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Autore: Ziseos    10/01/2016    4 recensioni
Lei era la luce, la speranza, la rinascita.
Lui era l'oscurità, l'ambizione, il potere.
La osservava con attenzione mentre la teneva ferma, tentava di poter trovare in lei quello che stava cercando..ma era davvero così?
Forse cercava solo di riscattarsi, o forse di scappare..qualunque cosa fosse, in quel giorno qualcosa cambiò il destino dell'Universo, e lui lo percepiva più di chiunque altro.
Genere: Guerra, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kylo Ren, Rey
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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6-Blood
 
Era passata più di un ora da quando era riuscita a fuggire dalla cella dove era stata rinchiusa e ora Rey correva veloce per i corridoi della stazione Starkiller, assieme al blaster che aveva rubato alla guardia quando l’aveva gettato a terra e si era allontanata.
Doveva nascondersi continuamente, a causa dei gruppi di Startrooper che si aggiravano per la base allertati della sua fuga e che cominciavano i preparativi per l’accensione dell’Arma, ordinata dal generale Hux.
Sentì nuovamente un rumore di passi veloci venire nella sua direzione, ma si rese conto di non avere nessun posto dove potersi nascondere, pochi metri la separavano dal corridoio successivo da dove proveniva quel suono di passi.
Ma ormai era tardi per fuggire.
In men che non si dica aveva già superato l’angolo e di colpo si ritrovò di fronte tre figure più alte di lei che quasi le arrivarono addosso.
“Rey..?!”-una delle figure disse incredula rivolta lei.
Alla giovane prese un improvviso tuffo al cuore.
“Finn..Han..”
Erano loro..non poteva credere che fossero davvero arrivati fin lì.
“Stai bene?”- le chiese il ragazzo, evidentemente preoccupato per lei.
“Si..”- rispose lei, quasi incredula delle sue proprie parole.
“Ti ha fatto del male? Che è successo?”- Finn l’afferrò per un braccio come se temesse di perderla di nuovo, che qualcuno potesse di nuovo portarla via da lui. Era chiaro che teneva a lei.
“Finn che ci fate voi qui? Credevo foste rimasti su..
“ Siamo tornarti a cercarti, non potevamo lasciarti qui.”
Il wookie si intromise nella conversazione, dicendo qualcosa che il ragazzo non capì.
Alle sue “parole”, lo sguardo di Rey era cambiato e i suoi occhi saettavano dal wookie a Finn, che la guardava confuso.
“Che ha detto?”- chiese indicando Chewbe.
“Ha detto..che è stata tua l’idea.”
Un’improvvisa sensazione di calore colse Finn di sorpresa, quando la ragazza lo abbracciò grata.
Contraccambiò la stretta piano e sorridendo, era sollevato che stesse bene.
Un’interrogativo però viaggiava ancora nella sua testa:
“Ma..come ti sei liberata?”
“Non lo so..”- rispose lei, evidentemente ancora un pò scossa- “...e comunque se te lo dicessi,non mi crederesti nemmeno..”
La voce burbera di Han raggiunse le loro orecchie all’improviso:
“Rimandate le smancerie per dopo, ora si scappa.”
 
Kylo Ren procedeva a passo lungo per i corridoi della base, scortato dalla sua unità.
L’Intera base Starkiller era in fermento: l’introduzione dell’Armata della Resistenza avevano già sferrato i primi colpi, ed ora era arrivato il momento di contrattaccare con le armi pesanti.
L’Arma era quasi carica, pronta a fare fuoco sui nemici del Primo Ordine.
Decine e decine di Starstrooper gli passavano vicino mentre lui e la sua unità si facevano strada verso il cuore della base Starkiller.
Naturalmente un’altro pensiero lo teneva in costante allerta: la ragazza fuggitiva.
“Trovateli.”
 
