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Autore: namelessfedah    06/01/2016    1 recensioni
Harry Styles è solito essere spintonato e deriso dalla squadra di football della scuola, quindi non si aspetta niente dal nuovo arrivato, Louis Tomlinson, che sembra essere un atleta. Riuscirà Harry ad imparare che non tutti sono uguali, che chiunque ha dei segreti, e che a volte c'è molto di più in una persona di quello che l'occhio riesce a notare?
O dove Harry e Louis stanno attraversando entrambi situazioni estremamente difficili, ed imparano a farsi forza l'un l'altro.

Harry/Louis | Highschool!AU, Athlete!Louis | Note: Menzione di violenza fisica/verbale/psicologica e maltrattamenti strettamente legati al tema dell'omofobia | Conteggio parole: 79k
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU, OOC, Traduzione | Avvertimenti: Contenuti forti, Non-con, Tematiche delicate
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XXXIX



 

La stanza era rumorosa, gli spari di un fucile riempivano l'aria, riecheggiando contro le pareti. 

"Morite, stronzi!"

Harry ridacchiò occhieggiando Niall, intento ad uccidere alieni in un videogioco.

"Cosa diavolo ti hanno fatto quegli alieni?" Chiese sedendosi accanto al biondo.

"Intendi oltre ad invadere il mio pianeta e cercare di mangiarci tutti?"

Harry roteò gli occhi. "Non penso vogliano mangiarci."

"Certo che vogliono farlo. Per quale altra ragione verrebbero sulla Terra?" Chiese Niall.

"Uh, per conquistare il nostro pianeta? Per utilizzarci come cavie? O forse sono solo esploratori."

"Qualsiasi cosa abbiano intenzione di fare, devono morire."

Era un venerdì pomeriggio, Niall aveva finito con la scuola ed era andato a far compagnia ad Harry mentre Louis era alla sessione di terapia individuale. Avevano iniziato andando insieme, avendo bisogno di stringere l'uno la mano dell'altro mentre raccontavano ad uno sconosciuto i loro segreti più oscuri. Ma la terapista aveva suggerito di prendere degli appuntamenti separati, garantendo che ne avrebbero giovato entrambi.

Ovviamente avevano protestato, non mandando giù l'idea. Anne tuttavia concordò con la donna e li costrinse. C'entrava qualcosa riguardante l'essere indipendenti. Ad Harry non importava quale fosse la ragione, sapeva solo che stavano allontanando il suo fidanzato da lui e non gli andava bene.

"Puoi darmi un consiglio, Niall?" chiese Harry una volta completato il livello del videogioco.

Niall si voltò verso di lui posando il controller. "Certo. Che succede, amico?"

"Voglio portare Louis ad un vero appuntamento."

Niall arcuò un sopracciglio. "Vorresti dirmi che voi due non avete ancora avuto un vero appuntamento?"

Harry scosse la testa. "È per questo che ho bisogno del tuo aiuto. Dove dovrei portarlo? Cosa dovremmo fare? Cosa dovrei indossare?"

"Tesoro." Lo interruppe Niall. "Calmati. Sembri una ragazza."

Il riccio si zittì immediatamente.

"Portalo fuori a cena, non puoi sbagliare."

Harry pensò per un momento all'idea. "Ma, non sono sicuro siamo il tipo di persone da cena in un ristorante costoso."

"È il primo appuntamento, Harry. È questo ciò che si fa di solito."

"Okay, lo porterò in un buon ristorante."

"Grande." Disse Niall riprendendo in mano il controller. "Ora, possiamo tornare a fare il culo a qualche alieno?"

Harry rise. "Non avranno scampo."

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Il ristorante era abbastanza formale. Debolmente illuminato, c'erano candele posizionate su ogni tavolo, e l'atmosfera era leggermente troppo romantica. Un pianista suonava una morbida melodia di sottofondo, e nonostante Louis capisse perché Harry avesse fatto quella scelta per la loro cena, quel posto era lontano dall'essere confortevole ed intimo.

