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Autore: __checcapocchia__    07/01/2016    2 recensioni
Draco guardò Hermione con sguardo interrogativo -Non ho ancora capito se sei tu ad essere entrata nel mio sogno, oppure, sono io ad essere entrato nel tuo-
La Grifondoro trattenne una risatina e Draco sorrise a quel gesto.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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I sogni son desideri...

- E questo? -
Hermione Granger si trovava nelle cucine di Hogwarts.
Siccome stava facendo la ronda, aveva beccato due ragazze di Tassorosso nelle cucine a leggere.
Per quanto amasse leggere, non era permesso alle ragazze di stare fuori dai dormitori oltre il coprifuoco.
Si sedette sbuffando su una sedia per riposarsi, prese il libro che aveva confiscato alle ragazze e ne lesse il titolo 
Cenerentola.
- Come mai Cenerentola è senza volto? - Domandò dopo aver aperto una pagina a caso del libro.
A quella domanda, la ragazza si addormentò con la testa sul libro.
Come fosse svenuta.
-Dove sono? Che cavolo ci faccio qui?-
Hermione si trovava in una stanza in penombra, con le pareti rocciose e dei mobili rotti, ammuffiti e pieni di polvere.
-Dove sono?-
- Cenerentola, stasera resterai a pulire!-
-Cenerentola?-
Hermione non ci capiva più niente. Perché la chiamavano Cenerentola? E soprattutto perché la McGranit, Ginny e Luna erano vestite in quella maniera? Erano ar dir poco rivoltanti con quel trucco pesante, simile a quello usato dai clown, con quei vestiti enormi e pieni di fronzoli.
-Perché, in quale altro modo dovrei chiamarti?!-
Hermione si avvicinò a Ginny mettendole una mano sulla fronte -Ginny ti senti male?-
-Villana, come osi rivolgerti così a me!-
La professoressa si avvicinò a "Cenerentola" e guardandola severamente urlò:
 -Noi stasera andremmo al ballo organizzato dal principe,tu, invece, resterai qui a pulire, e voglio vedere la casa brillare al mio ritorno, che sia chiaro!-
Hermione ci capiva sempre di meno.
Aspetta un attimo, ma...io stavo leggendo e-e...devo essermi addormentata, non c'è altre spiegazioni...beh, allora restiamo al gioco.
-Va bene- rispose con voce flebile la piccola Grifondoro tentando di non ridere alla vista della professoressa vestita in maniera ridicola e con un chilo di trucco sulla facccia.
La McGranit, Ginny e Luna uscirono dalla stanza sbattendo la porta della soffita, perché era lì che Cnerentola dormiva.
Hermione si sedette per terra, portandosi le gambe al petto e appoggiandoci la testa e con un dolce sorriso si fece una domanda.
-Chissà chi è il mio principe. Sarebbe bello poterlo vedere!-
Si alzò in piedi raggiante -Ho deciso, andrò al ballo!-
-Senza di me dove vuoi andare?- Hermione strabuzzò gli occhi
-Sogno o son desta! Harry!-
-No, la fata turchina! Si sono Harry e sarò la tua fata madrina!-
Oh...beh, chi se lo aspettava, di sicuro non Hermione.
-Non hai bisogno che ti dica niente, sai già tutto, no?-
-Sì, credo di sì-
Bisognava ammettere che Harry non era poi molto,molto contento di rtrovarsi nei panni della fata madrina.
Fece una piccola magia con la sua bacchetta fidata, e in un attimo gli apparve addosso un bellissimo abito di color argento.
L'abito era senza spalline a top e ricadeva lungo e stretto alla vita per poi gonfirasi in fondo, le scarpette, come da favola erano di cristillo e i capelli ricadevano morbidi sulle spalle.
-Oh...ma-ma è bellissimo! Grazie Harry sei sempre un amico!-
Harry fece una smorfia di dissaprovazione: -Si, si, tanto ci sei te con la calzamaglia sotto questo mantello-
Hermione soffocò una risata, salì sulla sua carrozza di zucca e andò al ballo.
**
-Che palle questi mocciosi!-.
Draco Malfoy stava percorrendo tutto il castello e già aveva scovato degli stupidi nanerottoli girovagare per il castello.
Decise di andare nelle cucine per bere un bicchiere d'acqua, a quell'ora non c'erano nemmeno gli Elfi domesici.
