare ciò che aveva fatto , far si che ai suoi occhi io risultassi una roccia , che poi non mi interessasse di star male, lo faceva andare in bestia.
-Sai che anche Drey ti ha mentito Clair?!-. Il timbro della sua voce risultò per l'ennesima volta metallico.
-Ma davvero?!...-. Mi accomodai seduta su una poltrona poggiando la spada accanto al bracciolo.
Vidi la sua mascella contrarsi dalla rabbia per il mio comportamento sfottente.
-Credi veramente di poterti fidare di noi demoni!? -. Gracchiava isterico ad ogni frase che pronunciava, gesticolando convulsamente , finchè pronunciata quell'ultima, non si strinse fra i pugni ciocche di capelli. Stava veramente dando di matto.
-Non dovrei? Come fai a scoprire la verità se poi un minimo non ti fidi? Come fai a non credere a qualcuno se prima di incolparlo non l'osservi?.... So perfettamente che Drey , mi ha nascosto qualcosa ...Perciò a te , chi ti dice che non ucciderò anche lui alla fine?...-. Tornai ad alzarmi sospirando , tornando ad impugnare la spada , ma non saldamente, quasi a giocherellarci facendo ruotare la sua punta nel legno. Poi fissai il demone portando gli occhi a lui , lentamente.
-Fidarsi di tutti ...E' come fidarsi di nessuno...-. Indurii la voce tanto da farla sembrare un pugno in volto, poi in un attimo tornai ad impugnare saldamente il manico della spada e mi scagliai contro di lui..
-Non mi sottovalutare Azazel..-. Ero ad un palmo dal suo viso. La mia spada contro la sua falce . I miei occhi nei suoi striati d'oro .
Sarebbe stata l'ultima volta che li avrei visti , l'ultima volta che avrei creduto a qualcuno.
A breve si scatenò l'inferno dentro al salone.
I miei attacchi erano veloci e ripetuti , ma sempre con un occhio di riguardo per i miei fratelli che erano privi di sensi.
Li dovevo portare via , non potevo far altro...
Continuai a fronteggiare il demone che infliggeva sempre più con odio colpi di falce precisi . Ne schiavi la maggior parte , mentre qualcuno mi sfiorò appena.
-Sei distratta Clair...-. Imprudentemente , il mio sguardo si era allontanato dall'obbiettivo , proprio perchè, volutamente, il demone mi aveva spinta a combatterlo ad un passo da Ludmilla che giaceva sul pavimento.
Mi voltai di colpo , ma fu tardi.
La punta della sua falce finì per perforarmi il piccolo spazio fra spalla e clavicola. Persi un battito ed il respiro mi svanì per qualche secondo che a me risultò infinito.
Sentii nelle mie orecchie , la pelle che si lacerava , fra muscolo e muscolo la lama che si faceva spazio avanzando lentamente. Il dolore fu peggio di ciò che mi aspettavo.
-Il corpo da umana è così facilmente lacerabile...-. Constatò soddisfatto.
Toccò un nervo interno alla mia carne , e le terminazioni della mia mano si contorsero come sotto una scossa elettrica. La spada cadde a terra provocando un forte rumore di ferro. Gridai.
Afferrai il collo della sua lancia con la mano libera cercando in ogni modo di rallentare la sua corsa dentro la mia carne.
Un fiume di sangue mi colò lungo tutto il busto . Gli abiti aderirono freddi alla mia pelle rovente ed essa si increspò.
-Maledizione..-. Ringhiai appena , ma risultò più un'imprecazione mormorata.
Azazel aveva letteralmente gli occhi fuori dalle orbite ed i capillari gonfi. Uccidermi per lui era come una botta di coca per un tossico.
Premeva nella mia carne con tutta la forza. Non sarei riuscita ancora per molto a resistere.
A breve la forza da lui impiegata mi portò a chinarmi sulle ginocchia. Toccai il pavimento con la mano del braccio ferito. Qualcosa sfiorò le dita ormai "morte".
Cos'era?  Provai a gettare un'occhiata alla mia mano....Una ciocca di capelli di Ludmilla.
