Anime & Manga > Creepypasta
Segui la storia  |       
Autore: Ire_2002    29/12/2015    1 recensioni
Jenny è una ragazza normale, la sua vita e la sua famiglia sono del tutto ordinarie.
Ma tutto cambierà il giorno in cui si accorgerà che nella foresta vicina a casa sua c'è qualcuno.
O meglio qualcosa.
Costretta a essere la serva di un mostro.
Condannata alla prigionia.
E intanto nessuno sa dove si trovi.
Ma nella sua gigantesca prigione incontrerà qualcuno pronto ad aiutarla.
Qualcuno che come lei vuole solo una cosa.
La libertà.
Una ragazza che deve cercare di fuggire.
Una Proxy.
Una Proxy che non vuole essere tale.
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hoody, Masky, Nuovo personaggio, Offenderman, Ticci Toby
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'I'm not a Proxy'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Non so quanto tempo sia passato, ma so che sono ancora ferma come un'idiota.
- Non è possibile. Non è possibile!- mormoro tra me e me.
All'improvviso sento uno scricchiolio dietro di me e mi volto.
Chi è? Un Proxy? Slender? LJ? EJ? Jeff?
Mi sa che sto diventando paranoica. Quella che mi trovo davanti per fortuna è solo mia sorella.
- Ecco dov'eri!- esclama, per poi assumere un'espressione perplessa- Va tutto bene? Sei pallida.
Io la prendo per le spalle e la scrollo- Non sto bene! Dobbiamo andare via da qui! Subito!
Probabilmente non la sto rassicurando.
- Eh? Di cosa stai parlando?- chiede, alzando un sopracciglio.
- C'è... Qualcosa nella foresta! E non mi piace!
Non sembra che mi stia prendendo molto sul serio.
- Quale cosa?- chiede, tranquilla. Probabilmente pensa che sia uno scherzo. Non posso nemmeno darle torto. Le faccio scherzi in continuazione.
Solo che stavolta è tutto vero.
- Annie! Sono seria!- dico, quasi urlando.
- Allora cosa c'è che non va?
Non posso certo dirle che sono Slender e i suoi Proxy a turbarmi. Mi riderebbe in faccia.
Cosa le dico?
Mi limito a sbuffare e a dirle- Ok, va bene, mi hai beccata, stavo scherzando!
- Cara Jenny, gli scherzi non ti riescono più?
Certo che adesso non mi riescono. Questo non è uno scherzo!
Devo trovare il modo di farle capire cosa sta succedendo.
Iniziamo a camminare, andando in giardino e percorrendo la strada che porta al paese. Intanto osservo gli alberi, terrorizzata all'idea di vedere Slender o qualche Proxy.
- Che hai? Sembri impaurita- dice mia sorella.
- Io impaurita? La fifona di famiglia sei tu!
Ad Anne non piacciono particolarmente le creepypasta, ma ogni tanto se ne fa raccontare qualcuna.
Durante il giorno si comporta normalmente, poi di notte viene in camera mia e mi chiede se quello che racconto è vero.
E pensare che è lei la maggiore.
Comunque, da brava sorella, le ho sempre detto che Jeff the killer era alla sua finestra pronto ad ucciderla.
Poi però, quando era vicina all'arresto cardiaco, la rassicuravo, dicendo che si trattava di semplici idiozie.
Sì, sono una brava sorella.
Ma in effetti ora non sono più tanto sicura che tutte queste storie siano finte.
Arriviamo in paese e camminiamo qua e là, lei che indica le vetrine e io che mi fingo interessata.
Poi mia sorella nota un gruppo di ragazzi più o meno della nostra età, ovvero rispettivamente sedici e diciassette anni.
- Ehi, guarda! Andiamo da loro!- dice lei, trascinandomi per un braccio.
- Va bene...- dico, un po' svogliatamente.
