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Autore: irene_197    10/01/2016    1 recensioni
Che succede se per due mesi devo fare da babysitter ai fratellini del mio migliore amico? E se lui ha un fratello gemello tanto bello quanto stronzo?
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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La voce di Marco Mengoni risuona nella mia stanza e mi affretto a mettermi seduta per spegnerla. Ci impiego qualche secondo per capire per quale strano motivo ho impostato la sveglia alle cinque di mattina, in un giorno di vacanza; all'inizio penso sia un errore, magari l'ho impostata per sbaglio in un momento di pazzia, anzi piú che altro lo spero, perchè non ho nessuna voglia di alzarmi cosí presto. Non per stanchezza, ma perchè non voglio abbandonare il mio letto.
Si certo...
Tuttavia appena riappoggio la testa sul cuscino,mi si accende una lampadina sopra la testa, proprio come nei cartoni animati, e mi rendo conto che tra un'ora mi viene a prendere Davide per andare in vacanza!
Mi alzo di scatto dal letto scostando il lenzuolo dalle mie gambe e mi infilo le infradito. Scendo silenziosamente in cucina per fare colazione e mi mangio un panino con la nutella, ovviamente due fette di pane e due kili di nutella. Dato che sto praticamente dormendo in piedi sarebbe meglio che mi bevessi un caffe, ma purtroppo mi fa schifo.
Dopo di che bevo un succo e vado nel mio bagno per lavarmi i denti e per fare una doccia veloce. Mi leggo i capelli in uno chignon e entro nella doccia. Fortunatamente i capelli sono puliti, così ci metto dieci minuti a fare la doccia e non devo usare il phon altrimenti sveglirei i miei genitori. Quello che ci vorrebbe per svegliarmi sarebbe una doccia fredda ma dato che non ne ho il coraggio uso l'acqua tiepida.
Una volta asciutta indosso reggiseno e slip color carne, pantaloncini di jeans, una canottiera nera e le all star bianche. Non vorrei truccarmi perchè in estate non mi piace impastriccarmi la faccia, ma ho delle occhiaie che fanno paura quindi un po' di correttore è inevitalibe.
Metto le ultime cose in valigia e nella borsa che terró nel viaggio e controllo meticolosamente di non aver dimenticato nulla. Questo è il momento piú brutto di un viaggio per me. Ho sempre il terrore di dimenticarmi qualcosa e di accorgermene solo quando ormai sono in vacanza e quell'oggetto mi serve.
Mentre controllo attentamente la camera e il bagno, entrano nella mia stanza i miei genitori con aria stanca.
Ormai è da qualche giorno che mi fanno numerose raccomandazioni sulla vacanza, ma infondo li capisco perchè è la prima volta che vado in vacanza senza di loro o senza i genitori di Erica.
-hai controllato di avere tutto?-
-si credo di non aver dimenticato niente-
Mia madre mi fa una lista di cose che devo aver messo in valigia e non mi manca niente.
-tra quanto arriva Davide?-
-dovrebbe essere qui tra cinque minuti-
-mi raccomando per qualsiasi problema chiamaci e non fate cavolate-
-certo papi, mi conoscete sapete che sono responsabile-
-lo sappiamo Ale siamo solo preoccupati-
-lo so-
Mi avvicino a loro e li abbraccio entrambi contemporaneamente.
-divertiti tesoro-
-lo faró-
-va bene,allora noi torniamo a letto che tra un'ora dobbiamo alzarci di nuovo per andare a lavorare-
-si si andate pure, tanto tra poco arriva Davide-
-chiamaci quando arrivate-
-certo-
Tornano nella loro camera e qualche minuto dopo mi arriva un messaggio di Davide che mi avvisa di essere davanti a casa mia, per cui mi affretto ad uscire di casa.
Porto giú la valigia e -con la borsa in spalla- esco di casa chiudendomi la porta alle spalle. Vedo Davide in piedi davanti alla macchina di suo padre che ha acconsentito a lasciarcela per la vacanza.
Mi viene in contro e mi prende la valigia prima di salutarmi con un bacio.
-ciao piccola-
-ciao amore-
-allora pronta la vacanza?- chiede mentre mette la mia valigia nela bagagliaio
-non vedo l'ora, peró sono stanchissima-
-ti riposerai durante il viaggio-
Salgo in macchina nel posto posteriore difianco a Davide e, prima di allacciarmi la cintura, saluto Lorenzo, che è alla guida e Mattia che è nel posto del passeggero di fianco a lui.
