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Autore: AintAfraidToDie    13/03/2009    6 recensioni
<< I'm a worm with no more chances
and I've lost all doubt
in a chemical romance. >>
"Non ho mai visto Gerard ridere così."
"Non ho mai visto Bert ridere così."
Ti prego. Stai zitto.
[BertxGerard] [Frerard] [BertxQuinn]
Genere: Romantico, Triste, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: My Chemical Romance, The Used
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Take it away
Genere: Romantico; Introspettivo; Triste
Rating: Giallo
Avvisi: Slash; OneShot
Personaggi: GerardxBert; Frerard[OneSide]; QuinnxBert[OneSide]
Riassunto: << I'm a worm with no more chances
And I've lost all doubt
In a chemical romance. >>
"Non ho mai visto Gerard ridere così.”
"Non ho mai visto Bert ridere così.”
Ti prego. Stai zitto.


“Take it away”


“Non ho mai visto Gerard ridere così.”
Mikey a volte sa essere molto crudele. Forse anche troppo, stando a sentire il rumore che il mio cuore produce nella mia testa mentre illusoriamente si spezza.
Un organo vitale rotto a metà; che scena alquanto patetica. L'ho sempre trovata un'inutile e metaforica “credenza” abbastanza vomitevole, ma il sonoro crack che si è attuato dentro alla mia cassa toracica sembrava tutto tranne che falso.
Tuttavia so che non posso incolpare Mikes con accuse che lui nemmeno s'immagina.
Le uscite del piccolo Way sono alla fine solo quel che si suol chiamare ormai da secoli “la fottuta goccia che fa traboccare il vaso”; e quel fottuta ce l'aggiungo io, perché obbiettivamente ci sta bene.
Che discorsi da cerebroleso. Il mio livello di sopportazione è stato da tempo oltrepassato, sì. Però le lacrime riesco ancora non so come a trattenerle. Sono forte? Adesso me lo chiedo.
Coraggio. Stento a credere che il fottuto sentimento che mi fa andare avanti si possa chiamare così.

“Non pensi, Frank?”
Mi osserva di sbieco; occhiali dalla montatura fosforescente - questo ragazzo ha sempre avuto autostima da vendere, nient'altro da dire - appena abbassati sul setto nasale e sguardo attento.
Lo so che odia non essere considerato, le sue movenze ed i suoi comportamenti sono da anni molto simili a quelle di un bambino troppo cresciuto e viziato. Non che io possa ritenermi maturo, certo.
Ma non mi fare questo, Mikey. Ti prego.
Le parole ancora non sono uscite dalla mia bocca; le costringo ormai da tempo dentro al mio palato, sbranandole coi denti e ributtandole giù nel mio stomaco. Sono riuscito a far sopravvivere la mia tolleranza fino adesso, ma la scena che sta prendendo vita davanti ai miei occhi mette a dura prova la mia anima. Quindi lasciami pensare e basta.
Permettimi di affogare in riflessioni a cui non darò mai vita propria. Credo proprio che, galleggiando a fatica in uno schifoso e putrido oceano di bugie, potrei continuare ad esistere.

Ti prego. Stai zitto.

“Eh?”
Un flebile sussurro, dal tono atono e distaccato. L'indifferenza potrebbe forse iniziare a farmi del bene; dimostrarmi impassibilmente colpito, magari anche un po' contento.
Infondo il mio migliore amico è finalmente innamorato.
Prepariamogli una festa. Non pensi sia una fantastica idea, Mikey?
Magari un bel party a sorpresa allestito sul tour-bus, qualcosa di molto semplice ma in egual modo carino. Palloncini colorati, alcolici in abbondanza e per finire un bello striscione bianco con una scritta nera a caratteri cubitali in predominanza: auguri e figli maschi.
Fra luci soffuse, chiacchiericci sempre più sconnessi e balli sfrenati io, oramai quasi del tutto ubriaco, finirei per avvicinarlo a me. Gli servirei le mie congratulazioni con un fottuto sorriso falso stampato in faccia - infondo sono solo il suo migliore amico - e con estrema lentezza farei pian piano combaciare le mie labbra con le sue. Un bacio simile a quei tocchi di lingua che ci siamo sempre scambiati sul palco; un bacio come tanti altri. Ma sono sicuro che lui allora capirebbe.

Che ne pensi, Mikes?

Ma, come Gerard - ironia della sorte -  ha più volte decretato, la recitazione non è il mio forte. Inconsciamente mi ha spesso ferito, mettendo in risalto la mia incapacità di essere falso.
Che amarezza.

