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Autore: Ilee404    16/01/2016    2 recensioni
Un viaggio alla scoperta di un'isola misteriosa, ricco di avventura e colpi di scena. Una ciurma inaspettata, che raggruppa più fandom. Un'unica missione. Siete pronti a salpare a bordo della BiasList?
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Donghae, Eunhyuk, Sorpresa
Note: Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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NOTA: le immagini che troverete nei capitoli a seguire sono dei miei disegni.


 


Capitolo 7
 
“Non so se sono degno di impugnare questa spada…Gong gi, non odiarmi per questo. Non volevo che finisse così…”
Gong gi immerse quasi interamente la testa nell’acqua. Dopo giorni di insonnia, si era concessa un lungo bagno caldo, per recuperare le energie. Aveva riempito la vasca in legno scuro fin quasi al bordo, creando quante più bolle di sapone possibile. Anche se aveva provveduto a legarsi i lunghi capelli biondi in uno chignon spettinato, si era sbadatamente bagnata le punte con quella immersione. Era in ammollo da una ventina di minuti, rimuginando sui fatti accaduti in quegli ultimi giorni. Una bussola d’oro zecchino si era conficcata sul petto di Eunhyuk, prendendo prepotentemente il posto del suo cuore. Dopo qualche giorno di immobilità, il ragazzo si era miracolosamente ripreso, sorprendendo il resto della ciurma. Da quando era apparsa, la bussola  aveva puntato sempre a nordest. Gong gi aveva dato ordine di seguirne le indicazioni, sperando che li conducesse nel luogo giusto. Il viaggio era stato tranquillo e piacevole. Nessuna tempesta, mare calmo e limpido. Fino a quella mattina. Taeyeon, infatti, intorno a mezzogiorno era corsa nella Grande Cabina in preda al panico: improvvisamente, le onde del mare che si infrangevano sulle pareti della BiasList avevano assunto un colore grigio scuro, tendente al nero. In tanti anni di navigazione, Gong gi non aveva mai visto nulla di simile. Evidentemente, quelle acque scure e tenebrose erano un segnale del loro avvicinamento alla meta.
“Perché mi guardi così?...ti prego, non farlo.”
Si immerse ancora più in profondità, lasciando in superfice la zona del viso che comprendeva gli occhi. Li chiuse per un istante, portando le ginocchia al petto e ricoprendo il suo riflesso di schiuma. Si tuffò nuovamente nei suoi pensieri, quando improvvisamente fu risvegliata da delle voci maschili provenienti dal corridoio. Le voci si fecero sempre più chiare e vicine, tanto che Gong gi poté associarle ai legittimi proprietari. A quanto pare, Sehun ed Eunhyuk stavano discutendo proprio fuori dal bagno. Si coprì ancor di più con la schiuma, per paura che, sovrappensiero, qualcuno dei due entrasse. E, come previsto, Eunhyuk abbassò velocemente la maniglia della porta, entrando nella stanza, senza nemmeno controllare se ci fosse qualcuno all’interno. Essendo intento a discutere con Sehun, non notò che Gong gi era immersa in una coltre di schiuma a pochi metri da lui. Continuando il suo dialogo, il biondo frugò nel mobiletto del bagno, alla ricerca di qualcosa che gli apparteneva e di cui evidentemente Sehun aveva bisogno. Nell’altro lato della stanza, la ragazza era rimasta immobile, trattenendo addirittura il fiato, per paura di essere vista e, soprattutto, per evitare ad entrambi una figura imbarazzante.
“Yah, l’hai trovato?” sbraitò Sehun, impaziente.
“Ero sicuro di averlo messo qui…ah, aspetta, forse l’ho trovato!” rispose Eunhyuk, facendo cadere qualche oggetto nel tentativo di prendere la cosa tanto ambita dal compagno. Gioì non appena la vide, lamentandosi del disordine che regnava in quell’armadietto. Sistemò il disastro che aveva combinato e richiuse l’anta, tenendo saldamente tra le mani un tubetto di chissà che prodotto. Rimosse il tappo ed annusò per vedere se aveva preso l’oggetto giusto.
