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Autore: aria_533    27/12/2015    3 recensioni
Salve popolo di Magix!
Prendete tutto quello che sapete sull'universo magico e portatelo con voi in questa FF che parte proprio dalla fine della sesta stagione.
Le Winx sono Bloomix (e Mythix), Musa e Riven si sono lasciati e lui se n'è andato, le Trix sono nel Legendarium, c'è Daphne, ci sono i Paladini e naturalmente è pronta una nuova sfida per il nostro gruppo di fate! (In questo caso, la nuova sfida, la decido io ;) )
Le Trix, in un modo tutto loro, tornano all'attacco e, come al solito, sono alla ricerca del potere supremo. La storia è scritta dal punto di vista di Musa che in questi capitoli dovrà affrontare uno scoglio bello grosso! Perderà molte cose e avrà grossi problemi con il suo passato!
NB. A partire dal Capitolo 1 ogni racconto sarà abbinato ad una canzone che ne riassume l'essenza, e come poteva non essere così trattandosi di una FF sulla Fata della Musica? ;)
Genere: Avventura, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Musa, Riven, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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"Dobbiamo fare in fretta. Ci serve un piano d'azione il prima possibile."
Vista la missione affidataci da Faragonda, Tecna era al lavoro da ore sul suo pc.
"Capisco che sia una cosa importante, ma sei al pc da ore, riposati un po'."
Noi winx avevamo fatto ricerche in biblioteca per almeno due ore poi, visto l'orario, ci eravamo ritirate in camera a riposare, avremmo ripreso la ricerca la mattina seguente.
"Tecna davvero, è meglio continuare domani. Riposiamoci almeno per stasera."
"Forse hai ragione Musa" iniziò la mia compagna di camera "E' che voglio risolvere questa storia il prima possibile."
"Ti capisco..."
"Ne ho le scatole piene delle Trix e dei loro stupidi piani!"
Tecna era davvero esasperata. Mi alzai dalla comoda poltrona che mi ospitava e le andai vicina. Appoggiai il mento nell'incavo tra il suo collo e la spalla e l'abbracciai cercando di tirarla su di morale.
"Ce la faremo, ce la facciamo sempre."
L'accompagnai a sdraiarsi sul letto e suonai per lei una ninna nanna con il flauto traverso.
Non so se prima avessi mai fatto certi gesti, però mi sentivo di farlo. Per mi sentivo non intendo che sentissi la responsabilità di farlo per un qualche senso di dovere. Lo avevo fatto spontaneamente, per sostenerla esattamente come spesso lei faceva per me.
Era un gesto di pura amicizia.
Quando mi accorsi che i suoi occhi si erano chiusi ed il suo respiro si era fatto più lento, misi da parte il flauto e mi addormentai vicino a lei.
L'appuntamento con i miei mille pensieri, quella sera, saltò.
 
Mi svegliai per la luce che entrava dalla finestra, esattamente come Tecna. Erano passate notti dall'ultima volta che avevo dormito così bene.
"Buongiorno" mi salutò Tecna.
"Buongiorno. Sei già pronta per uscire?"
"Il mattino ha l'oro in bocca."
Incontrammo le altre winx nel salottino dell'appartamento, tutte pronte a passare la giornata in biblioteca alla ricerca di un qualche incantesimo che privasse per sempre le winx del loro poteri. Tutte pronte meno che Stella, lei non era mai pronta per i libri.
 