La tormenta di neve al di fuori della base, infuriava contro qualunque cosa incontrasse sul suo cammino,inclusi i due ragazzi che si muovevano a passo lento fra la neve mentre cercavano di avanzare coprendosi il volto con le mani, per ripararsi dal vento che sferzava i loro visi non coperti.
Si erano separati da Han e Chewbe pochi minuti prima, quando loro erano rimasti all’interno nella stazione con il compito di piazzare cariche esplosive, così da colpire la base dall’interno e lasciare meno lavoro ai loro compagni della Resistenza.
Rey si voltò indietro, osservando l’Arma del Primo Ordine che stava lentamente prosciugando il Sole per poter raggiungere la massima carica; dovevano sbrigrasi a raggiungere gli altri che li attendevano dentro al riparo.
Nulla però poteva prepararli a quello che avrebbero visto.
 
Aveva avvertito la sua presenza da quando aveva messo piede nella Sala Centrale, sapeva che era lì da qualche parte.
Erano passati anni da quando lo aveva visto per l’ultima volta, non aveva più saputo nulla di lui e lo stesso valeva per l’altro.
Dopo anni, era forse giunta l’ora di incontrare di nuovo il passato.
Sentì un tonfo sordo di passi sul ponte metallico dove si trovava lui in quel momento, e all’improvviso una voce che ricordava ancora, urlò un nome.
“Ben!”
Quel nome risuonò forte in tutta la sala, facendo eco sulle ampie pareti che circondavano i due uomini; subito dopo che l’eco si fu esaurito, l’unità di Starstrooper  che fino a quel momento era impegnata a cercare i fuggiaschi, puntò i blaster contro la seconda figura che stava al principio del ponte.
 
Al suono di quel nome, Kylo Ren si voltò lentamente a fissare l’uomo che aveva appena pronunciato quella parola, consapevole dell’identità di quest’ultimo.
Qualcosa dentro di lui, un fuoco nascosto da tempo si riaccese improvvisamente quando lo vide.
“Han Solo..finalmente.”
Un silenzio irreale e gelido aleggiava nell’aria, tutti gli occhi erano puntati su Kylo Ren e Han Solo, che erano intenti a fronteggiarsi sul lungo ponte metallico che collegava i due estremi della sala, sotto di loro solo il vuoto.
“Attendevo questo giorno da molto tempo”- proseguì il ragazzo.
Han guardò il giovane che stava davanti a lui.
Era diverso, qualcosa era cambiato in lui, lo sentiva; eppure sapeva chi si nascondeva dietro quella maschera, sotto quel mantello scuro..chi DAVVERO era Kylo Ren.
Aveva atteso troppo tempo per fareciò che era giusto, ed era arrivato il momento di rimediare una volta per tutte.
Avanzò piano verso di lui, lo sguardo sempre fisso sulla figura che aveva di fronte, e passo dopo passo gli si avvicinò di qualche metro.
Mentre si avvicinava, un improvviso fascio di luce proveniente da una delle porte in alto che davano sull’esterno, venne proiettata sulle due figure, investendole di una luce chiara e soffusa che contrastava con l’ambiente oscuro che fino a poco prima li circondava.
 
Non appena la porta si aprì, le due figure coperte di neve entrarono nella base cercando di scrollarsi di dosso i fiocchi gelidi che erano rimasti sui loro vestiti, poco adatti a quel clima freddo ed impervio; Finn e Rey cercarono di guardarsi intorno, cercando con lo sguardo Chewbe e Han.
Una voce meccanica e dura giunse alle loro orecchie, quando si accorsero di chi si trovava sul ponte metallico situato metri sotto di loro.
“Han..?”
 
“Togliti quella maschera. Non ti serve.”
Han avanzava a passo deciso verso Kylo Ren, mentre riponeva il blaster nella sua cintura; le armi sarebbero state inutili contro il ragazzo, e sicuramente non avrebbero contribuito a sfatare la tensione che aleggiava fra di loro.
Il ragazzo, da dietro la maschera, teneva gli occhi fissi sul vecchio contrabbandiere cercando di capire quali fossero le sue intenzioni.
“Perchè?”-chiese con voce ferma-“Cosa pensi di vedere?”
Han, dal canto suo, sostenne lo stesso tono duro, ma la voce era rotta da un sentimento intimo, nascosto e forte.
“La faccia di mio figlio.”
 
