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Autore: Made of Snow and Dreams    15/01/2016    2 recensioni
Avviso riguardante un'iniziativa presa dalla sottoscritta sull'attuale situazione di Jeff the Killer. E' urgente, quindi aprite!
P.S.La storia è finita. Ora più che mai c'è bisogno di voi: scrivetemi cosa ne pensate, se è soddisfacente o no, poichè questa terza versione andrà nel sito Creepypasta wikia. FERMIAMO IL NUOVO JEFF!!!!!
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jeff the Killer
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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GO TO SLEEP.

 




Alla fine era divertente: il giardino era davvero grande e c'era tantissimo spazio per correre e saltare; in più, tutti i bambini sembravano essersi coalizzati contro il 'bambino grande', e ciò portava Jeff a inventare nuovi modi per scappare via da loro.
Stava per puntare la pistola giocattolo contro Billy, quando la madre di Jeff fece capolino da dietro la porta, intimandogli di avvicinarsi.
'Jeff, ascolta: la polizia ha appena lasciato andare Liu e tuo padre. Stanno per arrivare qui, e anzi dovrebbero essere vicini.'
'Cosa? Corro subito da loro. Grazie per la notizia!'
'Va bene, Jeff, ma non ti allontanare troppo dal marciapiede!'
Facendo cadere a terra il cappello e gettando la pistola con noncuranza sull'erba - con grande dispiacere dei bambini -, Jeff riattraversò il corridoio, dando gomitate agli altri ospiti.
Si precipitò fuori.
Non c'era nessuno.
Decise di aspettare davanti alla casa, in piedi sul marciapiede. Ma, all'improvviso, gli si gelò il sangue nelle vene.

Il suono di piccole ruote.

Due skateboard.

Loro.

Neanche Randy sembrava essere felice di vederlo. I suoi occhi scuri erano impregnati di un odio profondo, e così sembravano essere anche gli sguardi di Troy - il cui viso era segnato da diversi lividi bluastri - e Keith.
'Ma guarda chi si rivede!' disse Randy, saltando giù dallo skate. 'Abbiamo dei conti in sospeso.'
Il volto di Jeff, dapprima contratto in una smorfia di paura, si sciolse in un ghigno di soddisfazione. Quasi ridacchiando per come appariva gonfio il viso di Troy,
Ah, ma te lo sei meritato, figlio di puttana!
ghignò:' Beh, se volete essere presi ancora a calci in culo, accomodatevi!'
Randy divenne ancora più furioso, e arrossì vistosamente.
'Ci avrai preso a calci in culo ieri, ma di certo non lo farai oggi, frocetto!'
Dopo aver detto questo, colpì Jeff con un pugno, facendolo indietreggiare.
'Jeff!'
Tutti e quattro i ragazzi si girarono in direzione della voce. In lontananza stava correndo un ragazzino, con gli inconfondibili occhi verdi.
Liu!
'No, Liu, non ti avvicinare! Corri ad avvertire gli altri, sono tutti a casa di Barbara!' urlò Jeff, prima che Randy, approfittando del fatto che Jeff non lo stesse guardando, lo colpisse con un altro pugno.
Ancora una volta, Jeff riuscì a non cadere a terra, seppur sospinto all'indietro dalla forza del colpo.
Di nuovo quella sensazione.
No, non devo! Io... io non posso...
Vide con la coda dell'occhio Liu correre alla ricerca dei loro genitori. Fu in quel momento che Jeff, raccogliendo tutte le sue forze, scattò in avanti, colpendo Randy al mento con il gomito.
Corse verso casa sua.
Ti stanno inseguendo. Senti i loro passi? Vuoi davvero diventare la loro preda?
Il viso gli pulsava terribilmente per i pugni prima ricevuti, e il cuore gli batteva così velocemente che sembrava sul punto di esplodere. Ma non poteva fermarsi.
Riconobbe subito il vialetto di ghiaia, le pareti bianche e il giardinetto. Sentiva dannatamente vicini anche quei maledetti skateboard, sentiva la voce di Troy urlare:' Fermati, Jeff, non fare il vigliacco!'.
Con folle disperazione si gettò contro la porta, scuotendola.
Non si apre, cazzo!
Si tastò le tasche dei jeans e frugò nella tasca della felpa bianca, e, con un sospiro di sollievo, trovò la copia del mazzo di chiavi che sua madre gli aveva affidato appena erano arrivati.Ma una volta aperta la porta e prima che Jeff potesse entrare, una mano lo afferrò dal cappuccio della felpa, spingendolo all'indietro e facendogli perdere l'equilibrio.
Era Randy.
Teneva nella mano destra un coltello a scatto, con la lama lunga almeno 15 centimetri. Se lo rigirava passandoselo tra le mani, come se pregustasse il momento in cui lo avrebbe affondato nello stomaco di Jeff.
Jeff stava per rimettersi in piedi, ma venne rispedito nuovamente a terra da un calcio al diaframma che gli mozzò il respiro. Uno, due, tre calci: Randy sembrava non volersi più fermare tanto era la rabbia che si leggeva nei suoi occhi; prima che il quarto calcio gli colpisse lo stomaco, Jeff, allo stremo delle forze, riuscì ad afferrargli il piede, torcendolo di scatto.
Randy gridò per il dolore e lasciò cadere il coltello.
Jeff era troppo stordito per alzarsi ed afferrarlo, tanto forti erano le fitte che sentiva allo stomaco in quel momento. Per questo fu Troy che lo prese da terra; con prontezza, cercò di affondarlo nella spalla di Jeff. Fu la felpa che attutì, seppur parzialmente, il colpo: la lama quindi lacerò il tessuto e affondò nella pelle e nel muscolo per qualche centimetro, sufficente affinchè Jeff gridasse di dolore.
'Dai, Jeff, guardami!' urlò Troy.

