29/12/2015
8 recensioni (The our life)
Il destino è imprevedibile e non lo si può controllare....ma lo si può scrivere!
Con le scelte di ogni giorno, le imprese, le azioni...
in breve, vivendolo.
Ma se qualcosa deve accadere....per quanto ti sforzi, per quanto ci provi....non lo si può evitare.
Questo era ciò che avevano imparato crescendo e maturando, diventando così quattro giovani dominatori, quattro giovani combattenti, quattro giovani guerrieri....
-Torna qui ladruncolo!!-
Sbraitò il mercante mentre inseguiva il ladro della sua fresca e pregiata carne.
Il ladro era un giovane ragazzino dai capelli miele e gli occhi celesti, non molto in carne, anzi, il contrario.
I suoi vestiti non erano un granchè e il suo corpo era ricoperto di polvere e di sudore per via della sfrenata corsa per portare in salvo il "bottino".
Il suo respiro era affannato e le forze andavano pian piano a mancare date le condizioni fisiche.
-Adesso basta!!-
Urlò il mercante.
Il ragazzo non ebbe il tempo di girarsi che la fiammata scagliata dal mercante lo investì in pieno provocandogli una leggera ustione al braccio sinistro.
Sussultò e cadde a terra con un gemito strozzato.
"Un dominatore...."
Pensò il giovane.
Il mercante si avvicinò a lui ghignando alla vista della faccia sorpresa e spaventata del ragazzo dopo aver scoperto cos'è lui vermente.
-Non te lo aspettavi eh?-
Disse afferrandolo per i capelli.
Il ragazzo emise un gemito e drighignò i denti dicendo:
-Mi lasci!-
Il mercante rise.
-Vedrai ragazzo, le guardie ti porteranno in un posto in cui potrai mangiare deliziosi pasti e avrai un tetto opra la testa....certo, sara un po' freddo, ma sempre meglio di niente no?-
Disse tirando più forte.
L'altro mugugnò strizzando gli occhi e cercando di liberarsi dalla presa.
-Ehi, guaardia!!-
Gridò il mercante a una guardia di paattuglia che passava da quelle parti.
La guardia si girò prestando attenzione al mercante.
Questo tiro i capelli del ragazzo verso sù costringendolo ad alzarsi.
-Questo delinquente credo che abbia bisogno di una lezioncin-
Disse.
La guardia annuì e cominciò ad avvicinarsi.
Il ragazzo dighignò i denti.
"Devo fare qualcosa..."
Pensò.
In quel momento i suoi occhi caddero su dei barili legati tra loro per impedirgli di rotolare.
"Dovrò essere velocissimo nel scappare o rischio di essere travolto"
Pensò tirando fuori un kunai e tenendolo ben nascosto.
Nel fratempo la guardia era arrivata d'avanti a loro.
-Qual'è i problema?-
Chiese.
-Questo ragazzino è entrato nella mia bottega rubandomi due kg di pregiata carne di bisonte volente di cui la gente mi paga ben 75 monete!-
Il ragazzo sgranò gli occhi e cominciò a sbraitare.
-NON è VERO! IO NON HO RUBATO QUELLA CARNE!! NE HO PRESA POCO DA QUELLA CHE STAVATE PER BUTTARE VIA!!-
Quelli però nemmeno lo ascoltarono e la guardia lo prese per il polso dicendo: -Zitto e vieni con me-
A quel punto il ragazzo lanciò il kunai tagliando la fune che teneva i barili e facendoli rotolare verso di loro.
Il mercante e la guardia sgranarono gli occhi e si spostarono dalla tragliettoria dei barili e lasciando andare il ragazzo che fece un'enorme salto fino ad arrivare sopra il tetto di un'abitazione.
Non era stato molto faticoso grazie alle sue abilità nel dominio dell'aria.
-Dov'è finito?!-
Esclamò il mercante.
La guardia si guardò intorno senza riuscire a trovare il giovane furfante, che nel frattempo se la rideva.
"Bhe, non è stato facile ma n'è valsa la pena..."