-Come mai la luce è accesa? Spero non ci siano altri studenti, mi sono rotto di dover avvertire quella megera della preside e togliere punti- 
-Grenger? Potevi almeno coprirti!- Draco prese la sua toga e la mise sopra le spalle della ragazza, che indossava solo la sua camicetta bianca, sopra non aveva nemmeno il golfino della scuola e il che era molto strano, perché erano in pieno inverno.
- Ma guarda te questa! Io mi sbatto per vedere che tutti siano nelle loro stanze e lei dorme...oltretutto stava anche leggendo!- guardò il libro di Herm e incuriosito, lo tolse da sotto il viso di lei e lo lesse.
-Certo che la protagonista assomiglia prorpio a lei, aevo sentito parlare di questa favola babbana, se non erro la principessa dovrebbe perdere la scarpetta, ma come mai il principe è senza volto?-
Anche lui dopo quella domanda si "addormentò", cadendo in un sonno profondo e ritrovandosi in una strana stanza, con i mobili tutti ricoperti d'oro.
-Ma che ci faccio qua? E soprattutto che abiti ho indosso? Sono ridicolo!-
A Draco venne in mente il libro che stava leggendo, continuando a guardare la calzamaglia che indossava.
-Proprio come in quel libro...ora ho capito, stavo leggendo e mi sono addormentato, sto solamente sognando-
-Principe, volevo comunicarle che il ballo reale sta per cominciare, sua altezza illustrissima!-
Draco saltò in aria per lo spavento, troppo preso nel guardarsi allo specchio, si girò e vide Zabini.
-Oh, ciao Blaise!-
Zabini strabuzzò gli occhi.
- Vi sbagliate altezza io non mi chiamo Blaise-
-Ma a chi vuoi darla a bere, certo che sei Blaise, è vero o no?-
Blaise voltò lo sguardo al soffitto confuso.
-Io sono Blaise, però non sono Blaise, perciò, beh, boh-
-Anche i tuoi vestiti sono strani-.
Mise le mani sul primo bottone della camicia. - Forza togliamoceli-.
-No sua altezza, vi prego fermatevi! Questa festa è terribilmente importante, perché stasera sceglierete la futura moglie-.
Malfoy sbarrò gli occhi -Moglie?- Blaise gli prese la camicia stringendola tra le sue dita mulatte
-Oh si, ci sono donzelle assai carine che vi aspettano-
Sai che novità. Ho sempre la fila dietro la porta della mia camera, pronte a mettersi sotto le mie lenzuola e ovviamente, io sono sempre attivo. Pensò il platinato con sguardo fiero.
- In quel libro di favole si raccontava proprio una storia come questa!- Disse Draco ricordandosi del libro che poco prima aveva sfogliato, prima di cadere in un sonno profondo
-Esatto Draco, quindi adesso muovi il tuo sedere e portalo di là. Se ti opporrai principe, lo sai bene che creerai dei grossi problemi al popolo!- Disse spazzientito.
La sala era piena di ragazze molto carine pronte ad andare da Draco ha chiedergli la mano.
-Mi domando dove sia il principe...o meglio, chi sia- disse una voce soave infondo alla sala.
Si sentì il suono delle trombe che annunciavano l'arrivo del principe.
-Sua altezza reale il Principe!- riferì Blaise Zabini davanti alle scale della sala da ballo da dove Draco fece il suo ingresso.
 Draco! pensò Hermione, che arrossì al pesiero di aver anche solo pensato il suo nome.
Un branco di ragazze corse incontro a lui che spaventato andò indietro sbattendo contro il muro in marmo alle sue spalle, mai gli era capitata una cosa simile.
-Presto guardie, proteggete il principe!- urlò Blaise.
Le guardie si misero davanti al principe impedendo alle ragazze di passare.
-Per favore principe balli con me!-
-No! Con me!-.
A parlare erano state, Lavanda Brown e Pansy Parkinson .
Che ci fanno loro qui? Si chiese Malfoy.
- Principe posso ballare io con lei?- Chiese Astoria Greengres con fare provocante.
C'è pure lei! Pensò sconfitto Malfoy  -Come mai sono qui? Eh?! Oh...- lo sguardo del Serpeverde si posò su una ragazza infondo alla sala.
-Hermione- sussurrò lui, per non farsi sentire, le gote rosa per la sorpresa di aver pronunciato, anche solo sussurrato il suo nome.
Hermione lo guardò negli occhi e sussurrò: -Draco- e di nuovo arrossì, stettero a fissarsi per qualche secondo essendo poi interrotti da Blaise.
-Principe, preferite quella dolce donzella laggiù?-
-Cosa? N-no, Blaise aspetta un secondo!- Zabini non lo ascoltò e diede ordine alle fanciulle nella sala di farsi da parte, così come le guardie.
