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Autore: camilove97    02/01/2016    3 recensioni
Astrid Hofferson e Hiccup Haddock sono amici d'infanzia. Ma cosa accadrebbe alla loro amicizia se Astrid scoprisse il segreto più oscuro di Hiccup?
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astrid, Hiccup Horrendous Haddock III, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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POV HICCUP

<< Non ti voglio più vedere! >>.

<< Aspetta... >> faccio per correrle dietro, ma il mio stato mi impedisce di correre più veloce. Dopo poco l'ho già persa di vista. Sono stato uno stupido, ma non c'è tempo per rimuginare. Devo andarla a cercare e spiegarle tutto. So che non dovrei, ma decido di prendere l'auto.

<< Dove sei Astrid?! >> ripeto come un mantra tra me e me. Ripenso a tutto quello che è appena accaduto e cerco di fare attenzione alla strada, ma la pioggia e la roba dentro di me mi limita la visuale. Improvvisamente vado addosso a qualcosa e un brutto presentimento si impossessa di me. Scendo velocemente dall'auto per vedere la ragazza che amo stesa a terra in una pozza di sangue.

<< NOO!! >> urlo svegliandomi di scatto. Mi guardo intorno per capire dove mi trovo, sono in camera mia. Sento qualcosa di morbido tra le mie braccia, abbasso lo sguardo e trovo la creatura più bella di tutte. Gli eventi di questa notte mi ritornano in mente e non posso fare a meno di sorridere. Non posso ancora credere che questa meraviglia mi abbia fatto dono della cosa più preziosa che aveva. Sta dormendo con la testa appoggiata alla mia spalla e la mano destra posata sul mio petto. La stringo ancora di più a me e mi fermo a guardarla. I suoi capelli biondi come il grano sparsi sul cuscino, ne prendo una ciocca e la porto al naso per odorarne il profumo, sposto il mio sguardo sulle sue labbra leggermente carnose ricordandomi la sensazione di averle sulle mie. Dio, quanto vorrei baciarle, ma mi trattengo per non rischiare di svegliarla. Le osservo il naso a patata e trattengo una risata al ricordo di lei che si vergogna di averlo così, glielo bacio dolcemente, stando attento a non farla svegliare. Il mio sguardo si posa sui suoi occhi, che trovo essere aperti. Ci guardiamo senza dire una parola. Siamo zaffiro su smeraldo, mare su terra, azzurro su verde. Mi perdo nell'infinità dei suoi occhi. Ci sorridiamo a vicenda prima di interrompere il silenzio.

<< Buongiorno, milady >> sussurro accarezzandogli la guancia con il braccio ingessato.

<< Buongiorno amore mio >> sussurra chiudendo gli occhi al mio tocco.

<< Come ti senti? >> le chiedo.

<< Un po' indolenzita, ma sopravvivrò >> sorride stiracchiandosi. Gli poso un bacio delicato sulle labbra.

<< Sei sicura? Non ti ho fatto male vero? >> chiedo preoccupato stringendola ancora di più a me.

<< All'inizio un pochino, ma è passato subito non ti preoccupare. Te piuttosto come stai? Ti fa male il braccio? >> chiede prendendomi la mano sinistra.

<< No. Per fortuna dopodomani mi tolgono il gesso. Non ne posso più di questo aggeggio. Anche se devo ammettere è stata una fortuna che mi abbiano ingessato solo l'avambraccio, così non sono stato limitato nei movimenti >> concludo con sguardo malizioso.

<< Sei un porco! >> dice fintamente scandalizzata. Incrocia la sua gamba con la mia e posa la sua mano sul mio petto, accarezzandolo lentamente. Sento dei brividi lungo la schiena.

<< A-Astrid non f-fare così >> balbetto. Non vorrei che queste sue “attenzioni” si notino troppo su di me.

<< Così come? >> chiede fintamente innocente. La sua mano scende ancora più giù e comincia ad accarezzarmi la gamba con la sua. Sospiro.

<< L-lo stai facendo a-apposta >> continua la sua tortura.

<< Cosa? >> sussurra baciandomi il collo. Mando a quel paese tutto e mi sposto sopra di lei.

<< Sei crudele, lo sai? >> dico fiondandomi sulle sue labbra. La sento ridere.

<< Mi piacerebbe molto toglierti quel sorrisetto dalla faccia, ma è tardi e devo ancora darti il mio regalo per il tuo compleanno >> continuo dandole un bacio sulla spalla. Mi alzo per andare a prendere il pacco e, sapendo che mi stesse guardando, faccio tutto con molta calma. Una volta chiusa la porta la sento borbottare. Sorrido per la mia vendetta appena riuscita. Torno poco dopo con una scatola, facendo attenzione al contenuto. Lei è ancora a letto, nella stessa posizione di poco fa, mi stendo accanto a lei appoggiandole il pacco davanti.

<< Oh Hic, non dovevi >> dice sciogliendo il nodo sopra. Un piccolo guaito irrompe nella stanza. Astrid mi guarda incredula.

