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Autore: Mew_vale    09/01/2016    2 recensioni
Prima di leggere questa storia, vi consiglio di dare un’ occhiata ad “Alternative Story”, dato che questa FanFiction si collega a quella storia.
Abbiamo lasciato Beatrice in procinto di partorire, un Armando ansioso ma anche spaventato dalla prospettiva di diventare padre (come chiunque diventi genitore per la prima volta) Marcella che, dopo aver lasciato l’ Ecomoda, ha presenziato a qualche consiglio di amministrazione dopo di che è sparita. Di Mario nessuno ha più avuto notizie… Mentre Patrizia e Daniele sono convolati a nozze.
Nel frattempo, sono passati 27 anni: alla fine di “Alternative Story” vi ho regalato una chicca in cui Camilla Mendoza, primogenita di Armando e Betty, attraversava la navata in abito bianco; Ad attenderla all’ altare David Valencia, primogenito di Daniele e Patrizia. Ma si saranno sposati? Anzi, si sposeranno? Perché ebbene sì, la nostra storia inizia da prima delle nozze. All’ Ecomoda, entrano nuovi personaggi tra cui la prole dei Mendoza, dei Valencia e della famiglia Mora. Può accadere di tutto!
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Store di Ecomoda'
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CAPITOLO 36
 
 
Francesco
Con la mia auto seguo Diego fino a che non entra nel cortile di uno stabile sito poco lontano da Ecomoda. Mi domando, cos’ha in mente di fare? Parcheggio accanto alla sua auto sportiva, smontiamo all’unisono dalle nostre vetture quando un uomo sulla trentina ci viene incontro.
<< Vicente, grazie del favore! Ti presento il mio amico Francesco. Francesco lui è Vicente Sierra, party planner! >>
<< Molto piacere. >> Saluto quel tale stringendogli la mano. Party planer? Vuole organizzare una festa?
<< Piacere mio. Diego, le cose che hai richiesto sono pronte e si trovano laggiù! >> Gli indica il tipo.
<< Bene allora carichiamo e non ti facciamo perdere altro tempo. Grazie per la pazienza! >> Diego e il suo amico si stringono la mano dopo di che Vicente sparisce dentro di ciò che sembra essere un magazzino.
<< Perdonami Diego… A che diavolo ci servono delle transenne di quelle che si usano per bloccare il traffico stradale? >> Domando preoccupato. Lui abbozza un sorriso posandomi in mano due scatoloni.
<< Vedrai! >> Si limita a rispondere tutto soddisfatto. 
<< E dentro questi scatoloni cosa c’è? >> Domando.
<< Lumini! >> Risponde lui, sempre più enigmatico. Andiamo bene! M’indica di caricare le transenne sulla mia auto che è più grande. Abbassando i sedili posteriori dovrebbero entrarci, spero!
 
 
Marcella
<< Chissà che tipo è la nipote di Mario! >> Si chiede Mariabeatrice, non interrompendo il suo allenamento sulla cyclette.
<< Spero solo che vada d’accordo con Alex visto che sono cugini! >>
<< Non ti sei fatta dire il suo nome? >> Scuoto il capo.
<< La conosceremo domani sera. >> Rispondo a mia sorella, quando Brigida, la governante, entra nella stanza.
<< Che cosa succede Brigida? >> Le domando.
<< Scusate signore, ma c’è una visita per voi! >> Ci fa sapere.
<< Di chi si tratta, si è fatta dire il nome? >>
<< Certo, signora Marcella. Si tratta di vostra cognata Patrizia. >> Rivela con nostra sorpresa. Mariabeatrice scende dalla cyclette ed entrambe usciamo dalla piccola palestra e attraversiamo il giardino sul retro per raggiungere la casa. Arriviamo con passo svelto il soggiorno e sì: Patrizia si trova in casa mia. Resto immobile mentre la mia mente torna indietro di ventisei anni circa. Patrizia si volta e non mi stacca gli occhi di dosso, come faccio io con lei, mentre Mariabeatrice la saluta con calore.
 
 
Mi trovavo a un pranzo in famiglia a casa di Daniele e Patrizia il giorno in cui appresi la notizia della gravidanza extra coniugale di Patrizia. Il pranzo procedette diciamo stranamente visto il silenzio di Patrizia e la strana espressione corrucciata di mio fratello, le uniche persone a parlare a quel tavolo fummo io e MariaBeatrice. Mio fratello si scolò un bicchiere dietro l’altro mentre Patrizia si assentò più volte in preda a strani rigurgiti.
<< Daniele va tutto bene? >> Gli chiesi.
<< No Marcella, o non starei imitando Bacco! >> Rispose lui acidamente. In quel momento Patrizia tornò al tavolo scusandosi per essere scappata via.
<< Tesoro, hai mangiato qualcosa di avariato? Non ci avrete avvelenato spero! >> Commentò con divertimento mia sorella. Mia cognata e mio fratello si scambiarono uno sguardo breve ed eloquente.
<< Marcella, Mariabeatrice abbiamo indetto questa colazione per darvi una notizia. >> Introdusse Daniele spostando gli occhi su un’imbarazzata Patrizia.
<< Non ho mangiato qualcosa che non era buono, ultimamente vomito qualsiasi cosa io ingerisca. >> Balbettò Patriza.
<< Patrizia… Sei malata? >> Chiesi con preoccupazione. La mia migliore amica, mia cognata e la madre del mio adorato figlioccio non poteva morire così giovane!
<< No Marce… Sono incinta. >> Annunciò mettendo fine alle nostre fantasie. Questa notizia è tutto l’opposto di ciò che avevo pensato pochi attimi prima, e allora come mai avevano quelle facce da funerale? La prima ad alzarsi dalla sedia fu Mariabeatrice che si precipitò ad abbracciare Patrizia per poi passare a congratularsi con Daniele. Notai subito che non erano molto contenti…
<< E’ una splendida notizia, anche se, suppongo, non l’avevate programmato! >>
<< Non è questo il problema Marcella! >> Rispose mio fratello, enigmatico. << Perché non racconti loro tutto quanto? >> Esortò sua moglie.
<< INGRID! >> Chiamò a gran voce Patrizia. Nella stanza entrò la loro cameriera, una giovane ragazza al loro servizio da pochissimo tempo, dai capelli neri e gli occhi celesti.
<< Mi dica signora. >>
<< Può portare fuori i piccolini? Se non ti dispiace Marcella. >> Chiese Patrizia, riferendosi a mio figlio e a David che all’epoca erano due neonati.
<< Certamente. Ecco la borsa con il cambio dei pannolini! >> Indicai a Ingrid, che era stata assunta anche come tata per David e aiuto a Patrizia.
Ok, era grave se Patrizia aveva preteso di far uscire i piccolini dalla stanza. Si assicurarono che Ingrid si fosse allontanata prima di riprendere il discorso.
<< Ci spiegate una volta per tutte cosa sta accadendo? Mi sto agitando! >> Intervenne mia sorella.
<< Vi devo confessare una cosa. >> Iniziò Patrizia mentre Daniele si versò l’ennesimo bicchiere di Cabernet. << Il figlio che aspetto non è di Daniele, io l’ho tradito con Nicola Mora. >> Ci confessò a testa bassa dalla vergogna.
<< Oh… >> Fu il commento di Mariabeatrice mentre io rimasi senza parole!
<< Con Nicola Mora? >> Cercarono conferma le mie orecchie e Patrizia annuì. << Quando è successo? >>
<< Sono incinta di cinque settimane. >>
<< Chiederò il divorzio. >> Ci informò Daniele, Patrizia iniziò a singhiozzare.
<< Daniele, capisco che per te sia un affronto imperdonabile ma davvero vuoi mettere fine al vostro matrimonio? Davvero pensate non esista soluzione? >>
<< IO NON LO VOGLIO IL FIGLIO DI QUEL SANTIMBANCO! >> Tuonò mio fratello, sbattendo il pugno sul tavolo talmente forte da farci sussultare. Mariabeatrice cinse Patrizia per le spalle.
<< Danielino, pensaci bene! Patrizia ha commesso un grosso sbaglio ok, ma io credo che esista il modo di far convivere le due cose! Non puoi certo lasciarli in mezzo ad una strada, ragiona! >> Provò a farlo ragionare Bea.
<< Bea, a lui non importa della sorte di Patrizia e di quel bambino! Certo, anche tu Patrizia farti ingravidare dal primo che passa, conoscendo tuo marito! Mai sentito parlare di profilattici?! >> La rimproverai.
<< Inoltre trovo molto stupida la mossa di confessarlo a tuo marito! >> Commentò sotto voce, ma non abbastanza, Bea, rivolgendosi a Patrizia.
<< Tu Marce conosci perfettamente le condizioni in cui ho versato in questi ultimi mesi! E’ la prima volta in sette mesi, cioè dalla nascita di David, che tuo fratello mi fa l’onore di presenziare a tavola!! >> Tuonò Patrizia rivolto a Daniele.
<< Ricominci con il solito lamento? “Daniele non c’è mai, Daniele lavora, Daniele porta a casa quei soldi che mi fanno tanto schifo! Che bello sarebbe se facesse l’impiegato 8 ore al giorno e portasse a casa una miseria, almeno potrebbe stare con me, che mi accontento di poco, e con nostro figlio”! >>Le rispose a tono Daniele lasciando Patrizia pietrificata la quale scappò via in lacrime, seguita da Bea.
<< Hai esagerato Daniele! Non credo che Patrizia abbia mai detto che le fanno schifo i tuoi soldi come non credo che tu non abbia mai trovato una Domenica libera per potarli al mare! >>
<< Per guadagnare quei soldi che le fanno tanto schifo, sono costretto a stare fuori casa tutto il giorno, perciò NO! NON PENSO CHE QUESTA SIA UNA GIUSTIFICAZIONE AL SUO TRADIMENTO! >>
<< SMETTILA DI PREDERE IN GIRO TUTTI, DANIELE! TU NON STAI A CASA PERCHE’ C’E’ UN NEONATO, PERCHE’ NON VUOI CAPIRE CHE LA TUA VITA E’ CAMBIATA! NON CERTO PERCHE’ SEI OBERATO DI LAVORO! >>
<< Balle! Tuo fratello viene cornificato e deriso e tu fai a me la predica. Grazie davvero Marcella! >> Rispose Daniele, sbattendo la porta di casa prima di abbandonarla.

 
<< Marcella, ciao. >> Mi saluta Patrizia, dopo ventisei anni o giù di lì.  << Mi dispiace se non ho avvertito prima di piombare qui… Ho trovato l’indirizzo sulla guida. >>
<< Ciao Patrizia, non è un problema. >> Esitanti ci avvolgiamo in un desiderato abbraccio.
<< E Daniele? >> Chiede Mariabeatrice.
<< Daniele è in viaggio, pure lui. >> Risponde Patrizia, raccogliendo una lacrima.
<< Che cosa succede Patrizia? Avevo capito che stavate risolvendo le cose! >> Interviene Mariabeatrice.
<< Daniele mi ha confessato una cosa… >> Inizia a singhiozzare Patrizia. Oddio, la storia infinita! Che altro è successo?
 