"Non ce la faccio più."
"Stella!"
"E' una vita che siamo qui!"
"In realtà è passata solo mezz'ora."
"Non possiamo usare un qualche incantesimo di ricerca?"
"Non sappiamo bene cosa stiamo cercando, il sistema di ricerca non sarebbe d'aiuto." Le ricordò Flora.
"Ma possiamo chiedere aiuto ai ragazzi!" squillò la bionda con gli occhi sognanti Brandon.
"Se questo ti farà lavorare, invece di lamentarti, va bene." Le accordò Tecna sbuffando, non aveva però degnato nemmeno di uno sguardo la fata, era rimasta concentrata su un grande libro dalle pagine ingiallite tutto il tempo.
Brandon di certo si sarebbe portato dietro l'intera squadra di specialisti. Bene. Bene! Bene?
Non ero ancora sicura che passare così tanto tempo con Riven fosse la cosa giusta, eppure non potevo fare a meno di essere felice quando i miei occhi incontravano i suoi.
Ripresi la ricerca mettendo da parte quei pensieri. Ero una delle fate protettrici della dimensione magica, dovevo rendermi utile il più possibile,anche perché per ora ero senza magia.
I ragazzi arrivarono e portarono anche qualcosa da mangiare.
"Non faccio pause." Insistette Tecna guardando storto Timmy.
"Nemmeno io. Infatti per noi ho portato solo un frullato di verdure, facile da assimilare e contenente gli spinaci, come piace a te."
Lo sguardo della fata della tecnologia si fece più dolce e sorrise allo specialista, poi si misero a lavoro insieme.
"Io credo proprio di meritarla una pausa!"
"Certo Stella, ti sei affaticata così tanto." La prese in giro Aisha.
Lei e Nex si presero una piccola pausa per mangiare ma poi ripresero le ricerche. Lo specialista le chiedeva informazioni così da essere sicuro di rendersi veramente utile. Stavano davvero bene insieme, Nex sembrava incantato da Aisha, e viceversa.
Flora ed Helia mangiarono insieme a Bloom e Sky, chiacchierando del più e del meno probabilmente per allentare tensione che vigeva negli ultimi giorni. Stella e Branson si appartarono in un angolo e, seduti a terra, si gustarono il pic-nic portato dallo specialista. Erano eccessivamente sdolcinati all'apparenza, ma tutti sapevano quanto i loro sentimenti fossero profondi.
"Spaghetti del drago." Annunciò Riven venendomi vicino. Ero seduta con le gambe incrociate sopra un grande tavolo in legno scuro.
"I miei preferiti!"
"Certamente." Mi allungò una vaschetta e delle bacchettine cinesi "Nei tuoi c'è la salsa piccante extra." Continuò poi.
Si mise seduto su quel tavolo con le gambe lasciate e pendolare nel vuoto, e mangiò con me.
"Come vanno le ricerche?"
"Male, non troviamo nulla di utile."
"Cosa dobbiamo cercare precisamente?"
"Un incantesimo che ci permetta di annullare i poteri delle Trix, una volta che saremo nel Legendarium."
"Ed è così raro?"
"Decisamente. Le fate non dovrebbero fare cose del genere..."
"Puri e nobili" ricordò
"Esattamente." Rissi e mandai già un boccone super piccante dei miei spaghetti preferiti. "Perché non usi le bacchette?" domandai a Riven vedendogli in mano una comune forchetta.
Lo specialista mi guardò con espressione colpevole. "Hai provato un paio di volte ad insegnarmi, ma non ci sono mai riuscito."
"E' facilissimo! Ti aiuto io!" istintivamente presi la sua mano e lo guidai nel movimento.
"Si, non è poi così male."
"Basta stare concentrati le prime volte..." Spiegai "Devi trovare il tuo equilibrio."
Mi resi conto solo dopo un po' di stringere ancora la sua mano. Lasciai la presa di getto e gli sorrisi come una perfetta idiota.
"Sono certa che puoi riuscirci anche da solo."
"Ma con te è più facile..."
"TROVATO!" l'urlo di Tecna mi salvò in calcio d'angolo. Il cuore mi batteva a tre mila, ma perché? Per la vicinanza di Riven, il contatto così forte che avevamo avuto o per la buona notizia?
La fata della tecnologia, contrariamente al suo solito, si lasciò andare ad urla di vittoria.
"Ce l'ho!!! Ho trovato l'incantesimo che fa per noi!"
 
