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Autore: Made of Snow and Dreams    12/01/2016    4 recensioni
Avviso riguardante un'iniziativa presa dalla sottoscritta sull'attuale situazione di Jeff the Killer. E' urgente, quindi aprite!
P.S.La storia è finita. Ora più che mai c'è bisogno di voi: scrivetemi cosa ne pensate, se è soddisfacente o no, poichè questa terza versione andrà nel sito Creepypasta wikia. FERMIAMO IL NUOVO JEFF!!!!!
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jeff the Killer
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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GO TO SLEEP.




A scuola nessuno nei due raccontò quello che era successo. Liu pensava soltano a come Jeff fosse cambiato durante lo scontro. Non sembrava essere nemmeno lui, era diventato un'altra persona. Mentre picchiava Randy, lo aveva addirittura sentito ridacchiare.
Quanto a Jeff, in quel momento si era sentito molto più forte: era stato come se un altro Jeff avesse picchiato Randy e gli altri; vedere il sangue macchiare la pelle di Troy, in particolare, lo aveva fatto sentire potente, superiore, invincibile.
Ah, ma ora era tutto finito. Non riusciva a sentire più niente, ed era come se tutto fosse tornato normale e monotono.
Una volta finita la scuola ed essere tornati a casa, Liu entrò nella stanza del fratello, trovandolo disteso sul letto a fissare un punto indefinito del soffitto.
'Ci stai ancora pensando, non è così?'
'A cosa?' chiese distrattamente Jeff.
'A Randy e ai suoi. A quello che succederà quando quei tre diranno che siamo stati noi ad aggredirli. A quello che succederà quando li rincontreremo.'
'Beh,' disse Jeff, mettendosi seduto, 'se dimostreranno di aver gradito i cazzotti che gli ho dato, gliene darò altri, vedrai. Non si devono permettere di toccare né te né me.'
Vi fu un attimo di silenzio, poi Liu parlò. 'Grazie, Jeff, per avermi difeso. E sta' certo che la prossima volta sarò io a difenderti contro quei teppistelli, o chi per loro. E poi...'
'Jeff, vieni subito qui!' gridò la loro madre dal piano di sotto.
Sia Jeff che Liu si scambiarono un'occhiata spaventata ma, dopo aver sussurrato al fratello un 'Resta qui.', Jeff scese le scale.
Di fronte alla porta e accanto a sua madre, c'erano due agenti di polizia.

 