 
 
Diego
Sono in trepidazione per ciò che ho in mente e spero che fili tutto! Se la mia piccola si dovesse affacciare da quella finestra prima che io abbia finito l’allestimento, la sorpresa non riuscirebbe!
<< Sistema le transenne, stasera per di qua non dovrà passare neanche un monopattino! >> Ordino a Francesco il quale resta immobile.
<< Vorresti modificare la viabilità a tuo piacimento? E se qualcuno dovesse avvertire la polizia cosa pensi di raccontare? >>
<< Che sono impazzito per amore! >>
<< Apposto siamo! >> Commenta Francesco rassegnato mentre si carica in spalla una transenna per raggiungere il punto esatto della strada dove collocarla. Nel frattempo io inizio a comporre la scritta con i cerini, facendo al meglio che posso!
<< Cerchiamo di fare delle lettere della stessa misura! >> Ordino, prendendo le misure con l’ausilio di un metro.
<< Agli ordini Presidente! Senti, te la posso fare una domanda? So che tu ed io non siamo così in confidenza… Comunque, conosci bene Michael Valencia? >>
<< No, non direi. Ci siamo frequentati poco al di fuori dall’azienda! Certo povero ragazzo, Daniele poteva anche moderare la sua reazione alla notizia della sua omosessualità, non ha mica scoperto di avere un figlio che di mestiere fa il serial killer! >>
<< Nonostante viviamo nell’anno 2028 certa gente è rimasta nel Medioevo! >>
<< Ha reagito così anche tuo padre? Isabella mi ha detto che sei gay… >> Spiego, rispondendo alla sua domanda inespressa. << Me l’ha detto perché… Bhe, mi vergogno per la figuraccia fatta ma ero verde di gelosia quando mi ha detto che le hai fatto un massaggio. >> Rivelo. Di tutta risposta Francesco scoppia a ridere.
<< Gusti sessuali a parte Isabella è una sorellina perciò che io sia omosessuale o meno è ininfluente, tranquillo. Comunque sì, non parlo con mio padre da sette anni. >>
<< Ti piace Michael? >>
<< Sì, m’interessa. Siamo usciti insieme ma non era molto presente a se stesso! >>
<< Starà attraversando il periodo difficile! >> Gli suggerisco.
<< Credimi nessuno lo comprende meglio di me. >>
 
 
Francesco
Sono ormai passati sette anni dalla fine, non solo del mio rapporto con papà, ma anche dalla fine del mio primo amore. Le due settimane seguenti alla confessione a papà sono state un inferno poiché alloggiavo una notte a casa di quell’amico e la notte dopo a casa di un altro.
 
<< Quante volte te lo devo dire?! Mi sta solo ospitando! >> Spiegai per l’ennesima volta a Jacob.
<< Non puoi non sapere che tu gli piaci! Non fare il finto tonto! Voglio che te ne vai da lì e che vieni a stare da me. >>
<< Ti ho già spiegato che non voglio forzare gli eventi e vivere insieme per farti stare tranquillo e non come progetto, tralasciando il fatto che ho diciotto anni e non vedo il motivo per cui dovrei bruciare le tappe. Ascoltami, non vengo da te perché non ti amo ma perché voglio procedere per gradi e quando cercheremo una casa nostra sarà perché abbiamo dei progetti e quando saremo realizzati e non perché non so dove altro andare o per placare le tue gelosie assurde, lo capisci? >>
<< Allora preferisci vivere come un nomade? >>
<< Sai perfettamente che non è una condizione che mi sono cercato! Non ho chiesto io a mio padre di mandarmi via da casa di punto in bianco! >>
<< Bene, vedo che hai già deciso di porre fine alla nostra relazione! >>
<< Che cosa? Ma che cazzate stai dicendo? >> Domandai, alzando gli occhi al cielo, esasperato. << Magari sei tu che cerchi una scusa per chiudere, visto che i tuoi discorsi non stanno in cielo né in terra! >>
<< Se la pensi così tolgo il disturbo! Non disturbarti a cercarmi!! >> Sentenziò, abbandonando la casa di Silvia. La mia amica sbucò poco dopo dalla cucina.
<< E’ meglio così sai? Quel tipo è geloso compulsivo! Voleva averti sotto lo stesso tetto unicamente per tenerti sott’occhio! >>
<< Speravo che cambiasse… >>
<< Sai cosa dovremmo fare te ed io? Andare a vivere insieme. Ci ragiono da un po’, cosa ne pensi? >>
<< Mmmh. >> Mugugnai in segno d’assenso. L’idea non era malvagia!

 
Il tempo è volato e, assorto nei miei ricordi, non mi sono accorto che abbiamo completato la scritta. Soddisfatti, ci allontaniamo contemplandola.
<< Mi piace e sembra dritta. Accendino? >>
<< Eccolo capo! >> Rispondo a Diego, passandogli l’accendino.
 
 
 
 
Armando
<< Si può sapere cos’avete tanto da confabulare? >> Domando alla banda delle racchie al completo, sbucando alle spalle di mia moglie. E’ tutta la sera che stanno in cerchio e sussurrano!
<< Armando, mi hai fatto prendere un colpo! Berta stava raccontando che la ragazza di Lorenzo ha firmato il contratto come modella di sartoria. >>
<< Ci siamo sbarazzati della bionda finta junior! >> Commenta Sandra.
<< Era anche ora visto che quella cretina non ha mai fatto una mazza! Non sapevo che la fidanzata di Lorenzo fosse una modella, non lo avevo capito! >> Strano, in effetti, che si fosse messo con una che di mestiere griglia hamburger!
<< Non fa la modella, per la verità non ha alcuna esperienza nel campo visto che ha studiato turismo e lavorato come centralinista. Ugo è rimasto abbagliato dalla sua bellezza che si è assunto la responsabilità di insegnarle il mestiere. Lo conosci amore mio! >> Mi spiega mia moglie.
<< E dobbiamo dire che la ragazza se la cava molto bene per non avere esperienza! >> Commenta Annamaria.
<< Secondo me oggi ha litigato con Lorenzo! >> Afferma Berta. Che pettegole, non sfugge loro nulla!
<< A proposito, ma dov’era oggi Lorenzo? >> Domanda Mariana.
<< Non era in azienda? >>
<< No Betty, è partito d’urgenza per Caracas per recarsi al capezzale di un amico suo e di Diego. Dovrebbe tornare domani di prima mattina! >> Ci spiega Sandra.
<< E’ bello che abbia telefonato per dircelo, non dovevo dare loro il consenso di andare via di casa, fanno ciò che vogliono escludendoci dalle loro vite! >> Commenta Betty.
<< Che fai, mi rubi le battute? >> Le domando, baciandole il capo. << Cosa ti aspetti da quei due? Non ci hanno mai detto nulla, al contrario di Camilla! >> Costato. La mia mostrilla ci chiama anche per dirci che ha la giornata libera, non ci tiene nascoste le cose come fanno i suoi fratelli. La conversazione viene interrotta dallo squillo del mio telefonino.
<< Scusate… E’ Calderon. >> Annuncio, Betty sbuffa. Certo che chiama ad ogni ora del giorno senza contegno!
<< Salve Calderon, ho degli ospiti, ti posso richiamare? >> Taglio.
<< Ciao tigre! Ti rubo solo due minuti. La settimana prossima tornò a Bogotà e ci terrei a vederti per parlarti di una questione importante. >>
<< Non c’è problema, fammi sapere luogo e ora. Riguarda l’azienda? >>
<< No Armando… Riguarda ben altro! Ci risentiamo! >>
<< A presto. >> Concludo, riavvicinandomi al gruppetto.
<< “A presto”? Non dirmi che sta tornando! >> Annuisco a mia moglie.
<< Dice che deve parlarmi con urgenza per darmi una notizia. >>
<< Avrà trovato un cervello? >> Commenta Betty.
<< In saldo semmai! >> Rincara la dose Sofia.
 
 
Isabella
Mi è passata la fame oramai! Ma che fine ha fatto Diego con la cena? Sono andati a pescarlo il pesce per il Sushi?
<< No, non posso credere che ti abbia sentito dire quelle cose! >> Commenta Silvia, alla fine del racconto dettagliato di ciò che è avvenuto nel bagno. Io annuisco con la faccia premuta contro un cuscino a fiori.
<< Non volevo che avvenisse così! >>
<< Devo dire che Diego è stato carinissimo come sempre nella sua reazione a consolarti circa Paola! Quella megera oggi non avrà avuto ciò che si meritava, ma vivrà nella sua illusione che Diego l’ha trattata con riguardo perché le importa di lei e vorrei essere presente quando si strapperà i capelli non appena capirà cos’è realmente accaduto oggi! >>
<< Quanto vorrei andare a casa sua e sbatterglielo in faccia! >>
<< Lascia perdere amica mia e lasciala vivere nella sua ignoranza e nelle sue illusioni! >> Mi consiglia, adocchiando il cellulare.
<< Lorenzo ha richiamato? >>
<< No, per nulla. Cosa devo pensare? >>
<< Dovresti decidere se continuare con questo ritmo o se fargli un discorso serio… Non potrà in eterno mancare agli appuntamenti con te, fisici o telefonici che siano! >>
<< A proposito di fidanzati, il tuo si è perso? >>
<< Provo a chiamarlo! >> Afferro il mio cellulare e in pochi istanti la chiamata viene inoltrata. Sono in ansia, non vedo l’ora di restare sola con lui per capire se lui ricambia o no i miei sentimenti. Oggi non ha risposto alla mia confessione! Mi rendo conto di sentire lo squillo del cellulare di Diego e proviene da fuori. Silvia ed io ci scambiamo uno sguardo perplesso quando sentiamo fischiare.
<< Proviene da fuori! >> Cosata la mia amica. Scosto a tenda della finestra e rimango senza fiato: incredula, paralizzata, il cuore batte a mille e sento gli occhi inumidirsi mentre le labbra si stendono in un sorriso. Silvia apre la finestra per me visto che sono paralizzata! Ci affacciamo ad essa e osservo la scritta al completo e Diego ergersi al centro di essa con le braccia spalancate e un ampio sorriso. Sulla strada che costeggia la facciata del mio palazzo ha composto la scritta “Ti amo anch’io” utilizzando del lumini. Mi porto una mano in viso e ormai le lacrime escono incontrollabili, credo anche di tremare! Silvia estrae il suo cellulare e scatta una foto quando io mi allontano, scendo di sotto e spalanco il portone d’entrata. Sul portone noto la presenza di Francesco.
<< Goditela questa serata! >> Mi augura strizzandomi l’occhio per poi prendere le scale. Diego mi si avvicina, ho le gambe molli! Mi cinge la vita con le braccia ed io gli allaccio le mani sulla nuca.
<< Ti basta come risposta? >> Mi domanda con un immenso sorriso.
<< Io… Non so che dire… >> Balbetto, continuando a piangere. Il mio Diego serra le mie labbra con un bacio che conferma quanto scritto su tutta la strada.
<< Ti amo amore mio, ti amo! Hai aperto il mio cuore con uno sguardo, lo hai scaldato con la prima parola che mi hai rivolto, hai illuminato la mia vita con la tua semplicità, con il tuo timido sorriso, con la tua tranquillità, con la tua gelosia e le tue paure mi hanno dato uno scopo cioè quello di proteggerti e ti amarti. Se ti chiedi com’è proseguita quella conversazione con mio padre gli ho spiegato che non mi verrebbe mai in mente di tradirti perché tu hai tutto ciò che ho sempre cercato in una ragazza. Sei vera, fatta di sentimenti! Sei l’unica donna che io desidero e con cui voglio vivere! >>
Mi confessa premendo la sua fronte contro la mia. Faccio mie le sue labbra accompagnando dolcemente il suo viso contro il mio.
<< Non so davvero cosa dire, non mi aspettavo che facessi una cosa simile! >> Ripeto ancora confusa.
<< Inizierò a preoccuparmi se non dirai qualcosa di diverso! >> Scherza, asciugandomi una lacrima che riga il mio volto.
<< Ti ho amato dal primo istante… >> Riesco a dire guardandolo negli occhi. Nel vortice delle emozioni non ci siamo accorti che anche i vicini si sono affacciati alle finestre! Che imbarazzo!
<< Sembra che abbiamo del pubblico! >> Costato, rossa in volto.
<< Così tutti sapranno che io, Diego Mendoza, sono follemente innamorato di te, Isabella Carissi! >> Ripete, prima di baciarmi nuovamente.
<< Ti dispiace se ci facciamo una foto? Voglio immortalare questo momento! >> Scuoto il capo per tutta risposta. La nostra prima foto insieme! Ci poniamo con la scritta alle spalle e scattiamo diversi selfie, la cosa che si nota di più è il mio sorriso: radioso e felice!
 