"Sono felice che non abbiate dovuto cercare all'infinito." Disse Faragonda come prima cosa. "Di che incantesimo si tratta?"
Tecna porse una vecchia pergamena alla preside "Questo" disse "E' molto antico, ma credo  che saremo in grado di portarlo a buon fine."
"Hai già spiegato alle tue amiche cosa dovrete fare?"
Tecna fece segno di no e Faragonda prese a pieno le redini della situazione.
"Non vi basterà entrare nel Legendarium e pronunciare l'incantesimo. La prima cosa da fare è trovare tre oggetti."
"Che tipo di oggetti?!"
"Tre oggetti che siano collegati ad ognuna delle Trix, Flora. Successivamente dovrete incantare quegli oggetti ed portarli con voi nel Legendarium. Una volta li, con la vostra magia combinata, dovrete creare un triangolo di energia con ai vertici i tre oggetti: al resto penserà la magia. Non sarà facile, e a complicare le cose c'è il fatto che non abbiamo molto tempo. Dovete partire subito."
"Preside, ma da dove iniziamo?"
"Il lago dove Musa ha perso la magia credo sia una buona prima tappa."
Non che saltassi di gioia a tornale in quel posto, ma di certo sarei andata anche io. Non aspettammo molto prima di intraprendere il viaggio. Con la navetta degli specialisti il viaggio sarebbe durato un paio di ore, entro sera quel lago maledetto sarebbe stato nuovamente davanti ai miei occhi.
"Penso che la cosa migliore, una volta li, sia ricercare l'energia magica di Stormy, deve esserne rimasta qualche traccia." Tecna era sempre così concentrata.
"Come fai?" le domandai accomodandomi su di una scomoda branda nel piano inferiore della navetta.
"A fare cosa?"
"A non perdere mai di vista l'obiettivo finale, lo scopo. Io ho milioni di pensieri che mi assillano, mentre tu sembri averne solo uno."
"Non è così semplice come sembra. Anche io sono umana, beh non proprio considerando che possiedo dei poteri magici, diciamo che sono normale. Ho pensieri di cui tenere conto, cose da studiare, problemi da risolvere, problemi con Timmy..."
"Problemi con Timmy?"
"Ma si, quelli di tutti i giorni. Poi però mi porta il frullato di verdure, con gli spinaci, non fa pause, e mi aiuta stando in silenzio, perché lo sa che con la confusione intorno non lavoro bene." I suoi occhi si erano persi nel vuoto mentre raccontava di lui e, da quell'espressione incantata, capii che ne avrebbe parlato allo stesso modo per tutta la vita, con la stessa intensità, con lo stesso amore nella voce.
Ad interrompere quel momento, ci pensarono Sky e Bloom che entrarono nell'ambiente per annunciare "Stella ha portato qualcosa da mangiare, venite sopra?"
Tecna balzò in piedi e mi tese la mano.
 