Quelle parole colpirono Rey non appena le udì.
Figlio? Quel mostro..quell’essere, e Han Solo?
La sua mente non riusciva a mentalizzare quella nuova consapevolezza, era come se si rifiutasse di accettare che una cosa del genere potesse essere possibile.
Anche Finn era sbalordito quanto lei, entrambi avevano uno sguardo attonito mentre continuavano a seguire la scena che si proponeva sotto i loro stessi occhi.
 
“Se è ciò che desideri..”
Un rumore metallico venne prodotto dalla maschera non appena Kylo Ren appoggiò le mani al lato di quest’ultima, sganciandola e sfilandola dal suo viso.
Una folta capigliatura corvina uscì dal casco, incorniciando il volto del ragazzo.
Ben, era quello il suo nome.
Aveva cercato per anni di dimenticarlo, lo aveva rinnegato mille volte come aveva fatto con la sua famiglia tempo prima; aveva assunto l’identità di Kylo Ren, facendosi un nome più grande nella galassia, dimenticando ed abbandonando per sempre il nome di Ben Solo.
Era arrivato il momento che anche lui accettasse quella realtà.
“Tuo figlio è morto.”
 
Han scrutava il volto del ragazzo, con gli occhi attenti che solo un padre potrebbe avere per il proprio figlio.
Sì, era suo figlio...non aveva mai dimenticato.
Erano passati anni da quando lo aveva visto come Ben Solo l’ultima volta, ma nonostante quell’apparenza di forza e di potere, riconosceva ancora lo sguardo insicuro e ingenuo del figlio.
Aveva gli stessi occhi scuri di Leia, la carnagione si era fatta più chiara ed ora contrastava maggiormente con i suoi capelli mossi neri, proprio come quelli di sua madre.
Era sempre lui, ed ora poteva finalmente vederlo con i suoi occhi stanchi.
“Tuo figlio è morto. Era debole e sciocco..proprio come suo padre. Ed io l’ho eliminato.”
Quelle parole uscivano dalle labbra di Kylo lentamente, mentre osservava la reazione del vecchio Han.
“Questo è solo ciò che Snoke vuole farti credere. Tu sai che non è vero.”
Han si avvicinò nuovamente a lui.
“Mio figlio E’ VIVO. Tu lo sai.”
“Il Leader Supremo è saggio..”
La voce di Kylo tremava, mentre l’uomo si avvicinava a lui; era come se qualcosa dentro di lui gli stesse dicendo che ciò che Han diceva il vero, ma una parte di sè rifiutava di ammettere che fosse davvero così.
“No..Snoke ti sta usando solo per il tuo potere, e quando avrà ciò che vuole...non ci penserà due volte prima di schiacciarti.”
Han giunse a pochi centimetri da lui, e lo guardò dritto negli occhi, parlando con tono caldo e deciso.
“Sai che è vero.”
Il cuore del ragazzo si contrasse amareggiato a quelle parole.
Snoke..usare lui..schiacciarlo non appena avrebbe raggiunto il suo obbiettivo..
Abbassò lo sguardo, la mente combattuta da pensieri contrastanti.
Una parte di sè sapeva che era vero, ma ammetterlo era fuori discussione; non era più il ragazzino di un tempo, ormai era diventato un uomo e decideva da sè cosa potesse essere giusto e cosa no.
Gli si formò come un nodo in gola, mentre cercava di parlare.
“E’ tardi ormai.”
Gli occhi cominciarono a bruciargli piano, la vista si velò leggermente.
Perchè stava piangendo? Non era da lui, non era da Cavaliere del Primo Ordine..cosa gli stava succedendo?
Qualcosa in lui si era come rotto, non appena il vecchio gli aveva rivolto la parola; le sue certezze si erano incrinate, come un fragile castello di carte, si erano infrante sotto le parole di Han.
Si sentiva come uno stupido, mostrare quella debolezza...
“No, non è tardi.”- il tono di Han era lo stesso di prima, ma sembrava più addolcito non appena aveva visto tentennare il figlio, conosceva quello sguardo smarrito e confuso-“Parti con me, torna a casa..Ci manchi.”
Casa.
Quanto tempo era passato da quando aveva sentito la parola “casa”?
Non la ricordava nemmeno più, ora non aveva nemmeno più un posto da poter chiamare così; nemmeno la Base Starkiller avrebbe potuto definirsi tale per lui, era solo un immenso pianeta di freddo metallo, nulla più.
Sentì una stretta allo stomaco dopo quella parola, legata a mille altri ricordi, sepolti nella sua memoria.
“Mi sento dilaniato.”- ammise in fine.
Le parole gli uscirono di getto dalle labbra, come se fosse stato il suo cuore a parlare al posto della sua ragione.
“Voglio liberarmi da questa pena...”- la sua voce era rotta e sofferente-“..io SO cosa devo fare..ma non so se ho la forza di farlo.”
Han lo ascoltò, cercò di capire i sentimenti nascosti del figlio; vederlo in quello stato confuso e combattuto, gli arrecava un dolore secondo solo a quello che aveva provato dopo la sua partenza.
“Mi aiuterai?”
“Certo che lo farò..”-Han rispose subito, protendendosi verso Ben-“..in qualunque modo.”
A quelle parole, il ragazzo fissò il padre negli occhi.
Sapeva cosa fare, ora era pronto.
Lasciò cadere la pesante maschera sul ponte, producento un clangore metallico non appena questa toccò terra e si sfilò la spada laser dalla cinta, consegnandola all’uomo.
 