 
Patrizia
<< Ecco signore, il the. >>
<< Grazie Brigida, può andare a dormire. Domani mattina si trattenga a dormire un po’ di più, penserò io alla colazione! >>
<< Grazie signora Marcella, buonanotte e saluti il signore e Alexander quando arriveranno. Buonanotte! >> Saluta la cameriera.
<< Buonanotte. >> Ricambiamo Mariabeatrice ed io. Afferro la tazza e vi soffio sopra dato che scotta. Alzo lo sguardo su Marcella e noto che mi guarda di passata. Come può una persona con cui avevi un legame unito diventare un estraneo? E’ stata tutta colpa mia se per ventisei anni non ho avuto accanto la mia migliore amica!
 
 
Scossa dalle lacrime, dopo quel pranzo, mi consolarono Bea e da Marcella.
<< Non so dove andare! >> Costatai.
<< Dici che Daniele ti toglierà la casa? >> Domandò Bea.
<< Daniele mi toglierà tutto! Andremo per la strada! >>
<< Non dire sciocchezze… Verrai a stare a casa mia. >> Si offrì Marcella. << Ma spero per te che proverai a fare ragionale Daniele a farti perdonare! >>
<< A parte tutto nostro fratello ha perso la trebisonda, Marcella! Come può lasciare per la strada sua moglie incinta e suo figlio?! >> Domandò Bea, riferito a David.
<< Su questo ti do ragione e concordo sul fatto che Daniele abbia usato la scusa del lavoro per scappare ai suoi doveri paterni quali cambiare pannolini sporchi e sopportare coliche e pianti strazianti! Non dico che tu ti sia inventata il tuo malessere, Patrizia. Dico che avete sbagliato in egual misura, non era neanche necessario gettarsi tra le braccia di Nicola Mora. Mi auguro che chiuderai la storia con lui! >>
<< Non c’è alcuna storia Marce, è successo una volta e mai più! >>
<< Pensa che sfiga… >> Commentò Bea. Già, quante probabilità c’erano di fare sesso una volta e di restare pure incinta?!
<< Ma perché lo hai raccontato a Daniele? Da te mi sarei aspettata che avessi spacciato questo come figlio di Daniele! >>
<< Concepito in provetta, Marce?! >>
<< Cioè… Da quanto con Daniele non…? >> Mi chiese Bea.
<< Quattro mesi. Non avevo scelta che dirglielo! E’ più facile che sedurlo al momento, credetemi! >>
<< Siete la coppia più scoppiata che conosco! >>
<< Eppure, Marce, per un periodo siamo stati sereni e felici… Tutto è andato a farsi benedire con la nascita di David quando Daniele si è reso conto che non era un bambolotto colui che portavo in grembo ma un vero neonato con vere esigenze! >>
<< Adesso non puoi fare altro che affrontare le conseguenze. Prepara la valigia e le cose di David, starete da me! >>
<< Grazie Marce. >> L’ho ringraziata, abbracciandola.
<< Sarò contenta di passare del tempo con il mio nipotino! >>
Ho passato a casa di Marcella più o meno un mese, mese in cui non ho visto né sentito Daniele fino al giorno in cui ho accompagnato Marcella all’Ecomoda per il consiglio di amministrazione, guidando la sua auto ovviamente visto che ho lasciato pure quella a Daniele!
<< Ripasso all’ora di pranzo, ciao Marce! >> L’ho salutata. Ero pronta a rimettermi in carreggiata quando un cretino si fermò in seconda fila.
<< Devo andarmene, razza d’imbecille! Non vedi che ho accesso la freccia? >> Da quella macchina uscì un uomo che conoscevo fin troppo bene. Mentre lo vidi avanzare verso il posto di giuda dell’auto di Marce il cuore mi balzò fuori dal petto. Daniele si piegò sulle ginocchia.
<< Patrizia… >> Mi salutò, quasi stesse vedendo un fantasma!
<< Daniele… >> Risposi con un filo di voce. Mi schiarì la voce dandomi un contegno prima di proseguire. << Se dici al tuo autista di spostare la tua nuova auto me ne vado visto che sono di fretta! >> Mentii.
<< Stai ancora da Marcella? >>
<< Fammi capire! Hai cacciato di casa me e tuo figlio, non mi hai chiamata per un mese e adesso ti interroghi su come stiamo, su dove abitiamo…? Come ho detto, togliti e già che ci sei vai al diavolo! >>
<< Ti prego, dammi un minuto. Che tu ci creda o no, ti avrei chiamato oggi! Ho bisogno di parlare con te Patrizia. Ascolta ciò che ho da dire e se non ti piacerà ciò che ascolterai potrai anche abbandonare il paese. Ma ascolta la mia proposta! Non ho presentato la domanda di divorzio, spero di trovare un accordo con te. >>
<< Un accordo di che tipo? >>
<< Ti aspetto a casa per l’ora di cena. Ci vediamo questa sera! >> Concluse, allontanandosi dall’auto.
La sera stessa tornai a casa di Marcella verso le dieci. Uscì dalla stanza da letto dei piccoli con un asciugamano poggiato sulla spalla e mi fece cenno di fare silenzio per poi spostarci in cucina.
<< Desideri una camomilla? >>
<< Sì Marce. >>
<< Sono curiosa Patrizia, cosa voleva mio fratello? A che punto siete arrivati? >> Mi chiese ignara di tutto, mettendo il pentolino dell’acqua sul fornello.
<< Tornerò a casa Marce, Daniele ed io non divorzieremo! Abbiamo trovato un accordo! >>
<< Patrizia, mi stai comunicando una bella notizia, soprattutto perché in questo modo David e il bimbo che aspetti avranno una famiglia. E a Nicola hai deciso se dirglielo? O fingerete che sia di Daniele il figlio? >> Mi domandò dopo un abbraccio.
<< Nicola lo sa, vengo da casa sua Marce! >>
<< Non capisco Patrizia, in cosa consiste in vostro accordo? >> Domandò perplessa mentre l’acqua, arrivata a bollore, spense la fiamma.
<< Rinuncerò a questo bambino Marcella e una volta dato alla luce lo affiderò a Nicola, questa è la condizione che tuo fratello ha posto per non divorziare. >> Le confessai. All’epoca infondo mi sembrava una cosa non tanto grave specie perché vedevo il figlio che aspettavo come una fonte di problemi! Marcella rimase interdetta e senza dire una parola si avvicinò alla cucina per spegnere il fornello.
<< Sei impazzita? Non posso credere alle mie orecchie…. E’ FOLLIA PURA! >> Urlò, dimenticandosi dei bimbi che dormivano.
<< Marce… >>
<< NON POSSO CREDERE CHE TU ABBIA ACCETTATO QUESTA PROPOSTA AGGHIACCIANTE! Ti rendi conto cosa significa abbandonare un figlio?! >>
<< UN FIGLIO CHE NON VOLEVO MARCELLA! CHE NON CERCAVO, CHE MI HA PORTATO SOLO DEI PROBLEMI! >> Per tutta risposta ricevetti un manrovescio in pieno volto.
<< Non posso credere che la tua avidità sia arrivata a questo punto Patrizia. Ti voglio fuori da casa mia entro domani mattina, non deve restare neanche un fermaglio che appartenga a te e comunica a mio fratello che si dimentichi di avere una sorella di nome Marcella! >> Sentenziò chiudendosi a chiave nella sua stanza ma non prima di aver portate con sé Alexander.

 
 