“Ecco, è questa!” esclamò voltandosi “Ho detto che te l’avrei prestata, ma sai quanto sono geloso delle mie cose, quindi vedi di oh porca miseria.” quando posò il suo sguardo su Gong gi spremette istintivamente il tubetto, facendo volare per aria metà prodotto. Lei sprofondò ancor di più nella schiuma, facendo riemergere una mano con cui lo salutò timidamente. Il viso di Eunhyuk assunse un colore rosso fuoco, la sua pelle iniziò a bruciare e si sentì improvvisamente mancare il fiato. Serrò gli occhi, cercando di rimediare, ma non appena mosse un paio di passi scivolò sul prodotto che aveva spremuto prima, sbattendo violentemente il sedere a terra. Gong gi trattenne a stento una risata: l’aveva seguito con lo sguardo per tutto il tempo, e vederlo sparire improvvisamente era stato parecchio divertente. Il biondo si rialzò ed uscì velocemente, facendo un breve inchino di scuse mentre chiudeva la porta.

 
***
 
“E, dopo averla agganciata per bene, premi questo grilletto, e il meccanismo scaglierà la freccia con una potenza che nemmeno immagini!” spiegò Jonghyun, puntando l’indice sulle varie parti della balestra di cui stava parlando. Anche se Victoria era tremendamente affascinata da quell’arma, era rimasta sempre fedele al suo arco. Ma, per curiosità, aveva chiesto a Jonghyun di mostrarle come funzionava. 
“Quindi l’unica cosa di cui ti devi occupare tu è prendere bene la mira?” chiese delucidazioni.
“Praticamente si. E’ molto più semplice dell’arco. Ed è ugualmente preciso.” affermò lui.
A quelle parole Victoria rimase un po’ perplessa, così decise di sfidare Jonghyun ad una gara di precisione.
“Ti sei cacciata in un brutto guaio mia cara” sorrise il ragazzo.
“Sei davvero così sicuro di battermi?” ghignò lei, estraendo una freccia dalla faretra e posizionandola con accuratezza tra la corda e il dorso dell’arco.
“Beh, sai, ho avuto un’ottima insegnante.” rispose il biondo, voltandosi in direzione di Joy che, seduta con le gambe a penzoloni su di un barile, aveva seguito fino a quel momento il loro dialogo. La ragazzina arrossì violentemente, abbassando lo sguardo, portandosi poi una ciocca di capelli dietro all’orecchio destro.
“Ci serve solo un bersaglio da colpire…” esclamò Victoria, dando un’occhiata intorno. Jonghyun si avvicinò a Hyuna che, pochi metri più in là, stava per addentare una mela rosso scuro.
“Posso favorire?” chiese, donandole un sorriso ammaliante. La mora non poté dirgli di no. Gli lanciò la mela e scese dal parapetto, dirigendosi poi in direzione di Zico ed Himchan che, con i loro schiamazzi, avevano attirato la sua attenzione.
Il ragazzo si voltò con un’espressione soddisfatta verso la sua avversaria che, prontamente, gli sorrise. Tornando alla sua postazione, Jonghyun sbatté involontariamente contro Sehun, facendogli sfuggire il tubetto che stringeva tra le mani.
“Yah Sehun, fermati! Cercavamo proprio te!!” lo fermò, afferrandolo per un braccio e trascinandolo fino in prossimità dell’Albero Maestro.
“C-Cercavate me?” balbettò il minore, leggermente confuso. Jonghyun gli strappò il tubetto dalle mani e lo posò a terra, sistemando poi Sehun con le spalle appoggiate all’Albero Maestro. Regolò la sua postura, raddrizzandogli la testa e facendo appoggiare le sue caviglie alla trave. Con accuratezza, posizionò la mela al centro del capo del moro, facendola stare in equilibrio tra i suoi capelli.
Non appena ebbe terminato di sistemare il suo bersaglio, raggiunse Victoria sulla linea di tiro e, prima ancora che Sehun potesse rendersi conto di ciò che stava accadendo, scagliarono in sincronia le loro frecce, colpendo entrambi la mela, esattamente al centro.
“VOI SIETE PAZZI!!” si ribellò Sehun, rimanendo però pietrificato sul posto.
“Che c’è, pensavi che non avremmo centrato il bersaglio?!” ribatté Jonghyun, battendo il cinque a Victoria.
“I-io non…” proseguì Sehun, respirando affannosamente “Ok, sono contento che abbiate centrato il bersaglio…si insomma, voi siete bravi, precisi…” ribatté, seguendo con lo sguardo un impacciato Bam Bam che li stava raggiungendo di corsa, preparando il suo arco per partecipare alla sfida “…ma oddio lui no.”