<< Avanti, aprilo >> la incito. Lei toglie il coperchio e si mette le mani davanti alla bocca.

<< Oh mio Dio Hic! >> esclama prendendo il cucciolo di Husky bianco con un fiocco rosa legato al collo, che comincia subito a leccarle la faccia, felice.

<< Tanti auguri amore mio >> le dico abbracciandola.

<< Cosa... Come... Quando... >> comincia a dire emozionata.

<< Ti ricordi al centro commerciale ti eri fermata alla vetrina del negozio di animali? >> annuisce << prima di tornare via ho dato i soldi a Snotlout e gli ho chiesto se la andava a prendere e la portava a casa mia >> spiego. Lascia il cucciolo che si siede paziente davanti a noi e mi circonda la vita baciandomi.

<< Grazie mille Hic. È il regalo più bello che mi potessi fare. Ti amo >> dice con le lacrime agl'occhi.

<< Ti amo anch'io milady >> ci abbracciamo a lungo finchè non sentiamo qualcosa grattare alla porta. Mi alzo per andare ad aprire alla palletta di pelo nero.

<< Ah già. Astrid ti presento Sdentato. Non volevo che quella cucciolina si sentisse sola e al negozio li vedevo particolarmente legati, sicchè ho deciso di prendere un cagnolino anche per me >> dico.

<< Ciao piccolo! >> esclama prendendo Sdentato e mettendolo vicino al suo cucciolo. Ritorno accanto a lei, circondandola con un braccio.

<< Ora devi solo darle un nome >> sussurro. La guarda pensierosa mentre gioca animatamente con Sdentato.

<< Sembra una tempesta. Aspetta. Ecco il nome. Tempestosa! >> dice prendendola in braccio. Le bacio una tempia.

<< Che ne dici di andare a fare due passi? Mi sembra una splendida giornata >> suggerisco. Annuisce, continuando a coccolare Tempestosa. Mi vesto velocemente.

<< Ti aspetto in cucina >> le do un bacio prima di scendere.

Pochi minuti dopo arriva, pronta per uscire.

<< Andiamo? >> chiede impaziente. Prendiamo i guinzagli per i cuccioli e usciamo di casa, camminiamo verso il parco, una sua mano nella tasca posteriore dei miei pantaloni.

<< Ehi piccioncini! >> sentiamo venire da dietro. Ci giriamo e vediamo Heather, Hel e Ruff.

<< Ehi ragazze! >> esclama Astrid.

<< Ehi! >> saluto.

<< Vedo che hai ricevuto il tuo regalo di compleanno >> dice Ruff ridacchiando.

<< Eh sì, grazie a te Ruff >> la ringrazia.

<< Guarda che il cucciolo è da parte mia! >> mi fingo offeso.

<< Ma Ruff e Snotlout hanno fatto tutto il lavoro. Tu hai solo messo i soldi >> scherza Astrid.

<< Ti ricordo milady che abbiamo un conto in sospeso noi due >> le sussurro all'orecchio baciandole il lobo. Arrossisce.

<< Quale conto in sospeso? E perchè Astrid sei arrossita all'improvviso? >> chiede Ruff. Io e la mia ragazza ci guardiamo, arrossendo di nuovo. Heather ci guarda da più vicino, per poi fare una faccia stupita.

<< Non sarà mica quello che penso! >> esclama più ad Astrid che a me. Rimaniamo in silenzio, non sapendo che dire.

<< OH MIO DIO >> esclama portandosi le mani alla bocca.

<< Scusate, ma io non ci sto capendo niente >> dice Ruff confusa.

<< Lo hanno fatto Ruff >> dice tranquillamente Hel, che è stata zitta tutto il tempo.

<< Oh... >>.

<< Okay ragazze ora è meglio che torniamo a casa. Dobbiamo dare da mangiare a Sdentato e Tempestosa >> mento per levarci da questa, non poco imbarazzante, situazione.

<< Certo. Andate a saldare quel “conto in sospeso” >> ci prende in giro Heather. Ce ne andiamo imbarazzatissimi. Arriviamo a casa.

<< Okay è stata la passeggiata più imbarazzante della mia vita >> dice Astrid.

<< Preferisco cancellarla dalla mia mente >> rispondo. Cala il silenzio.

<< A proposito di quel conto in sospeso... >> comincia Astrid guardandomi. Ci guardiamo per diverso tempo.

<< Do da mangiare ai cuccioli >> dico.

<< Ti aspetto di sopra >> continua correndo subito dopo su per le scale.

Dio, quanto amo quella ragazza!

 

NOTA AUTRICE: lo so che mi odiate per non aver aggiornato prima, ma avevo il blocco dello scrittore. Prendetelo come un piccolo special Natale/Capodanno e scusate se non è molto lungo. Vi prego di recensire perchè (come ho detto nel precedente capitolo) il continuo di questa storia dipende dalle vostre recensioni. Ciauuuu 

   
 
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