<< Ti senti meglio? Ti va di raccontarci cos’è successo e cosa ti porta a casa mia all’improvviso? >> Mi domanda Marcella.
<< Ultimamente sono avvenute tante cose Marcella… >> Esordisco, tormentandomi l’orlo del tailleur che indosso.
<< Io le ho già raccontato ogni cosa. >> Mi spiega Mariabeatrice.
<< Spiegaci cosa ti ha spinto a prendere un aereo da sola! >> Mi esorta Marcella.
<< Avrei dovuto partire con Daniele per un week-end romantico… >>
<< E lui dove si trova? >> Mi chiede Bea.
<< E’ andato da solo sull’isola dove avevamo prenotato. Non ce l’ho fatta a partire insieme a lui! All’ora di pranzo sono passata al suo ufficio a prenderlo e ho sorpreso lui e la sua segretaria (quella zoccola!) appiccicati. Non so cosa sia successo tra i due, Daniele insiste nel dire che gli è saltata addosso e lui ha sopportato passivamente! Questo ha accesso una discussione durante la quale è uscito nuovamente il nome di Ingrid. >>
<< La vostra vecchia cameriera? Pensi ancora che tra di loro ci sia stata una liaison? >> Mi domanda Marcella.
<< Le ho raccontato anche questo! >> Mi rivela Bea cui ho detto tutto in questi anni.
<< Lui me l’ha confessato. >> Rivelo loro lasciandole incredule.
<< Non ti sbagliavi! >> Commenta Bea.
<< Ha detto che è durata quattro mesi, è iniziata quando ha saputo che ero incinta del nostro secondo figlio! >> Racconto loro lottando per non piangere di nuovo. Mi soffio il naso. << Io non posso certo prendermela a male per un tradimento ma ciò che mi fa star male sono le bugie che mi ha serbato! Quante volte in questi anni gli ho chiesto se aveva avuto una storia con lei? >> Domando, non trattenendo più le lacrime.
<< Tante, stando a quanto mi ha raccontato Bea. >>
<< E nonostante tutto ha continuato ad atteggiarsi da marito tradito e offeso, continuandomi a tenermi lontana da Roberta rinfacciandomi il tradimento con Nicola Mora! Che pezzo di stronzo ho sposato! >> Mi sfogo prendendo a pugni il divano di Marce.
<< Come hai detto tu, Patrizia, non sei nella posizione di condannare Daniele per averti tradito ma capisco che scoprire venticinque anni di bugie non sia stato piacevole. >> Commenta Marcella, la quale capisco non se la sente di prendere le parti di nessuno nel mio matrimonio incasinato!
<< Se vogliamo essere fiscali Marce Daniele non ha solo tradito una volta e occasionalmente, come fu per Patrizia, ma ha avuto una relazione e sotto il suo naso per di più! >> Commenta Bea. Grazie per aver sottolineato che mi ha fatto fessa!
<< Si sono comunque colpiti a vicenda! >> Risponde Marcella.
<< Daniele ha anche detto di avermi chiesto di fare altri due figli, Micky e Giulietta, per mitigare i suoi sensi di colpa! Lui non voleva quei figli! >> Spiego, riprendendo a piangere con il viso premuto contro il fazzoletto.
<< Mio fratello non ci sta con la testa… Patrizia si può sapere perché non lo hai mai lasciato? >> Mi domanda Marcella.
<< Perché sono rimasta incinta di Giulio! E quando mi ha rivelato il suo desiderio di volere altri figli credevo che il nostro matrimonio si stesse riprendendo. Avrei dovuto lasciarlo quella sera Marce, quando mi propose di abbandonare il bambino di Nicola… >> Penso ad alta volte, incrociando lo sguardo di Marcella. Mi torna alla mente la sua espressione disgustata e posso ancora sentire il dolore del suo schiaffo!
<< Ai ragazzi lo hai raccontato? >> Scuoto il capo.
<< No, siamo andati via mentre erano chi all’Ecomoda e chi per i fatti suoi. Pensano che siamo partiti per la nostra vacanza, insieme. >>
<< Al tuo ritorno dovresti confrontarti una volta per tutte con Daniele e prendere una decisione definitiva, per quanto pensi di andare via di casa per poi tornare appena Daniele sbatte le ciglia? O stai con mio fratello sapendo che potrebbe nasconderti ancora altre cose e conoscendo il suo carattere lunatico oppure lo lasci definitivamente, fregandotene della casa e del suo denaro! >>
<< A dire la verità Marce Daniele ha stracciato l’accordo prematrimoniale. Mi spettano metà dei suoi averi in caso di divorzio, comprese le azioni dell’Ecomoda. >>
<< E nonostante questo non hai fatto le valigie il giorno dopo? >>
<< Marcella forse all’inizio era così, o non avrei accettato quell’accordo, ma non sono rimasta con Daniele esclusivamente per denaro! Amo tuo fratello, con tutti i suoi difetti! Quando lo capirai?! >>
<< Va bene Patrizia, perdonami! Sono solo rimasta sorpresa da questa storia dell’accordo prematrimoniale poiché non mi aspettavo che lui lo stracciasse e che tu non ne approfittassi per chiedere il divorzio! >>
<< Per tua informazione il divorzio glielo avevo chiesto prima che stracciasse quel’accordo!! >> Affermo con enfasi. Io non sono più la Patrizia che si è sposata per riparare a una gravidanza, perché Marcella continua a pensarlo?
<< Dai ragazze, non litighiamo adesso! Patrizia devi capire che Marcella non può conoscerti come sei adesso, il suo ricordo è quello di una donna che ha abbandonato sua figlia per denaro! >> Spiega Mariabeatrice, un po’ troppo francamente. Abbasso la testa mestamente poiché non so cosa dire! E’ un dato di fatto, l’ultima volta che ho parlato Marce è stato quella sera dopo aver accettato la proposta di Daniele.
<< Comunque, se vi creo troppo disturbo cercherò una stanza in albergo così non dovrete sopportare i miei drammi. >>
<< Non fare la melodrammatica adesso… Resterai qui, con la tua famiglia. >> Interviene Marcella, stupendomi.
<< Grazie Marce. Temevo mi avresti cacciata! >>
<< Ho riflettuto il questi ultimi tempi… Suppongo mi sia venuta voglia di gettarmi il passato alle spalle! >>
<< Allora domani andiamo tutte alla beauty farm? >> Domanda concitata Bea.
<< Marce, non ho visto Alexander e tuo marito! >> Costato. La casa è deserta!
<< Hanno passato la settimana a Los Angeles per lavoro, ma dovrebbero arrivare a momenti! >> Afferma, consultando l’orologio digitale appeso alla parete.
<< Non vedo l’ora di conoscere Russell, Bea mi ha raccontato tante belle cose su di lui. Tra i miei più grandi rimpianti c’è quello di non essere stata presente alle tue nozze! >> Le spiego, rattristandomi di nuovo.
<< Ci rifaremo ragazze! Vado a prendere un bicchierino! >> Risponde Bea dirigendosi verso la cucina, suppongo, quando avvertiamo una macchina fermarsi di fronte al portone.
<< Eccoli! >> Esclama contenta Marcella, aprendo la porta. Vi entrano un giovanotto bellissimo dai corti capelli castani, occhi verdi come la madre. Il mio nipotino era splendido fin da neonato! Lo stomaco non può fare a meno di contorcersi appena lo vedo! L’ho lasciato neonato e lo ritrovo uomo. Marcella bacia suo marito e suo figlio mentre io rimango in disparte. Bea torna con una bottiglia di Whisky.
<< Russell, ti presento Patrizia! Alexander lei è tua zia Patrizia, la moglie di Daniele. >> Ci presenta Marcella. Entrambi mi salutano con un grosso abbraccio.
<< Molto piacere Patrizia, sono contento di vederti in questa casa, finalmente! >> Afferma Russell lanciando alla moglie quello che sembra uno sguardo di rimprovero.
<< Non puoi ricordarti di me dato che l’ultima volta che ti ho visto eri un neonato. Mamma mia come sei grande! >> Abbraccio stretto mio nipote!
<< Benvenuta Patrizia, fa piacere anche a me sapere che avete deposto le armi! >> Mi saluta Alexander.
<< Com’è andato il viaggio? E il lavoro? >> Domanda Marcella, mentre ci avviamo in cucina dove Bea apre la bottiglia a versa un bicchiere a tutti. Brindiamo e ne beviamo tutti un sorso.
<< Un po’ di turbolenza durante l’atterraggio a Miami. Il lavoro è una commissione come un’altra, io dovrò tornare per due o tre giorni la prossima settimana! >> Spiega Russell.
<< Speravo avessi concluso. >> Si lamenta Marcella.
<< No anima mia, ma si tratta solo di tre giorni al massimo. >> Risponde lui, posandole un bacio sui capelli. L’ultima volta che ho visto Marcella con un uomo è stato con quella bestia pelosa di Armando che al massimo le diceva “ciao”, è bello vedere mia cognata innamorata e ricambiata!
<< Scusate ma io scappo! >> Annuncia Alex.
<< Adesso e a quest’ora? Ti sembra il caso, tua zia è appena arrivata e magari vorrebbe conoscerti un po’! >> Lo rimprovera Marcella.
<< Mamma, c’è anche domani! O riparti stanotte? >> Mi domanda. Marcella si porta una mano alla fronte.
<< Un po’ di educazione, ma cosa ti ho insegnato? >> Si lamenta.
<< Non importa Marce, vorrà salutare i suoi amici dopo una settimana di lontananza no? >> Alla mia affermazione Alex diventa color bordeaux.
<< Sì, esattamente. Buonanotte a tutti! >> Saluta fuggendo via.
<< GUIDA CON PRUDENZA! >> Gli urla Marce prima che la porta di casa venga chiusa con enfasi.
<< Ti faccio vedere la casa e la tua stanza! Buonanotte! >> Afferma Bea, prendendomi sotto braccio.
<< Buonanotte e grazie ancora. >> Rivolgo a Marcella e Russell.
<< Buonanotte Patrizia, spero riposerai bene. >> Mi augura Marcella.
<< A domani Patrizia, sentiti la benvenuta! >> Mi sembra un ottimo compagno Russell! Marcella ha trovato l’uomo della sua vita!
 
 
Marcella
No, non mi aspettavo di vedere Patrizia alla porta di casa mia! Mi domando cosa ne sarà del loro matrimonio, vanno avanti così… da sempre direi! Si sono pugnalati a vicenda e nonostante questo hanno continuato a figliare come se fosse il modo per amarsi e persistono nello stare insieme. Se il loro è amore è un amore un po’ contorto!
Appena Bea e Patrizia abbandonano la stanza, Russell mi salta addosso praticamente e questo mi diverte! Mi ritrovo seduta sul ripiano della cucina e le sue mani esplorano la mia schiena.
<< Mi sei mancato così tanto! >> Sussurro tra i suoi baci.
<< Anche tu amore mio! >> Mi risponde, per poi serrarmi le labbra in un bacio. Quando riprendiamo fiato mi domanda cosa ci fa qui Patrizia.
<< Ha litigato con suo marito! >> Esordisco, scendendo dalla cucina e abbassandomi la maglia. << Daniele le ha confessato di avere avuto una relazione di quattro mesi con la loro cameriera, venticinque anni fa, mentre Patrizia era incinta di Giulio. >>
<< E lo ha saputo dopo tutto questo tempo? Tuo fratello lo ha tenuto sempre nascosto? >> Annuisco.
<< Patrizia ha sempre avuto dei sospetti che Daniele ha sempre trovato ridicoli, e ha risposto mentendo alle sue domande! >>
<< Si sentirà piuttosto presa in giro tua cognata, si starà dicendo “potevo risparmiarmi la fatica di dirgli la verità ventisei anni fa!” >>
<< E’ questo che l’ha sconvolta! Doveva partite con Daniele per una mini-fuga romantica quando una discussione ha sollevato di nuovo la questione e Daniele ha confessato ogni cosa. Lui è andato solo su quest’isola dove dovevano andare e Patrizia è piombata qui! Sono rimasta di sasso ma non potevo certo mandarla via senza concederle il beneficio del dubbio… Specie dopo averle rivolto un ramoscello d’ulivo inviandole la mail di auguri e aver accettato quella telefonata. >>
<< Per questo ha scelto di venire qui. Le hai raccontato di Calderon? >>
<< Giusto, Calderon! >> Commento, portandomi una mano alla fronte. << Domani sera verrà a cena con sua nipote, l’unico famigliare stretto che ha. Saremo noi 4, Bea e Patrizia. Suppongo che Alex esca! >>
<< Mi sembra una buona idea, voglio conoscere questo Mario. Come minimo a Patrizia verrà un infarto quando le dirai che è lui il padre di Alex! >>
Effettivamente, lei avrà fatto quel che ha fatto ma io ho mentito alla mia migliore amica e cognata ed a mio fratello sulla paternità di mio figlio!
 
 
 
Paola
<< Quella stupida è rimasta a bocca aperta, completamente spiazzata! Non ha neanche la spina dorsale per parlarmi! >> Racconto soddisfatta a Giulia. Quest’oggi la sciatta ha nascosto la testa sotto la sabbia dalla vergogna!
<< Ma Diego è corso dietro a lei alla fine della riunione e non è rimasto con te! >> Risponde Giulia, mettendomi di fronte alla realtà dei fatti. E’ vero, non posso considerare questa come una guerra vinta ma come una piccola soddisfazione!
<< Un passo alla volta, Diego si renderà conto di quanto sia insignificante quella pulce! >> Rispondo, facendo aderire un abito di Giulia al mio corpo per costatare come si accosta al mio incarnato e al colore dei capelli.
<< Piuttosto, sono rimasta perplessa dal comportamento di Camilla e Roberta! Roberta mi ha ignorato mentre Camilla è diventata di una scontrosità…! >>
<< Avranno le mestruazioni, che posso dirti! Hai visto quello schianto di Massimiliano? >> Mi domanda tutta contenta!
<< No, la reception era vuota come ti ho detto! Ho solo incontrato un maleducato! Mi hai detto poco e niente di come ti sono andate le cose mentre ero via! >> Mi lamento, sedendomi accanto a Giulia che si sta smaltando le unghie della mano destra.
<< Vuoi un riassuntino? Giulio e David quasi non si parlano e hanno fatto a botte per Camilla, papà e Michael sono in rotta dopo la bomba scoppiata pochi giorni fa… >>
<< Ho appreso la notizia! Sinceramente ho sempre pensato che tuo fratello fosse gay! >>
<< E dulcis in fundo… >> prosegue Giulia ignorando il mio commento. << Mamma e papà ci hanno rivelato una cosa che non mi aspettavo… ventisei anni fa mia madre ha avuto un romanzetto con Nicola Mora, ed è rimasta incinta. Per non chiedere il divorzio mio padre ha preteso che abbandonasse la creatura, ovvero Roberta Mora! Ti rendi conto che bestialità?! Sono stata malissimo a stento ho parlato con mio padre per giorni e ho ancora le mie riserve nel rivolgerli la parola! >>
<< Veramente io sapevo già tutto questo. Roberta me l’ha raccontato alla mia festa di fidanzamento! >> Le racconto.
<< Ah però! Io, Giulio e Michael eravamo gli scemi del villaggio! >> Si lamenta, alterata.
<< Baby, cos’avrei dovuto fare, non toccava a me darti questa notizia! Era un compito che dovevano portare a compimento i tuoi e come vedi così è stato! E dimmi avete incontrato Roberta? >>
<< Giulio e Michael sì, hanno avuto un tète a tète con lei. Io non ancora! Per me non è cambiato molto da prima sinceramente, non è che sia mutato molto il nostro rapporto. >>
<< Ma siete sorelle! Non t’interessa neanche un pochino conoscerla più in profondità? >>
<< Suppongo che arriverà anche quel momento! >>
<< Camilla e Roberta prenderanno parte alla festa di domani? >> Domando a Giulia. Sarebbe un’ottima occasione per capire cos’ho fatto a quelle due!
<< Non ne ho idea, mando un SMS a mio fratello! >> Giulia scrive a David e pochi istanti dopo arriva la risposta.
<< Dice che parteciperanno! Dici che dovrei chiedere a Roberta? >> Mi domanda indecisa.
<< Penso di sì, adesso sai che siete sorelle. Se dici che Giulio si è avvicinato a lei falla invitare da lui no? >> Suggerisco.
<< Ottima idea! Sappi che parteciperà anche quel bel bocconcino di Massimiliano, anche se si porterà dietro la plebe! >>
<< La plebe? >>
<< Gli ho detto di portate degli amici e verrà con Jimmy e Anna Contreras! Mannaggia a me e alla mia boccaccia, passerà tutta la sera con quei due! >>
<< Che coraggio, non capisco come tu possa fare dei pensieri su un tipo così mediocre! >>
<< Ti sbagli su di lui! E’ un caro ragazzo e me ne sono accorta una sera in cui ci siamo scontrati in centro. Mi sentii male e lui, nonostante non gli stia molto simpatica, si è preso la briga di soccorrermi. Non vivrà in un attico (con harem per giunta) ma è una brava persona oltre che un bel bocconcino! >> Mi spiega, alludendo a Diego e al suo stile di vita.
<< Ti faccio vedere una sua foto, è su facebook. >> Afferma, scorrendo l’homepage del suo account facebook.
<< OH MIO DIO! >> Esclama, preoccupandomi.
<< Cos’hai letto? >> Le domando, controllando, dalla sua collezione, se ha acquistato smalti nuovi di recente.
<< Qualcosa che non ti piacerà! >> Mi annuncia, passandomi il suo smartphone. Lo afferro con le mani tremanti e sento le forze abbandonarmi…. Non mi sono presa alcuna soddisfazione oggi, e questa ne è la prova! Leggo i post nel profilo di Diego che, pochi minuti fa, ha pubblicato dei selfie con quell’imbecille e una foto di una scritta che dice “ti amo anch’io” realizzata con ciò che sembrano lumini. In diverse foto si baciano, in un'altra lui le bacia una gota. Mi prendo qualche istante per osservarle, giusto per farmi un po’ male! Mi accorgo poi che ha cambiato il suo status sentimentale da “single”, che aveva inserito dopo avermi lasciato, a “in a relationship with Isabella Carissi”. Giulia mi toglie il cellulare dalle mani mentre osservo ancora il pavimento.
<< Mi dispiace tanto… >>
L’ho davvero perso?
 
