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Autore: TakyRiida    14/03/2009    0 recensioni
2021, il mondo è cambiato, ora per le strade di Seattle girano i transgenici, e la gente ha paura. E la vita di persone normali si intreccia con le loro. E questa è la storia di una di quelle persone.
Genere: Avventura, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alec
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Ecco qui il terzo capitolo!!
Buona lettura ^^

Capitolo 03

10 Marzo 2021 Giappone, città sconosciuta, ore 14.30

Il tempo passava velocemente all'Orfanotrofio Torre di Fiamma, senza nessuna buona notizia che potesse aiutarla a ritrovare la cugina.

Yuki, il giorno prima, le aveva detto che l'aveva chiamata, che preferiva non rivelare dove si trovava, e che aveva iniziato a frequentare un ragazzo di nome Alec, simpatico ma idiota.

Sorrise, la ragazza, ripensando alle parole dell'amica ed immaginandosi Takami che glie lo raccontava.

-Ice. La pausa è finita.- la avvertì Kenji riportandola alla realtà.

Annuì muovendo la testa e si stese a terra iniziando a fare le flessioni. Ormai passava quasi tutto il suo tempo ad allenarsi, aiutava con le pulizie, e andava a fare la spesa quando era il suo turno. Erano ormai quasi tre mesi che stava fissa li. Non ci era abituata. L'impulso di salire in sella alla sua ninja nera, la svegliava tutte le mattine all'alba, poi sentiva l'abbraccio di Hiei, che ancora dormiva, e scacciava quell'impulso. Avrebbe potuto far finta ancora per un po' di avere una vita semplice.

Mezzora più tardi, stava tirando pugni al sacco da boxe, dopo aver fatto le flessioni e corso.

Quando Hiei, entrò nella stanza quasi urlando il suo nome.

-Che vuoi?- fermando il sacco con le mani fasciate.

-Il mio contatto, quello americano, mi ha risposto.- le tese con la mano dei fogli che lei, dopo averli presi ed osservati, guardò il ragazzo -Ti aspetta, li c'è tutto quello che ti serve, documenti, passaporto, biglietti aerei, soldi, e l'indirizzo del mio contatto. Si chiama Logan Cale, è un giornalista, lavora per SoloOcchi, ti metterà in contatto con lui, e troverai Takami.-

-Fantastico!- abbracciò il ragazzo, dandogli un bacio sulla guancia -Vado subito a preparare le valige, ma la mia moto?-

-Te la curo io.- Hiei mise una mano in tasca e tirò fuori un cercapersone e un altro foglio -Se so qualcosa di nuovo ti rintraccio io. Ah, e poi appena arrivi a Seattle, vai da questo mio amico, ti darà una moto e delle armi.-

La ragazza si limitò a sorridere, correndo subito dopo a preparare la borsa per il viaggio, lasciando Hiei nella stanza, che sospirò e si sedette a terra.

-Lasciarla andare, è la cosa migliore.- mormorò Kenji alle sue spalle.

-Lo so, ma ogni volta è sempre più dura.-

Due ore dopo era appena arrivata a Narita, l'aereoporto di Tokyo, dove consegnò la borsa e si diresse verso il check-in.

Non ebbe nessun problema a salire sull'aereo, grazie ai documenti di Hiei.

“Per una volta è bello viaggiare normalmente.” pensò sorridendo e sedendosi al suo posto “Però poteva procurarmi dei biglietti di prima classe.”

* Signori e Signore * parlò la voce nell'altoparlante * Vi diamo il benvenuto sul volo *** diretto a Settle. Faremo sosta rifornimento nella città di ***. Siete pregati di allacciare le cinture. Grazie per aver scelto la nostra compagnia. Vi auguriamo buon viaggio. *

Alzò gli occhi verso l'alto osservando i pulsanti per chiamare l'Hostess, per estrarre la maschera dell'ossigeno e quello per la luce. Sbuffò. Odiava volare.

