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Autore: Heaven Black    06/01/2016    2 recensioni
"Angel? Strano nome per una ragazza tormentata come te"
"Che ne sai tu? Non ci conosciamo nemmeno"
"Ti conosco fin troppo bene invece", continua senza smettere di guardarmi
"Io non ti ho mai visto", mormoro quasi spaventata dal comportamento del ragazzo.
"Questo non vuol dire che io non abbia visto te", mi sorride sincero e mi porge una mano, "James Sullivan"
Senza pensare gli stringo la mano, possibile che mi senta come se stessi stringendo la mano al Diavolo?
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Storia nata dopo un lungo momento di riflessione, spero possa piacervi!
Genere: Fantasy, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Synyster Gates, The Rev, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Capitolo nove - Evil Angel


"No, non lasciarmi morire qui, aiutami
a sopravvivere. Da solo, non ricordo.
Mettimi a dormire angelo malvagio. Apri le tue ali,
angelo malvagio
" - Evil Angel (Breaking Benjamin)


Ho paura?
No, volevo mettere un punto a tutto, ero sicura di quello che stavo facendo, sapevo che era giusto in qualche modo.
Doveva andare così?
 No, lui è arrivato, mi ha preso e ha fermato la mia caduta, sento ancora il suo respiro accellerato battermi sui capelli, possibile che si sia spaventato?
Ora hai paura, Angel?
Si.
Sento le mani di James sulla schiena, le fa passare su e giu come ad assicurarsi che stia effettivamente bene, per poi passarle anche sui capelli mentre cerca il mio sguardo. Sento le guancie ancora bagnate di lacrime mentre non ho nemmeno il coraggio di guardarlo in faccia.
Senza dire nulla mi prende meglio in braccio, come si prendono le principesse, è una sensazione strana e del tutto nuova perchè nessuno mi ha mai preso in braccio...nessuno mi ha mai toccato se non per farmi del male, appoggio la testa sul suo petto e sento il suo cuore martellare contro il petto. Ascoltare il cuore di qualcuno mentre batte così forte è fantastico, anche se sono sicura che il suo batte così forte solo per la grande forza che sta mettendo nelle ali.
Aspetta un attimo...
Ali. Solo ora mi rendo davvero conto che dietro di lui svettano due ali nere, grandissime e talmente forti da smuovere del vento ad ogni battito, sono leggermente sfumate di blu su alcune piume, non avrei mai potuto immaginare che le ali che disegnano agli angeli potessero essere davvero così, emanano un calore confortante anche senza toccarle e sembrano davvero perfette, mi rendo conto di essermi persa nei miei pensieri nel momento stesso in cui sento il ragazzo richiamarmi più volte dato che è appena atterrato su una piccola spiaggia nell'insenatura delle rocce che formano la scogliera.
"Angel, stai bene?", si piega sulle ginocchia e mi fa sedere sulla sabbia fredda mentre non ci penso due volte a portare le mie di ginocchia al petto, chiudendomi a riccio e tenendo la testa tra le braccia mentre continuo a piangere sotto agli occhi di Jimmy.