*Devi combattere Clair. Devi farlo per lei*
-....aahhh....-. Un'esalazione di fiato nella fatica mi uscì dalla gola. Feci forza sulle gambe cercando di tornare in piedi e fece un male terrificante la lama che avanzò di colpo per un' altra manciata buona di centimetri, dentro me.
Gridai cercando di trattenere il dolore.
Nei miei ricordi ora vividi nella testa, il volto sorridente di mia sorella , di Ich... 
Sbarrai gli occhi e sferrai un colpo di artigli sul viso del demone , riuscendo a graffiargli gli occhi.
Azazel strillò di dolore lasciando l'impugnatura della sua arma e finendo per barcollare all'indietro. Ne approfittai. Strappai la lama dalla mia spalla e presi in braccio Ludmilla , poi, corsi verso Ich. Non avevo mai provato ad utilizzare il teletrasporto , ma quella era una buona occasione per imparare ,no?
Mi concentrai , fino a sentire il mio corpo leggero come aria , fluido come acqua . Feci appena in tempo a schivare l'ennesimo attacco del demone.
________________________________________
Stesi su uno dei tanti letti all'ultimo piano , entrambi i corpi dei miei fratelli. Dastin non ero riuscita a portarlo via. La mia aura non me lo avrebbe permesso.
Ma ero certa che non avrebbe rischiato nulla poichè ...A loro serviva.
Lasciai le luci spente , cercando disperatamente qualcosa che mi potesse essere utile per svegliarli...Ma diamine non sapevo nemmeno cosa potesse risultarmi utile!
Aprii ogni cassetto smanettando fra gli oggetti contenuti , come una pazza furiosa. Disperata , tanto che avevo ripreso a piangere. Poi una fitta dolorosissima strappo il fiato dal mio petto.
Sanguinavo , troppo. Il corpo da umana non avrebbe di certo retto ancora per molto.
Mi accasciai seduta al bordo del letto con le mani al viso i singhiozzi che uscivano dalle mie labbra ripetutamente.
Mi sentivo spacciata. Come se tutto il corso della mia vita , tutti i dolori , la sofferenza , le cose che mi erano state dette , che avevo imparato non erano serviti ad un bel cazzo di niente.
Che senso aveva , aver sofferto l'anima mia se poi le cose sarebbero finite in quel modo?
Restai inerme per altri minuti, fissando il cielo stellato fuori da quella piccola finestra della stanza. La più remota della casa.
Ogni tanto le mura tremavano lasciando che ogni cosa oscillasse. Eleonor e Drey stavano ancora combattendo.
*Loro stanno combattendo!*. Mi dissi nella testa quella frase , rimproverandomi e sfottendo me stessa al contempo.
Mi resi conto che qualsiasi sforzo avessi fatto non era valso a nulla. Io era umana. C'era poco da fare. 
Mi sentii come la protagonista sbagliata di un libro che nemmeno mi voleva.
Un'umana in mezzo a tanti esseri soprannaturali.
Un'umana in mezzo al niente.
Mi alzai , comandata nemmeno da un'azione ben precisa, come se sapessi che dovevo muovermi, ed abbandonai la stanza attraversando il lungo corridoio illuminato questa volta , da decine di lampadine.
Dove stavo andando? Non lo sapevo nemmeno io.
Erano i miei piedi ad avermi guidata. Proseguivano a stenti ma allo stesso tempo sicuri del percorso da tracciare..
I muri tremavano , oscillavano i lampadari , tutto era mobile avanti a me sotto i colpi e le esplosioni che stavano distruggendo la villa.
Poi...Ad un tratto , a metà strada, tutto si fece ovattato e poi ancora muto. Non sentivo più nulla...Se non quel ritornello.
Ritornai in me , ritrovandomi di fronte alla porta di un piccolo sgabuzzino.
Come ci ero arrivata? Mi era parso per attimi di aver perso la cognizione degli eventi.
Poggiai una mano sul pomello di ottone. 