E, in quel momento, udirono un dolce canto provenire dal mare.  

 
+
 
“Quindi Gong gi non lo sa?” CL ruotò con entrambe le mani di una decina di gradi il timone. Lei e Donghae si trovavano nel Ponte del castello di Poppa. Il ragazzo le aveva spiegato il motivo che aveva spinto Eunhyuk a chiedere a Gong gi il permesso di portarlo con loro in missione, ma aveva badato bene di non farlo sapere in alcun modo al capitano. Era una cosa che il maggiore non riusciva ancora a governare e temeva che se Gong gi l’avesse scoperto prima del tempo non lo avrebbe voluto a bordo, per la sicurezza sua e del resto della ciurma. CL, però, era il tipo di persona che avrebbe potuto aiutarlo, sia a mantenere il segreto, sia nel momento in cui non sarebbe più riuscito a controllarsi.
“No, e non lo deve sapere per ora. Ne lei, ne gli altri.” chiarì Donghae. CL annuì, facendogli capire che aveva recepito il messaggio e che avrebbe custodito il suo segreto. Pochi minuti dopo Namjoon ed Eunhyuk li raggiunsero, per aggiornare CL sulle indicazioni della bussola. L’ultimate si sbottonò i primi tre bottoni della camicia, scostò il tessuto lasciando intravedere l’ago che, come previsto, puntava a nordest. Namjoon appuntò il dato sul suo diario di bordo e si sedette in un angolo, a pochi passi dai tre. Eunhyuk e Donghae presero a parlare del più e del meno, discutendo, tra le altre cose, del colore sempre più scuro che le onde del mare assumevano mano a mano che avanzavano in quella direzione. Mentre il biondo si allacciava i bottoni della camicia apparve Gong gi, che gli rivolse uno sguardo, per poi ritirarlo immediatamente, lasciando arrossire le sue guance sia per l’accaduto di poco prima, sia per il petto per metà scoperto del ragazzo. Eunhyuk si voltò non appena i suoi occhi si incontrarono con quelli del suo capitano, riallacciandosi velocemente la camicia. Gong gi si fermò accanto a CL, informandosi su come stava procedendo il viaggio.
E, in quel momento, udirono un dolce canto provenire dal mare.

 
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“L’ho trovata!!” gioì Niel, estraendo una lunga trave nascosta dietro ad una schiera di barili contenenti polvere da sparo. Zico ed Himchan, che stavano cercando la medesima cosa in altri punti del Ponte di Coperta, si affrettarono a raggiungerlo.
“Yah, ecco il mio nome!” gridò Zico, indicando il suo nome che lui stesso aveva inciso sul legno. Dal primo giorno in cui Gong gi salpò, il trampolino non era mai stato usato. Non avevano mai avuto prigionieri da lasciar cadere in mare, quindi lo avevano tenuto nascosto, un po’ per inutilità ed un po’ per scaramanzia. Avevano preso l’abitudine di far incidere ad ogni nuovo pirata reclutato il proprio nome, in modo che ognuno dei presenti si sentisse veramente parte della nave. Oltre ad i loro nomi, ve n’erano altrettanti incisi e brutalmente cancellati con diversi segni di coltello. Il nome di Jiyong, però, era rimasto immacolato. Per Gong gi, lui non se n’era ancora veramente andato. Hyuna udì gli schiamazzi e si avvicinò a loro, incuriosita dal tesoro che avevano riscoperto. Lesse con gioia il suo nome tra i tanti, lasciandosi sfuggire un sorriso soddisfatto, ma allo stesso tempo notò che mancavano quelli di Bam Bam e Dowoon. I due, infatti, prima di allora non avevano avuto occasione di salpare a bordo della BiasList. Prontamente, la mora li chiamò a sé, salvando Sehun da morte certa. Dowoon fu il primo a raggiungerli e, dopo essersi fatto raccontare quella tradizione, timidamente incise il proprio nome con la punta di una delle sue frecce. Prima che Bam Bam arrivasse, Himchan sistemò il trampolino, incastrandolo saldamente.
“Eccomi” disse con il fiatone il ragazzino “mi avevate chiamato?”