Mentre osservava la scena, Rey percepì che qualcosa stava cambiando.
La luce dietro di lei si era fatta più tenue, era quasi svanita; si girò assieme a Finn, ed entrambi constatarono che la loro paura si stava avverando sotto i loro occhi.
L’arma aveva quasi finito di prosciugare il sole, ancora qualche minuto e si sarebbe ricaricata completamente, segnando la fine per i loro compagni.
Mancava poco ormai.
“Oh no..”

Le mani di Han afferrarono l’elsa di metallo della spada di Kylo, mentre anche quelle del ragazzo stringevano ancora il medesimo oggetto.
Cercava di tirarla verso di sè, ma la presa di Kylo era forte, sembrava quasi che fosse indeciso a lasciarla al padre.
Ad un tratto, il suo sguardo cambiò.
Se qualche secondo prima sembrava un ragazzo spaventato e combattuto, ora aveva assunto lo sguardo di un giovane determinato e governato da qualcosa di potente ed oscuro, glielo leggeva negli occhi.
Stava per dire qualcosa, ma un improvviso movimento di Kylo lo fermò.
Intravide solo il figlio tirare a sè l’arma, poi un improvvisa luce rivelò la lama cremisi.
Senza nemmeno il tempo di accorgersene, venne trafitto.
“NO...!”
L’urlo di Rey si riflesse sulle pareti della sala,mentre la ragazza che si teneva stretta al parapetto si accasciava lentamente a terra, con lo sguardo velato di lacrime fisse su Han.
Era avvenuto troppo in fretta, non si era nemmeno accorta del movimento di Kylo, e quando lo aveva fatto, era ormai troppo tardi.
Ma l’urlo più accorato era quello di Chewbe, che si trovava qualche livello sotto di lei; il wookie era quello più furioso e sconcertato in quel momento.
Quello che aveva di fronte non era più il bambino che aveva conosciuto quando era rimasto con Han anni prima, non era Ben Solo, il bambino al quale aveva insegnato a pilotare, con il quale aveva passato anni.
L’unica cosa che vedeva era un fantoccio del Primo Ordine, che ora si era anche macchiato del suo peggiore assassinio.
 