 
 
Diego
<< Un peso per i tuoi pensieri! >> Le dico, notando la sua espressione assorta. Lei scuote la testa sorridendo.
<< Devo farti confessare con una severa punizione a base di solletico? >>
<< Io stavo pensando a tutti coloro che vedranno il post su facebook, soprattutto le tue ex o le tue amanti… >>
<< Ex amanti semmai! Ascoltami bene zuccona, la mia unica amante sei e sarai sempre tu! La mia amata, la mia compagna, la mia migliore amica… Chiaro? >> Le ripeto, accarezzandole la punta del naso. Lei annuisce e allora la bacio con dolcezza.
<< Ho pensato alle cose peggiori quando non hai cacciato Paola per non parlare di quando mi ha sbattuto in faccia di avere un appuntamento con te… >> Mi racconta con un velo di tristezza negli occhi.
<< Paola ha sfruttato la situazione perché non ha altre armi per combattere contro di te! >> La rincuoro. Pesandoci è davvero caduta in basso se si attacca a queste cose per cercare soddisfazione della sua vita!
<< Devi promettermi che non crederai più ad una sola parola che uscirà dalla sua bocca, e che verrai da me a parlarmene prima di giungere a conclusioni affrettate! Me lo prometti? >> Le domando.
<< Te lo prometto! >> Risponde.
<< Vieni qui! >> La invito, accompagnando il suo corpo su di me fino a che si ritrova seduta a cavalcioni su di me.
<< Mi è giunta voce che hai raccontato a Silvia dell’episodio del golf club! >>
<< Sì, e non dovevo farlo! Silvia ha reagito come una bambina di due anni! >>
<< Mio fratello mi ha telefonato per dirmene quattro! Mi ha raccontato dello sgambetto di Silvia a Roberta. >>
<< Roberta è veramente attratta da tuo fratello? Mi piacerebbe capirlo, dato che esce con mio cugino. >>
<< Non so cosa risponderti. Lorenzo mi ha raccontato che ha passato la notte a casa di Roberta, non si trovava da solo a casa sua. Roberta l’ha aiutato a riprendersi dalla sbronza ma questa è una situazione che si è verificata spesso essendo amici da molti anni. Non è un fatto significativo! Non raccontarlo alla tua amica per favore. >>
<< Certo che no, manderebbe al creatore tuo fratello e lei. Non ho mai visto Silvia comportarsi così per un ragazzo… >>
<< Dovremmo lasciare che risolvano i loro problemi da soli. >> Le suggerisco, posando dei baci sulla sua spalla sinistra.
<< A proposito di tuo fratello, come sta procedendo a Città del Messico? >>
<< Ha concluso tutto… Dovrebbe prendere l’aereo di ritorno tra poco! >> Costato consultando l’ora.
<< Sei preoccupato? >> Mi domanda, accarezzandomi le spalle. Vedo che osserva il mio corpo e il suo volto si tinge di quel leggero rossore che adoro. Non rispondo alla sua domanda in merito bensì catturo le sue labbra in un bacio. Le accarezzo la schiena, le mie mani procedono lentamente lungo il suo corpo e la sento irrigidirsi per poi avvicinare il suo corpo al mio. I nostri corpi aderiscono perfettamente mentre il bacio si fa più appassionato. L’accompagno verso il materasso e i ruoli s’invertono: adesso è il mio corpo a sovrastare il suo. Non posso certo nascondere ciò che provo, desidero fare l’amore con lei, desidero sentirla mia anche fisicamente oltre che spiritualmente. Mi pongo in ginocchio per togliermi la canottiera, non stacco gli occhi dai suoi e noto il suo torace espandersi e ritirarsi lentamente. Torno steso su di lei e mi dedico al suo collo posando dei baci lungo di esso. Avverto le sue mani sulla mia schiena e sussulto. La bacio di nuovo sulle lebbra.
<< Ti amo. >> Ansimo a poca distanza dalla sua bocca.
<< Ti amo anch’io. >> Sussurra lei come risposta. Mi scappa un sorriso e la bacio ancora mentre mi faccio dolcemente largo sotto la camicia da notte che indossa.
<< Diego… >> M’interrompe.
<< Cosa c’è? >>
<< E’ che… Mi sento un po’ stanca… >> Mi confessa scatenando in me diversi dubbi.
<< Ho… Ho fatto qualcosa che non va bene? >> Le chiedo. Lei scuote la testa.
<< No, non hai fatto nulla di male! Ho solo molto sonno… >> Ripete, accarezzandomi le guance.
<< Allora sarà meglio mettersi a dormire, o sarà dura domani alzarsi alle sei per raggiungere Lorenzo all’Ecomoda. >> Rispondo rassegnato, baciandole la punta del naso. Riprendo il mio posto alla destra del letto a una piazza e mezza e mi rimetto la canottiera. Ci rannicchiamo sotto le coperte e lei posa la sua testa sul mio petto. Cosa le è preso? Sembrava andasse tutto bene… Perché si è tirata indietro?
<< Buona notte cucciola, ti amo tanto, ricordalo sempre! >> Le auguro, baciandola per l’ultima volta quest’oggi.
<< Ti amo anch’io, fai sogni d’oro anche tu. >> Mi augura, chiudendo gli occhi. Perché si è tirata indietro?
 
 
 
Silvia
<< La smetti di guardare quel cellulare? >> Mi rimprovera Francesco. Non posso farne a meno!
<< Speravo mi chiamasse prima di prendere l’aereo! >>
<< Hai voluto la bicicletta, e adesso pedala! >>
<< Ma che consiglio amichevole! >> Gli rispondo, sparecchiando la tavola.
<< Prova a chiamarlo tu! Infondo glielo devi, non ti sei comportata molto bene con sua cugina, e una sua amica, ed è normale che si senta risentito. >>
<< Quella non è sua cugina, rammenta! >> Gli ricordo. Non sono consanguinei!
<< Per modo di dire, sì! E’ una persona della famiglia perciò Lorenzo sarà in collera con te! Chiamalo e falla finita! >> M’invita, porgendomi il mio cellulare. Mi allontano chiudendomi nella mia stanza. Spero non abbia ancora preso l’aereo! Compongo il suo numero sperando che non sia ancora arrabbiato perciò che ho fatto a Roberta Mora. Eppure nessuno mi può togliere dalla testa questo pensiero! Quella lì a delle mire su Lorenzo… Ciò che devo capire adesso è cosa sente Lorenzo per lei, se amicizia o qualcosa di più.
<< E’ OCCUPATO! >> Tuono, schiacciando il cellulare sul divano una volta tornata in soggiorno da Francesco. Chissà con chi sta parlando, di sicuro non con Diego che ha di meglio da fare questa sera!
<< Lo richiamerai domani mattina presto! >> Mi consiglia Francesco.
<< Assolutamente no… Se ha voglia verrà da me domani in tarda mattinata come ha promesso e faremo un discorso decisivo. Non posso fargliene una colpa se questa relazione non decolla perché lui è stato chiaro fin dall’inizio. La cosa migliore è chiudere! >> Ammetto con amarezza. E’ inutile che io sia la sola a darmi tanta pena!
<< Se pensi che sia la cosa migliore… Almeno prima di lasciarlo ascolta cos’ha da dire, spiegagli ciò che senti! Non piantarlo con una scusa ma con la verità! >> Mi consiglia.
<< Cercherò di rifletterci stanotte. A te cos’è successo? >>
<< A cosa ti riferisci? >> Mi domanda, come se non si vedesse la mano rossa sulla sua guancia!
<< Alla sberla che hai ricevuto! >> Preciso.
<< Ah… questa! Ho avuto un piccolo diverbio con una pazza squinternata appena sono uscito dall’Ecomoda. Questa tizia mi ha scambiato per un'altra persona! >>
<< E ti ha schiaffeggiato così a cuor leggero? Dev’essere davvero una squinternata! >>
<< Non me ne parlare… Per fortuna c’era Diego con me o quella pazza mi avrebbe fatto anche di peggio! Non mi dava il tempo di spiegarle che si stava sbagliando! >> Mi spiega. Ma quanta gente matta c’è in giro?!
 
 
 
Lorenzo
L’attesa mi sta facendo venire sonno, complice anche l’attività fisica praticata un’ora fa! Per tenermi sveglio decido di chiamare Gonzalo.
<< Buona sera amico mio! >> Mi saluta.
<< Ciao Gonzalo. Volevo chiederti, hai impegni Lunedì mattina? >>
<< Di solito lavoro! >> Risponde, con sarcasmo.
<< Pensavo che potresti passare in Ecomoda, per discutere i dettagli della compravendita dei nostri stabili a Miami. Dovremmo recarci lì quanto prima, se sei interessato. >>
<< Certamente! Alle dieci va bene? >>
<< Va benissimo, dato che abbiamo la riunione alle undici! >>
<< Sei tornato da Città del Messico? >> Mi domanda.
<< Non ancora, dato che non possiedo il dono del teletrasporto. Sto aspettando che chiamino il mio volo. Ho concluso l’affare ad ogni modo! >>
<< Vedrai che filerà tutto liscio, è gente affidabile! >>
<< Lo spero, se così non dovesse essere ti uccido per avermeli raccomandati! >>
<< Hai conosciuto la figlia di Hector? >> Mi domanda con una certa curiosità.
<< Lexie? Sì, l’ho conosciuta. >> Rispondo sbrigativamente. Se la mia avventura dovesse arrivare alle orecchie di Silvia, sarei fregato!
<< Non dirmi che ti sei portato a letto anche lei! >> Esclamo rivolto a Gonzalo, curioso di sapere se ci è stato anche lui.
<< Secondo te? Ma l’hai guardata bene? >> Capisco che le sue domande corrispondono ad una risposta affermativa.
<< A proposito di donne… Silvia come sta? >> Mi chiede. Mi viene l’embolo solo a sentire il suo nome!
<< Non so per quanto la sopporterò. Mi sta urtando e non poco con le sue crisi di gelosia! Adesso  si è messa in testa che tra me e Roberta c’è qualcosa! >> Gli racconto titubante, sperando che non se ne esca nuovamente con la sua idea assurda di sedurre Roberta per assicurarmi i suoi favori finanziari. Non potrei mai sedurla per questo motivo! Generalmente non potrei mai avvicinarmi a lei il modo diverso dall’amicizia!
Sento Gonzalo che scoppia a ridere. Alcune volte si comporta davvero da stronzo!
<< E come può esserle venuta un’idea simile? C’è qualcosa che non mi racconti? Magari hai un’amante! >> Asserisce, riferendosi a Roberta.
<< Smettila di dire stronzate! Non so perché le sia venuta in mente una cosa simile, forse per l’amicizia che ci lega, Silvia di recente è piuttosto paranoica a proposito di donne! >> Generalizzo per scostare l’attenzione da Roberta prima che mi faccia girare i coglioni con frasi offensive su di lei.
<< Allora è importante che tu la tranquillizzi, prima che cerchi conforto in altre due braccia maschili! >> Mi ricorda, riferendosi a Giulio Valencia. E’ vero, non posso allontanarmi da Silvia e rischiare che si getti tra le braccia di Giulio alla prima occasione! Accidenti al giorno in chi le ho raccontato della RDL e del contrabbandiere!
<< Sono abbastanza certo che Giulio stia sfruttando la scoperta di essere fratelli per avvicinarsi a Roberta, con l’intento di scoprire qualcosa sul nostro operato in azienda! >> Gli racconto. << Oggi hanno pranzato insieme, non so ancora come sia andato il pranzo. >>
<< Tienili lontani quei due perché Giulio è furbo e Roberta troppo ingenua e attaccata alla famiglia! >> Mi ricorda. Lo so, la conosco bene!
“Chiamata in corso per il volo 89770 per Bogotà. L’imbarco è al gate 2.”, recita la voce all’altoparlante.
<< Ti devo lasciare, hanno chiamato il mio volo. >>
<< Ci vediamo Lunedì allora, e spero mi terrai aggiornato! A presto amico! >>
<< Ciao, ci vediamo. >> Concludo, afferrando la mia valigia. Un SMS m’informa di un tentativo di Silvia di mettersi in contatto con me, probabilmente mentre stavo parlando con Gonzalo e avrà trovato occupato. Chissà quanti film si sarà fatta! Avrà pensato che fossi al telefono con qualche modella o con Roberta, nutrendo le sue fantasie! Roberta era molto alterata al telefono per quanto successo con Silvia e Dio solo sa cosa mi aspetterà domani mattina quando busserò alla sua porta quando andrò a prendere la mia auto!
Spengo il cellulare e lo ripongo in tasta, ormai è troppo tardi per richiamare Silvia visto che mi sto imbarcando.
 
