Ultima parte della raccolta. Ne approfitto per
ringraziare tutti quelli che l'hanno seguita, in particolare (in ordine
alfabetico) a AliDiPiume, FreddyMercury, Kura92, Ladyhawke,
Lely1441, Rosy_chan e Yusaki che hanno trovato il tempo di
commentare questo mio esperimento: non avete idea di quanto le vostre
recensioni mi abbiano fatto piacere, ragazze. Grazie infinite. ^^ Grazie anche
a Resha91 che l'ha aggiunta ai suoi preferiti. ^^
Prima di lasciarvi a leggere, però, rispondo alle
vostre recensioni...^^
- Kura92: Interessante
il paragone sia con i gemelli che con Tama. Haru è sinceramente terrorizzata
dal confronto, ma poco importa, no? XD Grazie mille per il commento, Kura. x3
Spero ti piacerà anche quest'ultima flash. ^^
- Lely1441: *Sguardo
profondamente scettico* Se si tratta di te non si è mai troppo prudenti,
ricordatelo. =_= Mei è Mei, invece, un genio incompreso. U_U Ahh, non vedo
l'ora che tocchi a lei passare tra le mie grinf... cioè, ad essere l'eroina volontaria e collaborativa di una mia storia. ^^"" Sì,
vabbé, comunque... Se l'idea di Haru mamma ti è piaciuta, allora apprezzerai di
più quest'ultma parte, credo x3 Ti lascio giudicare, Liz. x3 Besos^^
- Smemo92: Guarda, Mei-chan è Mei-chan, io la adoro x3 è colei che
sveglia Haruhi quando serve, in fondo x3 Il modo in cui Haruhi fa scoprire a
Tizio della gravidanza ho adorato scriverlo, lo confesso. x3 Contentissima
che ti sia piaciuta, Smemo. Spero sia lo stesso anche per questa ^^
- Lady Hawke: Allora zia, le alternative a 'kodomo' erano 'musuko'
(figlio) oppure 'tyoonan' (figlio primogenito). 'Kodomo' è bambino, quindi
direi che ho fatto cosa buona e giusta sostituendo, no? ù-ù ... X°°D Il fatto
che tu non sia stata male per la dolciosità del precedente capitolo mi consola
zia, non sai quando. Soprattutto dopo lo Zucchero Filato. XD Ora però voglio i
biscottino, eh! ^o^ X°D Besos zia, ^^
- Elychan: Sai che può essere? Da lui potrei pure aspettarmelo. XD
Contenta che ti piaccia, Ely. Spero varrà anche per quest'ultima flash.
^^ Besos^^
- FreddyMercury: E qui ci sarà la risposta al grande interrogativo sul
nome, sorellona, giuro. XD La scena del test mi sono sinceramente divertita a
scriverla, quindi sono contenta che sia riuscita bene x3 Mi spiace per il
volteggio troppo spettacolare ma con Host Club la spettacolarità è quasi
d'obbligo. E poi scrivere certe scene mi diverte, lo ammetto. XD Grazie mille
per il commento, sorellona. Besos^^
Ora vi lascio all'ultima storia. Per la cronaca, ho
sforato di nuovo: 725 parole. Sono decisamente un caso perso di logorrea
scrittoria; dovrei rassegnarmi ormai. XD
5- AI
Haruhi
socchiuse lentamente gli occhi, muovendo la mano sul materasso accanto a lei,
quindi lì spalancò completamente, appoggiandosi su un braccio per raddrizzarsi.
Si passò una mano sul viso, mentre si chiedeva come mai l’altra parte del letto
fosse vuota. Teoricamente, avrebbe dovuto esserci una presenza maschile
lì con lei; dov’era finito, ora, quel testone?
Si rizzò a
sedere, guardandosi attorno nel buio. Probabilmente, ragionò, era in cucina con
un panino in mano. La lasciava sempre interdetta quanto quell’uomo riuscisse a
mangiare senza apparentemente risentirne a livello di peso: era filiforme come
quando erano al liceo, nonostante svaligiasse ogni sera dopo cena la dispensa.
Decise di
raggiungerlo, almeno per evitare che facesse misteriosamente sparire
anche le briciole: con qualcosa dovevano pur fare colazione, la mattina.
Trovò le
ciabatte e scivolò giù dal letto, infilandosi la vestaglia. Lanciò un’occhiata
al ricevitore sul comodino, da cui provenivano respiri regolari e un altro
suono più profondo e meno cadenzato. Haruhi storse il naso: odiava quando
c’erano interferenze nella trasmissione. Oltretutto, quegli affari avevano
giusto un paio di mesi, avrebbero dovuto funzionare alla perfezione. Si
ripromise di cercare la garanzia e di riportarli in negozio alla prima
occasione: odiava sprecare denaro inutilmente.