Era libero.
Quando la lama aveva trafitto Han, si era sentito finalmente libero di un peso che portava con sè da tempo, la responsabilità di eliminare il suo ultimo ponte con la luce che ancora portava dentro.
Si avvicinò con il volto al padre, le labbra tremavano per le emozioni dentro di sè:
“Grazie.”- mormorò.
 
Non si era nemmeno accorto di essere morto.
Continuava a sentire un intenso dolore al cuore, lo sentiva come se stesse bruciando dentro, una sensazione che mai aveva provato prima, nemmeno con le ferite peggiori.
Quindi, era così che doveva morire, per mano di colui che aveva cresciuto e tentato di salvare?
Il destino era sempre stato beffardo con lui.
Amato da chi prima lo detestava, odiato da chi amava, così aveva vissuto Han Solo.
Era convinto che avrebbe potuto salvarlo, ma era stato tratto in inganno...la sua ingenuità di padre, lo aveva ucciso.
Eppure, non era la spada che lo aveva trafitto a fargli più male, anzi, in un certo senso anche lui si sentiva libero..avrebbe sempre voluto scusarsi con Ben per non essere stato il padre perfetto, per averlo deluso in tutti i suoi difetti, e finalmente avrebbe potuto farlo.
Posò la sua mano sulla guancia di Ben, la sentì fredda al tatto, sentiva i muscoli tremare a causa dell’adrenalina.
Accarezzò la pelle del figlio, con la delicatezza e l’amore che forse mai gli aveva dimostrato.
Era tardi, è vero.
Voleva parlare ma la gola aveva cominciato a riempirsi di sangue e le corde vocali emettevano solo un sordo gorgoglio; le uniche parole che sentì prima di cadere, guardando dritto Ben negli occhi, furono quelle nella sua mente.
“Ti vogliamo bene.”
La lama si ritrasse, ed il corpo esanime di Han Solo precipitò in una spirale di vuoto nero.
 
Un colpo partì dalla balestra wookie seguito dall’urlo di Chewbe, che colpì dritto al fianco Kylo Ren  il quale,preso alla sprovvista, cadde in ginoccio sul ponte con la spada ancora fra le mani.
Anche Rey si unì al grido di dolore, mentre le lacrime scendevano copiose dai suoi occhi, rigando le guance fredde della ragazza, mentre continuava a gridare il nome di Han, sparando contro il nemico.
Finn la tirò via da lì, mentre gli Starstrooper cominciavano ad aprire il fuoco sugli intrusi, trascinandola di nuovo fuori in mezzo alla tormenta allontanandosi dalla base, per cercare rifugio nella foresta scura che circondava la struttura.
 
Una serie di esplosioni illuminò le pareti nere della sala, non appena Chewbe attivò le cariche piazzate precendentemente da lui e Han, che distrussero in pochi secondi buona parte della struttura, mentre il fuoco e le scintille raggiunsero anche il ponte dove, ancora ferito giaceva Kylo.
Aveva visto fuggire la mercante..ed il traditore, FN-2187.
No, non li avrebbe fatti sfuggire così facilmente, non dopo quanto avevano fatto.
La lama cremisi brillò di nuovo nella sala.
Era ora della caccia.
 