- Ehi, ciao! Siamo nuove di qui e non conosciamo nessuno, possiamo restare un po' con voi?- chiede Anne, avvicinandosi.
Un ragazzo ci osserva per un attimo, ha tutta l'aria di essere il capo del gruppo. I suoi capelli sono biondi e gli occhi azzurro ghiaccio. La sua carnagione è abbronzata e porta una canotta nera e dei jeans.
- Certo- dice, dopo un paio di secondi- Io mi chiamo Jack.
Aggrotto le sopracciglia, immaginandolo vestito da clown.
- Che c'è?- chiede lui.
- Oh, niente... Spero solo che non ti piacciano troppo le caramelle...
- O i reni.- completa una ragazza. Ha i capelli neri e lisci, lunghi fino a metà schiena e degli occhi scuri.
Ci rivolgiamo uno sguardo complice.
- Oh no! Non sarai come lei!- dice un terzo ragazzo. È un poco cicciottello, con i capelli rossi e diverse lentiggini.
- Se parli delle creepypasta sappi che le adoro!- rispondo, sorridendo divertita.
Mia sorella sbuffa- Fantastico... Comunque, io sono Anne, lei è Jenny.
La corvina mi batte il cinque- Grande! Un'altra a cui piacciono le creepy! Comunque, io sono Emily, mister capelli rossi è Mark e lei è Evelyn- conclude indicando una ragazza che non aveva ancora parlato, intenta a scrivere al telefono.
È molto simile a Jack, tranne che per il fisico minuto e per una ciocca di capelli tinta di blu. E ovviamente per il fatto che è una ragazza.
- Voi due...- dico, osservando Evelyn e Jack.
- Sì, siamo fratelli. Gemelli. Ce lo chiedono tutti.- dice Evelyn, masticando una gomma.
Iniziamo a girare per il paese, prendendo anche un gelato.
E mentre mangio il mio ghiacciolo alla menta penso un po'.
Magari uno di questi ragazzi ha visto qualcosa. Qualcosa tipo un Proxy. Se chiedessi a qualcuno?
Ma a chi?
La risposta è semplice. Emily. Dopotutto anche lei adora le creepypasta.
Certo, se le spiego la situazione mi riderà comunque in faccia, ma c'è una piccola possibilità che mi prenda sul serio.
Così mi avvicino a lei- Allora, le creepypasta sono tutte cose inventate, no?- chiedo.
Lei mi guarda un attimo con i suoi occhi intelligenti- Perché mi stai facendo questa domanda?
Sembra sospettosa.
Chi sarebbe sospettoso per una domanda del genere?
- Perché... Penso di averne incontrata una- dico, preparandomi alle sue risate.
Che però non arrivano. Resta seria, con gli occhi socchiusi- Chi hai visto?
Non dovevo essere io a fare le domande?
- Beh... Ecco... Toby
Lei si mette la mano nella tasca dei jeans strappati, tirando fuori un telefono, ma viene interrotta da Jack.
- Forza ragazze! Non fate le asociali, vi va se andiamo in piazza?

Verso le sei io, Anne, Jack, Evelyn ed Emily dobbiamo tornare a casa.
Facciamo un pezzo di strada assieme, accompagnando Emily a casa sua, e stiamo per proseguire quando la corvina mi afferra per un braccio- Ehi, dov'è casa tua?- chiede, in un sussurro.
Io indico la collina dove si trova casa mia, visibile da qui- Laggiù, in quel posto sperduto.
Lei annuisce e ci saluta, mentre noi altri proseguiamo.
Emily sa qualcosa, ne sono certa.





ANGOLO AUTRICE: Mi scuso per il ritardo! Ma dai ragazzi, è Natale e a Natale si sta in famiglia e si festeggia. Quindi scusatemi se non ho potuto pubblicare, vi prego! Da oggi le mie attività dovrebbero riprendere in modo normale. Mi avete perdonata?
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Creepypasta / Vai alla pagina dell'autore: Ire_2002