Uscì dalla
stanza stringendosi meglio la vestaglia addosso, diretta in cucina. Si fermò
però pochi passi dopo, lo sguardo fisso sulla porta accanto alla loro.
Non era la
prima volta che succedeva, a dire il vero: che lei transitasse per il corridoio
e si fermasse più o meno volontariamente davanti a quella stanza, dove –
incredibile ma vero – Aiko – sua figlia – riposava. Le faceva ancora uno
strano effetto pensare che c’era veramente una neonata di appena pochi mesi al
di là della parete, e che fosse stata lei a farla nascere. Che fosse sua.
Oh beh, loro.
Si guardò
furtivamente intorno, come se temesse di essere colta in flagrante nel
commettere un furto, quindi sorrise: nessuno in vista e tempo indefinito
davanti a lei. Sicuramente molto, dato che quando lui si metteva a mangiare
andava avanti veramente a lungo.
Si avvicinò
alla porta, socchiudendola silenziosamente: solo cinque minuti, il tempo per
controllare che stesse bene e di guardarla un po’ dormire, poi avrebbe lo
raggiunto in cucina. Le sfuggì un sorriso mentre apriva completamente la porta:
durante il giorno, tra il lavoro e il resto, aveva sempre l’impressone di
passare decisamente troppo poco tempo con sua figlia. Questi cinque minuti che
avrebbe rubato le parevano quasi preziosi; insensatamente forse, ma ormai aveva
imparato che il buonsenso era una cosa estremamente relativa quando di mezzo
c’erano i rapporti umani.
Quando la sua
testa fece capolino nella camera, però, dovette trattenersi dallo scoppiare a
ridere: Aiko dormiva come da copione, ma non era l’unica a farlo.
Seduto scompostamente
su un dondolo antico, appartenuto a quanto pareva a sua nonna, stava lui,
addormentato profondamente con la bocca socchiusa. Aiko gli stava in braccio,
la testa poggiata sul petto di suo padre e i pugnetti ben chiusi sulla maglia
del suo pigiama.
Haruhi si
avvicinò silenziosamente, inginocchiandosi davanti a loro e rimanendo ad
osservarli con il sorriso sulle labbra. Si stupì una volta di più che fossero suoi.
O forse, si ritrovò a rendersi conto improvvisamente, sarebbe stato più
corretto dire che era lei ad essere loro.
Inspiegabilmente,
questa rivelazione improvvisa le provocò uno strano calore al petto. Se
qualcuno l’avesse vista dall’esterno poi, avrebbe potuto affermare con
sicurezza che la rendeva anche semplicemente radiosa.
Rimase così,
semplicemente a guardarli e ad ascoltarli respirare nel sonno, la bambina
regolarmente, lui con un leggero russare che le fecero capire cosa fosse la
famosa interferenza della trasmittente che gli stava accanto. Quindi si alzò,
si guardò attorno e recuperò una coperta, sistemandola poi sopra i due begli
addormentati. Delicatamente, sfiorò con le dita la fronte di Aiko, incapace di
distogliere gli occhi.
In quel momento
si ritrovò a pensare che l’Amore – quello con la ‘A’ maiuscola – doveva essere
quello: non quello degli shojo manga che Mei-chan le propinava da che si
conoscevano, no. Piuttosto, era il rimanere a guardare un uomo e una bambina
addormentati insieme e sentire distintamente di non aver bisogno di
nient’altro. Haruhi si ritrovò improvvisamente a socchiudere gli occhi, quasi
meravigliata dall’ennesima rivelazione della nottata.
Istintivamente,
posò la testa sulle gambe dell’uomo, sorridendo. L’ultimo pensiero che ebbe
prima di sprofondare a sua volta nel sonno fu immediato e spontaneo.
“Aishiteru.”
Ai significa un generico sentimento di amore: Koi può essere un
amore egoistico e interessato, Ai è' un vero amore. Koi è
sempre chiedere e cercare di avere; Ai è sempre darsi, offrirsi.
Aiko, invece,
significa letteralmente 'Piccolo Amore' (da Ai= amore e Ko= piccolo)
Prima di tutto, chiedo venia per il tempo occorsomi
per aggiornare. In realtà la flash è pronta da inizio gennaio (e ho i testimoni
che lo provano, giuro!) ma beh, consideratemi un'idiota, ma non riuscivo a
pubblicarla ç_ç La verità è che separarmi da Tizio e Aiko mi metteva addosso
una tristezza assurda. ç_ç Quindi l'ho messa da parte, ma poi altri impegni
(concorsi, altre storie da aggiornare, esami) mi hanno impedito di pubblicare.
La ripesco ora e aggiungo le note di fine raccolta, chiedendo venia e
ringraziando di nuovo di cuore tutte voi che avete seguito le loro
avventure, se così si possono chiamare. Spero di rivedervi tutte presto, magari
con altre storie. ^^
Roby^^