Si fecero strada fra i massi e i tronchi degli alberi nascosti nella neve, cercando di allontanarsi dalla base in fiamme per andare incontro al Falcon, che Han e gli altri avevano lasciato in mezzo alla foresta per evitare di essere scoperti; il vento continuava a sferzargli gelido il viso, ed avanzare diventava sempre più difficile.
Nè Rey nè Finn fiatavano, riservando il fiato per correre più veloci, con il timore di essere inseguiti.
Superata una collinetta però, il loro timore trovò fondamento.
Si fermarono quando riconobbero il nemico, che evidentemente li aveva inseguiti fin lì dalla base.
La lama di laser rosso riluceva sulla neve che circondava la figura di Kylo Ren, il quale stava dinanzi ai due ragazzi; il suo viso sconvolto era circondato dai capelli scuri che sembravano diventare un tutt’uno con il mantello e gli alberi neri che circondavano il Cavaliere del Primo Ordine.
“Non abbiamo ancora finito.”- sibilò furioso.
 
Rey rimase ferma dinanzi a lui, le lacrime versate per Han erano ormai due righe ghiacciate sul suo volto freddo, ma il fuoco di rabbia che le bruciava dentro, alimentò il suo spirito.
“Tu..sei un mostro..”
“Siamo solo noi ora..Han solo non potrà salvarti questa volta!”
Improvvisamente, Kylo battè ripetuti pugni sul suo fianco, fra gli sguardi attoniti della ragazza e di Finn.
Ma che..?
Sulla neve intorno al giovane, si erano formate piccole chiazze scure, che si allargavano lentamente formando tracce color cremisi.
Sangue.
Rey lo fissò senza parole, non concepiva come potesse cercare di evitare persino una sensazione umana come il dolore, era come se cercasse di diventare una macchina, il dolore non era contemplato nella vita di un cavaliere del Primo Ordine.
Quel mostro non meritava di vivere.
Puntò velocemente il blaster verso di lui, ma la reazione del nemico fu più rapida di quanto pensasse, e Rey fu scaraventata via dalla Forza utilizzata da Kylo, sbattendo contro uno dei tanti alberi che si trovava intorno a loro e ricadendo a terra, con il volto fra la neve.
“REY!”- la voce di Finn risuonò chiara, mentre il ragazzo si precipitava sull’amica per controllare se stesse bene; la prese fra le braccia con gli occhi che saettavano sulla figura della giovane, rimasta priva di sensi a causa dell’impatto.”No..no,no,no..”
Ripeteva il suo nome accarezzandole il viso, mentre le sue labbra tremavano di preoccupazione.
Il rumore della lama di Kylo che fendeva l’aria, arrivò alle sue orecchie non appena rivolse l’attenzione su di lui.
“TRADITORE..!”
Traditore. Lo avevano già chiamato così una volta, quando era scappato.
Ma non aveva più intenzione di lasciare quel titolo ad identificare chi fosse; doveva porre fine a quel male una volta per tutte, e se Rey non poteva farlo, l’avrebbe fatto lui anche per difenderla a costo della vita.
Sfilò dalla cintura la spada laser di Skywalker, che gli era stata consegnata da Maz, si girò verso il suo avversario e la impugnò.
 
Kylo riconobbe quella spada.
La aveva vista per anni, quando ancora non faceva parte del Primo Ordine.
Sapeva a chi apparteneva un tempo...e a chi sarebbe dovuta appartenere, adesso che il legittimo proprietario non la custodiva più.
“Quella spada..appartiene a me:”- disse digrignando i denti verso Finn.
“Se è così..allora vieni a prenderla.”
 