"Provate ancora a dire che non penso mai a nulla." Si preoccupò di ricordare a tutti Stella.
Per una volta, speriamo non l'ultima, la principessa di Solaria si era rivelata utile: nessuno aveva pensato al portare uno spuntino.
"Quanto durerà il viaggio?"
"Un paio di ore" rispose Nex a Flora, poi si rivolse agli specialisti "Avete preparato i turni?"
"Turni?"
"Si Aisha, faremo dei turni per la notte. La scorsa volta, essendo partiti all'alba, il problema sonno è stato solo un leggero contorno." Helia si guardò l'orologio "Vista l'ora direi di mangiare qualcosa e poi mettersi ognuno al proprio posto."
I ragazzi si erano divisi in due turni: il primo vedeva ai comandi Timmy, Helia e Riven, il secondo Sky, Brandon e Nex.
Passò poco tempo prima che i ragazzi in pausa decisero di scendere al piano inferiore per riposare, ovviamente insieme alle rispettive ragazze. Sul piano principale restammo, così, solo io, Tecna, Flora e i ragazzi ai comandi della navicella.
"Insomma" iniziò Helia "Cosa cerchiamo di preciso?"
"Tracce di energia magica, quella di Stormy." Spiegò Tecna
"E cosa volete farci con queste tracce?"
"Le trasformeremo in tre amuleti, uno per strega."
"Ma l'energia non è solo di una su tre?"
"Si, ma essendo sorelle crediamo sia possibile che essa contenga un una percentuale di potere ricollegabile ad ognuna delle tre." Continuò Flora.
Ascoltai in silenzio il piano, anche se già ne ero a conoscenza. In fin dei conti, però, io non avrei fatto niente, non mi sarei potuta rendere utile. Me ne stavo seduta con lo sguardo perso nel buio della notte che avvolgeva la navicella e pensavo. Pensavo a quello che avevo detto a Riven La magia non può essere tutto, c'è molto altro. Era vero, però cos'ero io senza magia? Non dovetti rispondermi, il silenzio dei miei pensieri fu la metafora più azzeccata. Senza magia ero una sinfonia composta a metà, ero incompleta. Non dovetti dire niente, a me stessa, in quell'istante decisi il da farsi. Flora, Helia, Tecna e Timmy parlavano ancora del piano, così decisi di avvicinarmi a Riven per dar libero sfogo ai miei pensieri. Aprii la bocca e dissi quello che sentivo veramente, seppur poco che fosse.
"Scelgo la magia."
Fui rapida e coincisa. Lui, seduto alla sua postazione, alzò lo sguardo e aggrottò le sopracciglia per mezzo secondo.
"Bene" disse e tornò al suo lavoro.
Restai in piedi vicino a lui per un po', aspettavo qualcosa di più.
"Hai detto che avresti aspettato." Se ne uscì proprio mentre stavo per voltargli le spalle.
"E' vero, l'ho detto. Ma..."
"Ma?"
"Sono una fata, ed una fata ha bisogno della magia.."
"Soffri di disturbo bipolare per caso?!" se ne uscì lui mezzo arrabbiato "Hai detto tu stessa che sarebbe stato meglio aspettare, per una decisione definitiva, il risolversi di questa storia con le streghe!"
"Non potrò risolvere questa storia con le streghe senza i miei poteri! Per il resto, credo che ne dovremmo parlare più tardi, Riven.."
"Non c'è niente di cui parlare. Riprendi pure la tua magia."
Non mi aveva guardata nemmeno per un istante, non aveva provato a capire le mie ragioni, niente di niente. Controllava i comandi della navetta e ignorava la mia presenza.
"Deve essere tornato il vecchio Riven." Dedussi sotto voce lasciando l'ambiente.
 
Lasciai la cabina di controllo e andai a cercare un angolino tutto per me. Perché aveva risposto in quel modo? Che motivo c'era di reagire con tale freddezza nella voce? Tanti interrogativi mi assalirono, ma il sonno fu più forte di loro. Mi lasciai andare alle cure di Morfeo solo dopo aver inviato un messaggio a Daphne:
 
Magia, fallo.


SPAZIO AUTRICE
E' davvero così tanto tempo che non pubblico? E perché non mi siete venuti a cercare con torce e forconi?! Chiedo scusa e vi faccio i miei migliori auguri di Natale!
Finalmente è arrivato il nuovo capitolo e, se siete stati attenti, avrete notato che manca una cosa : la canzone!
Eh già, questa volta non ho trovato nulla di adatto anche perché, diciamocelo, non è un gran che questo capitolo. Il povero numero 9 è un capitolo di passaggio, essenziale ma non così brillante.
Sappiate che mi sto impegnando per concludere la storia (che non toccavo da un po', lo ammetto!) così da completarla il prima possibile!
Un saluto, ed un incoraggiamento a tutti i lettori: lasciare un commento, non siate timidi!
A presto, se spera,

Aria.
  
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