JAMES'S POV 

Cazzo che spavento che mi ha fatto prendere, non voglio nemmeno pensare a quello che le sarebbe successo se non fossi arrivato in tempo, è un'irresponsabile, come le è venuto in mente di fare una cosa del genere?
Vederla rannicchiata su se stessa mentre continua a piangere però è strano, sento un senso di protezione molto forte nei suoi confronti ed è da molto tempo che non provo più questa sensazione.
"Non farlo mai più, sei stata proprio stupida per voler fare una cosa del genere!", sbotto non riuscendo a calmare una rabbia improvvisa, non mi risponde si limita a singhiozzare ancora più forte.
"Non hai pensato a nulla vero!? Non hai pensato al male che avresti causato!?", tira su col naso e finalmente alza la testa facendo incrociare i nostri sguardi.
"Che male avrei fatto? Nessuno si interessa di me", mormora con la voce rauca a causa del pianto.
"La prossima volta ti lascio cadere allora, non ci arrivi proprio!", inizio a gesticolare alzandomi e camminando su e giu davanti e lei.
"James cosa ti importa di me?! Non mi conosci, non sai nulla sulla mia vita, ti ostini a parlarmi di una realtà che non vedo come possa centrare con la mia, io non sono quella che credi! Cazzo lasciami stare, non voglio avere nulla a che fare con te, voglio che mi lasci andare!", mi urla contro
"Non posso, cazzo, non posso lasciarti!"
Si blocca e mi guarda con quegli occhioni neri, quasi del tutto privi di trucco e rossi, tanto espressivi quanto irraggiungibili, mi passo una mano sulle tempie iniziando a pensare ad un modo abbastanza tranquillo e credibile per raccontargli tutto, sospiro e decido di parlare.
"Ascolta, lasciami spiegare tutto, per favore, quando avrò finito sarai libera di credermi o no, ma almeno ascoltami.", la vedo annuire senza proferire parola, così continuo.
"Ora ti sarai resa conto che quando ti ho detto che siamo angeli ero serio, lo puoi vedere tu stessa, quello che non ti ho detto nello specifico è che io e Brian siamo demoni, siamo gli unici due demoni del gruppo, gli altri sono angeli in tutti i sensi. Non ci troviamo qui per nostra scelta, quando Dio e Lucifero sono entrati in conflitto a noi angeli è stata chiesta una scelta, con chi stare, io e Brian siamo stati da sempre due ribelli, amanti della nostra libertà e amanti di noi stessi, la risposta ci sembrava chiara e così siamo diventati due demoni, quando anche gli altri è stata posta la domanda però hanno deciso di rimanere angeli, a loro una vita tranquilla e regolare andava bene e nel gruppo ognuno di noi a rispettato le scelte dell'altro, sempre.
Quello che non sapevamo era che data la nostra scelta non ci saremmo più potuti frequentare, tra angeli e demoni non ci deve essere nulla in comune, nemmeno l'amicizia, e a noi non andava bene, nessuno di noi cinque voleva rinunciare alla nostra amicizia, combattemmo contro Dio per questo, a Lucifero non importa nulla se non di se stesso e delle anime mortali che è impegnato a prendere ogni giorno, quindi la nostra attenzione fu rivolta verso quel Dio che alla fine, tanto buono, non è. Presi com'eravamo non abbiamo pensato alla cosa più importante, c'era una ragazza nel gruppo, con lunghi capelli neri come gli occhi, un viso dolce, una ragazza sicura di se stessa che sapeva sempre cosa fare in qualsiasi occasione, sapeva come comportarsi e sapeva quello che significava l'amicizia, aveva delle ali meravigliose, femminili ma forti da far invidia a chiunque, quella ragazza eri tu Angel, e Dio decise bene di giocarci la sua carta peggiore, ti ha strappato le ali e ti ha fatto cadere qui, sulla terra, quando lo scoprimmo io e i ragazzi perdemmo anche il più piccolo briciolo di lucidità e non pensammo due volte a voler distruggere Dio, dimenticandoci del suo potere superiore, ci punì facendoci cadere sulla terra, la nostra caduta durò diciotto giorni e non fu una passeggiata, quando ci schiantammo ne finimmo distrutti, ci mettemmo del tempo a riprenderci da quei giorni e piano piano riscimmo a tornare quelli di sempre. Iniziammo a cercarti, dovevamo trovarti e sapevamo che dal nostro arrivo sulla terra tu non eri altro che una bambina, girammo di ospedale in ospedale e abbiamo letto e riletto ogni nome delle bambine nate, dovevamo assolutamente trovarti, ci è stato imposto un compito, soprattutto a me e Brian perchè tutta questa stori è iniziata da noi due, dobbiamo scontare una pena, ovvero dobbiamo commettere un atto d'amore per poter tornare lassù insieme agli altri.."
"Bèh, non mi sembra molto difficile", mi interrompe Angel, presa dal racconto ha seguito ogni mia singola parola come se fosse una storia d'avventura.
"Non sarebbe difficile, se noi non fossimo demoni, da tali l'amore è un'emozione a noi sconosciuta", ammetto guardandola e vedendo i suoi occhi dispiaciuti.
"Oh..."
"E ci restano solo più un paio di anni per scontare questa pena, se non lo facciamo...moriremo entrambi e Matt, Zacky e Johnny saranno legati a questo mondo per il resto della loro vita, non vedranno mai più il Paradiso per aver scelto noi e per aver sfidato Dio", sospiro portando una mano tra i capelli.
"E io cosa centro con tutto questo?", mi chiede non capendo
"Siamo qui per riportarti con noi, ci sono dei ricordi nella tua mente, il tuo posto non è qui come non lo è il nostro. Sei stata la nostra migliore amica per anni, Angel, devi tornare ad esserlo".
Mi guarda con l'ombra di un sorriso sul viso e si alza dalla sabbia, voltandosi verso l'oceano, i capelli che svolazzano al vento leggeri, le braccia intrecciate davanti al petto.
"Per tutta la vita, non ho fatto altro che chiedermi se avessi mai potuto avere dei veri amici, di quelli che rimangono con te fino alla fine, ho sempre desiderato una bella famiglia...nessuna delle due cose si è mai verificata, iniziai a sentirmi sempre più inutile in questo mondo e terribilmente sola.", si volta verso di me, con uno sguardo che io conosco bene e che non le vedevo da tempo.
Quello sguardo combattivo che l'ha sempre contraddistinta e quello scintillio negli occhi
"Puoi dimostrarmi che sono davvero io, quella di cui parli?"
"Si, posso"
Mi avvicino e porto lo sguardo sul petto della ragazza, all'altezza del cuore c'è una piccola scritta, un tatuaggio elegante e fine, 'forever'.
"Guarda qui", le indico il punto, "Vedi che il 'rev' è leggermente più grande e calcato? Indovina un po' il perchè, piccola", sorrido beffardo mentre anche lei si apre in un sorriso fantastico.
"Vi aiuterò"