Nella mia testa quella cantilena era forte . La voce da donna che la cantava, sconosciuta.
Ruotai il pomello e lentamente spalancai la porta.
Era buio . Non vedevo nemmeno dove mettere i piedi.
Entrai, chiudendomi la porta alle spalle.
Faceva freddo. 
Una lingua di aria gelida molto simile ad un respiro , e lamenti lontani , soffocati , storpiati, mi accarezzarono la pelle.
C'era qualcuno li dentro.
Il terrore increspò ogni strato di me e fece stridere ogni mio muscolo. Sudai freddo.
Tirai la catenella che avevo sentito oscillare sulla mia testa. 
Quando la luce si accese mi resi conto di essere sola.
Sola e terribilmente spaventata.
Era come se stessi avendo un attacco di panico . Volevo urlare ma non potevo. Volevo scappare ma i miei piedi erano incollati al pavimento.
In realtà forse sola non lo ero affatto.
Appoggiai la schiena al muro , ed essa vi scivolò sopra finchè non toccai terra..
Restai seduta , a fissare di fronte a me. Finchè non sbarrai lo sguardo trasalendo di paura. 
L'anello che avevo in tasca , non si sa come , era scivolato via , rimbalzando a terra , ruotando più volte su stesso , creando lo stesso rumore di una monetina su un tavolo di legno.
Mi voltai lentamente rivolgendole lo sguardo proprio all'oggetto.
In quel preciso momento , ad un millimetro dal mio viso , proprio vicino all'orecchio la sentii...
La voce di mia madre.
Il respiro si fece accelerato . I battiti non li contavo più.
-Ricordi quando ti cantavo questa canzoncina Clair?...-.
Mi voltai di colpo.
Avvolta da quella che sembrava essere un'aura bianca , c'era una donna dai lunghi capelli bianchi con qualche riflesso azzurro pastello. L'aria materna , regalatale da due grandi occhi neri ,ed un sorriso sottilissimo ma comunque ,incantevole.
Era vestita come una fata , con un abito dello stesso colore dei suoi capelli, lungo, a balze, ma non ne vedevo la fine cancellata da quel bianco fluttuante di ...Cos'era?Una nuvola quella?
Alle mani svariati anellini d'oro sottili , che le occupavano tutte le dita , tranne una....Il suo anulare destro. Quello era vuoto , come se vi manasse qualcosa, ed io sapevo bene cosa.
-L....Lilith....-. Tremai come una foglia.
Sorrise appena.
-Mi hai riconosciuta ....Che brava...-. Osservandola meglio. Mi resi conto che poi , alla fine non faceva così paura come pensavo.
Forse perchè non aveva fatto altro che guardarmi come una mamma guarda il suo bambino.
-Perchè ....Mi appari solo ora?....-. Esitai nel chiederle, schiacciandomi ancor di più verso la parete gelida.
-Perchè tu hai bisogno ora di me...-. Rispose pacatamente.
-Bisogno ora?...-. Io ne avevo prima , quando ero piccola non ora!
 Sorrise nuovamente.
- Non eri pronta in passato....E forse non lo sei nemmeno adesso...Ma devi reagire . Devi farlo per forza...Quegli esseri vi stermineranno senza pietà...-.
-Io...Non sono stata in grado di fronteggiarne neanche uno...E i miei fratelli ...-. Me la ritrovai accucciata alla mia altezza, mentre una sua mano mi sfiorò un ginocchio. Ce l'aveva appoggiata sopra , ma io non la sentivo neanche.
-Lo sei ...Sei in grado di batterli...-.
La scrutai del tutto spaesata.
-Hai l'anello...-. Raccolsi l'oggetto affianco a me fissandolo, poi tornai a guardare lei.
-Come può un anello farmi riuscire a fronteggiare quei demoni?-. No. Ero certa che un anello ed un pò di coraggio non sarebbero bastati.
-Ho chiesto io personalmente di fornirti quell'anello ad Icaryus...-.
Persi un battito.
-Cosa?Quando? Cioè come?!-. 
Sorrise anzi no, rise lievemente divertita.
