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Autore: Sofiotto    24/12/2015    1 recensioni
Roy, un ragazzo dai poteri telecinetici, è il capitano del Giro, un gruppo di ragazzi dai poteri e dalle abilità speciali. Sono dei cacciatori del paranormale, riportano ordine dove fantasmi, esper e altre creature strane hanno portato il caos.
È la prima volta che mi cimento in un genere così vicino all'horror (anche se di horror non ha niente) e spero che la storia interessi. Spero inoltre di riuscire a farla diventare presto una serie.
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Tratto dal capitolo 1-
"Ray non era capace di parlare molto bene, spiccicava qualche parola ma a malapena. Sapeva dire i nomi di tutti i componenti del Giro, fu la prima cosa che gli insegnai a dire. Poi mi ero divertito ad insegnargli le parolacce, cosa riuscita solo a metà. Quando gli sentii dire "Macchezzò!" invece di un "Ma che cazzo!", rinunciai del tutto."
Genere: Avventura, Mistero, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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  • Capitolo 4.
     
Arrivammo alla struttura per la ricerca delle piante ibride e aliene il mattino seguente.
Ore 8:00, le ricerche erano già iniziate da un'ora ormai, sia all'interno che all'esterno.
Ray era stato portato nella stanza del furto, così da potergli far annusare i dintorni e cercare odori familiari in giro.
Ken, Scan e Maya erano con noi, cercando indizi chi con i poteri e chi con la propria intuizione.
Joy, Sun e Land erano fuori, invece: Joy trasformata in un segugio, Land per precauzione e protezione, e Sun intento ad utilizzare una delle sue diavolerie tecnologiche.
A noi, si era inoltre unita Kathrina, la socia di mio fratello, la quale aveva cominciato a raccontarci nel dettaglio cosa era accaduto quella notte.

-Io e Ken eravamo qui, uno di fianco all'altro e proprio mentre stavamo per prendere la piantina, le luci si sono spente. È durato davvero poco, ma quando si sono riaccese la pianta non c'era più.-

-Avete qualche sospetto su qualcuno?- chiesi, guardandomi attorno, in cerca di qualche indizio.

-Mi sono adoperata per fare una lista di tutti i dipendenti del Centro, eliminando chi 
in quel momento aveva un alibi perfetto ed alcune persone fidate. Eccola qui.- Rispose lei, passandomi un blocco di fogli, sorprendendomi.

-Cosa ci fa una ragazza così organizzata con un tipo come mio fratello?- mormorai cominciando a leggere i nomi quasi svogliato.

-Ehi!!- Fu la protesta di quest'ultimo che fu però subito zittito dall'arrivo di Land e Joy ancora in forma di segugio.

-Joy, trovato qualcosa?- chiesi subito, di certo più interessato a ciò
 che loro avevano da dire.
Per tutta risposta, la mutaforma annusò un po' nella stanza e riprese forma umana, parlando in fretta, eccitata come al solito.

-Roy Roy Roy ho sentito lo stesso odore che c'è in questa stanza di fuori! Forza, andiamo, non c'è tempo!- E fece per correre di fuori, gesto interrotto da Land che la riacciuffò per il cappuccio della felpa.

-Calmati ragazzina! O vuoi farti ammazzare? Non sappiamo ancora contro chi stiamo combattendo!-

-Oh, andiamo! Non sarà poi così pericoloso, no?!- sbuffò la ragazza, calmandosi un po'.

-Ken, posso vedere le registrazioni delle telecamere?- chiesi, rivolgendomi a mio fratello ma guardando la collega. Chissà perché ma mi dava l'idea di essere più affidabile. E infatti fu lei a rispondere, dandomi il permesso.

Ci dirigemmo tutti nella sala di controllo e lì mi misi a controllare le varie cassette.
La prima era ovviamente la registrazione all'interno del laboratorio dove si trovava la pianta.
Inizialmente sembrava essere tutto normale, Ken e Kathrina che lavoravano l'uno a fianco all'altra, poi d'un tratto divenne tutto buio.
Come accennato prima dai due, il tutto era accaduto in poco tempo e, una volta riaccese le luci, la piantina era sparita.
Lo riguardai una seconda volta, cercando di cogliere qualcosa che non ero riuscito a cogliere la prima volta, senza successo.
Decisi di passare al secondo video, il corridoio fuori dal laboratorio.

-Aspetta! Torna indietro un'altra volta!- Disse Land quasi agitato. Che avesse visto qualcosa di importante? Decisi di dargli fiducia e riavvolsi il nastro, osservando insieme a lui.

-Qui, ferma qui!- Disse poi, facendomi bloccare il video. Riuscivo a vedere solo nero... Cos'era che riusciva a vedere lui?

-Non ved...-

-Qui! Una scintilla.- Disse indicando un puntino luminoso, così piccolo da risultare invisibile, almeno a me. Come diavolo aveva fatto a vederlo?!

-Scintilla? Che vuol dire?- chiese Kenny, guardandoci interrogativo e a dare la risposta fu Land, il diretto interessato.