Zico gli chiese innocentemente se voleva anche lui incidere il suo nome sulla rampa. Bam Bam si sentì oltremodo onorato di quella richiesta e non tardò nemmeno un istante ad afferrare una delle sue frecce, lasciandone cadere altre cinque mentre, a quattro zampe, si avviava sul trampolino, raggiungendone quasi la fine. Si voltò, dando le spalle al vuoto. Si concentrò particolarmente, portando la lingua fuori dalle labbra ed alzandola verso l’alto, nello stesso modo in cui i bambini fanno uscire la lingua quando sono concentrati a colorare un disegno. Non fece in tempo ad arrivare alla seconda parte del suo nome che Zico agitò violentemente il trampolino, facendogli quasi perdere l’equilibrio e scatenando rumorose risate da parte dei suoi compagni.
“Povero ragazzo, lasciatelo in pace.” Hyuna prese le difese del ragazzino, afferrando Zico per la manica destra della pelliccia nera.
E, in quel momento, udirono un dolce canto provenire dal mare.
“Oh andiamo, è così divertente!” si giustificò il biondo, mollando la presa sulla trave.
“HO DETTO DI LASCIARLO IN PACE!” con una forza sovrumana, Hyuna scaraventò a terra Zico, cogliendolo di sorpresa. Estrasse la katana dal fodero che teneva legato dietro alla schiena e cercò di colpire Zico, che schivò miracolosamente il colpo infieritogli dalla mora, lasciando che la lama affilatissima della spada tranciasse solo qualche ciuffo della sua amata pelliccia nera.
“MA CHE TI PRENDE?! SEI IMPAZZITA?!” Zico si rialzò velocemente, allontanandosi di qualche passo da lei. Si era trattato di uno scherzo innocente, perché stava reagendo in quel modo? Hyuna era rimasta immobile, con la katana stretta tra le mani. Le sue spalle si muovevano su e giù lentamente, seguendo il suo respiro affannoso. Himchan mosse cautamente un passo verso di lei, portando le mani in avanti per cercare di calmarla e, allo stesso tempo, di strapparle dalle mani l’arma micidiale. Non appena si avvicinò di una manciata di centimetri, Hyuna rivolse lo sguardo verso di lui, lasciando intravedere tra i ricci che le incorniciavano il viso due occhi azzurri come il cielo in piena estate. Terminato il suo passo in avanti, Himchan ne fece velocemente quattro all’indietro, portando istintivamente la mano al borsello in cui teneva i suoi shuriken.
“Che diavolo ti è successo baby…” sussurrò Zico, indietreggiando. Hyuna era diventata una bomba ad orologeria, pronta ad esplodere in qualsiasi momento. Ed il momento arrivò non appena si udì uno sparo dal Ponte del castello di Poppa.
“NAMJOON RESISTI!” Eunhyuk era disteso a terra, con la sua spada tenuta saldamente in orizzontale nel tentativo di proteggersi dai continui colpi infieritogli da Gong gi. Era assurdo come le loro spade gemelle stavano combattendo l’una contro l’altra. Il capitano sferrava colpi potentissimi, carichi di una rabbia inspiegabile. Anche i suoi occhi, come quelli di Hyuna, avevano assunto un colore azzurrognolo. Eunhyuk raccolse tutte le sue forze e, non appena la lama di Gong gi si posò sulla sua, fece pressione sulle braccia e spinse il capitano all’indietro, facendole perdere momentaneamente la presa dell’arma. Il biondo si alzò di scatto ed afferrò la spada della ragazza, lanciandola poi verso Donghae perché la custodisse. Il minore, dopo averla fatta cadere sbadatamente un paio di volte, la impugnò con entrambe le mani. Eunhyuk corse velocemente ad aiutare Namjoon, che si