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Autore: feniceargento    24/12/2015    0 recensioni
un'amicizia che cresce con il passare degli anni in modi che nè Emma nè Daniel si sarebbero mai immaginati...per fortuna nessuno degl'altri si era reso conto di nulla. chissà se dietro quegli sguardi fugaci è davvero nascosto un sentimento più profondo?
ciao a tutti! questa è la prima storia che scrivo e spero davvero di fare un buon lavoro per rappresentare al meglio l'evoluzione del rapporto tra questi due fantastici attori. non ho altro da aggiungere se non buona lettura a chi deciderà di aprire la storia;)
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daniel Radcliffe, Emma Watson, Rupert Grint, Tom Felton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- 3…2…1…e AZIONE! -

“Cos’è successo? Dov’è Ron?” – disse Harry guardandosi attorno spaesato.

“Le sette e trenta. Dov’eravamo noi alle sette e trenta?” – chiese Hermione impaziente.

“Non lo so…andavamo da Hagrid...” – rispose Harry.

“Vieni e non dobbiamo farci vedere!!” – e così Hermione corse via dall’infermeria lasciandosi Harry alle spalle.

“HERMIONEEEE!” – a questo punto anche lui cominciò a correre per tenere il passo dell’amica pur continuando a non capire cosa stesse succedendo.

 

- STOOOOP!! Perfetta ragazzi. Andate pure a riposarvi, per oggi è tutto. Vi voglio così carichi anche domani! -  detto questo il regista Alfonso Cuaron congedò contento i due giovani attori.

Con grande soddisfazione dell'intera troupe aveva fine la prima giornata di riprese dopo la lunga pausa di tre mesi. Erano tutti tornati subito al lavoro: c’era tanto da fare in un limite di tempo e non era ammesso il minimo errore, proprio per questo ai due giovani attori era richiesta la massima concentrazione ogni giorno, ma entrambi, che ormai erano abituati a lavorare sotto pressione, cercavano di dare il meglio di sé in ogni singola scena. Dopotutto nei due anni precedenti avevano lavorato a stretto contatto con alcuni tra i migliori attori britannici degli ultimi anni e questo aveva permesso loro di maturare molto sia dal punto di vista della loro crescita personale che da quello della recitazione.

Non appena entrambi ebbero lasciato le bacchette, gli occhiali di Harry e la giratempo di Hermione alle varie costumiste, Susan e Anne, le assistenti personali rispettivamente di Emma e di Daniel, raggiunsero quest’ultimi per lasciare insieme il set dell’infermeria di Hogwarts. 

Quando Emma vide Susan le corse incontro e la strinse in un abbraccio fortissimo. Se qualcuno le avesse viste in quel momento le avrebbe probabilmente scambiate per due sorelle, avevano solo 7 anni di differenza ed entrambe erano castane con dei grandi occhi color nocciola, inoltre, proprio come tra due sorelle, tra loro bastava solo uno sguardo per capirsi.

- Allora ragazzi, com’è andato il primo giorno dopo la pausa?- chiese loro Anne sorridente.

- Benissimo! - rispose Dan. - Non vedevo l’ora di rincominciare!!-

- Te lo posso assicurare Anne: non riusciva a stare fermo un attimo…ho dovuto riempirlo di pizzicotti per farlo ritornare in sé -  aggiunse Emma facendo ridere le due donne.

- Ehi! Non è assolutamente vero! - Daniel era leggermente imbarazzato, ma anche lui aveva il sorriso sulle labbra.

- Cosa ne dite di andare a mangiare qualcosa alla mensa? Ormai è già ora di pranzo. - suggerì Susan e sia Emma che Daniel annuirono in approvazione.

- Em, facciamo una gara a chi arriva prima alla mensa? - 

- Speravo che me lo chiedessi!! - e così iniziarono a correre sotto gli occhi spazientiti delle loro assistenti personali.

- Andiamo Anne. Se quei due non ci vedono arrivare subito, sarebbero capaci di andare a nascondersi nel set  per farci uno scherzo. Conosco bene la mia polla! -

- E Daniel la seguirebbe a ruota. Penso che non gli sia ancora passata la cotta per Emma, sai - disse Anne pensierosa.