-Damigella laggiù, avvicinatevi al cospetto del principe!-Urlò indicando Hermione con l'indice.
Lei diventò rossa, più di quanto già era e lentamente si avvicinò alle scale.
-Forza principe!- Gli diede una spinta, per incoraggiarlo, e lentamente e molto imbarazzato si avvicinò ad Hermione.
-Che cosa ci fai tu qui?-iniziò lei
-Stavo per chiederti la stessa cosa, che ci fai tu nel mio sogno?- rispose lui.
-Come il tuo sogno? Questo è il mio sogno!-
-Cosa? Quindi tu sei Cenerentola?-. Lei mise il broncio si portò le mani sotto il seno e rispose.
- Si, infatti, perché? Ti dispiace? Sono proprio io.-
-Non volevo dire questo-
Hermione guardò in basso, con gli occhi luccicanti.
-Cosa c'è, non sto bene vestita così? Lo so che sono una sanguesporco, però...- Draco le prese il mento costringendola a guardarlo e con sguardo malizioso e provacante disse -Sei bellissima-
-Come?-
Blaise, dopo aver assistito alla scena, si girò e fece segno a l'orchestra di iniziare a suonare.
Draco si inginicchiò, le prese la mano gentilemente, la portò alle labbra e le diede un dolce bacio.
-Cenerentola, ti va di ballare?-
-Cosa? Ecco io, non credo di esserne capace!- la prese per la vita e la strinse di più a se
-Tranquilla, tanto questo è un sogno, se vogliamo possiamo fare qualsiasi cosa-
-Hem, ok- rispose un po'insicura.
Iniziarono a volteggiare per la sala, erano stupendi, tutte le ragazze erano emozionate.
Lavanda guardò Astoria con un sorriso e gli occhi luccicanti.
-Detesto ammetterlo, ma quei due sono bellissimi insieme-
Draco guardò Hermione con sguardo interrogativo -Non ho ancora capito se sei tu ad essere entrata nel mio sogno, oppure, sono io ad essere entrato nel tuo-
La Grifondoro trattenne una risatina e Draco sorrise a quel gesto.
 Dopo un po' che ballavano, Herm pestò il piede a Draco -Scusa!- Draco si staccò dal contatto che aveva con Hermione per abbassarsi e toccarsi il piede.
-Ma che...mi hai fatto male, quindi, fammi vedere una cosa!-, e dopo questa breve affermazzione, tirò un calcio allo stinco della riccia anche se piano alla ragazza aveva creato un leggero dolore
-Ahi! Dico sei impazzito?!-
-Granger, se ti ho fatto male come è possibile che questo sia un sogno?!- Hermione lo guardò irritata.
-Non so cosa stavi tentando di sperimetare, ma quello che so: è che non c'è bisogno di prendermi a calci!- furiosa gli tirò uno schiaffo,
- Ahi! MA GUARDA CHE IL MIO ERA UN ESPERIMENTO!-
Avevano gli occhi puntati addosso e iniziarono ad insultarsi, venendo interrotti dallo scoccare della mezzanotte.
-Accidenti devo andarmene!-, iniziò a correre per le scale del castello, inseguita da Draco. 
-Aspetta!- 
-Che vuoi ancora?!- Disse lei fermandosi di scatto, un po' speranzosa, anche se in realtà non sapeva cosa sperava, forse, in un paio di scuse(?).
-Devi perdere la scarpa sennò la storia non andrà avanti!-
Che cosa?! Ma guarda te questo! Si tolse la scarpetta e gliela lanciò addosso.
-Ecco tieni la tua stupida scarpetta!- Urlò, andandosene sotto lo sguardo irritato di lui.
-Che caratteraccio- disse Malfoy a se stesso alzando un sopracciglio,e continuando a guardarla andare via.
 **
-Stiamo cercando la propretaria di questa scarpetta, vi prego di provarla- disse Zabini sul luscio della porta dove abitava "Cenerentola".
-Il principe ha ordinato che tutte le fanciulle indossassero questa scarpetta-
-E a quale scopo? Tanto sappiamo che non è nostra...- disse Luna annoiata.
Blaise continuò - Allora c'è qualche altra ragazza in casa?-.
-Dunque...- disse Luna
-Su non facciamola tanto lunga-, disse Ginny -Non ho mai amato questo pezzo della storia- si girò e chiamò Hermione dal fondo delle scale -Cenerentola!- urlò senza ricevere risposta.