trovava decisamente in una posizione più scomoda. CL, infatti, aveva cercato di sparargli con la sua colt, ma prontamente Namjoon le aveva afferrato le mani, portandole sopra la testa e lasciando che il colpo partisse in aria. Aveva tentato di strapparle la pistola dalle mani, ma CL non aveva allentato la presa neanche per un istante. Anche i suoi occhi erano cambiati. Eunhyuk intervenne afferrando le mani della bionda e spostando un dito alla volta dall’impugnatura, lasciando che Namjoon prendesse possesso dell’arma. Pochi metri più in là, Gong gi si era scaraventata su Donghae per riprendersi ciò che era suo. In preda al panico, il moro lanciò l’arma alla sua sinistra, lasciandola cadere al piano di sotto, sul Castello di Quarto. Gong gi seguì la traiettoria della spada con lo sguardo, ma non fece in tempo a raggiungere i gradini che Eunhyuk la afferrò da dietro, avvolgendole le braccia intorno alla vita. Con forza la sollevò, ruotando il suo corpo dalla parte opposta della scalinata, lasciando che Donghae prendesse la pistola di CL che aveva agganciato alla sua cintura dietro la schiena e che scendesse velocemente a recuperare la spada del capitano. Gong gi si dimenava dannatamente tra le braccia del suo ultimate, che stava lentamente allentando la presa. I calci e i pugni infieritegli dalla ragazza lo stavano indebolendo sempre di più e non sapeva per quanto ancora avrebbe resistito. Sospirò forte e lasciò che Gong gi poggiasse i piedi a terra. La afferrò per le spalle e la girò velocemente, impedendole di reagire in alcun modo. Distese le braccia e ritrasse rapidamente i gomiti, dandole una forte testata. Gong gi perse i sensi, crollando tra le sue braccia. Eunhyuk si sfregò velocemente la fronte con il palmo della mano, cercando di cancellare il dolore di quel colpo forte. La sorresse con le braccia, sussurrandole le sue scuse mentre con due dita gli spostava delicatamente i capelli dal viso, osservando come la sua fronte stava diventando sempre più arrossata. Lanciò uno sguardo a Namjoon prima di prendere in braccio Gong gi e scendere i pochi gradini che lo dividevano dal Castello di quarto e da Donghae. Appena raggiunse il compagno, notò il suo sguardo terrorizzato.
“Eunhyuk ah, aiutami!!” Jonghyun era riuscito a strappare dalle mani di Victoria l’arco, ma la mora aveva fatto in tempo a scagliare una delle sue frecce contro di lui, ferendolo al braccio. Era intrappolato a terra, vittima innocente della furia della mora. Eunhyuk fece appena in tempo a schivare il nunchaku di Joy prima di cadere a terra, inciampando sul corpo di qualcuno. Si rialzò velocemente, afferrando l’altra estremità dell’arma di Joy ed impossessandosene, dopo averla strattonata con forza. Diede uno spintone a Joy, facendola cadere a terra e guadagnando qualche secondo per organizzare la prossima mossa. Scavalcò il corpo di Sehun che giaceva a terra, svenuto probabilmente dopo un colpo infieritogli dalla ragazzina, si avvicinò a Donghae, gli strappò le armi dalle mani e gli elencò una serie di ordini.
“Donghae, ascoltami bene adesso. Ti metto la pistola di CL qui, dietro la schiena, la spada di Gong gi te la incastro qui, sulla cintura, e il nunchaku di Joy te lo metto attorno al collo, ok? Guardami…devi fare una cosa per me ora, puoi?” disse, sistemando le armi dove aveva detto e guardandolo poi dritto nei suoi occhi color nocciola. Donghae annuì spaventato.