- Credi davvero che provi ancora qualcosa per lei? Anche se è venuto a sapere della sua cotta per Tom? -

- Assolutamente si! Anzi, penso proprio che la storia di Tom gli abbia fatto capire veramente quanto tenga a lei. Non me l’ha detto a voce, ma in un certo senso me l’ha fatto intendere. Diciamo pure che un buon 70% di tutta la sua allegria è data dal fatto che per almeno un mese saranno loro due da soli sul set. -

Continuarono a parlare amabilmente dei loro ragazzi, anche per loro quei tre mesi erano stati duri da passare: si erano affezionate tanto a quei due ragazzi ed erano diventati una parte fondamentale delle loro vite. Tutto ruotava attorno a loro due e sentivano in un certo senso che il loro compito era diventato quello di "crescerli" come delle seconde mamme piuttosto che soddisfare il loro bisogni o organizzare i loro impegni. Si persero così a parlare di tutte le cose buffe che i loro beniamini avevano fatto durante le riprese del primo film e di come erano cresciuti nel tempo, non si accorsero nemmeno di aver fatto solo pochi passi dalla porta dell'infermeria di Hogwarts.

- Ah, eccovi finalmente! Sapevo che vi sareste messe a chiaccherare, come al solito! - disse Emma correndo incontro alle due donne.

- Emma, dopo due anni non ti devi stupire, queste due sono peggio delle nostre mamme. sicuramente avranno parlato di noi due per tutto il tempo! - 

- E non sbagli affatto, Dan! Anzi, in realtà stavamo parlando di quanto erano morbide le tue guanciotte quando avevi 11 anni! - e così Anne iniziò a riempire di baci il povero Daniel che cercava in ogni modo di scappare dalle sue grinfie, quella scena fece ridere di gusto Emma e Susan.

- Comunque, chi ha vinto questa volta? - 

- Per la prima volta ho vinto io - rispose Emma soddisfatta. - Mi sono allenata un sacco in questi tre mesi. -

- Daniel, ma come?! Non eri tu il più veloce del set? - gli chiese Susan a mo’ di scherzo facendogli l’occhiolino.

- Tranquilla Susan…il primato è ancora mio, l’ho lasciata vincere da bravo gentiluomo! - 

Tra chiacchere varie e risate il gruppetto raggiunse finalmente la zona ristoro. Emma stava per aprire la porta quando all’improvviso Daniel le disse: - Aspetta Emma! -. Questa si immobilizzò subito pensando che fosse successo qualcosa e girandosi verso l’amico, gli chiese: - Cosa c’è Dan?-. Susan e Anne incuriosite, rimasero a loro volta immobili ad osservare la scena, non volendo perdersi neanche una parola.

- Niente, tranquilla. Volevo solo aprirti io la porta. - rispose lui dolcemente, ma anche molto imbarazzato. Così si avvicinò alla grossa porta di vetro della mensa, abbassò la maniglia e, da bravo gentiluomo, tirò indietro la porta per lasciare passare le tre donne.

- Prego signore! - disse facendo un piccolo inchino reverenziale. Susan e Anne entrarono per prime e intenerite da quel gesto sorrisero al ragazzo per ringraziarlo. Emma, invece, era rimasta ferma a fissarlo. Era rimasta molto colpita dal gesto dell’amico dato che non l’aveva mai visto comportarsi così dolcemente, soprattutto nei suoi confronti.

- Tu non entri, Em? -

Alle parole del ragazzo si riprese subito dallo stupore e scacciò via tutti i pensieri. 

- Certo Dan! Arrivo subito. - Detto questo, Emma si avvicinò alla porta, ma prima di entrare fece qualcosa che né lei né Daniel si sarebbero aspettati e gli diede un bacino sulla guancia.

- Grazie mille, sei stato dolcissimo. -

Questa volta fu il turno del ragazzo di rimanere imbambolato e quasi si scordò di tutto, di dov’era, di cosa doveva fare, si scordò persino il suo nome! Iniziò ad arrossire terribilmente ripensando al gesto della sua amica che nel suo cuore occupava un posto molto speciale. 