“Non ti sembra che Gee in questo periodo sia... felice?
Aumentando il tono sonoro della voce, il minore dei Way continua a parlarmi, mentre da dietro le sue due spesse lenti ottiche mi regala occhiate di sbieco non molto delicate.  
Chissà cosa intende, usando quella parola tanto semplice quanto intricata.
La mente di una persona che non soffre si discosta nettamente da quella di un'altra sull'orlo del  pianto; questo concetto l'ho ormai recepito da tempo.
Mi chiedo come sia possibile che la felicità di una persona uccida del tutto la contentezza che si trova intorno. Forse a questo mondo l'allegria non può essere posseduta da più di due persone entrambe risiedenti nell'arco di qualche metro.
Questa lezione di vita mia madre non me l'aveva insegnata, cazzo.  

“Non lo so.”
Non so più niente; certamente mi vorrei convincere di questo. Come mi chiamo io, come ti chiami te, ragazzo occhialuto? I tuoi occhi un po' strabici mi ricordano qualcuno.

“Tutto ok, Frankie?”
Ah, mi chiamo Frank. Me n'ero scordato.

Allora saprai anche spiegarmi chi cazzo è quel ragazzino troppo cresciuto e spumeggiante che mentre sorride a lui - non a me - riesce ad assassinare la mia anima.
Quel tipetto appena un po' paffutello, estremamente bello. Riesci a vederlo o sei troppo cieco?

Perché necessito della sua risata?

Perché sento che senza la sua parlantina sbarazzina non riuscirei a vivere?

Perché non riesco a dimenticarlo?

... potresti spiegarmelo, Mikes?

Nell'arco di un secondo magicamente ricordo, o perlomeno mi sveglio dall'inutile illusione mentale che inconsciamente da solo mi ero creato. Apro gli occhi grazie alla vista del suo guardo da cerbiatto indifeso, che più volte è stato posato su di me; quanti ne hai stregati con la tua finta innocenza, Gee? Sono stato usato come passatempo temporaneo, adesso me ne rendo conto. Penso proprio che tu ti sia divertito, ad interpretare la parte scenica dell'amico ambiguo.
Dimmi, dovrei odiarti? Io direi di sì. Eppure so che non ne sarò mai capace.  

Sei come una maledizione per me, Gerard Way.

Cazzo, che dolore al cuore.


“Certo Mikey. Tutto apposto”
Annuisco appena con lenti cenni di testa, facendo meccanicamente apparire sul mio volto un irradiante sorriso. Mi faccio schifo; di quello schifo così disprezzabile che se solo ne avessi il cuore molto probabilmente tenterei il suicidio. No, non penso affatto che il mio comportamento rasenti il drammatico. In questo momento mi definirei semplicemente disperato.

Piccolo Way, mentre osservo finalmente il tuo sguardo farsi meno accigliato mi chiedo se ti abbia mai raccontato di mio padre*. Credo proprio di no; il nostro rapporto non è mai stato tanto intimo, anche se mi sono sempre chiesto il perché di questo tuo distaccamento nei miei confronti.
Ci conosciamo da secoli, eppure non mi hai mai domandato niente riguardo alla mia vita prima dei My Chem. Magari ti faccio pena.

Quell'uomo se ne andò in un giorno di pioggia, questo me lo ricordo bene. Sì, dal cielo piovevano le lacrime di mia madre, ma lui rideva di rimando. Non fece più ritorno.
“Per quale fottuto motivo ti stai rovinando, Frank?”; riusciva ad urlare e basta, continuamente ubriaco. Odiava il mio modo di vestire, il colore dei miei capelli.
Disprezzava i miei tatuaggi e, se solo avesse potuto, avrebbe sputato sopra i miei tanti piercings.
 
Offendeva la sua amabile moglie e picchiava il suo degenere figlio.

A quel tempo non ebbi la forza di rispondergli, troppo occupato a piangermi addosso e ad avere paura di quell'uomo che non riuscivo a chiamare “padre”.
Ma se adesso potessi rincontrarlo, glielo direi.
“Voglio cancellare ogni schifosa traccia di te dal mio corpo, papà.”

Posso essere cattivo, Mikey. Potrei esserlo anche con Gee, se solo volessi farlo soffrire.  
Ma a differenza dell'uomo che mi ha generato di cui ormai ricordo a stenti il volto, tuo fratello è inevitabilmente riuscito ad entrarmi dentro.


“Voglio cancellare ogni traccia di te dalla mia anima, Gerard.”

*

“Non ho mai visto Bert ridere così.
Adesso mi sto ripetutamente chiedendo se il caro Jepha si renda conto di quanto anche poche sue parole possano farmi molto male. Già, sentire certe tue frasi riesce a ferirmi come nessun'altra cosa.
Tu sei Jepha, il saggio quanto incapibile uomo che da anni mi fa da spalla su cui piangere ed allo stesso tempo su cui ridere. Tu capisci, sei un perspicace osservatore incapace di farsi i fatti propri poiché infinitamente apprensivo. Tu non sei bugiardo quanto me, molto probabilmente perché non hai mai posseduto un'anima sul punto di scomparire.
Quando soffri ogni trucchetto è buono, pur che riesca a farti sentire meglio.
Cazzo, Jeph. Potrei mandarti affanculo seduta stante.