In dieci minuti arriviamo al punto di incontro dove ci sono giá gli altri.
Abbiamo scelto di trovarci in un posto fuori dal centro cittá che conoscessero tutti e la scelta è caduta sul parcheggio del McDonald. Abbraccio Erica e Serena che non sono messe tanto meglio di me e capisco che non saró l'unica a dormire durante il viaggio.
-allora sto davanti io e voi ci seguite, se dobbiamo dirci qualcosa ci telefoniamo ok?- chiede Filippo
-si va bene-
I ragazzi si mettono d'accordo sulla strada da fare e dopo cinque minuti partiamo.
All'inizio guida Lorenzo che non so come ma è tutto pimpante, probabilmente ha bevuto cinque tazze di caffè.
Appoggio la testa sulla spalla di Davide e dopo pochi minuti i miei occhi si chiudono e mi addormento.
Quando mi sveglio sento un peso sulla mia testa e mi accorgo che è la testa di Davide e che sta dormendo per cui per non svegliarlo rimango con la testa appoggiata alla sua spalla.
-ah ti sei svegliata- dice Mattia non appena nota che ho gli occhi aperti
-ho dormito molto?-
-un' oretta-
-giá non siete stati molto di compagnia tu e mio fratello-
-be avevi Mattia, comunque ora sono sveglia-
Parliamo in generale di quello che vogliamo fare in questi giorni e il tempo passa velocemente.
Dopo circa due ore di viaggio, decidiamo che è meglio fare una sosta per cui chiamo Erica e ci mettiamo d'accordo. Decidiamo di fermarci in una stazione di servizio a 500 metri da dove siamo.
Quando arriviamo, Lorenzo e Filippo parcheggiano mentre io mi occupo di svegliare Davide.
Tolgo la testa dalla sua spalla e lui fa un verso di disapprovazione e volta la testa dall'altra parte. Metto le mani sulle sue guance e gli poso un bacio sulle labbra.
-ben svegliato bell'addormentato-
-non stavo dormendo-
-ah davvero e allora che facevi-
-riposavo la vista- si certo, e io ci credo...
-ti aspetti che io ci creda?- dico sorridendo
-non mi interessa se ci credi ma è cosí-
-uh qualcuno qui è arrabbiato perchè l'hanno svegliato-
-non sono arrabbiato-
Scendiamo dalla macchina e andiamo verso gli altri mentre ci sgranchiamo le gambe.
-perchè hai quella faccia?- chiede Filippo a Davide
-lascia stare, è arrabbiato perchè l'ho svegliato-
-non stavo dormendo!-
-va bene-
Io e le ragazze andiamo in bagno, mentre i ragazzi vanno al bar e fanno benzina.
Dopo dieci minuti ritorniamo nelle rispettive macchine e io e Davide ci mettiamo nei posti davanti perchè ora è il suo turno di guidare.
-sei ancora arrabbiato?-
-non ero arrabbiato,solo che ero appena svegliato tutto qui- in realtá lo sapevo che non era arrabbiato con me, ma era scontroso perchè lo avevo svegliato e lui è un po' come una ragazza con il ciclo quando lo svegliano.
-ce n'è voluto per ammetterlo eh-
Si avvicina a me e mi da un bacio a stampo.
-e questo perchè?-
-mi andava-
Dopodiche inizia a guidare e appena rientriamo in autostrada, mette una mano sulla mia coscia.
-per quanto mi piace vedere Alessia sorridere con gli occhi a cuoricini,preferirei che tenessi entrambe le mani sul volante-
-dai Lollo siamo in autostrada, devo solo guidare dritto e poi c'è coda-
-e poi non ho gli occhi a cuoricini-
-lo dici te-
-facciamo un gioco?- propongo dato che mi annoio
-che gioco vuoi fare?-
-boh-
-possiamo fare quello delle parole-
-va bene-
È uno dei giochi che fanno anche i bambini ma almeno non mi annoio. In pratica uno dice una parola e l'altro deve dire una parola che inizia con l'ultima sillaba della parola detta dal giocatore prima di lui.
Facciamo qualche partita ma dopo venti minuti ci stufiamo per cui metto un po' di musica e iniziamo a cantare, urlando e scatenandoci, per quanto le cinture di sicuezza ce lo permettono.
   
 
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