-Scintilla vuol dire fuoco. Fuoco dal nulla vuol dire poteri esp. Qui abbiamo a che fare con un Esper.-

Mi guardò preoccupato e lo capii. I poteri riguardanti gli elementi sono i più difficili da controllare, più di tutti il fuoco.
Che fosse quello il motivo per il quale avevano rubato la piantina?

-Dobbiamo trovare il responsabile al più presto. Mostrami gli altri video, potrebbero contenere degli indizi.-
 

FLASHBACK
 

-Ehi Roy!! Corri, presto!-

-Ray, non essere così rumoroso e aspettami!-
Odiavo quando gridava con quella sua voce stridula... Che poi era molto simile alla mia, ma al contrario di lui, io non gridavo quasi mai.

-Dai, muoviti! C'è un ragazzo qui!-

-Un ragazzo?-
Ok, la cosa aveva incuriosito anche me. Chi è che andava ad infilarsi nel freezer a parete rotto da una vita e per di più in casa d'altri? Fortuna che i nostri genitori erano fuori  o sarebbero impazziti. Odiavano gli intrusi e non ci mettevano molto a farli andare fuori di testa coi loro poteri psichici.
Seguii mio fratello in cantina e lo guardai stranito.

"Come hai fatto a trovarlo?" chiesi mentalmente. Quando sapevamo che qualcuno poteva ascoltarci, preferivamo parlare nel nostro "Canale Segreto", come piaceva chiamarlo a noi.

"Avevo sentito dei rumori sospetti e sono venuto a controllare. Vieni." Mi guardò e indicò il freezer, solitamente vuoto.
Mi avvicinai e lo aprii, quindi scattai all'indietro, evitando con mia grande fortuna, una fiammata diretta verso di me e che andò a disfarsi sul soffitto di marmo.

"Voleva uccidermi?!" chiesi guardando mio fratello con gli occhi spalancati. Lui era sempre stato bravo a leggere anche nella mente altrui, almeno all'età di 12 anni.

"No, gli è solo... sfuggita, credo. È un Esper!"

"Esper? Di fuoco? Non avvicinarti è pericoloso!!"

"Tranquillo, riesce a controllarlo un po'."
Mio fratello sorrise e si affacciò tranquillamente a guardare il ragazzo all'interno.
Aveva capelli lisci e lunghi fino alle spalle di un bel color carota, occhi grandi, verdi e terrorizzati e mani scintillanti.
Quell'Esper non sapeva controllarsi, non ancora almeno.
Mi avvicinai anche io e i nostri occhi si incontrarono, facendo scattare in me qualcosa di strano, una sensazione dolce e amara allo stesso tempo.

-Calmati, non ti faremo del male!- Mi venne istintivo dire, poi, invece di partire alla carica con le domande, decisi di presentare prima noi, per non farlo agitare.

-Io sono Roy e questo è mio fratello Ray! Sai, se ci lasci entrare nella tua testa possiamo aiutarti a trattenere il fuoco!-

-Roy! Se fai così lo spaventi ancora di più!-

-Io non lo spavento, sei tu che sei avventato la maggior parte delle volte!-

-IO?! Guarda che stavolta hai fatto tutto da solo, quindi se ci esplode casa sarà tutta colpa tua!-

-Non esploderà la casa se stai zitto e mi aiuti a calmarlo!-

-Ehm...-
Ci bloccammo entrambi e ci voltammo verso il ragazzo. Era lui ad aver provocato quel suono.

-Sono... mi sono calmato, non litigate.- Lo aveva detto con un tono di voce così basso che sia io che mio fratello faticammo a capirlo, ma fortunatamente le sue mani avevano smesso di scintillare.
Sorrisi sollevato e mi inginocchiai davanti al freezer, appoggiandomi ad esso con le braccia.

-Allora... Come mai dentro ad un freezer rotto?- chiesi quasi divertito dalla situazione. Non sapevo neanche come si chiamava!

-Io... Volevo smetterla di bruciare cose.- Mormorò guardando altrove, vergognandosi di sé stesso. In quell'istante riuscii a percepire quanto triste 
fosse. Potevo immaginare il perché. Molti esper del fuoco finivano per bruciare i loro cari una volta sviluppato il potere e se non ne prendevano il controllo, finivano per bruciare anche loro stessi.

-Come ti chiami?- chiese Ray, imitandomi e guardandolo interessato.

-Non ce l'ho un nome. O meglio, non me lo ricordo.-

-Non lo ricordi? Allora dovremmo dartelo noi!- Rise Ray al quale battei il cinque, ghignando. Eravamo quasi famosi per tutti i nomi che davamo a oggetti o soprannomi alle persone.
In quel momento i nostri occhi si incrociarono e io mi persi in quel verde.
Rimasi per un po' a guardarlo, poi mormorai, quasi inconsciamente: -Land.-

-Come?- Chiese mio fratello guardandomi, quindi ripetei il nome.

-Mi piace... Land.- Disse il rosso, accennandomi un sorriso e in quel momento sentii lo stomaco pieno di qualcosa che definirei farfalle.
   
 
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