“Devi portare Sehun al sicuro, lontano dalle Fedeli, ok? Io ora aiuto Jonghyun e vedo di recuperare Hyuna, hai capito? Fai presto e vai a chiamare il resto della ciurma, veloce!” gli diede una pacca sulla spalla e raggiunse Jonghyun, liberandolo dall’attacco di Victoria. Donghae inspirò profondamente ed eseguì gli ordini. Spostò il corpo di Gong gi che era caduto a terra con Eunhyuk ed afferrò Sehun per i piedi, trascinandolo verso le scale, con l’intento di raggiungere il Ponte di Coperta e portarlo negli alloggi. Trovatosi di fronte alle scale, Donghae non ci pensò due volte ed iniziò a scenderle all’indietro, posando piano un piede dopo l’altro sui gradini dietro di lui. Intendo a guardare la scala alle sue spalle, non si accorse che la testa di Sehun sbatteva su ogni gradino percorso. Se non era morto dopo il colpo di Joy, era morto sicuramente in quel momento. Arrivato alla fine della scalinata, il maggiore si voltò in avanti e trascinò velocemente Sehun sugli ultimi tre gradini, notando finalmente come la sua testa aveva sbattuto fino a quel momento. Sussurrò un “ops” tra i denti e corse dall’altro lato, afferrandolo per le braccia e tenendogli la testa sollevata. Si voltò verso Eunhyuk per assicurarsi che lui e Jonghyun se la stessero cavando e riprese a trascinare Sehun attraverso il Ponte di Coperta, dove Zico, Niel, Himchan, Dowoon e Bam Bam erano intendi a combattere un’inferocita Hyuna. Trattenne il fiato per non farsi notare dalla mora, ma non appena passò dietro di lei la ragazza si voltò, impiantando la punta della sua katana giusto qualche millimetro più in là del fianco destro di Sehun. Approfittando del momento di distrazione, Zico le saltò addosso, strappandole con forza la spada dalle mani. La lanciò a Niel e prese in braccio Hyuna, sistemandosela sulla spalla sinistra come fosse un sacco di patate. La ragazza gli infierì dei forti pugni sulla schiena e prese a scalciare, ma Zico non provò alcun dolore, anzi, raggiunse Eunhyuk e Jonghyun al piano superiore per aiutarli con le altre Fedeli. Namjoon cercò di raggiungere gli altri di sotto, ma CL lo spinse giù dalle scale, procurandogli qualche botta. Mentre Himchan raggiungeva Zico di sopra, Niel portò Bam Bam, Dowoon e Donghae negli alloggi, allontanandoli dal pericolo. Il maggiore sistemò Sehun sulla sua amaca ed appoggiò a terra le armi delle Fedeli che avevano recuperato. Non fecero nemmeno in tempo a riprendere fiato che udirono un urlo femminile quasi strozzato provenire dall’altro lato della stanza. Niel si precipitò verso Taeyeon che era stata intrappolata da Suzy in una stretta mortale. La mora, infatti, stava cercando di soffocare con le mani la maggiore. In quel momento Niel si rese conto che non erano solo le Fedeli ad essere state in qualche modo possedute. Forse anche LE lo era, e chissà dove si trovava in quel momento, e soprattutto con chi. Ma allora, perché Taeyeon era rimasta quella di sempre? Niel diede con il suo bastone un colpo non troppo forte in testa a Suzy, facendole perdere conoscenza. Afferrò poi Taeyeon per un braccio e la trascinò vicino al resto del gruppo.
“Ragazzi ascoltate! Dovete legare gli arti di Suzy con le vostre cinture, così quando si risveglierà non potrà farvi nulla. Fate presto però, non l’ho colpita forte. Taeyeon, tu vieni con me.” ordinò prima di correre dagli altri, sperando che Donghae e Bam Bam riuscissero a cavarsela senza essere uccisi o uccidere qualcuno.
Taeyeon lo seguì timidamente, stringendo tra le mani tremanti il suo pugnale e guardandosi attorno nervosamente. Raggiunsero gli altri, intenti a combattere contro le Fedeli. Non appena Taeyeon vide Gong gi priva di sensi, corse da lei, le sollevò la testa, poggiandola sulle sue ginocchia. Vedere il suo capitano inerme la fece sentire inspiegabilmente vulnerabile. Niel si affrettò a raggiungere Eunhyuk, raccontandogli della trasformazione di Suzy. A quelle parole l’ultimate impallidì.
“Zico, Namjoon, Himchan, Niel, occupatevi voi di loro. Jonghyun tu vieni con me. Ti accompagno in infermeria e poi andrò a cercare LE, sperando che non sia impazzita anche lei.” disse, afferrando Jonghyun per un braccio e trascinandolo con sé in infermeria.
Taeyeon accarezzò i capelli di Gong gi, sfiorando delicatamente il rossore sulla sua fronte. Non riusciva a capire cosa stava accadendo alle ragazze. Erano tutte state possedute da qualcosa. Tutte, tranne lei. Si diede un’occhiata intorno, notando come una fitta nebbia stava avvolgendo la BiasList. Evidentemente si stavano avvicinando alla meta. Improvvisamente i suoi occhi si posarono su una figura sconosciuta, che si trovava in piedi sul trampolino sistemato poco prima da Himchan. La bionda si alzò, avvicinandosi lentamente a quell’ombra misteriosa.
“LE? LE sei tu?” si lasciò sfuggire tra le labbra. La mora si voltò, quasi a rallentatore, scostando con la mano i suoi lunghi capelli mossi. Non era LE.