Pensò guardando i quattro pezzetti di carne che riuscì a rubare per poi alzarsi e guardare l'orizzontte.
"Mi faranno la solita ramanzina....ma almeno mangermo qualcosa..."
Pensò cominciando ad incamminarsi.
Il ritorno non fu tanto difficile da affrontare, infondo alla gente non importava di lui perchè infondo.....era solo un povero ragazzino senza il potere di alcun dominio.
Arrivò a destinazione.
Solo a pochi metri dalla struttura il prurito llergico provocato dalla polvere non tardò ad arrivare e le erbacce stavano cominciando a diventare fastidiose.
Il legno in rovina cominciava a puzzare un po' e l'acqua lontana si faceva desiderare.
Non era molto, ma almeno, a differenza di altri disgraziati, loro ce l'avevano un tetto sulla testa.
Sorrise malinconicamente a quel pensiero ed entrò in casa.
Non ebbe neanche il tempo di togliersi le scarpe che una voce lo fece sobbalzare.
-TU!!-
E subito dopo sentì un dolore sulla sua testa.
-BRUTTO DELINQUENTE, DOVE SEI STATO RAZZA DI TESTA DI LEGNO??!!!-
Il povero biondino si massaggiò la testa per poi dire ridacchiando: -Anche io sono felice di vederti Raph-
Raphael strabuzzò gli occhi.
Michelangelo aveva sempre un modo tutto suo di zittirlo.
Sospirò.
-Alzati forz...-
Fu allora che Raphael vide la busta con i quattro pezzi di carne.
Prese la busta e si avvicinò a Mikey sbraitando: -Dove li hai presi questi??-
-Li stavano per buttare via, Raph!-
Esclamò lui.
-Oh, ma certo!! Quindi è per questo che sei tutto graffiato e hai i capelli tutti spettinati!!-
Disse Raph guardandolo con sguardo furibondo.
-Raph è la verità! Lo giuro, li stavano per buttar via....!! Così....-
-Così li hai presi vero?-Completò Raph.
Mikey abbassò lo sguardo ed annuì tristemente.
Raphael sospirò per poi guardare i pezzi di carne.
-Vai a cucinare se vuoi-
Disse.
-Ma dove sono Leo e Donnie?-
Chiese.
-Al mercato....stanno ancora lavorando-
Rispose Raph.
-Cosa?? Ancora?!-
Disse stupito Mikey.
Raph annuì.
-Già...per lo meno ci pagassero come si deve!-
Esclamò irritato.
-Ma scusa...perchè tu non sei con loro?-
Chiese ancora.
-Perchè quei due mi hanno costretto a tornare a casa...-
Rispose.
-Eh perchè?-
Chiese ancora.
-Oh! Ma insomma, Mikey!! Vuoi farmi il terzo grado??-
Disse infastidito Raph.
-Scusa...-Disse.
Raphael sospirò per poi andare.
Non gli piaceva prendersela con suo fratello ma spesso lo faceva andare sui nervi.
Ogni volta sempre la stessa storia.
Loro tre maggiori avevano una paga da fame e l'otouto che cercava di aiutare ma nel modo sbagliato...
Era sempre stato così.
Sempre.
Sempre.
Sempre....
Ma la domanda era....per quanto ancora sarebbe durato...?
Quando finirà tutto questo...?
Domande a cui nemmeno il loro defunto e saggio padre avrebbe saputo rispondere purtroppo.
Così era la vita.
Ma così non sarebbe durata.
Il destino è imprevedibile e non lo si può controllare....ma lo si può scrivere!
Con le scelte di ogni giorno, le imprese, le azioni...
in breve, vivendolo.
Ma se qualcosa deve accadere....per quanto ti sforzi, per quanto ci provi....non lo si può evitare.
Questo era ciò che avevano imparato crescendo e maturando, diventando così quattro giovani dominatori, quattro giovani combattenti, quattro giovani guerrieri....
-Torna qui ladruncolo!!-
Sbraitò il mercante mentre inseguiva il ladro della sua fresca e pregiata carne.
