Tsubasa aveva un vizio: quando era felice chiudeva gli occhi.
Non ne conosceva il motivo, lo faceva e basta, inconsciamente. Forse nella sua vita i momenti felici erano stati talmente pochi che quando il suo cuore veniva pervaso da quella rarissima emozione gli occhi gli facevano male, talmente male da dover abbassare le palpebre.
Ma ora le cose erano cambiate.
Grazie a Kazuki, Hayato e Tsukiko, aveva capito che la felicitą era un'emozione che apparteneva anche lui, e che non poteva perdere neanche un solo momento con i suoi amici.
Tsubasa non avrebbe pił chiuso gli occhi.
"In fact, I was afraid of loneliness anytime".