-Qualche volta mi piace parlare con lui...Riesco a mettermi in contatto con la sua mente perchè è pura come quella dell'angelo con cui l'ho messo al mondo...-.
-Quindi solo lui può parlare con te?...E tutti questi anni l'ha fatto senza dire nulla a nessuno?!-.
-No,no, non ti arrabbiare ora...Su...-. Mi accarezzò una guancia. 
Quel tocco mi provocò un'emozione che non avevo mai provato prima.
-Non ha detto nulla a voi altri fratelli perchè sono stata io ad impedirglielo...Clair..-.Tornò ad alzarsi..
-Vi sono state date informazioni sbagliate. Vi hanno confuso le idee fino al punto che quando pensavate di aver trovato la verità sulle vostre origini , queste si sono rivelate ennesime menzogne....-. Abbassò lo sguardo ed intesi che c'era qualcosa che la faceva star male.
-Io ...Anzi la mia parte malvagia ha commesso così tante azioni spregevoli...Ma è giusto che tu le sappia tutte...E che tu sappia specialmente cosa mi ha portato a compierle...-. 
Cos'altro non sapevo? . 
Volevo sentirmi male , svenire, ma non avevo le forze nemmeno per questo.
-Ci sono pezzi della storia che non coincidono e tu lo sai bene , non è vero?-.
Effettivamente lo sapevo , ma tanta era stata la voglia di sapere altro , di andare avanti di accontentarmi a quel poco di verità che mi era stato rivelato che non avevo dato peso a nulla..
-Ricordi quando hai conosciuto Drey? -. Riportai la mente li.
-Parlaste dei demoni , di cosa provano. Del fatto che non amano.-.
-Lui mi disse che si ossessionano...-. Proferii con un filo di voce.
-Esattamente. Loro si ossessionano , rubano l'anima ...Ed una volta stanchi ...Uccidono. Ricordi , ti ha anche parlato della loro frequente perdita di memoria. Delle macchie di piccoli ricordi che loro possiedono non è così?-.
Stentai un "si" con il capo. Avevo una tremenda paura di andare avanti nel discorso.
-Allora sai. E non ti sarà difficile comprendere ciò che ti racconterò adesso...-. Riprese fiato.
-Prima di te , prima ancora di essere imprigionata all'inferno , io ero una ragazza normale proprio come le altre. Certo sapevo di essere "speciale" , ma non perchè avessi poteri , solo perchè mi sentivo strana ogni giorno di più. Non avevo mai dato peso a ciò. Anche perchè a quei tempi gli umani erano ancora più scettici su quelli che chiamavano "diversi". Perciò io nascosi ciò che provavo e proseguii la mia vita tranquillamente ...Finchè un giorno , non conobbi un ragazzo. -. Sorrise amaramente.
-Si chiamava Lucifer. Era bello, bello come mai avevo reputato qualcuno, con quei grandi occhi scuri ed i capelli ancora più neri della pece . Ci innamorammo subito, o per lo meno io lo feci.... Per tre anni , lui mi seguì ovunque. Mi aiutò  . Mi accettò per quella che ero.. Ci sposammo. E finalmente ebbi un bambino. Una notte però , gli angeli attaccarono casa nostra. Nacque uno scontro epico. Ma Lucifer venne sconfitto e portato in un posto chiamato Inferno. Quelle persone , mi dissero che lui era il diavolo , che suo figlio era il parto del demonio e che io non li avrei mai più rivisti. E così fu.-. Non scollai nemmeno un attimo gli occhi da lei.
