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Autore: fedetojen    26/12/2015    0 recensioni
I vaganti sono quelli che ormai portano via familiari, amici, bambini e strappano con la forza quel poco di speranza ormai rimasto nel cuore dei sopravvissuti. Una eterna lotta contro la morte e i vaganti
Genere: Avventura, Azione, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daryl Dixon, Hershel Greene, Nuovo personaggio, Rick Grimes, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Devi avere paura dei vivi, non dei morti

 
''What I fear and what I try,
The words I say and what I hide,
All the pain, I want it to end
''
-Red:Nothing and Everything
 
 
 
7-Nothing and Everything


-Rick, posso parlarti?- Kendra si era avvicinata a lui, che aveva in braccio Judith: velocemente la passò a Carl, spostandosi con Kendra in cucina.

-Dimmi- disse Rick, con le mani sui fianchi mentre la osservava in attesa.

-Posso riavere i miei effetti personali?- chiese sbrigativa, senza giri di parole.

-Vieni- disse con un cenno del capo.

-Ecco, tieni- disse dandole le sue cose.

-C’è tutto?- chiese ulteriormente Rick guardandola.

-Sì, credo- disse incerta Kendra.

-Tutto bene?- chiese posando una mano sulla sua spalla, richiamando il suo sguardo su di lui.

-No- disse lei guardandolo.

Se ne andò lì, fermandosi poi sulla soglia della porta che dava al salone: tutti erano seduti a godersi un po’ di tranquillità, a ridere e scherzare.
Lei invece era a disagio, era arrabbiata, aveva quella voglia di prendere qualsiasi cosa e romperla, aveva tanta rabbia e tanto imbarazzo appena Daryl la guardò per qualche istante.

-Fanculo- disse Kendra attraversando il salotto e andando fuori dalla casa.

-Kendra- si sentì dire appena era fuori di casa. Quella voce era troppo familiare: si voltò a guardare Daryl. Continuò però, a camminare impugnando l’arco.

-Fermati- disse Daryl toccandole la spalla.
Si voltò puntando una freccia contro il volto di Daryl: erano uno di fronte all’altro, Kendra con la corda tesa e Daryl che la osservava.

-Vuoi qualcosa?- chiese Kendra guardandolo, mentre stringeva più forte la presa sulla freccia e sulla corda.

-Che cazzo stai facendo?- chiese osservandola stizzito.

-Vado a caccia di zombie- disse lei. Con una mano lui spostò l’arco dalla sua faccia e la guardò mentre s’irrigidiva.

-Me ne vado- disse girando i tacchi.

-Vengo con te- disse Daryl affiancandola. Di scatto Kendra si fermò.

-So badare a me stessa- disse a denti stretti Kendra, stringendo l’arco tra le mani.

-Farai altre cazzate, me lo sento- disse Daryl prendendo la balestra dalle sue spalle.

-Allora vacci tu a caccia di zombie. Me ne vado: NON SEGUIRMI, intesi?- chiese lei scandendo bene le parole.
Daryl, alzò la mano e le fece il dito medio, andandosene dalla parte opposta.

-Stronzo- sibilò Kendra guardandolo.

-Andavi da qualche parte?- Michonne era affianco a lei.

-A prendere un po’ d’aria- disse tagliando corto Kendra.

-Posso venire?- chiese sorridendole Michonne. Kendra annuì, senza fare storie.

-Tra te e Daryl c’è molta tensione- disse Michonne sistemandosi la katana sulle spalle.

-Più che altro sappiamo come mandarci a quel paese a vicenda…oltre alle cazzate che combino- disse Kendra gesticolando.

-E’ successo qualcosa tra di voi?- chiese curiosa Michonne, guardandola.

-Se è successo qualcosa? Sì, l’ho baciato come una cretina- disse lei maledicendosi.

-E’ stato così brutto?- chiese Michonne, ignara, mentre soffocava una risata.

-Forse era meglio essere morsa da un walkers- disse senza pensarci, Kendra.

Smettila di negarti la felicità.

Ancora Nathan, si disse Kendra scuotendo la testa.
Non dissero più una parola e appena arrivate alla casa, Carl corse contro di loro.

-Kendra, Michonne! Venite dentro!- disse trascinandole all’interno.

-Che è successo?- chiese Kendra lasciando l’arco.

-Beth non respira- disse Hershel avvicinandosi a lei.

-Levatevi- disse avvicinandosi a Beth che era distesa a terra.

-Stava mangiando una nocciolina trovata nella cucina e non riesce più a respirare- disse Maggie, sua sorella, in preda al panico.
Kendra, unì le mani in pugni e batté più colpi sul torace della ragazza che dopo qualche tentativo sputò la nocciolina riprendendo a respirare.

-Grazie- disse in un sussurro Beth verso Kendra che annuiva.
Kendra si alzò e appena si voltò la figura di Daryl bloccava il suo passaggio.
Gli fece cenno con il capo di spostarsi e dopo qualche secondo d’indecisione, lui si spostò facendo passare Kendra, che salì le scale e si diresse in camera.

Quando lo affronterai?

-Mai- disse Kendra rispondendo alla voce di Nathan.

-Con chi parli?- chiese Daryl, entrando e chiudendosi la porta alle spalle.

-Scusa ma non si bussa più? Ah vero, tu non sei un gentiluomo- disse sarcastica Kendra.

-Non cambiare discorso- disse a braccia conserte Daryl, mostrando i suoi muscoli.

-Puoi uscire? Grazie- disse lei voltandosi dall’altra parte.