 
 
Kelly
Durante il volo e il tragitto in taxi mi sono più volte chiesta cos’avrà da dirmi mio zio? La cosa positiva di questo viaggio improvviso a Miami è che ho potuto “seguire” Russell e spero di vederlo nei prossimi giorni!
Quando mio zio spalanca la porta del suo loft ci salutiamo con un stretto abbraccio.
<< Zietto, che bello vederti! >> Lo saluto.
<< Ciao Kelly, accomodati e mettiti comoda! Porto i tuoi bagagli nella camera degli ospiti! >> Si offre, afferrando il mio trolley e il beauty case. Torna poco dopo in soggiorno con due calici di vino bianco.
<< Grazie zio. Inizia a raccontare, cosa c’è di così urgente? Ti sposi per caso? >> Scherzo, sorseggiando il vino.
<< No cara mia, e questo non avverrà mai! Quello che devo dirti è un po’ più importante e inizierò dal principio. Quando tu sei nata io avevo da poco abbandonato l’azienda per cui lavoravo e di cui sono socio minoritario. >>
<< Sì, l’Ecomoda. >> Certo che gli scherzi del destino sono strani! Il mio amante è il marito di una dei soci di mio zio, azioni che diverranno mie un giorno essendo l’unica parente di zio Mario che può disporne!
<< Esatto. La sera in cui abbandonai l’azienda incontrai una donna in un bar, una donna che conoscevo e conosco bene essendo anche lei una socia dell’azienda, una socia maggioritaria per giunta. Lei era appena stata scaricata definitivamente dall’uomo che doveva sposare, non ché il mio ex-migliore amico con cui avevo appena litigato con ferocia, e una cosa tira l’altra quella notte consumammo. Da quell’unico rapporto è nato un bambino Kelly, che oggi ha ventisette anni! Io l’ho appena scoperto, sono ancora sconvolto! >> Mi spiega. Il cuore mi balza in gola perché un pensiero si fa strada dentro di me!
<< Pazzesco… E’ pazzesco che tu abbia scoperto questo solo adesso, che questa donna te lo abbia tenuto segreto per ventisette anni! Zio, come si chiama questa donna? >> Gli domando, aspettando una risposta che mi sconvolgerebbe!
<< E’ Marcella Valencia! >> Ammette, confermando i miei sospetti. Accolgo il viso tra le mani. Io mi sto facendo il patrigno di mio cugino! Quel ragazzo con cui ho parlato di lavoro negli ultimi giorni è mio cugino e non lo sapevo! Il mio amante è il marito della donna con cui mio zio ha avuto un figlio!
<< Capisco che tu sia sconvolta ma a questo grado mi sembra eccessivo! >>
<< E lui, Alexander, lo sa? >> Gli domando.
<< Come fai a conoscere il suo nome? >> Mi domanda.
<< Lui e Rus… cioè suo padre, si stanno occupando della campagna pubblicitaria del mio libro. Ho passato gli ultimi giorni con loro a Los Angeles! >> Gli spiego.
<< Che coincidenza, perciò li conosci già! No, Alexander non sa nulla. Marcella gli ha raccontato che il padre biologico ha avuto una piccola parte nella sua vita e che di lui non sa più nulla, tranne che vive a Bogotà. >> Adesso so che questa Marcella non è poi la donna, la madre e la moglie perfetta! Nascondere per ventisette anni al padre di tuo figlio questa verità  e mentire al proprio figlio non è prova di irreprensibilità verso il prossimo!
<< Certo che la tua amica Marcella non vincerà il premio nobel per l’onestà! >> Commento acida.
<< Non devi parlare così di lei! Ha avuto tutte le ragioni per tenermelo nascosto visto che non ero e non sono un modello da seguire! E poi quella notte abbiamo stabilito di troncare ogni sorta di rapporto e lei sapeva benissimo che non avrei mai desiderato dei figli! >> La difende mio zio. << Comunque sappi che domani sera siamo invitati a cena a casa loro, Alexander non ci sarà. Ho dato la mia parola che saresti venuta anche tu! >>
A cena da Russell con tutta la sua famiglia? Certo, non sarebbe male guardare negli occhi la mia rivale!
<< Sai zio, mi sembra un’ottima idea! Non vedo l’ora di conoscere questa Marcella! >> Commento, ancora stravolta da tutte queste rivelazioni e coincidenze!
 
 
Roberta
Non voglio che questa serata termini qui. E’ stata a dir poco splendida e spensierata! Leon mi accompagna davanti alla porta di casa mia e mi fa sua rapendo le mie labbra in quel che sembra un bacio della buona notte piuttosto spinto! Appoggio la schiena alla mia porta e ricambio il bacio con convinzione, sperando che qualche vicino complessato non si accorga di questa scena hard e faccia storie!
<< Dici che sia meglio fermarci qui prima di essere denunciati per atti osceni? >> Commenta Leon, leggendo i miei pensieri.
<< Qui vivono maggiormente vecchi e vedovi, saranno a letto dalle otto, come le galline, e imbottiti di sonniferi! >>
<< Che bella opinione hai dei tuoi dirimpettai! Io vorrei vederti domani mattina, ho il desiderio farti vedere una cosa! >>
<< Di che tipo? Non mi dai neanche un piccolo indizio? >> Gli domando civettando.
<< Ti farò entrare nella mia vita, sempre che tu ne abbia voglia! >> Annuisco dopo di che lui cattura nuovamente le mie labbra.
<< Ti passo a prendere alle dieci. Buonanotte. >> Mi augura dolcemente prima di allontanarsi. Come, se ne va? Voglio davvero che se ne vada?
<< Aspetta. >> Lo richiamo, andandogli incontro. << Non hai detto che volevi vedere casa mia? >> Gli ricordo. Lui sorride e si lascia accompagnare da me.
<< Fa pure come se fossi a casa tua, appendi la giacca e togliti pure le scarpe! >> Lo invito, mentre anch’io mi tolgo i tacchi sistemandoli nella scarpiera dietro la porta. Quando mi volto Leon è pronto per catturare nuovamente le sue labbra e capisco che è in corso una tempesta ormonale, e non solo in lui.
<< Posso offrirti un ultimo bicchiere? >> Gli domando. Lui annuisce quindi poso un altro bacio sulle sue labbra e mi reco in cucina. Poso le mani sulle mie guance e mi rendo conto che sono bollenti! Camilla e mia sorella avevano ragione su Leon e sulla possibilità di essere felice. Mentre verso il vino rifletto mentalmente su qualcosa che potrebbe andare storto: fortunatamente ho appena fatto la ceretta! Sì, dappertutto! E ho avuto l’accortezza di indossare biancheria intima decente. Comunque mi tremano le mani perché è da quando ho chiuso la storia con Hugo, un anno fa, che non ho rapporti con un uomo. Torno in soggiorno con due calici di vino e mi rendo conto che Leon sta guardando le foto scorrere nella cornice elettronica, in cui ci sono anche foto con Lorenzo. Forse sarebbe meglio aggiornare la cornice e rimuovere soprattutto per il mio percorso di sanità mentale e di rinnovamento! Offro a Leon il suo bicchiere.
<< Grazie. Brindo a te perché sei la donna più vera che io abbia mai conosciuto, Roberta Mora! >>
<< Io brindo a te perché sei entrato nella mia vita come un’onda di vita! >>
<< Questo dovrei dirlo io, perché hai decisamente reso la mia Domenica sera diversa dalle altre! >> Ricorda sorridendo, mentre mi accarezza la schiena.
<< Non sono un bello spettacolo quando bevo così tanto! >> Commento imbarazzata. Poveretto, chissà per quanto tempo ho parlato di Lorenzo quella notte! Neanche per farlo apposta sulla cornice elettronica scorre una foto di me e Lorenzo, foto che abbiamo scattato poco tempo fa: quattro mesi fa, quando siamo stati in Europa a trovare sua zia Camilla e i suoi cugini, abbiamo scattato quella foto a Monaco partecipando all’October Fest. Osservo il volto di Leon e lo vedo turbato. La prossima foto che compare ritrae me, Camilla e mia sorella in costume da bagno sul bordo piscina di casa dei miei genitori a Bogotà.
<< Certamente meglio! >> Commenta con divertimento, dato che la foto mi ritrae in costume. Il mio volto avvampa, ricordo che non volevo farmi quella foto infatti mi costrinse mia sorella e si nota che spingo la pancia in dentro!
<< Siete molto amici tu e Lorenzo? >> Mi domanda, intavolando una conversazione che speravo di evitare!
<< Sì, come sai mio padre e sua madre sono amici da quando erano piccoli e di conseguenza le nostre famiglie sono congiunte. >>
<< Non sarà stato difficile nutrire questo sentimento. >> Commenta posando il calice sul mobile, seguito dal mio.
<< E’ un sentimento che ho nutrito solo io, e ho fatto male perché mi sono cacciata in un vicolo cieco! Un muro cui starei ancora dando dei calci se non avessi incontrato te, che mi hai dato la forza per voltarmi. >> Cerco di spiegargli, intrecciando la sua mano con la mia. << In un certo senso è stato un bene che tua abbia scoperto dell’esistenza di Lorenzo nella mia vita al nostro primo incontro, se così non fosse stato non avrei saputo come spiegarti di lui e sarebbe stato come prenderti in giro! Io purtroppo non posso cancellare il passato, il fatto che questa vicinanza con lui abbia fatto maturare in me questa speranza, perciò se vorrai andartene io non ti biasimerò! >> Concludo, lasciando andare la sua mano. Lui la cattura nuovamente.
<< Non mi spaventano le sfide. E non m’importa del tuo passato, per me conta il fatto che tu sia qui con me! >> Mi risponde, con mia sorpresa. Le nostre labbra s’incontrano nuovamente, le nostre lingue volteggiano. Leon mi attira a se posando una mano alla base della schiena, quindi la fa scorrere lungo il mio corpo scendendo fino alla mia coscia. Faccio in modo che sia lui a rivolgere le spalle alla zona notte così da poterlo accompagnare dolcemente verso la mia stanza da letto.
                                                                                                                                                                                                          