Louis aveva indossato il suo maglione preferito, seppur consumato, e diede uno strattone involontario all'orlo non appena osservò meglio l'ambiente. Si sentiva tremendamente fuori posto, notando delle vecchie coppie ben vestite che sembravano star festeggiando un anniversario. In quel momento desiderava ardentemente una maglietta comoda ed un paio di jeans scoloriti, o meglio ancora, dei vestiti di Harry in cui accoccolarsi.

Voltando il capo verso destra, notò Harry sorridere, gli occhi compiaciuti. Louis lasciò uscire un silenzioso sospiro. Quello non era il tipo di posto in cui avrebbe mai immaginato di mangiare, ma Harry aveva speso tantissimo tempo a pianificare il tutto, e Louis avrebbe fatto di tutto, anche mangiare in un ristorante che lo metteva a disagio, pur di far felice il suo uomo.

E ragazzi, Harry era sembrato tremendamente eccitato quando aveva comunicato a Louis della loro serata speciale. Il castano aveva appena fatto ritorno da una noiosissima sessione di terapia, quando venne accolto dalle voci di Harry e Niall che imprecavano contro degli alieni. Era una vista tremendamente tenera; il suo ragazzo totalmente concentrato nel portare a termine uno stupido videogioco.

Quando il più alto si accorse della presenza di Louis, saltò su dal divano tutto eccitato, comunicandogli di avere una sorpresa per lui. Non era stata estremamente romantica, come proposta per un primo appuntamento, ma Harry era talmente adorabile che Louis non avrebbe potuto desiderare di meglio. 

Ed era così che erano finiti lì, nel ristorante più romantico della città. Harry indossava i suoi migliori skinny jeans scuri, i preferiti di Louis, un paio di stivaletti, ed una camicia elegante ed attillata. Era così bello e sexy.

Si sedettero al loro tavolo situato in un angolo appartato, per la gioia di Louis, ed Harry aveva spostato la sua sedia facendolo accomodare prima di sedersi a sua volta.

"Non dovevi farlo." Disse Louis, arrossendo furiosamente.

Harry gli rivolse semplicemente un sorriso luminoso. "Volevo farlo, Lou."

Louis sorrise di rimando ed osservò il menù. La prima cosa che notò fu l'assenza dei prezzi. Il suo cuore sprofondò. Quello non era il suo genere di ristorante e si chiese perché Harry l'avesse scelto. 

"Pensi che potrebbero portarci una birra?" chiese, sapendo che un bicchiere di alcolici avrebbe aiutato a calmare i nervi.

"Scusa, piccolo." Rispose Harry, muovendosi sulla sedia. "Non la servono. Potremmo ordinare del vino, però."

"Sembra... okay." Disse Louis, contrariato. Un ristorante appariscente non era decisamente il suo genere. In più uno dove non servivano la birra? Decisamente fuori dal suo radar. Ma la serata era stata organizzata da Harry. Louis avrebbe dovuto solo sopportare e rassegnarsi.

"Cosa prendi?" Chiese Harry.

"Umm..." Louis riportò lo sguardo sul menù. Era pieno di nomi di piatti di cui non aveva mai sentito parlare. "Sai se c'è qualcosa di particolarmente buono?"

"Sono sicuro sia tutto buono." Disse Harry. "Io prenderò questo, potresti prenderlo anche tu." Indicò un piatto con una descrizione estremamente vaga.

Louis scrollò le spalle. "Ve bene."
 riferirono i loro ordini al cameriere e parlarono di vari argomenti attendendo il cibo. 

"Ecco la cena!" Esclamò Harry. Louis sorrise debolmente non appena il piatto gli fu posto davanti, ed il suo bicchiere fu colmato di vino. Aveva già dimenticato il nome della pietanza ordinata, dedusse fosse un pezzo di carne, anche se ne era presente solo un quarto. C'erano solo due carote, uno spicchio di patata ed un'ambigua fogliolina verde.