-No- disse atono Daryl, avvicinandosi alla finestra, dove era rivolto lo sguardo di Kendra.

-Si può sapere che vuoi?- chiese infastidita Kendra, non riuscendo a trattenersi.

-Spiegazioni- disse subito lui, osservandola più attentamente mentre una smorfia si dipingeva sul suo volto.

-Che non avrai- disse spostando ancora lo sguardo.

-Perché? Perché mi hai baciato?- chiese lui, assottigliando lo sguardo verso Kendra.

-Per nessun motivo in particolare- disse lei subito.

-Ho sentito che hai legato molto con Carol- disse subito Kendra controbattendo.

-Sì?- chiese lui inclinando il capo, curioso della sua reazioni.

-Era per un piccolo incidente…per Sophia- disse Kendra a braccia conserte.

-E?- chiese lui, cercando di sapere dove volesse arrivare.

-Siete già andati a letto insieme?- chiese lei in tono provocante.

-Cambierebbe qualcosa?- chiese Daryl, facendo un passo avanti.

-Vorrebbe dire che non sei l’ombra di tuo fratello Merle, che saresti meno bastardo di quanto appari ma data la tua domanda, questa mia teoria cade- disse lei
alzandosi dal letto.

-Io non sono l’ombra di Merle- disse duro Daryl.

-Peccato, perché dal tuo atteggiamento sembra tutto il contrario, Watson- disse lei uscendo dalla porta.

-Credi di sapere qualcosa su di me?- disse prendendola di forza il braccio, strattonandola.

-Osservo, analizzo e traggo le mie conclusioni- disse a denti stretti Kendra, levando la mano di Daryl dal suo braccio.

-Non sai un cazzo, ragazzina- disse lui guardandola intensamente.

-Kendra, non ragazzina- disse dileguandosi Kendra.

-Stronzo- disse lei scendendo le scale, massaggiandosi la parte lesa.

-Che hai detto?- disse velocemente Daryl raggiungendola nel salone. Lei si voltò guardandolo incuriosita.

-Cosa hai detto scendendo le scale?- chiese lui, mentre Rick si avvicinò a loro guardandoli.

-Stronzo- disse Kendra senza problemi.

Daryl si mosse velocemente cercando di colpire Kendra, ma lei si spostò e in risposta diede un pugno in faccia a Daryl, facendolo andare più avanti.
Daryl, alzò la faccia sputando sangue, guardando poi Rick lo puntò.

-Non intromettetevi- disse.

-Ma che sta succedendo?- chiese intervenendo Carol, che venne guardata male da Kendra.

Daryl approfittò per tirarle un pugno: lei rimase immobile, solo la testa era rivolta verso sinistra, nonostante la forza messa da Daryl.
Nemmeno voltò il capo che diede una ginocchiata a Daryl seguita da un altro pugno, che lo fece cadere di ginocchia a terra.

-Kendra!- disse Rick, richiamandola. Daryl, alzò una mano, come a fermare Rick e a calmarlo, sputò altro sangue e Kendra si inginocchiò per guardarlo.

-Sei debole: non è la forza con la quale sferri l’attacco, ma è la volontà con la quale lo sferri- disse lei alzandosi, passandosi una mano sulla bocca per pulirsi dal
sangue.

-Mio dio, Kendra!- disse fiondandosi su Daryl, Carol, mentre esaminava le sue ferite.

-Scusami, mogliettina- disse lei voltandosi, per poi essere presa in disparte da Rick.

-Voglio una spiegazione- disse furioso, guardandola con gli occhi da fuori.

-Aveva bisogno di una lezione- disse lei toccandosi ancora il labbro ferito.

-Non c’era un altro modo per dargliela?- chiese lui con tono sempre più duro.

-E’ un tipo cocciuto, dovresti conoscerlo e difficilmente accetta la verità- disse lei per poi andarsene.

-Kendra, Kendra!- la chiamò Carl.

-Dimmi- disse sorridendogli.

-Mi insegni come dare quei pugni?- chiese lui, preso dall’euforia.

-Magari quando sei più grande e hai i capelli più lunghi- scherzò Kendra dandogli una pacca sulla spalla.

-Ci conto!- disse Carl, andandosene.

-La smetti di muoverti? Non riesco a medicarti!- disse Carol in cucina. Kendra, si appoggiò allo stipite della porta mentre li osservava irritata.

-Ti ho detto che non ne ho bisogno!- disse Daryl, allontanando ancora una volta la mano di Carol dal suo volto.

-Non sprecare bende e pomate, serviranno per cose più serie- intervenne Kendra, mentre Carol la guardava storta e rimetteva i medicinali nel loro posto,
lasciandoli da soli.

-Qual è la tua storia?- disse Daryl guardandola, mentre si abbandonava con il corpo sulla sedia.

-La mia storia? È uguale alle vostre- disse lei, con le mani in tasca.

-La tua vera storia- disse atono Daryl. Kendra, rimase in silenzio, osservandolo per poi distogliere lo sguardo e respirare pesantemente.

-Sono un misto di rabbia, sogni infranti, ricordi dolorosi e sbiaditi, lacrime silenziose versate, parole in sospeso, momenti mancanti, abbracci mai dati, carezze
mai ricevute…- non continuò perché sentì le labbra di Daryl sulle sue e le sue mani intorno al suo volto. Stava piangendo, non sapendo nemmeno il perché.


Angolo scrittrice: Salve gente! Volevo ringraziare della recensione al capitolo precedente, spero che anche in questo ce ne siano alcune. Spero vi piaccia la storia!

Daryl

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