-Fui costretta a proseguire la mia vita da sola. Viaggiai , sperimentai , cercai risposte su cosa era accaduto. Non le trovai , finchè ...Un giorno molti anni dopo un giovane non si avvicinò a me , mentre facevo la spesa. [-Quelle mele sono buonissime-] , disse , ed io distratta nemmeno lo stetti ad ascoltare. Ma lui continuò e mi seguì sulla via del ritorno a casa. Era così famigliare la sua immagine a me. Come se lo avessi sempre conosciuto. Così ci parlai quel giorno ed anche il seguente ed il seguente ancora. Prese ben presto il posto di Lucifer nel mio cuore. Me ne innamorai follemente anche se , ogni volta per me guardarlo restava difficile tanta la somiglianza che trovavo con lui. Scoprii nel frattempo di essere un'umana nata da due angeli. Un evento rarissimo. Lo stesso demone mi confessò tutto un pomeriggio, po,i mi disse:[-Solo se morirai potrai risvegliare completamente i tuoi poteri-], alla fine del suo racconto.. La prima reazione fu la peggiore. [-Da morta come faccio ad usarli me lo spieghi?!-] Gli avevo urlato. Ma lui anzi che scomporsi , mi chiese di ascoltarlo. Lo feci.[-Ti ruberò l'anima così che tu possa diventare un'entità...-]. Divenne la mia ossessione . Mi feci portar via anima , linfa vitale , tutto. Poi una sera..[-Lilith...-] Mi raggiunse in stanza da letto. Era così strano in volto. Come se di li a poco avesse dovuto dirmi addio. Mi abbracciò baciandomi come non aveva mai fatto. Capii. Era arrivato per me, il momento di morire. Raggiunse il mio orecchio...[-Buttati...mamma...-] . Mi confessò così che lui era mio figlio sangue del mio sangue ed io non mi buttai solo per l'ordine che mi aveva dato. Ma lo feci per il ribrezzo che mi facevo nell'essermi innamorata di mio figlio...ma tu questa storia la sai già , perchè è stato lui stesso a raccontartela , non è vero Clair?...-.
In un attimo tutto crollò dentro me. Piansi , gridai. Non poteva essere vero. 
-NO! Mi stai mentendo! Drey non è tuo figlio! Drey non è lo stesso ragazzo di cui mi sono innamorata!-. Strillai in lacrime. Ma chi volevo prendere in giro..Era tutto vero ed io nel profondo già lo sapevo.
-Dopo tutto questo tempo, solo ora vengo a sapere che lui ....-.Non riuscivo nemmeno a pronunciare quella parola. Lui non poteva essere nato dalla mia stessa madre. Si magari , essendo lei poi divenuta un'entità il nostro sangue sarebbe stato diverso , ma Cristo era sua madre!!
 Avrei voluto morire in quel momento , magari uccidendomi io stessa. Drey mi aveva mentito come tutti gli altri.
[-Voglio che mi sposi Clair..-] Stronzate! Solo stronzate! Mi aveva raggirata , ingannata , si era preso gioco di me esattamente come Azazel.
-Non dovevi saperlo prima..Non saresti riuscita ad arrivare fin qui..-.
-Non ci sarei voluta arrivare ! Non sarei mai voluta diventare un essere ripugnante! Ne tanto meno ...Amare un demone!-. L'ira dentro il mio petto raggiunse ogni centimetro della mia coscienza.
-Vi odio! Vi odio tutti!-. Gettai l'anello a terra e lo calpestai con quanta più forza possedevo.
La piccola bolla esplose , ed il sangue racchiuso al suo interno si riversò a terra in una piccola macchiolina.
-Sparite ! Sparite tutti quanti!-. Tutto incominciò a tremare attorno a me. Qualcosa stava cambiando. Io stavo cambiando.
La pelle si increspò fino a divenire squamata come quella di un serpente e nera . Gli artigli si fecero maggiormente lunghi e leggermente striati di bianco. Le ciocche di capelli castani che scendevano leggermente sulle mie spalle li vidi tingersi di un bianco intenso.
Tirai di poco il capo all'indietro e due grandi corna da caprone nere più della notte si materializzarono ai lati del mio capo.
Spianai le ali e qualcosa di viscido mi sfiorò una gamba . Una coda. Erta, nera come le squame che avevano ricoperto la mia pelle , con una lunga striscia bianca al centro, che terminava sulla punta a freccia dura come il marmo ed appuntita in modo esagerato.
Non so cosa ero di preciso. Ma sicuramente quello, era il mio vero lato demoniaco.


 

   
 
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