Odio.

'Siamo stati noi ad aver spedito il tuo fratellino e tuo padre dalla polizia!'

Collera.

'E tu rimani lì per terra? Non volevi prenderci a calci in culo? Ho forse sentito male?'
Risatine.

Esasperazione.

'Dovresti vergognarti!'

Furore.

'Combatti! Mi hai sentito, Jeff? Combatti!'

Ira.

'Mostra i coglioni che neanche possiedi, Jef-
Con tutta la forza che aveva, Jeff colpì Troy al naso. Si udì uno strano rumore, simile a uno scricchiolìo. Troy si accasciò a terra gemendo, mentre rivoli di sangue andavano a imbrattargli la faccia e la maglietta.
Keith e Randy si girarono a guardare Jeff, sorpresi.
Rideva.
Era come se il suo corpo non esistesse più. Come se delle catene invisibili che lo avevano tenuto imprigionato per tutto quel tempo si fossero sbriciolate. Era come se stesse prendendo possesso del suo corpo per la prima volta. Era... era magnifico.
Non aveva più importanza il dolore, non aveva più importanza Liu o la sua famiglia, non aveva più importanza niente.
Jeff desiderava solo...
Con uno scatto, balzò addosso a Keith, afferrandolo per la maglietta e spingendolo contro il muro. Gli fece sbattere la testa più e più volte, ignorando i suoi gemiti di dolore, ignorando le gocce di sangue, ignorando lo sguardo sempre più confuso e sofferente di Keith, bloccato dalla stretta di Jeff nei suoi capelli neri.
...uccidere.
Fu solo quando le gambe di Keith non lo ressero più che Jeff lo lasciò andare, semicosciente.
Si girò trionfante verso Randy, sorridendo, con una nuova luce negli occhi. Randy, zoppicante, inquieto, e senza più idee, si gettò verso il pugnale.
Jeff entrò correndo dentro casa sua, precipitandosi verso il bagno. Ricordava bene che in uno dei cassetti sotto il lavandino c'era un piccolo coltello ( e ricordava altrettanto bene quando suo padre, avendolo trovato tempo fa in camera del figlio nell'altra casa, aveva pensato di nasconderlo lì. Povero illuso! ), così nuovo, dalla lama fin troppo pulita...
'Maledetto schifoso! Li hai uccisi... hai ucciso i miei amici!'
La voce di Randy riecheggiava nelle pareti, ed era intrisa di rabbia e paura. Jeff, ridacchiando tra sé e sé, afferrò uno degli scaffali per i pomelli e lo buttò a terra; asciugamani,saponi e dentifrici si riversarono sul pavimento mentre Jeff frugava e cercava, finchè...
Eccolo!
...vide con chiarezza il debole riflesso della luce sul metallo.
'Ora me la paghi!'
Randy entrò come una furia nel bagno, brandendo nelle mani il suo coltello. Riuscì ad afferrare Jeff per i capelli e a spingerlo contro uno degli armadi; quest'ultimo vibrò pericolosamene.