-Cenerentola! Cenerentola! Vieni e prendi la tua scarpetta!- urlò poi Luna.
Hermione scese di malavoglia e si infilò la scarpetta.
-Che bello calza a pennello, abbiamo trovato la principessa!- disse il mulatto Serpeverde battendo le mani di gioia.
Si, che felicità... Pensò lei ironica.
**
 
Ed eccoci qua, arrivati al giorno del matrimonio, che tale non è definibile.
-Perché litigano?- chiese Luna a Ginny mentre vedeva avanzare all'altare Draco ed Hermione,
-Boh, mi picerebbe tanto saperlo- concluse Ginny esasperata.
-Cosa? Silente?!- urlarono i due ragazzi sorpresi appena arrivati all'altare.
-Cosa ci fa lei qui?- Chiese lui stupito
-E' inconcepibile...un ex Mago, ormai morto, che cerca di sposare me e una mezzo...-non finì la parola che Silente lo interruppe
-Tutti e due zitti! Io adesso sono qui per unirvi in matrimonio- entrambi diventarono rossi.
Perché devo sposarmi con Malfoy? Si chiese lei.
Perché mai dovrei sposare la Granger!.
Si guardarono per un breve istante, per poi voltare lo sguardo subito dalla parte opposta.
Ad'ogni modo...adesso che dovremmo fare? Si domandò la Grifona.
-Senti Hermione...ecco, voglio dire, non credi che ci stiamo comportando da stupidi?- si gira  a guardarla- Voglio dire, siamo in un sogno, almeno qua potremmo evitare di litigare non ti pare?-
-Odio doverlo ammettere, ma hai ragione, non capita mica tutti i giorni di essere una principessa-. Si voltarono verso Albus e fecero di si con la testa.
-Perfetto, adesso sugellate questo matrimonio con un  bacio! E che sia lungo e pieno di sentimento!-.
-COSA?!- dissero tutti e due.
Ma che gli è preso a Silente! Si sta comportando in modo ridicolo!
Mamma mamma, e adesso che faccio! Io devo baciare Draco?
Oh no, ma perché adesso devo baciarla? Va bene che è solo un sogno però...
So che non c'è nulla di reale...però......magari sarà bello...
disse lei per poi continuare, se è con Draco...
Se va bene per Hermione, va bene anche per me.

Si girarono l'uno verso l'altra e si avvicinarono -Abbraciami e chiudi gli occhi- disse lui, Hermione annuì e fece come richiesto.
I loro corpi erano vicinissimi, le mani di lei erano appoggiate sul petto di lui e quelle di lui sulle spalle di lei.
I loro visi erano vicinissimi e le loro labbra anche. Si sfioravano, i loro respiri si mescolavano.
Draco poggiò le labbra sulle sue, iniziando a muoverle lentamente, sentendo dopo qualche secondo le labbra di lei muoversi. 
Se questo è un sogno non vorrei svegliarmi mai più. Pensarono all'unisono i due ragazzi, mentre il bacio iniziava a farsi più passionale.
Purtroppo,  però, i sogni come le favole devono finire e così fu.

 
**

-Ragazze! Avete visto il mio libro?- chiese una ragazzina Corvonero a delle sue compagne, che rispondendo con un no se ne andarono.
La ragazzina entrò nelle cucine in cerca del libro, dove era sicura, fosse stato l'ultima volta, quando vide  due caposcuola alzò un sopraccciglio e urlò -SVEGLIA-
Draco e Hermione si svegliarono di soprassalto.
-Che-che cosa è successo?- chiese Hermione.
-Non lo so, però mi ricordo che stavo leggendo e ad un tratto, mi sono addormentato- rispose Draco.
-Anch'io, ho fatto un sogno stranissimo-disse Hermione
-Pure io-, rispose Draco.
Hermione continuò -Ho sognato di essere Cenerentola-
 -Pure io-
-Hai sognato che eri cenerentola?- Chiese la Grifondoro sconvolta, 
-Ma no! Ho sognato che tu eri Cenerentola-
-Ah...io ho sognato che  ballavo in un castello...-
-Pure io- si fissarono e dopo due secondi divvenero entrambi rossi.
Non ci posso credere, Malfoy ha fatto il mio stesso sogno.
Non ci posso credere, la Grenger ha fatto il mio stesso sogno.
-Eccolo il mio libro per l'educazione interattiva!- Gridò la bambina che li aveva svegliati.
Hermione e Draco sbiancarono, cos'era quello? Come hanno fatto a non capirlo subito!
-Ah, quindi è tuo?- chiese Hermione.