Era ancora stordita, quando udì quel grido inumano provenire dalla foresta, il viso ancora affondato nella neve e le membra indolenzite ed intorpidite dal freddo e dal colpo ricevuto prima.
Cercò di aprire gli occhi per capire cosa stesse succedendo e due bagliori, uno rosso e uno blu, apparvero alla vista, riflessi sui cumuli di neve che la circondavano.
“Finn...”
Riconobbe il ragazzo con le spalle contro un albero, la spada di Skywalker fra le mani..e l’urlo.
Vide Kylo Ren  squarciare con una parte della sua elsa la spalla destra del giovane disertore , mentre gridava a causa dell’intenso dolore che dalla spalla alla gola gli toglievano quasi il respiro.
Finn reagì, respingendo l’attacco dell’avversario, girò su se stesso e calò l’arma sulla spalla di Kylo, il quale gridò di rimando, ma restò in piedi, barcollando leggermente.
Come osava quel verme traditore colpirlo?
Sputò un grumo di sangue che gli si era formato nella bocca impastata, e brandì nuovamente la spada, pronto a reagire.
Avrebbe sofferto, questo era sicuro.
Ren si girò attaccando di nuovo Finn e cogliendolo impreparato; con una rotazione rapida della spada, scaraventò via quella del ragazzo che seguì una traiettoria lunga, finendo incastrata in un cumulo di neve poco distante.
Approfittando del momento di distrazione, calò la lama sulla schiena del traditore,il quale cadde a terra senza nemmeno gridare, solo un urlo strozzato che gli salì dalla gola ma che morì non appena toccò terra.
Finalmente.
Messi fuori gioco i due nemici, era giunto il momento per Kylo di recuperare la spada di Luke Skywalker, e di fare ritorno al comando centrale per fare rapporto al Leader Snoke; indirizzò le dita verso la spada, un flusso di Forza che potesse attrarre la spada a sè con facilità.
Più provava però, più sembrava che la spada non volesse obbedire alla Forza, che opponesse resistenza.
Strano.
Riprovò nuovamente, aumentando l’intensità, nello stesso modo in cui aveva agito con la mercante di rottami durante l’interrogatorio.
Eppure, nemmeno in quel caso funzionava...
Quando la spada venne come tirata via dal terreno, Kylo dovette spostarsi per non essere colpito.
La spada volò via, finchè la mano di Rey la brandì decisa, la lama blu illuminò il suo viso, mostrando a Kylo il suo sguardo determinato.
Adesso erano loro due.
 
Nemmeno lei poteva credere a quanto fosse appena successo, le sembrava così irreale..se alla base le era sembrato quasi un caso singolare, ora poteva chiaramente sentire il controllo sulle cose attorno a lei, riusciva a sentire la Forza scorrere in lei, come fosse parte del suo sangue.
Dallo sguardo rabbioso e confuuso di Kylo, capì che non aveva via di scampo, se non affrontarlo.
Ma lei non sarebbe fuggita via, non quella volta.
Gridò contro di lui e fece un affondo con la lama per colpirlo, ma il fendente venne respinto nonostante lei continuasse ad attaccarlo; si muovevano veloci, fra gli alberi scuri ed imponenti che li circondavano, in un inseguimento all’ultimo colpo, senza pietà ,senza fine.
 
Era forte, troppo forte.
La ragazza era potente nella Forza, lo aveva visto, lo sentiva.
Mentre combattevano nella foresta non poteva fare a meno di pensare alla forza nascosta dentro di lei, così grezza, nascosta..se avesse avuto una guida, sarebbe risultata utile al Primo Ordine e..anche a lui.
Da quando era entrato nel Primo Ordine, nessuno era mai riuscito a suscitare così tanti pensieri ed emozioni come invece aveva fatto lei.
Provò un istinto di possessione improvviso, mai sentito prima di allora, una brama nascosta in lui.
“Io...posso avere ciò che voglio..”
Mentre continuavano a combattere, il pianeta cominciò a collassare, e si formarono spaccature profonde nel terreno sotto di loro; Kylo spinse Rey verso il ciglio che poi precipitava giù nel vuoto, le loro spade una contro l’altra procuravano uno sfrigolio di energia che colorava i loro volti di colori differenti.
Mentre il vento continuava a sferzare i loro corpi, Kylo urlò cercando di sovrastare il suo rumore:
“Ti serve un maestro! Devi dominare la tua Forza!”- gridò contro Rey, mentre cercava di respingere il suo attacco.
Lei lo guardò negli occhi, stupita.
Lui? Suo maestro?
E la Forza..
“La Forza..”- sussurrò come se avesse appena ricordato cosa significasse quella parola.
Ma certo..la Forza, doveva usare la Forza se voleva andarsene di lì viva.
Chiuse gli occhi concentrandosi.
“La Forza..”- ripetè piano nella sua mente, per trarre vigore da essa.
Kylo non capiva, digrignava i denti nel tentativo di sopraffarla, ma la ragazza si rivelava più forte del previsto, e la consapevolezza di questa realtà lo rendeva ancora più furioso.
 