'Jeff, è vero che hai picchiato tre ragazzi senza che loro ti avessero fatto niente?' disse sua madre, fulminandolo con gli occhi e cercando di controllare il tono della voce.
'Senza che loro mi avessero fatto niente? Rubare i soldi a Liu per poi picchiarlo non è una scusa sufficiente?' sputò Jeff con tutta la rabbia che provava.
'Non lo è neanche averli picchiati così, ragazzino.' disse uno degli agenti. 'Renditi conto che hai appena messo nei guai te stesso e i tuoi genitori.'
'Le ripeto che sono stati loro ad averci attaccato per prima!'
'Può darsi, ma non c'è nessuno che può testimoniare in tua difesa! In compenso, l'autista dell'autobus ha riferito di aver visto chiaramente te e tuo fratello correre via quando lo avete visto arrivare. Se foste stati davvero innocenti, perchè avreste dovuto scappare?'
'Io... io...'
'Agenti,' lo interruppe sua madre, mentre un appena celato nervosismo trapelava dal tono della sua voce,' immagino che vorrete portare mio figlio Jeff al vostro dipartimento. Prima di farlo, potreste aspettare che torni mio marito dal lavoro?'
Jeff alzò il viso, rivolgendole uno sguardo interrogativo.
Entrambi i due poliziotti annuirono, mentre Liu cercava di trattenere l'angoscia, avendo visto e sentito tutto dal piano superiore.
Passarono circa 15 minuti prima che la porta si aprisse ed entrasse il padre, rimanendo attonito nel vedere Jeff pallido, quasi sul punto di piangere, e sua moglie Margaret che cercava di trattenersi dall'avere una crisi isterica. Ma, appena girò l'angolo del corridoio, le sue domande si moltiplicarono quando vide due poliziotti appoggiati contro la parete.
'Che è successo?' chiese.
'Suo figlio è stato denunciato per aver picchiato tre ragazzini e per essere fuggito subito dopo con il fratello. Abbiamo un testimone che lo può confermare, e, ovviamente, le vittime dell'accaduto.'
'Cosa? Jeff... dimmi che non è vero!' si rivolse a lui, con rabbia.
'E infatti non è vero!' disse Jeff con collera. 'Sono stati loro a iniziare, e hanno picchiato anche Liu! Puoi vederlo tu stesso!'
Ci fu un attimo di silenzio imbarazzante in sala, ma poi il padre di Jeff disse a bassa voce,rivolto ai poliziotti: 'Agenti, vorreste seguirmi un attimo nell'altra camera? Margaret, vieni anche tu.'
Jeff si rannicchiò, seduto su uno scalino delle scale, nascondendo il viso tra le mani e trattenendo le lacrime meglio che poteva. Liu, scendendo e andando verso di lui, lo abbracciò forte, rimanendo in silenzio. Rimasero lì per quelle che sembrarono ore.
Quando finalmente la porta si aprì, Jeff vide suo padre indicare con un cenno a Liu di seguire i due poliziotti. Jeff si alzò subito, quasi urlando: 'Cosa? Perchè arrestate mio fratello?'
'Stai zitto, Jeff. Liu andrà in commissariato al posto tuo fino a quando le cose non si saranno sistemate.' disse sua madre.
A nulla servì implorare i genitori di lasciarlo stare. Cercò di correre dal fratello minore mentre gli agenti lo portavano via, ma fu fermato. La rabbia di Jeff crebbe, mentre lui fissava con astio i genitori, ferito e umiliato dai loro sguardi preoccupati e angosciati.
Quel pomeriggio stesso, quando suo padre uscì senza dire una parola per andare in commissariato, Jeff non volle nemmeno scendere al piano di sotto. Sdraiato in posizione fetale sul suo letto, guardava il letto vuoto di Liu, rammentando chiaramente le parole di uno degli agenti: 'Renditi conto che hai appena messo nei guai te stesso e i tuoi genitori!'. Solo ora si rendeva conto che, alla fine, avevano avuto perfettamente ragione.
Ma ciò che lo rendeva ancora più infuriato era che la colpa era solo di Randy e dei suoi amici. Era tutta colpa loro se suo fratello e suo padre erano finiti nei guai!
No, non doveva pensare più a loro. Per un attimo aveva risentito quella strana sensazione e l'aveva soppressa subito. Non poteva, non doveva.
Si addormentò lì, rifiutandosi di scendere e sopportare gli sguardi arrabbiati di sua madre, il suo nervosismo, l'irritazione che provava quando la vedeva, quel suo perenne: 'Va bene, Jeff, ora però vai a letto e torna a dormire!'.

Il giorno dopo fu svegliato da un fastidioso raggio di sole sugli occhi e dalla sua voce insopportabile.
'Jeff, è oggi!' gli disse lei, aprendo le tende e permettendo alla luce di invadere la camera del figlio.
'Cosa? Cosa c'è oggi?' chiese Jeff, con la voce impastata dal sonno.
'Il compleanno del figlio della nostra vicina Barbara, non ricordi?'
Quel tono di voce... non cupo né aggressivo, ma stranamente allegro dopo tutto quello che era successo... stava scherzando,vero?
'Mamma, stai scherzando? Non penserai che andrò a una festa di compleanno dopo quel che...'
'Jeff,' lo interruppe lei avvicinandosi al letto, 'ormai si è tutto risolto. Per cosa credi sia uscito tuo padre ieri pomeriggio, se non per andare dalla polizia? E' amico del commissario, che conosce bene la nostra famiglia e ha chiuso un occhio su quello che è successo. Quanto a Liu, se lo sono dovuto portare affinchè testimoniasse in prima persona gli eventi e mostrasse i segni della zuffa con quei ragazzini.'
Jeff si rizzò di colpo, sgranando gli occhi azzurri. Fu come se tutti gli eventi orribili delle ultime giornate non fossero mai accaduti. Liu era salvo! Suo fratello sarebbe tornato presto a casa, da lui!
Anche sua madre ora sorrideva.
'Dovrebbero tornare entrambi tra circa due ore. Ho chiesto a tuo padre di raggiungerci a casa di Barbara. Forza, scendi da quel letto e vestiti! Non voglio arrivare in ritardo come al solito...'