-Emh, si...delle mie compagne Tassorosso, me l'hanno preso, perché volevano vedere se i ragazzi che gli piacevano le amavano, vedete questo non è come gli altri libri per l'educazione interattiva, dove se lo leggi dormi entri dentro il libro e svolgi a modo tuo la storia, ovvero, la cambi del tutto, con questo libro si vede anche alla fine i veri sentimenti dei protagonisti...praticamente chi legge diventa il protagonista ed è costretto a seguire la storia pari pari al libro e se a leggere sono delle persone che provano qualcosa, anche solo attrazione l'uno per l'altra alla fine del racconto si vedono i veri sentimenti dei protagonisti. Vediamo un po' come è finita la storia-. Disse la Corvonero.
-No, fermati!- Dissero in coro i due Caposcuola.
-Che succede?- chiese tranquillamente e ingenuamente lei.
-Questo, verrà sequestrato!- Disse Draco.
-Aspettate, ma è il mio compito di babbanologia!- Hermione chiese risposte dopo quella affermazione.
-Ecco...dovevamo far diventare un libro di favole così...però...ecco...ho sbagliato, non volevo che succedesse così, diciamo che ho sbagliato il compito, però l'ho finito ieri sera e ci ho messo  una settimana. E in più è per oggi, non avrei il tempo di rifarlo, anche se solo lo volessi! E in più le mie compagne mi hanno copiato il mio libro...e vedendo quei piccoli difetti, beh hanno evitato di farli!-
Hermione guardò Draco e lui rispose con un cenno della testa.
-Facciamo così- iniziò la riccia
-Tu, ci dici come resettare la storia e noi chiederemo alla tua professoressa, di darti ancora una settimana- continuò Draco.
-Non farebbe mai questa eccezzione, nemmeno per il suo studente preferito!- commentò la Corvonero.
-Oh, noi ci inventiamo una scusa convincente, ci prendiamo una parte della colpa,e poi riveliamo che ti hanno preso il libro e copiato le tue compagne di stanza, infondo ho sempre saputo che i Tassorosso sono...- disse Draco senza finire
-Sono tutti degli idioti- la Granger lo conosceva, lui non cambiava mai battute.
La Corvonero li ringraziò e disse ai due come resettare la storia, poi lei prese la toga la diede a Draco e ringraziandolo, si diresse verso la classe di babbanologia, seguita dalla serpe.
-Professoressa?- chiesero entrambi i caposcuola.
-Si? Cosa c'è?- Hermione spiegò la situazione alla professoressa, però lei la conosceva, era cocciuta, quindi si stupì quando gli disse che gli concedeva da oggi fino a Lunedì, non sarebbe stata una settimana, ma speravano che per la ragazza andasse bene comunque.
Andarono da lei e gli spiegarono la situazione, lei radiosa li salutò e li ringraziò, era contenta che i due ragazzi più inteligenti e brillanti di tutta Hogwart l'avvessero aiutata, anche se 4 giorni non erano sufficenti, lei se li sarebbe fatta bastare.
**

-Senti Malfoy...- disse Herm tutta rossa
-Si?-
-Riguardo il bacio...- Draco capì a cosa si riferisse, e diventò rosso, per quanto la sua pelle poteva permetterglielo.
-Si?-
-E'...è stato bello- Draco la guardò, per poi abbassare subito lo sguardo, Hermione era inpiedi davanti la finestra di uno dei tanti corridoi di Hogwarts che continuava a guardare il cielo pensierosa e imbarazzata.
Stava per andarsene dopo non aver sentito nemmeno una risposta, pensando che lui non ricambiasse il suo pensiero sul bacio. Si staccò dalla finestra e fece per andarsene, ma lui la bloccò con la voce.
-Già...- Hermione si girò e lo guardò, aggrottò la fronte.
-Cosa?- chiese insicura, credendo di non aver sentito quelle tre lettere.
-Ho detto: già è stato bello- Hermione gli sorrie, si avvicinò a lui e gli diede un bacio sulla guancia
-Grazie- se ne andò lentamente verso la sala grande, la sua camminata era talmente lenta che poté udire ciò che disse il biondo
-No, grazie a te-
Hermione si fermò, si girò e sorrise a Draco, che ricambiò, più che altro sembrava un ebete, con un sorriso dolce e sincero.
Ma Grazie per cosa?
I due ragazzi a quella domanda forse dettata dalla loro testa, decisero di rispondere con il loro cuore. 
Per provare ciò che provo io.

 
       Fine...
  
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