Il ladro era un giovane ragazzino dai capelli miele e gli occhi celesti, non molto in carne, anzi, il contrario.
I suoi vestiti non erano un granchè e il suo corpo era ricoperto di polvere e di sudore per via della sfrenata corsa per portare in salvo il "bottino".
Il suo respiro era affannato e le forze andavano pian piano a mancare date le condizioni fisiche.
-Adesso basta!!-
Urlò il mercante.
Il ragazzo non ebbe il tempo di girarsi che la fiammata scagliata dal mercante lo investì in pieno provocandogli una leggera ustione al braccio sinistro.
Sussultò e cadde a terra con un gemito strozzato.
"Un dominatore...."
Pensò il giovane.
Il mercante si avvicinò a lui ghignando alla vista della faccia sorpresa e spaventata del ragazzo dopo aver scoperto cos'è lui vermente.
-Non te lo aspettavi eh?-
Disse afferrandolo per i capelli.
Il ragazzo emise un gemito e drighignò i denti dicendo:
-Mi lasci!-
Il mercante rise.
-Vedrai ragazzo, le guardie ti porteranno in un posto in cui potrai mangiare deliziosi pasti e avrai un tetto opra la testa....certo, sara un po' freddo, ma sempre meglio di niente no?-
Disse tirando più forte.
L'altro mugugnò strizzando gli occhi e cercando di liberarsi dalla presa.
-Ehi, guaardia!!-
Gridò il mercante a una guardia di paattuglia che passava da quelle parti.
La guardia si girò prestando attenzione al mercante.
Questo tiro i capelli del ragazzo verso sù costringendolo ad alzarsi.
-Questo delinquente credo che abbia bisogno di una lezioncin-
Disse.
La guardia annuì e cominciò ad avvicinarsi.
Il ragazzo dighignò i denti.
"Devo fare qualcosa..."
Pensò.
In quel momento i suoi occhi caddero su dei barili legati tra loro per impedirgli di rotolare.
"Dovrò essere velocissimo nel scappare o rischio di essere travolto"
Pensò tirando fuori un kunai e tenendolo ben nascosto.
Nel fratempo la guardia era arrivata d'avanti a loro.
-Qual'è i problema?-
Chiese.
-Questo ragazzino è entrato nella mia bottega rubandomi due kg di pregiata carne di bisonte volente di cui la gente mi paga ben 75 monete!-
Il ragazzo sgranò gli occhi e cominciò a sbraitare.
-NON è VERO! IO NON HO RUBATO QUELLA CARNE!! NE HO PRESA POCO DA QUELLA CHE STAVATE PER BUTTARE VIA!!-
Quelli però nemmeno lo ascoltarono e la guardia lo prese per il polso dicendo: -Zitto e vieni con me-
A quel punto il ragazzo lanciò il kunai tagliando la fune che teneva i barili e facendoli rotolare verso di loro.
Il mercante e la guardia sgranarono gli occhi e si spostarono dalla tragliettoria dei barili e lasciando andare il ragazzo che fece un'enorme salto fino ad arrivare sopra il tetto di un'abitazione.
Non era stato molto faticoso grazie alle sue abilità nel dominio dell'aria.
-Dov'è finito?!-
Esclamò il mercante.
La guardia si guardò intorno senza riuscire a trovare il giovane furfante, che nel frattempo se la rideva.
"Bhe, non è stato facile ma n'è valsa la pena..."
Pensò guardando i quattro pezzetti di carne che riuscì a rubare per poi alzarsi e guardare l'orizzontte.
"Mi faranno la solita ramanzina....ma almeno mangermo qualcosa..."
Pensò cominciando ad incamminarsi.
Il ritorno non fu tanto difficile da affrontare, infondo alla gente non importava di lui perchè infondo.....era solo un povero ragazzino senza il potere di alcun dominio.
Arrivò a destinazione.
Solo a pochi metri dalla struttura il prurito llergico provocato dalla polvere non tardò ad arrivare e le erbacce stavano cominciando a diventare fastidiose.