Jeff afferrò con slancio la testa di Randy, premendo i suoi pollici sugli occhi per spingerli contro il cranio, e lo udì urlare per il dolore. Randy, con la faccia sanguinante nascosta tra le mani, lasciò la presa su Jeff, e ques'ultimo ne approfittò per riafferrarlo, sbatterlo contro l'armadio con un altro tonfo, e affondargli il coltello nel ventre. Un suono strozzato uscì dalla bocca di Randy, mentre annaspava con le mani e si spingeva contro le ante per tentare di sottrarsi.
Jeff rise.
Tutti i pugni -sempre più deboli- che Randy dava, fissando il vuoto e tenuto fermo della stretta che Jeff aveva sulla sua gola, fecero sì che le bottiglie e i flaconi appoggiati sopra l'armadio cadessero.
Un flacone di candeggina si rovesciò su di loro.
Entrambi urlarono per quell'insopportabile bruciore: Jeff cadde in ginocchio, cercando di pulirsi gli occhi e la bocca alla meglio, mentre Randy crollò per terra.
Jeff udì uno strano suono. Randy rideva.
'Che c'è da ridere?' urlò.
Non riusciva ancora a vedere bene, ma fu capace di intravedere Randy: stava uscendo dalla tasca dei pantaloni un piccolo accendino.
Con ultimo sforzo e un ultimo sorriso, Randy lo accese e sussurrò:' Vedi... è che dopotutto... ora sei completamente coperto di candeggina.'
E, detto questo, gettò l'accendino su Jeff, che si trasformò in pochi secondi in una torcia umana.
La felpa si incendiò subito insieme ai jeans neri.

Caldo...

Il fuoco si propagò sulle braccia e sulle gambe crudelmente, ma fu solo quando intaccò la fragile pelle del viso che Jeff urlò.
Sentiva debolmente delle voci... lo scalpiccio dei passi di suo fratello Liu, sua madre che urlava il suo nome ripetutamente, suo padre che cercava di spegnere il fuoco in tutti modi.

Caldo...

Nessun altro rideva.Tutti urlavano.
La candeggina, a contatto con il fuoco, reagiva sfrigolando: la pelle, oltre a bruciarsi, diventava sempre più bianca, mentre i capelli ardevano come se fossero paglia.
Non riusciva a vedere più nulla.
Cadde per terra, rotolandosi debolmente.
Non vedeva più Randy, non distingueva più la sagoma di Liu, non sentiva più nulla.
Jeff vedeva solo rosso.


 


 


 

Giuro, vi giuro che la prossima sarà davvero l'ultima parte! :'( Ho avuto problemi con la scuola, quindi non sono arrivata a finirla tutta... mi dispiace!!!
Ma facciamo il punto della situazione: ho voluto fare una piccola modifica nella lotta tra Randy e Jeff. Ho pensato che sarebbe stato meglio che tutto iniziasse con Randy e finisse con la sua morte. Se non vi piace questa revisione, scrivetemelo che cambierò tutto! ^^ Quanto a Liu, sì, è tornato, ma non combatte con Jeff. Semplicemente corre a casa di Barbara per avvertire quello che succede ai genitori.
Se non vi piace anche come ho descritto la pazzia iniziale di Jeff, avvertitemi subito. Riscriverò anche quello! ^^
Vi prego, commentate se c'è qualcosa che non vi piace, che volete aggiungere o togliere.
Alla prossima!

Made of Snow and Dreams.


 

  
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