***

















ANGEL'S POV 

Non posso credere di star davvero volando con Jimmy, stiamo tornando a casa e con l'arrivo del buio mi ha assicurato che possiamo volare tranquilli senza essere visti, è stato sconcertante scoprire tutto quello che credevo non mi avrebbe mai raccontato, ammetto che devo ancora prenderci un po' la mano, per così dire, mi sento ancora le sue parole nella mente e sono sicura che dovrò delle scuse ai ragazzi, per il mio comportamento nei loro confronti.
Arriviamo davanti al mio appartamento, più precisamente arriviamo alla finestra di esso e Jimmy, tenendomi solo con un braccio, si occupa di bussare sul vetro, dopo qualche secondo Zacky ci apre la finestra e ci fa entrare, sono tutti in salotto, presi a guardare un film a caso che stanno trasmettendo, Jimmy mi fa poggiare i piedi a terra e io mi schiarisco la voce.
"Ragazzi, Jimmy mi ha detto tutto e volevo chiedervi scu...", non finisco la frase che Zacky e Johnny mi si fiondano addosso abbracciandomi e facendomi cadere per terra.
"Cazzo quanto ci sei mancata, nanerottola!", mi urlano i due iniziando a ridere e coinvolgendo anche me nelle loro risate.
"Jimmy, potevi metterci un po' di più a dirglielo", sento e vedo Matt avvicinarsi a Rev dandogli una pacca sulla spalla, sorridendo
"Bèh, ora lo fatto, no?", ridacchia, mentre io riesco a tirarmi su ritrovandomi di fronte a Brian, che mi guarda con un mezzo sorriso compiaciuto, non so per quale motivo ma decido di abbracciarlo di slancio, se lui non mi avesse spaventato con quel ricordo e io non fossi corsa via di casa non mi sarei mai gettata dalla scogliera, Jimmy non mi avrebbe mai salvato e io non saprei ancora la verità, lo sento sorridere contro il mio orecchio mentre ricambia il mio abbraccio.
"Di nulla", mormora quasi come se mi avesse letto nel pensiero.
Credo che da oggi molte cose cambieranno.





SPAZIO AUTRICE
Allora, ammetto che come capitolo non è chissà cosa, ma vado di corsa perchè domani si torna a scuola e io devo finire una riflessione, la parola va a voi come sempre! Vi ricordo che amo le recensioni quindi dateci dentro!
Se volete potete contattarmi su facebook, Mara Gates, ho cambiato il nome da poco, e se volete potete anche seguire la storia su Wattpad, mi trovate come Heaven6661, su Instagram sono sotto il nome heaven6661vengeance!
A presto!

   Maraforevergates

  
   
 
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