Con mano tremante si toccò la guancia destra proprio nel punto in cui labbra di lei avevano toccato la sua pelle.Subito si riprese e con un sorriso a trentadue denti, raggiunse le altre che lo stavano aspettando al loro tavolo.

Anche Emma era arrossita nel compiere quel gesto e quando anche Daniel entrò nella sala cercò di evitare il suo sguardo. Questo non era, però, passato inosservato agli occhi attenti di Anne e Susan. Avevano intuito che tra i due fosse successo qualcosa e l’eccessivo imbarazzo tra loro fu l’ulteriore conferma.

- Emma, tesoro, come mai sei arrossita? Ahiaaa Anne!!!! - Susan voleva assolutamente sapere che cosa fosse successo e non riuscì proprio a trattenersi. Immediatamente i visi di entrambi tornarono rossi più di un pomodoro, anche se grazie alla forte gomitata che Anne aveva dato a Susan riuscirono a farsi una bella risata.

Pian piano tutto l’imbarazzo di qualche minuto prima scomparve. Tutto sembrava essere ritornato alla normalità . L’unica, forse, che sembrava non essere capace di pensare ad altro fu Emma, che dopo aver finito di mangiare lasciò la mensa senza dire una parola, lasciando tutti a bocca aperta, e corse nel suo camerino.

Una volta chiusa la porta del suo camerino, le venne in mente di scrivere tutto ciò che le stava passando per la testa nel diario su cui annotava tutto quello che le accadeva nel periodo delle riprese. Era diventato importantissimo per lei riportare tutto della sua vita in differenti diari da quando, due anni prima, i suoi nonni materni le consigliarono di annotare qualsiasi cosa le succedesse, anche la più insignificante, perché se un giorno se ne fosse scordata non se lo sarebbe mai perdonato.

Proprio mentre scriveva sentì qualcuno bussare alla porta del suo camerino.

- Emma sono io, Dan. Posso entrare o sono arrivato in un momento poco opportuno? -

Emma si affrettò a chiudere il diario e a nasconderlo in uno dei cassetti della sua scrivania, poi si avvicinò alla porta e l'aprì cercando di sembrare il più naturale possibile.

- Ah Dan! Sei tu! Entra pure. Non preoccuparti...non...stavo facendo..nulla di importante, accomodati. - disse Emma lasciando spazio al suo amico per entrare.

- Oh no, grazie. Ero passato solo per assicurarmi che stessi bene. Sei praticamente corsa via senza dire nulla a nessuo. Susan era molto preoccupata. - 

- Tranquillo sto benissimo. Hai ragione sono sparita all’improvviso, ma avevo solo bisogno di tornare nel mio camerino. Dopo andrò a cercare Susan per rassicurarla -

- Capisco. Vado anche io nel mio camerino adesso…in realtà prima di andare ti volevo chiedere se avevi voglia di andare a fare una passeggiata per il set. Ho già chiesto a Susan se c’erano dei problemi e mi ha assicurato che eri libera per tutto il pomeriggio. Cosa ne pensi? - le chiese speranzoso il ragazzo.

- Ci sto! - rispose Emma senza neanche pensarci un secondo. - Dammi solo il tempo di cambiarmi e poi possiamo andare ovunque tu voglia -

- Ovunque io voglia? Beh, allora è perfetto!! - disse fin troppo contento. - Passerò qui tra una mezz’oretta, potrebbe andare bene? -

- Solo mezz’ora? Vabbè…Vorrà dire che farò in fretta!! Allora ti consiglio di andare altrimenti non avrò abbastanza tempo per prepararmi! - 

- Giusto! Dimenticavo che voi ragazze avete bisogno di almeno due ore per la restaurazione completa! -

- A DOPO DAN, CI VEDIAMO TRA 15 MINUTI! - e chiuse la porta alle sue spalle con forza.

- AHAHAHAHAHAAH, addirittura 15? ci vediamo dopo Em! - il ragazzo si allontanò divertito dalla reazione dell'amica.

Emma guardò l'orologio: erano già le 3 del pomeriggio e Daniel sarebbe passato a prenderla alle 3 e un quarto…Doveva assolutamente darsi una mossa!!

 

ciao a tutti! ecco il secondo capitolo, spero vi piaccia! un bacione a tutti!:) 

   
 
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