Poi, riaprì gli occhi.
Rey fissò intensamente gli occhi di Kylo, una luce nuova le brillava nello sguardo.
La Forza era in lei, era CON lei.
Si girò di colpo liberandosi dell’attacco dell’avversario, invertendo le loro posizioni; passò all’attacco sferrando continui colpi di spada contro di lui, mentre lui cercava di sfuggirle e di respingere i suoi colpi, ma la sicurezza in sè lo stava lentamente abbandonando.
“No..no..”
Non voleva pensare che un’inutile mercante fosse in grado di piegare persino lui.
Ma Rey non aveva finito.
Attaccò di nuovo, questa volta squarciando una parte del mantello e la gamba di Ren, poi affondò la lama nella sua spalla provocandogli una profonda lacerazione, facendolo arretrare; lui si scagliò contro di lei a spada tratta, ma i suoi polsi furono afferrati da Rey, che cercò di bloccarlo portando la sua spada ad affondare nella neve, sciogliendo quella che aveva intorno.
In un ultimo tentativo di rivolta, Kylo cercò di spingerla via ma un calcio di Rey lo fece cadere a schiena a terra, senza via di fuga, poi una lama blu si abbattè sul suo volto ed un ennesimo grido proruppe dalla gola del soldato del Primo Ordine.
 
Il sangue a contatto con l’aria fredda si congelava lentamente sul viso di Kylo, mentre lo squarcio procuratogli da Rey sul volto, dalla guancia destra al sopracciglio sinistro bruciava maledettamente e la sensazione di dolore era intensa, causandogli intense ondate di adrenalina che cercavano di placare quella sensazione.
Si sentiva vulnerabile come mai prima d’ora, mentre faticava a rialzarsi dal terreno innevato e le membra insanguinate ed intorpidite sembravano non voler rispondere ai suoi comandi.
Quella maledetta...
Un improvviso rombo proveniente dal sottosuolo catturò l’attenzione di entrambi, quando il terreno sotto i loro piedi cominciò a fratturarsi, e come due faglie, le parti opposte di terreno dove stavano Rey e Kylo cominciarono a separarsi velocemente, mentre pezzi di terra innevata, alberi e rocce cadevano nel crepaccio, finendo in un incandescente mare di fuoco che si trovava sotto di loro.
Fu l’ultima volta che i loro occhi si incontrarono.
Gli occhi di Kylo erano carichi di odio, paura, dolore e oscurità.
Fissavano quelli di Rey, mentre la distanza fra loro aumentava.
Lei leggeva quei sentimenti negli occhi di lui..eppure, sentiva che c’era qualcosa di più.
Una parte di lei avrebbe voluto chiedergli il perchè di tutto quello, chiedergli di più..ma il tempo stava scadendo.
Dopo aver gettato un ultima volta lo sguardo alla figura distesa a terra di Kylo, sparì nella foresta.




Salve a tutti!
Vi ringrazio davvero per aver letto questa fic fino a qui :) grazie anche per il supporto, per le recensioni ed i consigli che alcuni di voi mi hanno dato durante i giorni di pubblicazione di questi capitoli.
Volevo solo dire che, a partire dal prossimo capitolo, le situazioni che verranno descritte e narrate, saranno semplicemente delle mie idee ed ipotesi personali, su cosa potrebbe succedere fra Rey, Kylo e gli altri personaggi negli episodi a venire.
Detto questo, vi ringrazio ancora per il sostegno e l'attenzione, e che la Reylo sia con voi!
  
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