 

Aveva inizialmente scelto un paio di jeans blu scuro e una maglietta dei Ramones. Scese le scale e trovò sua madre truccata con cura e con i capelli castani sciolti che le ricadevano sulle spalle. Aveva indossato un vestito da sera un po' esagerato che però la rendeva bellissima. Appena lo vide, sbuffò:' No, Jeff, ti prego... almeno oggi vestiti un po' più elegantemente! Dai, sicuramente ci sarà di meglio in camera tua!'
Dal punto di vista di Jeff non aveva senso vestirsi con così tanta attenzione per la festa di un bambino, tuttavia adocchiò subito un paio di pantaloni neri che teneva per le occasioni speciali e una canottiera del medesimo colore. Non riuscendo, però, a trovare una camicia da abbinarci, prese al volo una semplice felpa bianca e scese di nuovo.
'Oh, no! Davvero vuoi andare così alla festa? Ahh, fa niente: andiamo, non c'è più tempo.'
Detto questo, spinse Jeff sul vialetto e, insieme, attraversarono la strada per andare dalla vicina di casa.
'Benvenuti! Sono così felice di vedervi... ma suo marito e l'altro suo figlio non ci sono?' chiese Barbara, aprendo la porta.
'Arriveranno tra poco. Possiamo entrare?'
'Ma certo! I bambini sono fuori in giardino, Jeff. Perchè non vai da loro?'
Jeff, a malavoglia, entrò attraversando il corridoio e perdendosi anche un paio di volte, ma il suono di strilli e risate lo guidarono verso il giardinetto sul retro dell'abitazione.
C'erano tantissimi bambini, tutti vestiti come dei cowboy. Correvano a destra e a manca facendo finta di spararsi con delle pistole giocattolo; per un attimo Jeff pensò di essere finito sul set di Toy Story, o qualcosa del genere.
'Hey, bambino grande! Vuoi giocare?' disse una vocina.
Un bambino con gli occhi verdi e luminosi

Come quelli di Liu! Quando torni, fratellino?

gli stava tirando la manica della felpa, porgendogli un cappello e una pistola giocattolo.
'No, mi dispiace... sono troppo grande per giocare in questo modo!'
'Per favore?' insistette il bambino.
'Okay, okay... dammi qua!' disse Jeff, e, indossando il cappello, si buttò nella mischia facendo finta di sparare ai bambini.

 

 

 

 

Anf, anf! Sto lavorando su questa storia anche a scuola per finirla il più breve possibile, ed è stancante! ^^ Ad ogni modo, ecco qui la seconda parte della storia.
Visto che alcuni di voi mi avevano comunicato di voler aumentare l'età di Jeff a 15 anni e mettere più descrizioni, ho aggiunto qualche dettaglio in più per non rendere la storia troppo lunga e noiosa.
Altri ancora mi avevano riferito che non gradivano la scena dei poliziotti e che avrebbero preferito che Liu fosse accanto a Jeff nell'ultimo incontro con Randy e i suoi, quindi per avere il pretesto ho dovuto per forza inserirla lo stesso, mi dispiace! :(
Spero che però vi piaccia ugualmente e che sia molto più verosimile.
Per qualsiasi cosa non vada, consigli, suggerimenti, critiche ecc.., non esitate e scrivetemi subito!Modificherò la storia in base ai vostri gusti, visto che questo remake è scritto per offrire ai fan una terza scelta senza necessariamente rinunciare all'aspetto e alla storia originale di Jeff.
Alla prossima!

 

Made of Snow and Dreams.

 

 

  
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