10 Marzo 2021 America, Seattle, ore 21.30

Inconsapevole del fatto che Ice, era salita da qualche ora su un aereo che l'avrebbe portata in quella città, Takami, come tutte le sere, andò al Crash. Quella era la sua sera libera, e invece di andare dietro al bancone, guardò Steve, il suo capo, e si fece dare una birra.

-Ciao Bambola.- la salutò Original Cindy.

Da che aveva iniziato ad uscire con Alec, aveva fatto amicizia con tutti i suoi amici, la vita li a Siattle si era fatta più interessante.

Preso il suo bicchiere di birra, sorrise alla ragazza di colore -Ciao Cindy.- la salutò seguendola poi verso il tavolo da biliardo dove c'erano gli altri ragazzi. Li salutò con un sorriso e si appoggiò al muro osservandoli giocare.

-Oggi non lavori?- le chiese Max, alzando lo sguardo dal tavolo da biliardo, dopo aver mandato la palla numero 8 in buca.

-La mia sera libera.- rispose la rossa alzando il bicchiere di birra e bevendo subito dopo.

-Bene allora devi giocare anche te.- e le indicò con un cenno del capo le stecche li a fianco.

-Ho una mira micidiale.- mormorò lei prendendo una stecca e dando il bicchiere ad Alec.

-Se riesci a battere Max.- iniziò Herbal, il ragazzo di colore che lavorava con loro alla JemPony -Ti pago da bere, Sorella.- facendoli ridere tutti.

-Sei così brava?- chiese guardando la ragazza, che di risposta alzò semplicemente le spalle iniziando a posizionare le palle.

-Nessuno è mai riuscito a batterla, solo Alec le da del filo da torcere.- rispose OriginalCindy al suo posto.

-Bene.- mormorò Takami piegandosi sul tavolo da biliardo e dando così il via alla partita.

-Ehi fratello.- Sketchy si sedette a fianco ad Alec, che rimaneva seduto a guardare la partita -Guarda qua!- e gli mostrò un giornaletto tabloid -Le foto dell'altro giorno mi hanno fruttato un bel po' di denaro. Devo solo trovare altri di questi mostri di Manticore.-

Alec lo guardò alzando le sopraciglia -Tutte scemenze secondo me, devi vivere la vita come viene, fratello, e non andare a caccia di scemenze.-

-Mostri di Manticore?- chiese Takami guardandoli per un attimo.

-Come non lo sai?- l'aspirante fotografo la guardò -E' una notizia che SoloOcchi ha dato mesi fa. C'era una caserma nel Wyoming, che faceva esperimenti genetici, e creando dei mostri, per fare dei soldati perfetti. Solo che questa caserma ha preso fuoco e ora sono tutti intorno a noi, e alcuni di loro non puoi neanche riconoscerli, perchè sembrano umani. Hanno solo un tatuaggio, un codice a barre dietro la nuca. Hanno una forza micidiale, sono stati creati come armi.-

Takami si limitò a ridere.

-Ti sei fuso il cervello con tutte queste scemenze.- disse OriginalCindy dandogli una sberla sulla testa.

-Ma guarda che è tutto vero!- borbottò lui.

-Dovrei presentarti mio padre allora.- ghignò Tak incrociando le braccia al petto, mentre osservava Max, mandare la palla numero otto in buca -Ha studiato genetica all'università, e pure lui ti direbbe che sono tutte scemenze futuristiche, inventate per vendere quella..- indicò il giornale con un dito -spazzatura.-

-Ben detto Sorella.- esclamò OriginalCindy.

Il cercapersone di Max, squillò in quel momento -Alec, prestami il cellulare, che devo telefonare.- disse lei guardando il numero apparso nel cercapersone e, dopo aver preso il cellulare, andò al bancone, chiamando Logan.

-Ciao, sono io. Che ti serve?- chiese subito, mentre posava lo sguardo su un ragazzo, alto con gli occhi azzurri e capelli neri, che entrava in quel momento.

-Si, domani? Va bene. Per cosa?- non toglieva lo sguardo dal ragazzo, mentre lo vide avvicinarsi al bancone e parlare con Steve.