... niente da fare, ti voglio troppo bene.

“Non pensi, Quinn?”
Mi osservi con un sopracciglio lievemente alzato, mentre un'espressione sorpresa si affaccia sul tuo volto duro e mascolino; barba incolta e baffetto appena accennato. Direi che tu sei l'incarnazione di ciò che si suol chiamare di questi tempi un “vero uomo”, quel tipo di persona che ogni donna con un po' di sale in zucca desidererebbe. Il giorno in cui ti vedrò piangere o in cui risponderai in maniera sgarbata a qualcuno penserò che questo mondo è andato a rotoli e che l'apocalisse sia inevitabilmente vicina. Lo so che sei umano, di questo non ho dubbi.
Però sei una persona elevata, Jeph. Che cazzo ci fai accanto a me?  


“Eh?”
Mi sforzo di rispondere a stenti qualcosa, anche solo per darti la certezza che mi mantengo ancora in vita, mentre sento la voce mancarmi ed il respiro morire. Come se la mia essenza scomparisse; per via di non so quale attuazione se ne andasse. Magari sto per essere vittima di un infarto, magari sto finalmente morendo. Guardare quei due immersi in un mondo tutto loro - la presenza di altri non è ammessa - riesce a farmi tutto questo?
Ogni giorno che passa mi riscopro più debole, gradualmente più fragile. In realtà ho da tempo paura di camminare, di poter fare un passo poco coordinato e cascare. In un batter d'occhio mi ritroverei quindi per terra, con il corpo e l'anima spezzati in mille e più pezzi. A quel punto sarei consapevole che nessuno riuscirebbe a rimettermi in sesto; l'unica persona capace di ricomporre il mio fisico molto probabilmente non si renderebbe nemmeno conto della mia inspiegabile assenza.

Che futuro adatto a me posso immaginarmi, senza lui?

Chissà se il nostro vocalist riuscirebbe a spostare il suo sguardo dagli occhi color ambra dell'altro per guardarmi,  mentre in fin di vita collasserei sul pavimento. Mi basterebbe poco, possedere per qualche secondo i suoi fottuti occhi e poi null'altro. Sapere di esser contato qualcosa riuscirebbe a rendere il mio ultimo minuto da vivente molto dolce amaro. Forse morirei sorridendo.  
Sarei degno di ricevere le sue attenzioni, almeno in quell'istante?

“Non ti sembra che Bert in questo periodo sia... felice?
Sai, per un certo periodo pensavo di poter essere l'unico capace di sorreggere la pesantezza della formula magica per renderlo contento. Sforzavo la mia mente ogni giorno, soffocando le mie inutili sofferenze e portando avanti la mia esistenza con una smorfia contratta sulle labbra solo per strappargli quella sua quotidiana e stridula risata. Così m'illudevo che stava bene, così mi sentivo almeno un po' orgoglioso di me stesso. Mi sono annullato per lui, Dio.
“Riesco a farlo sorridere.”; non c'era miglior pensiero che sapesse riscaldarmi il cuore.
Il peso che mi ha recato prendermi cura di lui trascurando del tutto la mia intera persona, comincia adesso a gravarmi in maniera totale sulle spalle. L'amore che provo continua da anni a schiacciarmi, eppure quel qualcuno che  senza malizia abbraccia ora non sono io.
Sai cosa riesco a leggere in quel suo sguardo da me tanto agognato? Semplicemente amore.
Ma i suoi occhi non sono puntati su di me, adesso. Quanto sono stupido da uno a dieci, Jeph?

“Non lo so.”
Nessuno riesce a lasciarmi in pace. T'intimorisci davanti ad una mia occhiata spenta; come puoi pretendere che io possa essere fottutamente felice davanti a tutto questo?
Vorrei soltanto avere indietro la mia vita, che dolcemente sta baciando qualcun altro.
Chiedo troppo?

“Tutto ok, Quinny?”
Assumi un tono preoccupato; scusami Jeph.
Scusami se me la prendo con te, se mi comporto male. Ma adesso non dovresti proprio cercare di leggermi dentro, con quelle tue palpebre leggermente bistrate; questo è un consiglio. Potresti scoprire cose e pensieri che quasi certamente ti farebbero disgusto. Sai, non sono decisamente la rappresentazione completa del dolce e piccolo Quinn che tutti pensano. Mi chiedo perché ognuno di voi mi pensi ormai come un bambino dalle forme troppo cresciute, angelico e candido nella sua ingenuità. No, non sono proprio come m'immaginate.
Cazzo, lo sai che potrei fare di tutto per averlo mio? In questo momento però vorrei soltanto andarmene, abbandonare velocemente questo divanetto maleodorante di fumo che divido con te e girare i tacchi. Sono stanco, stanco di tutto questo e di questa vista.