Louis gemette internamente, ma afferrò la forchetta con determinazione. Aveva intenzione di godersi il pasto anche a costo di farsi uccidere. Solo l'essere lì con il ragazzo che amava era un onore per lui.

Harry fissava dubbioso il suo piatto. Punzecchiò la fetta di carne con la forchetta per poi alzare lo sguardo su Louis.

Il castano arcuò un sopracciglio. "Cosa c'è che non va?"

"Suppongo sia, uhm... Un antipasto?" Chiese Harry incerto.

Louis non riuscì a trattenere una risata. "No. Non è un antipasto. È il piatto principale."

Harry sembrava affranto. "Ma, ma.." Annaspò disperato.

Louis mise giù la sua forchetta e si sporse verso di lui. "Che ti aspettavi, riccio?"

"Qualcosa di più grande?" Rispose Harry.

È ciò che dicono sempre tutti." Sghignazzò Louis, sentendo il divertimento accrescere. La serata stava a poco a poco migliorando. 

"Ah, ah. Molto divertente." Brontolò Harry, ma stava sorridendo a sua volta. "Dio, non riuscirò nemmeno a tagliarla." 

"Dimmi qualcosa che non so." Mormorò Louis. "Cosa ti ha portato a decidere di portarmi qui, comunque?"

"Niall mi ha detto che una cena costosa è sempre la migliore opzione per un primo appuntamento." Disse Harry.

"Ed a quanti appuntamenti è stato Niall?" Chiese Louis, ridendo leggermente.

"Volevo solo che fosse tutto perfetto. "Ammise Harry a bassa voce.

"È perfetto." Replicò istantaneamente Louis.

Harry alzò lo sguardo su di lui, gli angoli della bocca tendenti verso il basso. "No, non è vero, Louis. Non devi mentirmi."

"Non sto mentendo." Protestò Louis.

"Va tutto bene." Disse Harry. "Ho visto la tua reazione quando abbiamo messo piede qui dentro. So che non ti piace."

Louis si sporse oltre il tavolo fino a raggiungere la sua mano e stringerla. "No." Ammise. "Non è proprio il mio genere."

"Lo so." Rispose Harry. "Volevo solo portarti in un posto speciale. Dimostrarti quanto tu conti per me."

"So già quanto sono importante per te." Disse Louis. e lo sapeva. Harry glielo dimostrava ogni giorno. Lo faceva con ogni piccola cosa. Come quando si svegliava un po' prima del dovuto per preparargli il tè al mattino, o quando lo aiutava con i compiti online che la scuola gli assegnava. "Sei il mio fidanzato, Harry. È tutto ciò che ho sempre voluto. Tutto ciò di cui ho sempre avuto bisogno. Tutto questo," Tracciò la stanza con un gesto della mano. "Non significa niente. Stare con te? È tutto."

"Dici davvero?" Chiese Harry, gli occhi splendenti.

"Certo." Rispose Louis in tono serio.

"Aw, Lou, mi dici sempre cose dolcissime." Scherzò Harry, sorridendogli.

Ma Louis riuscì a notare il suo labbro inferiore tremare, e sapeva che Harry capisse l'amore che Louis provava per lui. "Sono un ragazzo dolce." Scherzò di rimando.

Harry si leccò le labbra. "Come se non lo sapessi."

Louis arrossì nuovamente, il calore ad invadere il suo intero corpo. "Provocatore." Mugugnò.

Il sorriso di Harry si ampliò. "Che ne dici di hamburger e patatine?"

"Decisamente il mio genere." Rispose il castano.

"Andiamo." Disse Harry, pagando il dovuto e lasciandolo sul tavolo prima di alzarsi.

Mano nella mano, uscirono dal ristorante.

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Stavano camminando lungo il marciapiede diretti in un posto conosciuto per i buonissimi hamburger, quando incapparono in una strada bloccata. Musica ad alto volume e luci scintillanti riempivano il cielo notturno.