Il legno in rovina cominciava a puzzare un po' e l'acqua lontana si faceva desiderare.
Non era molto, ma almeno, a differenza di altri disgraziati, loro ce l'avevano un tetto sulla testa.
Sorrise malinconicamente a quel pensiero ed entrò in casa.
Non ebbe neanche il tempo di togliersi le scarpe che una voce lo fece sobbalzare.
-TU!!-
E subito dopo sentì un dolore sulla sua testa.
-BRUTTO DELINQUENTE, DOVE SEI STATO RAZZA DI TESTA DI LEGNO??!!!-
Il povero biondino si massaggiò la testa per poi dire ridacchiando: -Anche io sono felice di vederti Raph-
Raphael strabuzzò gli occhi.
Michelangelo aveva sempre un modo tutto suo di zittirlo.
Sospirò.
-Alzati forz...-
Fu allora che Raphael vide la busta con i quattro pezzi di carne.
Prese la busta e si avvicinò a Mikey sbraitando: -Dove li hai presi questi??-
-Li stavano per buttare via, Raph!-
Esclamò lui.
-Oh, ma certo!! Quindi è per questo che sei tutto graffiato e hai i capelli tutti spettinati!!-
Disse Raph guardandolo con sguardo furibondo.
-Raph è la verità! Lo giuro, li stavano per buttar via....!! Così....-
-Così li hai presi vero?-Completò Raph.
Mikey abbassò lo sguardo ed annuì tristemente.
Raphael sospirò per poi guardare i pezzi di carne.
-Vai a cucinare se vuoi-
Disse.
-Ma dove sono Leo e Donnie?-
Chiese.
-Al mercato....stanno ancora lavorando-
Rispose Raph.
-Cosa?? Ancora?!-
Disse stupito Mikey.
Raph annuì.
-Già...per lo meno ci pagassero come si deve!-
Esclamò irritato.
-Ma scusa...perchè tu non sei con loro?-
Chiese ancora.
-Perchè quei due mi hanno costretto a tornare a casa...-
Rispose.
-Eh perchè?-
Chiese ancora.
-Oh! Ma insomma, Mikey!! Vuoi farmi il terzo grado??-
Disse infastidito Raph.
-Scusa...-Disse.
Raphael sospirò per poi andare.
Non gli piaceva prendersela con suo fratello ma spesso lo faceva andare sui nervi.
Ogni volta sempre la stessa storia.
Loro tre maggiori avevano una paga da fame e l'otouto che cercava di aiutare ma nel modo sbagliato...
Era sempre stato così.
Sempre.
Sempre.
Sempre....
Ma la domanda era....per quanto ancora sarebbe durato...?
Quando finirà tutto questo...?
Domande a cui nemmeno il loro defunto e saggio padre avrebbe saputo rispondere purtroppo.
Così era la vita.
Ma così non sarebbe durata.
Angolo dell'autrice.
Salve popolo di EFP!!
SONO TORNATA!!!!
Lettori:*preparno mitra*
Ok, ok, lo so sono mooooolto in ritardo...
Volete sapere il perchè?
Lo volete sapere?
E beneeee.....*indica il pc*
Virus cari amici miei!!
Eh già, il mio caro e bellissimo pc aveva preso il virus cancellandomi TUTTO!!
......Volevo morire.....
Comunque, adesso sono tornata e finalmente non me ne andrò p....*si tappa la bocca prima di finire la frase*
....Ho persino paura di dirlo...comunque, una cosa abbastanza importante raga, le schede mi si sono cancellate tutte e quindi sarebbe buono se me le rimandaste, ma attenzione!
Ho modificato la scheda quindi se volete partecipare dovrete mandarmi la scheda con ciò che c'è scritto adesso nel primo capito dove ho messo ciò che ci vuole per iscriversi.
In più riaprirò le iscrizioni dato che non ricordo chi partecipava (genus) e per favore mandate le schede in messaggio privato!
Ok è tutto ci risentiamo cari dominatori!!
Baci.
<3
Annie :3