“Ciao Taeyeon. E’ passato molto tempo dall’ultima volta che ci siamo viste.”  rispose.
Taeyeon sentì improvvisamente il suo cuore fermarsi. Si sfregò con forza gli occhi, sperando che la sua vista le stesse solo giocando un brutto scherzo. Ma purtroppo non era così. Quando i suoi occhi rimisero bene a fuoco la figura che le si era presentata davanti, la ragazza indietreggiò di qualche passo, sentendosi, questa volta, il cuore uscirgli dal petto.
“Come diavolo sei salita a bordo, Tiffany?” disse la maggiore, aggrottando le sopracciglia.
“La vera domanda è che diavolo ci fai tu a bordo.” ribatté l’altra, ghignando.
Taeyeon attese qualche istante prima di risponderle. Era sconvolta dalla presenza di Tiffany e non sapeva come affrontare la situazione.
“Sei stata tu a stregare le ragazze?” chiese infine. La mora annuì.
“Un bello spettacolo, non trovi? Peccato che il colpo di CL sia finito in aria. Mi sarebbe piaciuto vedere la sua reazione non appena si sarebbe resa conto di aver sparato ad uno dei suoi.”
“Come puoi dire questo? Come puoi desiderare una cosa del genere?...Tiffany, che cosa vuoi da noi?”
“Da loro non voglio nulla. Tranquilla. E’ da te che voglio qualcosa.” Taeyeon non rispose.
“Non ho intenzione di farti del male Taeyeon, anzi. Voglio offrirti una via di fuga.”
“Via di fuga?” chiese la bionda, con un’espressione perplessa stampata in viso.
“So che cosa c’è sull’isola e credimi, non hai speranze di sopravvivere. Non siete nemmeno arrivati alla meta e già stavate per ammazzarvi tra voi. E poi guardati. Credi che abbiano bisogno di una come te? Per loro sei solo una persona in più da proteggere. Questo non è il posto per te, credimi.” Tiffany avanzò di qualche passo, scendendo dal trampolino. Taeyeon non indietreggiò, anzi, guardò la mora girarle attorno e posizionarsi alle sue spalle.
“Vieni con me Taeyeon. Ti porterò al sicuro, dove nessuno potrà farti del male. Non permetterò che ti portino all’isola.” la voce di Tiffany assunse un tono preoccupato. Le due si fissarono negli occhi per qualche istante, in silenzio. Taeyeon lanciò uno sguardo a Gong gi, che giaceva accanto all’Albero Maestro.
“Dove vorresti portarmi, Tiffany?”
La mora sorrise sinceramente. “Ci lasceremo cullare dalle onde del mare, deliziando i marinai con le nostre soavi voci. Solo io e te Taeyeon, per sempre.”
Taeyeon rivolse nuovamente il suo sguardo verso Tiffany. Effettivamente, non aveva tutti i torti. Lei non era coraggiosa, ne tantomeno brava a combattere. Non avevano nemmeno gettato l’ancora e già stava per morire soffocata dalla sua stessa compagna di ciurma. Se invece avesse seguito Tiffany, avrebbe reso loro le cose più facili, togliendogli un peso di dosso. Rifletté qualche minuto prima di darle la sua risposta.
“D’accordo, verrò con te. Ma ad una condizione.”
Tiffany annuì, donandole il suo miglior sorriso.
Taeyeon respirò profondamente prima di fare la sua richiesta.
“Libera le ragazze dalla possessione. Non meritano una sofferenza simile.”
La mora annuì. I suoi occhi marroni assunsero un colore azzurrognolo per qualche istante, prima di tornare color nocciola. In quel momento, si sentì un silenzio assordante. La lotta era finalmente finita. Tiffany afferrò con decisione la mano di Taeyeon e la trascinò lungo il trampolino. Giunta alla fine, si voltò, le afferrò anche l’altra mano e le sorrise dolcemente.
“Finalmente saremo di nuovo insieme.” sussurrò, prima di scambiare le posizioni. “Salta Taeyeon. Lascia che il tuo spirito diventi un tutt’uno col mare. Io ti seguirò, non aver paura.”
La bionda si voltò lentamente. Allargò le braccia per paura di perdere l’equilibrio e, non appena vide le onde nere del mare infrangersi sulle pareti della nave, indietreggiò di qualche passo.