Avevano entrambi dimenticato di essere in piena fiera autunnale, organizzata annualmente dalla loro cittadina; un vero e proprio luna park con tanto di circo.

Non appena i loro sguardi si posarono sulle luci colorate, Harry si lasciò scappare una fanciullesca risatina, tanto calda e spontanea che Louis non riuscì a non perdere un battito. Sorridendo al suo ragazzo, arcuò un sopracciglio in attesa.

"Vuoi andarci?"

"Diavolo si!" Esclamò Harry puntando una mano intrecciata a quella di Louis verso l'entrata.

Essendo un perfetto gentiluomo, e contando il fatto che Harry avesse pagato per lui l costosissima cena, Louis pagò entrambi i biglietti d'ingresso ed abbastanza pass per le giostre da rendere Harry felice come un bambino il giorno di Natale. 

Louis amava quanto Harry fosse uno spirito libero e puro. Era un lato di lui che veniva fuori raramente. Quando era estremamente felice, rendeva felici anche le persone attorno a lui. Dire che fosse contagioso sarebbe stato un eufemismo.

Non preoccupandosi di chi potesse vederli, si diressero verso le attrazione mano nella mano, e prima che riuscisse a dire una parola, Louis venne trascinato sul Walzer, ed Harry rise realizzando di aver quasi fatto finire a terra il suo ragazzo.

"Sei proprio un ragazzino." Rifletté con un debole sorriso, strofinandogli una spalla mentre aspettavano in fila, le braccia di Harry mollemente avvolte attorno i suoi fianchi.

"il tuo temperamento non funziona con me." Sorrise Harry, pressando un tenero bacio sulla sua fronte.

Louis si accoccolò al suo fianco, fregandosene di ciò che gli altri avrebbero potuto pensare. Avanzò insieme al riccio di alcuni passi lungo la coda, socchiuse gli occhi al calore ed all'affetto che si irradiavano nel suo corpo fino all'ultima vena.

Si staccarono solo quando raggiunsero l'ingresso della giostra, seppur per un solo secondo, poiché Harry passò prontamente un braccio sulle spalle di Louis non appena si sedettero nel vagoncino a forma di fungo semiaperto. 

"Quando è stata l'ultima volta che sei salito su una giostra?" Chiese Harry non appena iniziarono a muoversi ed il giro partì.

"Non riesco nemmeno a ricordarlo." Louis non riuscì a fermarsi dal ridere, una mano ad afferrare istintivamente la barra protettiva per tenersi sicuro quando la corsa incrementò in velocità.

"Beh, considera questo il tuo ritorno ufficiale sulle giostre." Harry sorrise ampiamente, luminoso e bellissimo, non appena iniziarono a girare sempre più rapidamente.

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"Oh mio dio! Questa è la cosa più fantastica mai inventata!" Sentenziò Louis prendendo l'ennesima cucchiaiata dal della delizia ghiacciata portagli poco prima da Harry. Erano appena stati sullo Slingshot e come ricompensa per aver fatto urlare Louis come un ragazzina, Harry gli aveva comprato una vaschetta di Dippin Dots (gelato ricoperto di palline multicolore) arcobaleno. 

"Seriamente, nettare degli dei!" Louis prese un'altra enorme cucchiaiata.

"Tesoro, è solo gelato." Rise Harry, trovando l'espressione eccitata di Louis tremendamente adorabile. Tirò fuori il suo telefono e scattò una foto al suo fidanzato prima che avesse il tempo di notarlo.

"Ti stai prendendo gioco di me?" Chiese Louis fintamente offeso, offrendogli subito dopo una cucchiaiata.

"Mi aaami." Replicò Harry in tono canzonatorio dopo aver ingoiato il gelato, sembrando completamente compiaciuto e non aspettandosi le labbra fredde che toccarono il suo collo. Il suo piccolo sussulto scatenò in Louis una rumorosa risata ed il sorriso di Harry crebbe esponenzialmente nel vedere il volto del suo amato illuminarsi.