-Sto cercando questa ragazza.- gli sentii dire mentre tirava fuori una foto dalla tasca, intravide solo per un attimo la foto, c'erano due ragazze ritratte una con i capelli neri e degli insoliti occhi viola e l'altra, era Takami.

-Devo andare, ti chiamo io.- disse a Logan chiudendo la chiamata, e tornando velocemente verso il tavolo da biliardo -Tak, c'è un ragazzo che ti cerca al bancone.-

-Cosa?- Takami si fece seria in volto, mentre la guardava, sembrava quasi spaventata. Spostò subito lo sguardo alle spalle di Max, e incrociò lo sguardo con colui che la stava cercando -Diaz..- mormorò riconoscendo suo cugino, il fratello di Ice -Ma porc.. devo andare, scusate.- lasciò andare la stecca da biliardo si girò e corse via, uscendo dalla porta sul retro.

-Cosa?- Alec si alzò dalla sua sedia e fece un passo verso di lei, si girò poi vedendo arrivare il ragazzo, di corsa, per seguire la rossa. Gli si piazzò davanti fermandolo, e subito Max, lo affiancò.

-Ciao.- lo salutò sorridendo -Possiamo aiutarti?-

-Spostatevi.- disse Diaz serrando le labbra.

-Non credo proprio.- esclamò Max al suo fianco.

-Fantastico, ora grazie a voi due l'ho persa, e chissà quando riuscirò a rintracciarla di nuovo.- estrasse un telefono cellulare dalla tasca, e se lo portò all'orecchio, girandosi e avviandosi verso l'uscita -Papà? Si, l'ho vista. No, mi è scappata.-

-Vai da lei.- mormorò Max ad Alec -Ci penso io a lui.-

Alec seguii il consiglio di Max, e uscii subito dal locale andando verso l'appartamento della ragazza. Quando arrivò, trovò la porta aperta, e sul letto uno zaio, con dentro dei vestiti.

-Takami?- chiamò la ragazza che apparve dal bagno, con in mano delle spazzole e altri vari oggetti -Cosa stai facendo?-

-Scusami, Alec, ma devo andare via.- lei si avvicinò allo zaino e mise tutto dentro.

-Perchè?- domandò afferrandola per un braccio e facendola voltare -Chi era quello?-

Lei lo guardò per un attimo e poi abbassò lo sguardo, senza rispondere.

-Takami, non ti abbiamo sempre detto che gli sconosciuti non devono intromettersi negli affari di famiglia?- chiese una voce sulla porta, facendo girare i due ragazzi.

C'erano Diaz, e altri due ragazzi, uno teneva in mano una mitragliatrice, e l'altro una pistola, con la quale sparò verso Alec, che non ebbe il tempo di spostarsi, e si accasciò al suolo.

-No!- successe tutto velocemente, la ragazza si inginocchiò e girò Alec.

-Tranquilla cuginetta, era solo un dardo tranquillante, dormirà per qualche ora.- disse ancora Diaz avvicinandosi -Ora, vieni con me, non vorrai mica costringermi ad ucciderlo vero?-


11 Marzo 2021 America, Seattle, ore 19.15

L'appartamento di Logan Cale, era situato nella vecchia zona commerciale di Seattle, che dopo l'onda elettromagnetica, era diventata la zona dei ricchi. Più che appartamento era da considerare un attico con vista. Le pareti dipinte di rosso, e il mobilio elegante.

Max, osservava tutto quello, appoggiata con la schiena alla finestra, mentre Alec, si era appena ripreso, dopo aver dormito per quasi 24 ore.

-Allora si può sapere che è successo?- domandò la ragazza guardando Logan.

-Sono riuscito a prendere il video di una telecamera davanti al palazzo di Takami. Un paio di minuti e possiamo guardarlo.- rispose girando la sedia e posando lo sguardo su Alec -Cosa ricordi?-

-Ero appena arrivato nel suo appartamento, stava... stava facendo le valige.- mormorò il ragazzo appoggiandosi con la schiena al divano -Quando.. c'erano tre uomini sulla porta, armati, uno era il ragazzo che era venuto al crash a cercarla.-

-Chi diavolo è in realtà Takami?- domandò irritata Max, allontanandosi dal vetro e iniziando a camminare avanti e davanti alla finestra.