... ed intanto mi domando se riusciresti mai a perdonarmi il fatto che lo amo.

“Certo Jeph. Tutto apposto.”
Mormoro appena, quel tanto per far sì che solo tu riesca a sentirmi. Sono del tutto certo che questa risposta non ti aggrada per niente, so che ormai hai capito che qualche schifosa cosa non va.
Ma mettitelo bene in testa subito, Jeph: farò in modo di deviare quest'argomento fin quando mi sarà possibile. Se necessario ti istigherò ad ubriacarti fino allo sfinimento, mi atteggerò a puttana ed alla fine capirai. Nulla cambierà, amico mio.
Me ne resterò raggomitolato in posizione fetale in un angolino silenzioso, attento a non farmi notare da lui, osservando il suo mondo cambiare e  ruotare. Non ti devi preoccupare per il tuo Quinnifer, inteso? Per quanto io possa essere insano, il sorriso sulle sue labbra è da anni quel che io possa amare di più. Non modificherò niente, se solo lui continuerà a sorridere.

Quindi quando mi vorrai, io ci sarò. Contento?

Spesso ripenso scioccamente a quei momenti ormai così lontani dove Bert era ancora Robert e tutto sembrava unico, quasi fatto su misura per me. Mi sono sempre illuso che sarebbe stato per sempre; eppure sin dall'inizio di tutto avevo l'assurda consapevolezza di aver continuamente desiderato troppo. Sogno in maniera vivida i giorni più bui della mia adolescenza, quelli che precedettero l'arrivo di un ragazzo che assomigliava terribilmente a quel che io catalogavo con la definizione d'angelo. Mi faccio del male da solo - sì, sono perfettamente consapevole del fatto che mi sto uccidendo - rivivendo in modalità random quell'istante in cui mi regalò per la prima volta un suo sorriso, e nel quale quel fottuto pensiero si affacciò nella mia mente.

“Voglio proteggere questa risata per sempre.”

Forse esiste qualche regola precisa per far innamorare di sé una persona?
Perché vorrei essere l'unico, e non m'importa se non mi ama. Non m'importa di nient'altro.

Guarda solo me, ridi solo per me.

Sto impazzendo, Jeph.


“Voglio cancellare ogni traccia di te dalla mia anima, Bert.”





Perché il mio - nostro - non è più vivere da tempo.



Take my hand, take my life.




Owari



Note:

* storia totalmente inventata U-U. I genitori di Frank sono, se non sbaglio, veramente divorziati, ma non so niente a riguardo.

Ennesima OneShot centenaria, ed ecco la Aint che ritorna alla carica nel fandom dei My Chemical Romance e degli Usati. Perché sì, in questo periodo sono fissata con band occidentali e non me ne faccio una colpa. Essere "boicottati" non fa così schifo, U_U.
Nuo, queste note non vogliono essere una protesta (?), esprimono solo il mio parziale disappunto nei confronti di un fandom che ho amato con tutta mia stessa e che mi ha dato in passato molta soddisfazione - questo finché non ho cominciato a scrivere anche su altro. Piccolo sfogo finito, ordunque.

Ebbene, qui ho messo ben tre pairing O_O. Direi di aver superato me stessa, ma ho semplicemente usato le coppie canon di queste due band che personalmente adoro**. L'ho scritta abbastanza tempo fa, il mio stile è cambiato ulteriormente ed io mi faccio schifo da sola per la mia incoerenza stilistica. xD Poiché BertxGerard is love, ma Frerard lives ed il Quinnifer è sempre stato troppo ossigenato per essere etero ecco... ecco questa mia creazione terribilmente imoH e un bel po' stronza, che non mi disgusta più di tanto U_U. Spero vi possa piacere, soprattutto alla mia Twinna che sa amare questa coppia come nessun altro **. Frankie/Sonny mio, lo sai che senza di te non vivrei. Ti amo. <3

E ringrazio particolarmente anche la sory, che riesce a sopportare i miei scleri su Morgan & Matteo - they're love e lo giuro, scriverò qualcosa anche su di loro, anche se voi non la leggerete mai, 'cause EFP sucks a little bit >_< - senza battere ciglio. Tesoro, non riesco a sconvolgerti nemmeno coi miei cani morti xD. *non inquietatevi, U_U*

Beh, che ne dite di lasciarmi un commentino? Farebbe piacere U_U.
Alla prossima OneShot, donne!

Love,


AintAfraidToDie
  
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