“Non posso farlo Tiffany, non voglio farlo.” le sue gambe erano come pietrificate. Tiffany posò le mani sulla sua schiena e fece un passo in avanti, obbligando Taeyeon ad avanzare.
“Non avere paura, andrai in un posto dove nessuno potrà metterti in pericolo.” la rassicurò la mora.
“Allontanati da lei immediatamente.” Gong gi posò la punta della sua spada sul collo di Tiffany. “Non te lo ripeterò una seconda volta.”
Tiffany alzò le mani, lasciandosi scappare una risata.
“E’ buffo come un tempo tu mi proteggessi ed ora mi stai puntando la tua arma contro.” ghignò. Gong gi affondò leggermente l’estremità della lama, provocandole un piccolo taglio sul collo.
“Taeyeon torna a bordo. Fa attenzione a non cadere.” ordinò il capitano, facendo ancora pressione con la spada, intimando Tiffany a non muoversi.
“Afferra la mia mano baby.” Zico si sporse ed allungò la mano verso Taeyeon, in modo che potesse afferrarla ed evitasse di cadere in acqua. La bionda allungò il braccio verso di lui, ma prima che potesse raggiungerlo Tiffany le diede una forte spinta, facendola cadere sul lato destro della rampa. Prontamente Gong gi la afferrò, aggrappandosi con l’altra mano all’estremità opposta del trampolino. Prima che Tiffany riuscisse a spingere giù anche il capitano, Niel la spinse via con il suo bastone, lasciando che il suo corpo venisse risucchiato dalle onde del mare.
“GONG GI NON LASCIARMI CADERE, TI PREGO!”
“Non lo farò! Non ti lascerò mai andare! Non mollare la presa Taeyeon, reggiti forte alla mia mano ed andrà tutto bene!” Gong gi riusciva a fatica a sorreggere la maggiore, ma venne immediatamente aiutata dai ragazzi, che aiutarono Taeyeon a risalire. Non appena i suoi piedi toccarono nuovamente il pavimento, la bionda stritolò Gong gi in un bisognoso abbraccio. La prima prova era stata superata.

 
***

“Posso?” Eunhyuk fece capolino dalla porta del bagno, dopo aver bussato una ventina di volte. Gong gi aveva lasciato la porta socchiusa dato che si stava semplicemente tamponando la fronte con un panno umido.
“Ti fa ancora male?” chiese il biondo, tenendo lo sguardo basso.
“Anyia. Ogni giorno che passa mi fa meno male. Niel deve avermi dato una bella botta con quel bastone!” borbottò sorridendo. Eunhyuk arrossì violentemente.
“Ehm si, infatti. Ti ha dato una bella botta.” tossì tra le parole.
“Jonghyun sta un po’ meglio oggi?” chiese il capitano, strizzando il panno bagnato sul lavandino per liberarlo dall’acqua in eccesso. Eunhyuk annuì.
“Stanno tutti bene. Anche Jun.k si è ripreso. LE l’aveva quasi strangolato con la sua frusta. Menomale che Jooheon si trovava in infermeria con loro.”
“Pensi che ce la caveremo sull’isola?” domandò sussurrando Gong gi, guardando Eunhyuk attraverso il suo riflesso sullo specchio.
“Ne sono certo, capitano.” la rassicurò il ragazzo, uscendo poi dal bagno.
La nebbia li aveva accompagnati in quegli ultimi tre giorni, impedendogli di vedere come l’acqua del mare era diventata nera come la notte. Eunhyuk raggiunse CL sul Ponte del castello di Poppa, fissando poi il paesaggio impercettibile davanti a sé. Non fece nemmeno in tempo a slacciare il terzo bottone della camicia che Suzy, dalla torre di vedetta, gridò con tutta la voce che aveva in corpo un sonoro e terrorizzato “Terra!!”

Curiosità: a grande richiesta, in contemporanea con i nuovi capitoli, pubblicherò il diario di bordo di BamBam (si, vi sento fangirlare.) ^^
Saranno capitoli abbastanza brevi, in cui BamBam descrive ciò che è accaduto nel capitolo dal suo punto di vista. Essendo un diario, il linguaggio è stato adattato ;) 
Buona lettura :D e mi raccomando, non leggete prima il diario di bordo del capitolo, altrimenti vi spoilerate ><

 
  
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