-Ecco il video è arrivato.- disse Logan aprendo il file. Stavano per visionare il filmato quando suonò il citofono. -Scusate un attimo.- fermò il filmato e si alzò dalla sedia andando a rispondere.

-Chi è?- domandò Max seguendolo.

-Me ne ero completamente dimenticato. Un mio contatto del giappone, un paio di mesi fa mi aveva chiesto aiuto per cercare una persona. E l'altro giorno gli ho risposto che avrei potuto aiutarlo, ma che avevo bisogno di più informazioni.- Logan si massaggiò le tempie con le dita -Ho fatto venire qui la ragazza che conosce meglio questa persona. Era il lavoro per cui ti avevo chiamato ieri.-

-Va bene, una cosa alla volta però. Voglio scoprire prima chi sono questi stronzi che hanno sparato ad Alec.- borbottò Max, poco prima che la porta si aprii, e ne entrò una ragazza con gli occhi a mandorla, capelli neri e occhi viola. -Io ti conosco..- mormorò, avvicinandosi alla nuova entrata.


Ice era appena scesa dall'aereo e, dopo aver recuperato il suo bagaglio, si incamminò verso l'indirizzo che le aveva dato Hiei, seguendo le indicazioni su una cartina che teneva nella mano sinistra.

Non le ci volle molto per arrivare al palazzo dell'amico di Hiei. Guardò il campanello, e suonò appena vide il cognome Cale. Le rispose una voce maschile, che le aprii subito indicandole il piano.

“Come avrà fatto Hiei a conoscere questo riccone.” pensò salendo sull'ascensore. Pochi minuti ancora, e avrebbe avuto le risposte che cercava.

Appena entrò nell'appartamento, si ritrovò davanti un ragazzo che non doveva avere neanche 30anni, i capelli biondi gli ricoprivano più di metà fronte, e portava degli occhiali dalla montatura trasparente, gli occhi invece azzurri. “Ha pure l'aspetto di un ricco” pensò osservando i suoi vestiti “Magari, dopo che mi avrà aiutato a trovare Takami, potrò rubargli qualcosa di interessante.”

-Io ti conosco..- una voce femminile interruppe i suoi pensieri, portò così lo sguardo sulla ragazza, non si era accorta di lei. Aveva lunghi capelli castani, labbra grosse e occhi marroni. Osservò i suoi vestiti, sportivi “No, di certo non è la moglie.” pensò inarcando le sopraciglia.

-Mi conosci? Strano. Perchè io non conosco te.- disse incrociando le braccia al petto. Da quando era salita sull'aereo il giorno prima, aveva dovuto rincominciare a parlare in inglese, cosa che oltretutto odiava.

-Tu dovresti essere Ice, l'amica di Hiei.- disse il ragazzo -Io sono Logan, e lei è Max.-

-Saltiamo i convenevoli.- sbuffò alzando gli occhi al cielo -Dove trovo SoloOcchi?- chiese riportando lo sguardo su Logan.

-Lui ha affidato l'incarico a me, e..- iniziò lui ma fu subito fermato da Max.

-Logan, aspetta.- lei si avvicinò -Prima ci deve spiegare perchè ieri, il ragazzo che ha sparato ad Alec, aveva una tua fotografia.-

-Chi ha sparato a chi?- domandò Ice guardandola.

-Questo non me lo avevi detto.-

-Un ragazzo, alto, capelli neri e occhi azzurri. Ha sparato a un mio amico, e portato via la sua ragazza.- Max incrociò le braccia al petto senza togliere lo sguardo da Ice -E prima di tutto questo, è venuto al Crash, cercando questa ragazza e mostrando una foto dove c'ervate te e lei. E ora voglio sapere perchè.-

Fine capitolo 03

  
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