 
 
Olga
Alex mi manca sempre di più, e non ho ancora una mezza idea di quando torna. Per giunta oggi non mi ha ancora chiamato e non ha risposto ai messaggi. Immagino che sia troppo preso dal suo lavoro.
<< Barman, altri due! >> Strilla la mia amica Donna al barista il quale ci serve immediatamente.
<< Forza, cos’è quel muso lungo! Rilassati, vedrai che Alexander ti chiamerà appena gli sarà possibile. Quel ragazzo tiene a te hai detto tu che ti sembra coinvolto! >> Mi rincuora la mia amica.
<< Hai ragione! >> Esclamo, scuotendo la testa illudendomi di scacciare così quei pensieri. Alziamo i bicchieri e li svuotiamo prima di uscire dal locale.
<< Vado al bagno, mi aspetti fuori? >> Mi domanda Donna, io annuisco. Quando esco dal locale alzo gli occhi al cielo. C’è Jimmy con il suo insopportabile gruppetto formato da Madison, Betthany e altre oche giulive con i loro fidanzati culturisti! Jimmy viene immediatamente verso di me, e che cavolo! Perché non vuol capire? Il suo gruppetto lo segue.
<< Ciao Olga! >> Mi saluta.
<< Ciao. >> Saluto di rimando, con poca enfasi.1
<< Mi è giunta voce certa che ti vedi con uno, è vero? >> Mi domanda sconvolto.
<< “voce certa”? Non avete niente d’interessante da fare nelle vostre vite vedo! >> Commento acida, verso le due baldracche di Madison e Betthany.
<< Non potevano passare inosservati i vostri incontri fuori da scuola! E’ più vecchio di te vero? >> Domanda Madison con una nota di divertimento.
<< Chi diavolo è?! >> Tuona con impetuosità Jimmy.
<< Non ti deve interessare la sua identità! Non deve più interessarti nulla della mia vita! >> Rispondo con altrettanta forza.
<< Voglio sapere chi è questo bastardo! >> Esclama Jimmy. Ma come osa?!
<< Jimmy, quanta pena che ti prendi! Alla tua Olga piacciono i matusa ormai, mettiti l’anima in pace e ricorda che puoi avere di meglio! >> Afferma Madison prendendolo sotto braccio. Ma sì, portatelo via, sposatevi, andate a vivere in Corea dove sfornate mille bambini!
<< Non serve agitarsi tanto. Se volevi conoscermi bastava chiamarmi, non avrei avuto problemi a presentarmi ad un ragazzino ignorante come te! >> Esclama una voce suadente che conosco bene! Mi volto sorpresa e mi sembra di sognare!
<< Alex! >> Esclamo contenta. Lui mi strizza l’occhio e accenna un lieve sorriso.
<< Cos’hai detto? Come mi hai chiamato? >> Domanda irato Jimmy, avanzando verso di lui. Alcuni dei suoi amici palestrati lo supportano e temo il peggio, quattro contro uno!
<< Tu come lo chiami uno che non comprende i rifiuti e offende una persona che neanche conosce? Candidato al Nobel per l’intelligenza? >>
Jimmy si avvicina ad Alex quando, in una frazione di secondo, quest’ultimo riesce a bloccarlo con una presa: Jimmy ha il braccio rigirato sulla schiena e Alex lo blocca in una posizione che farebbe male a chiunque!
<< LASCIALO STRONZO! >> Tuona Ryan, l’amico di Jimmy mentre quest’ultimo si lamenta e implora come una femminuccia di essere lasciato andare!
<< Solo quando il tuo amico mi avrà detto che starà lontano dalla mia ragazza! >> Mi ha definito “la sua ragazza” davanti a tutti! Avvampo e sorrido per la felicità!
<< Ok, ok le starò lontano! Ma lasciami andare, te ne prego! Domani ho una partita, non slogarmi la spalla!! >> Implora Jimmy. Alex lo lascia andare e il mio ex si massaggia la spalla dolorante. Il gruppetto di insulsi si allontana senza fiatare così rimango da sola con Alex. In quel momento esce dal locale Donna, ma si era persa in bagno?
<< Scusa c’era la fil….ma cosa mi sono persa? >> Domanda, notando la presenza di Alex e il gruppetto di cretini che ci guarda e parla animatamente. Sento nominare spesso me ed Alex.
<< Alex! >> Esclamo, saltandogli al collo.
<< Sorpresa piccola mia! >> Mi soffia nell’orecchio. Gli stampo un bacio in bocca per realizzare un desiderio coltivato negli ultimi giorni!
<< Donna, ti presento Alexander. Alexander, lei è la mia amica del cuore Donna! Devi dire grazie a lei se abbiamo potuto vederci, ho perso il conto di quante bugie lei e la sorella abbiano raccontato ai miei genitori! >>
 << I miei rispetti e i miei ringraziamenti, Donna! Molto piacere! >> Le risponde, inchinandosi.
<< Piacere mio, era ora che ti conoscessi! Immagino che la nostra serata sia conclusa, vero? >> Mi domanda, io annuisco.
<< Ci vediamo domani alla partita. Passate una buona notte! >> Ci saluta, allontanandosi. Speriamo che sia una buona notte come dico io!
<< E’ stato un piacere! >> Saluta Donna.
<< Ciao cara, ci vediamo domani! Sei un’amica! >> La saluto prima che si allontani per salire sulla sua auto. Resto da sola con Alex il quale mi abbraccia immediatamente.
<< Piaciuta la sorpresa? >> Mi domanda. Come potrebbe non essermi piaciuta?
<< Tantissimo! Mi stavo giusto confidando con Donna, ero preoccupata perché oggi non mi hai risposto, credevo… >>
<< Volevo metterti in crisi per rendere la sorpresa d’effetto! >> Ammette con un sorriso soddisfatto. Io li do un buffetto sulla spalla.
<< Ha ragione Jimmy allora nel dire che sei un bastardo! >> Scherzo. Alex mi tappa la bocca con un bacio.
<< Non dirlo neanche per scherzo! A proposito, è possibile assistere alla partita di domani? >>
 << Sì… Cioè, è aperta ai parenti degli studenti ma nessuno verrà a chiederti di chi sei parente! >> Gli spiego.
<< Allora m’imbucherò! >>
<< Ci saranno anche i miei genitori… Se non passeremo del tempo da soli ti chiedo scusa in anticipo. Io non ho raccontato niente a mio padre e a mia madre! >>
<< Non preoccuparti, nemmeno io ho detto nulla alla mia famiglia. Non che mia madre sia apprensiva a proposito. Trovo solo che sia prematuro! >>
<< Io invece non ho detto niente perché i miei, specie mio padre, indirebbe una cena ufficiale il giorno stesso, se glielo dicessi domani! Mio padre è cresciuto utilizzando Don Hermes Pinzon come modello e facendo coppietta con Armando, ti lascio a immaginare! E’ una specie di miracolo che abbia permesso a mia sorella Roberta di vivere da sola e non ti dico dopo quante battaglie! >>
<< Armando Mendoza? Mentre Hermes chi è? >> Mi domanda, mentre iniziamo a passeggiare a braccetto.
<< Il padre di Beatrice, la moglie di Armando. Don Hermes era fin troppo apprensivo con sua figlia! >>
<< Ad ogni modo non si preoccupi signorina Mora, non c’è alcuna fretta per informare le nostre famiglie! Ora se mi fai il favore di salire in macchina vorrei portarti a cena in un posto per noi speciale e stare un po’ insieme con te! >> Cena?! Che posti conosce che tengono aperta la cucina oltre le undici di sera? Non faccio domande e salgo in macchina, ansiosa di passare questa notte insieme con lui! Quanto mi è mancato!
 
 
Camilla
Da questo momento dovrò godermi le ultime quarantotto ore insieme a lui perché da Domenica sera tutto cambierà. So che è la scelta giusta, che non posso rimandare! Sarebbe una strage se fra qualche anno quando saremo sposati (semmai avvenisse) dovesse scoprire cosa c’è stato tra me e Giulio e il patto che abbiamo stretto pochi giorni fa. E’ meglio che glielo dica io per limitare i danni! Sì, si arrabbierà molto e mi tratterà male… Probabilmente chiuderà la nostra relazione e picchierà a sangue Giulio ma sono certa che quando la tempesta sarà passata si placherà, riconquisterò la sua fiducia e lui comprenderà che sono fatti relegati nel passato che non influenzeranno il nostro presente. Spero che le cose vadano così! E mi auguro che Giulio tenga fede alla sua promessa tenendo mani e occhi al loro posto domani sera alla festa a villa Valencia, festa a cui prenderò parte per fare un favore al mio ragazzo.
<< Posso vedere gli ingranaggi della tua testa che girano! >> Commenta David, riportandomi alla realtà.
<< Hai detto qualcosa? >> Gli domando.
<< A cosa pensi? E non dirmi che eri assorta nella lettura perché sei ferma sulla stessa pagina da un’ora! >> Mi fa notare.
<< Stavo pensando al fiasco di oggi con Roberta. Avrei voluto che andasse meglio! >> Mento. David mi toglie il libro dalle mani, lo posa sul comodino dal suo lato e m’invita ad accomodarmi sul suo petto.
<< Smettila di tormentarti… Hai fatto quello che potevi! Adesso è ora di chiudere questo capitolo per Michael e di concentrarsi su nuove opportunità! >>
<< Li vedo bene insieme Francesco e tuo fratello. Francesco mi sembra un ragazzo sicuro di sé e dei suoi sentimenti! >> Chioso.
<< Sono d’accordo con te. E’ ciò di cui ha bisogno Michael, di vivere una vita e una storia normale! Sei un tesoro a prenderti tanta pena per mio fratello. >> Mi ringrazia, baciandomi dolcemente. La mia anima sta piangendo perché tra due giorni dovrò rinunciare a questo privilegio, dovrò abituarmi a non averlo accanto a me tutte le notti, dovrò sopportare il suo sguardo deluso e denigrante! Colta da questa prematura nostalgia mi sposto sedendomi a cavalcioni su di lui: David comprende le mie intenzioni quindi ricambia il mio bacio appassionato dopo di che mi toglie la maglia del pigiama di seta che indosso. Questa sarà una delle ultime volte in cui facciamo l’amore!
 