"Lo faccio, lo faccio davvero." Louis riuscì finalmente a replicare dopo essersi calmato.

Finirono il gelato solo pochi minuti dopo, e quella volta fu Louis a trascinare Harry verso un banco. Sorridendo da orecchio ad orecchio, riuscì solo a ridacchiare quando Harry realizzò cosa stavano per fare.

"Scegline uno." Chiese Louis porgendogli alcuni biglietti e prendendo un fucile modificato, mettendolo in posizione pronto a mirare ad uno dei cigni che galleggiavano beatamente nella vasca d'acqua.

"Voglio... quello lì!" Annunciò Harry, indicando un peluche posizionato nell'ultima fila, tra quelli più difficili da conquistare, sapendo che Louis essendo un atleta avesse una mira impeccabile.

Louis annuì e chiuse un occhio, aspettando che l'addetto azionasse il macchinario. Uno ad uno, riuscì a i bersagli vennero colpiti senza alcuna esitazione, e l'uomo dietro al banco spalancò gli occhi in adorazione.

Una volta abbattuti tutti, Louis indicò l'enorme orso di peluche posizionato nell'ultima fila ed aspettò compiaciuto di se stesso, l'uomo non ebbe altra scelta che rimuoverlo dallo scaffale.

"Tiri dannatamente buoni..." Mormorò sommessamente suonando estremamente urtato, per poi porgere l'orso ad Harry, che lo strinse forte a se.

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"Quindi, è stato tutto come te l'eri aspettato?" Chiese Louis passando un braccio sulle spalle del riccio, lo sguardo rivolto al cielo notturno illuminato da magnifici fuochi d'artificio.

"Di più." Replicò Harry con affetto, voltando leggermente il capo in modo da riuscire a scorgere gli occhi blu del suo ragazzo tremendamente luminosi sotto le esplosioni multicolore in cielo.

"Oh, davvero? Com'è possibile?" Louis inclinò da un lato il capo, rivolgendogli uno sguardo confuso.

"Ho fatto tutto insieme a te." Sussurrò Harry, sporgendosi a baciare Louis morbidamente sulla bocca, una mano a coprire interamente la sua guancia mentre l'altra avvolgeva il suo collo.

"Devo proprio dirlo, riccio." Disse Louis una volta separati. "Questo potrebbe essere il miglior primo appuntamento nella storia dei primi appuntamenti."

"Dio, non hai idea di quanto ti ami." Disse Harry, posando il capo sulla sua spalla. 

"Oh, penso di avercela un'idea." Disse Louis, carezzandogli i riccioli. "Perché ti amo allo stesso modo, se non di più."

Harry alzò la testa. "Non è possibile." 

E poi si avvicinarono l'uno all'altro, le loro labbra si incontrarono ed i fuochi d'artificio smisero di illuminare il cielo; la conclusione perfetta per una serata perfetta.

Fine.



{t/n}: Quindi, siamo arrivati alla fine. Confesso che per un momento ho pensato di darmi per dispersa ed evitare di pubblicare l'ultimo capitolo. Mi sono affezionata davvero, davvero tanto a questa storia e non riesco nemmeno a pensare che sia finita. 

Sequel? Of couse! L'autrice ha già iniziato a scriverlo, ha pubblicato l'introduzione circa due mesi fa, quindi non ci resta che aspettare che continui.

Posterò una specie di capitolo per avvisarvi della pubblicazione, ad ogni modo.

Ringrazio chiunque abbia letto o recensito questa storia, davvero. Siete fantastici, tutto questo non sarebbe potuto esistere senza di voi.

Il ringraziamento più grande va poi (ovviamente) all'autrice, kathyyjane, per aver concepito e condiviso questo piccolo capolavoro e per aver permesso questa traduzione.

Okay, ora la smetto sennò inizio a piangere per davvero.

Love you always.
-fedah
  
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