Gohan atterrò sul davanzale della finestra e bussò sul vetro. Guardò all’interno e vide la giovane. Era seduta sul suo letto e le lacrime le avevano sciolto il trucco, che colava lungo le sue guance. Vide il Son e rabbrividì, chiudendo iul giaccone che indossava. Gohan si mise gli occhiali da vista e bussò nuovamente. Videl aprì la finestra e lo guardò in viso, arrossendo.

“Videl, scusa, è per com’ero vestito?” domandò. Videl negò con il capo, i suoi occhi erano arrossati.

“No, ero molto seducente, ma tu mi piaci sempre” sussurrò. Gohan si massaggiò il collo ed espirò rumorosamente.

“Non devi cambiare per me, mi piaci sempre. Capelli corti, lunghi, rossi, anche fucsia se vuoi” sussurrò. Videl gli accarezzò una guancia e deglutì a vuoto.

“Anche tu mi piaci sempre” disse gentilmente. Gohan le prese la mano nella sua e le baciò la punta delle dita.

“Aspetterò quando ti senti pronta, ma sappi che ti desidero ogni giorno” le disse. Videl si mordicchiò il labbro e socchiuse gli occhi.

“E mi ami?” domandò.

“Certo. Volevo solo conquistarti per questo, amore mio” sussurrò Gohan. Videl nascose il viso nel petto di lui ed espirò.

“Ti amo. Voglio passare tutta la vita con te, diventare tua moglie, invecchiare al tuo fianco” bisbigliò. Gohan le baciò la testa e la cullò.

“Se resterai al mio fianco, smetterò d’interessarmi a ciò che pensano gli altri e sarò l’uomo che ami tu” rispose.