 
 
Daniele
Cosa troverò quando, Domenica sera, tornerò a casa? Patrizia mi chiederà il divorzio irrevocabile? Certo, sarebbe ipocrita da parte sua che mi ha tradito per prima, ma non mi sento neanche di biasimarla poiché io ho tenuto nascosto questo tradimento per venticinque anni! Rientro nel mio bugalow, dopo il bagno turco, e decido di tentare una nuova telefonata a Patrizia. Ha voluto passare questo weekend separati perché le serviva del tempo per riflettere e ha invitato anche a me a pensare a cosa fare per risolvere tutti i nostri problemi, chiedendomi di fare una lista delle cose che le ho tenuto nascoste ma la verità è che non c’è nient’altro da sapere oltre al mio tradimento con Ingrid. E i nostri figli come prenderebbero un eventuale divorzio per causa mia? Come prenderanno questa notizia del mio tradimento, arrivata dopo venticinque anni dal fatto? I nostri rapporti sono già pesantemente incrinati! Di colpo il problema di mio figlio che ha perso la bussola frequentando altri individui del suo stesso sesso passa in secondo piano.
<< Daniele, cosa vuoi? >> Mi domanda Patrizia quando, finalmente, risponde al telefono.
<< Patrizia. Vorrei sapere dove sei, assicurarmi che tu stia bene e che sia arrivata alla tua destinazione. >>
<< Sono arrivata viva e vegeta! Come senti, riesco a vivere anche senza di te, mi dispiace solo non averlo compreso prima di abbandonare la mia bambina! >>
<< Patrizia, non dirmi queste cose ti prego… >> Mi lamento mesto, portandomi una mano alla fronte.
<< Tu ti diverti in vacanza da solo? Ci sono sufficienti distrazioni? >> Capisco il suo sesto senso, scommetto che con “distrazioni” non si riferisce al beach volley!
<< Patrizia, non parlare come se il weekend da separati fosse stata una mia iniziativa! >> Tuono, alterato dalle sue insinuazioni. Non commetterei l’errore di tradirla!
<< Ad ogni modo mi trovo a Miami, alloggio da Marcella. Che non ti venga in mente di venire! >>
<< Non preoccuparti, suppongo tu lo abbia fatto apposta ad andare li sapendo che non avrei il coraggio di farmi vedere. Sono contento e spero che ricuciate i rapporti. >>
<< Ci stiamo provando! >>
<< Marcella ti ha chiesto di me? >>
<< Ha solo chiesto dove tu fossi andato. Tua sorella, grossomodo, ha di te la stessa opinione che aveva ventisei anni fa! >> Mi spiega. Non posso pretendere altro!
<< Spero ti aiutino a riflettere questi due giorni di lontananza. >>
<< Quello che ha più cose su cui riflettere sei tu Daniele. Ad ogni modo non potrò farlo se continui a chiamarmi. Lontananza significa lontananza. >> Specifica.
<< Bene Patty, non ti seccherò più. Passa una buona notte. >>
<< Buona notte Daniele. >> Mi augura, prima di chiudere la comunicazione. Mi rendo conto che Patrizia si sta staccando da me! E Marcella non spezzerà di certo una lancia a mio favore! Avverto gli occhi umidi e pesanti e caccio un urlo per sfogarmi, mentre mi torna alla mente quella sera in cui tutto è cambiato.
 
 
Patrizia arrivò puntuale alla nostra casa coniugale, dopo averla lasciata un mese prima per rifugiarsi da mia sorella Marcella. Durante quel mese ho sperato più volte che fosse Patrizia a chiamarmi, feci prevalere l’orgoglio, e ci mancherebbe visto che mi aveva messo le corna con quel pagliaccio! Quell’incontro sulle porte dell’Ecomoda fu un caso ma anche l’occasione per invitarla senza dover piegarmi chiamandola.
<< Patrizia, speravo venissi. >> La salutai.
<< Ciao Daniele. Sono curiosa di sentire che accordo desideri propormi! Immagino centri l’aborto! >> Addusse.
<< No Patrizia, ma se tu vuoi abortire non intendo oppormi, sempre che Nicola Mora non lo scopra. Il mio accordo è un altro e non comprende omicidi! >> Introdussi versandole del succo d’arancia. Patrizia m’invitò a proseguire.
<< Non ti mentirò Patrizia: io il figlio di quello non ce lo voglio in casa mia e non lo crescerò, su questo sono intransigente. Tuttavia non voglio divorziare Patty! >>
<< E cosa dovrei fare? Passarlo per osmosi nel ventre di un’altra donna? >> Mi domandò con sarcasmo, sorprendendomi del fatto che conoscesse il termine “osmosi”!
<< Intendo dire che se tu ne parlassi con Mora e rinunciassi al figlio che aspetti affidandolo a lui e dimenticandoti di essere sua madre, non chiederei il divorzio e non dovresti rinunciare a un peso dei miei averi! >> Le spiegai. La reazione iniziale di Patrizia fu si sgomento.
<< Daniele, davvero hai macchinato questa idea?! >> Mi chiese con finto disgusto, alzandosi in piedi.
<< Avanti Patrizia, non fingere di voler vivere da povera e crescendo il figlio di quello lì! >>
<< E se Nicola mi sposasse? Ti ricordo che ha una buona posizione all’interno dell’azienda! >>
<< Non pesare proprio ad una prospettiva simile! Non ti permetterei di sposare quel cretino, Patrizia! >> La rimproverai, trattenendola per un braccio. << E’ nel tuo interesse. Se uscirai da quella porta passerai la vita a vivere a casa di Marcella fino a che lei non deciderà di sposarsi e tu cosa farai? La parassita a vita? Sari costretta a vendere le tue cose per mandare questo bambino alla scuola pubblica e vedresti David un week end e sì ed uno no, perché puoi sognarti che ti darei l’affidamento esclusivo! >> Minacciai, lasciandola di stucco.
<< Quindi se io rinuncio a questo bambino, non chiederai il divorzio? >> Chiese. Io annuì. Patrizia si prese qualche minuto per riflettere prima di accettare.
<< Va bene Daniele. Vado subito da Nicola per comunicarli la mia decisione! >> Mi avvertì, con mia gioia.
 

 
 
Diego
E’ mattina presto ma io sono già sveglio poiché tra un’ora devo raggiungere mio fratello all’Ecomoda. Spero che questa collezione vada bene e che fili tutto liscio!
La osservo dormire come un angelo. Mi domando cosa ho commesso di sbagliato ieri sera? Perché si è tirata indietro? Non so cosa le sia preso, è qualcosa di cui intendo discutere con lei perché vorrei sapere se ha ancora dei dubbi su di me, non può averne dopo ciò che gli ho confessato ieri sera, dopo la mia plateale dimostrazione d’amore! Le poso un leggero bacio sulla tempia stando attento a non svegliarla.
<< Ci vediamo dopo amore mio, dormi ancora un pochino. Ti chiedo scusa per qualunque cosa io abbia fatto di male. Ti chiedo scusa per il mio passato. Ti amo da morire amore mio! >> Le sussurro prima di alzarmi. Prima di uscire da casa sua scrivo un biglietto che ripiego e poso sul suo comodino, così che abbia un pezzetto di me a darle il buon giorno se non sarò ancora tornato quando si sveglierà.
 
 
 
Leon
E’ la luce che filtra della finestra a svegliarmi. Ieri sera abbiamo distrattamente lasciato il balcone spalancato. C’è da dire che ieri sera il balcone era l’ultimo dei nostri pensieri! Sorrido a questo nuovo giorno di sole. Mi giro su di un fianco e sorrido mentre le accarezzo i capelli castani. Il suo corpo è coperto dal piumone ma non ho bisogno di scoprirla per ammirarlo perché gli occhi della mia mente hanno un vivido ricordo della notte d’amore appena passata. Amore, passione o solo sesso… Quel che è stata. E’ stata una notte magica! Le poso delicati baci lungo la spalla fino a salire alla sua guancia e noto le sue labbra estendersi in un sorriso che mi colora la mattina.
<< Buon giorno. Dormi ancora un poco, vado a preparare il caffè! >> La invito, quando qualcuno suona alla porta. Chi diavolo è alle sette della mattina? Spero non qualche vicino bigotto che si alza come le galline!
<< Vai tu? >> Mi domanda Roberta con la voce impastata, prima di girarsi sull’altro lato. Io ubbidisco quindi m’infilo i jeans e la camicia, abbottonata alla meglio! Mi avvio verso la porta quindi poso l’occhio sullo spioncino e non credo ai miei occhi. Cosa cazzo ci fa questo cretino alle sette di mattina sul suo zerbino? Apro la porta sfoggiando un bel sorriso.
<< Posso aiutarla? >> Domando. Il tipo mi squadra da testa a piedi e si prende qualche secondo di tempo per rispondere.
<< Sto cercando Roberta, ho bisogno di lei. >> Mi spiega.
<< Sta ancora dormendo, dato che sono le sette di sabato mattina! >> Preciso.
<< Lo so che ora è e comunque Roberta mi aspettava, sapeva che sarei passato a tela orario. >> Ribatte. Lo aspettava e non ha pensato di dirmelo durante il nostro discorso di ieri sera? Mi scosto dalla porta e lo faccio accomodare quando Roberta, in vestaglia, emerge dalla sua stanza da letto.
<< Lorenzo, mi ero dimenticata che saresti passato. Mi vesto e ti accompagno in garage. >>
<< Ciao Roberta, allora ti aspetto in cucina. Di da fastidio se tiro un caffè? >> Le domanda. Ne deduco che sia un frequentatore abituale di questa casa se si prende certe libertà! La felicità che ho provato quando ho aperto gli occhi si trasforma in amarezza perché Lorenzo Mendoza è presente nella vita di Roberta più di quanto penso e la conosce bene come forse io non la conoscerò mai! Decido di seguire Roberta nella sua stanza e chiudo la porta alle spalle.
<< Non avevo capito che dovevate uscire insieme così presto. >> Esordisco. Lei mi guarda sorpresa.
<< Non dobbiamo uscire, lo devo semplicemente accompagnare giù in garage a prendere la sua auto e torno qui da te! >> Mi spiega, posandomi un casto bacio sulle labbra.
<< Lui non ha un’abitazione munita di garage? >> Mi domando!
<< Il fatto è che la notte scorsa l’ho soccorso in preda una sbronza e dato che la mattina dopo è partito, non ha avuto tempo di portarsi via l’auto. Non c’è niente di scabroso, ti prego di credermi. E’ accaduto spesso di rimetterci in sesto a vicenda dopo una sbronza. Specialmente quando mi sbronzo io ho bisogno di aiuto perché faccio cose assurde e imbarazzanti pensa che una volta sono scivolata in piscina a casa dei miei! >>
<< Una volta invece ti sono cadute le chiavi dell’auto nel tombino. >> Ricordo, entrambi sorridiamo. Dopo la sua spiegazione mi tranquillizzo abbastanza. << Io non voglio che il tuo amico esca dalla tua vita ma quel che auspico e di riuscire a prendere il suo posto nei tuoi sentimenti. >> Le confesso. Roberta mi salta al collo e mi bacia con fervore.
<< Sbrigo questo imprevisto e torno da te. >> Mi rassicura quindi torniamo nell’ingresso dove l’idiota ha aspettato.
<< Andiamo Lorenzo. >> Lo invita Roberta.
<< E’ stato un piacere, a presto. >> Lo saluto sorridente.
<< Anche per me è stato un piacere, passa una buona giornata. >> Mi augura.
<< Sarà così. >> Ribatto, prima di osservalo mentre varca la porta insieme con lei. Ho conosciuto il mio rivale e no, non ho niente da invidiare a quel tipo!
 
 
 
 
FINE CAPITOLO 36.
 
 
 
Salve a tutti, chiedo scusa per il lungo stop ma tempo e ispirazione hanno scarseggiato.
Riprendiamo con questo capitolo che spero vi sia piaciuto. Commenti sull’iniziativa di Patrizia di arrivare così a casa di Marcella? Vi è piaciuto il loro incontro o lo giudicate troppo freddo e impersonale? Come prenderà la notizia riguardante la parentela tra Mario e Alex, Patrizia? E Armando come la prenderà?
A proposito di Mario e Kelly, come si comporterà Kelly?
Vi è piaciuto Alex nei panni di cavaliere? Cosa sarà andata la loro nottata e cosa li attende per il futuro? Papà Nicola reagirà tanto male?
E David come reagirà alla notizia che lo attende? Lo scenario immaginato da Camilla si realizzerà? La reazione iniziale di David sarà quella di lasciarla per poi perdonarla o per una volta farà prevalere il buon senso invece dell’impulsività?
Adesso Paola come si comporterà, appreso che la storia tra Isa e Diego è ufficiale?
Come mai Isa si è tirata indietro e non ha voluto fare l’amore con Diego?
Cosa mi dite di Silvia? Come andrà il confronto a cuor aperto che ha in programma con Lorenzo, gli dichiarerà la verità o addurrà di nuovo la scusa di lasciarlo per un altro ragazzo?
Giudicate prematuro il rapporto carnale tra Roberta e Leon, al terzo appuntamento, o pensate che sia calzato a pennello? Come vi sembrano insieme e soprattutto cosa ve ne pare del modo di ragionare di Leon? Io penso che bisogna provare un forte sentimento e bisogna essere sicuri di sé per mettersi con una persona che è attratta da un’altra. Leon prenderà il posto di Lorenzo nella vita di Roberta?
Avete apprezzato i flash back su alcuni personaggi?
Grazie a tutti, la storia si evolverà nei prossimi capitoli! 
   
 
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