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Autore: Vago    17/01/2016    2 recensioni
Libro Primo.
Dall'ultimo capitolo:
"Che schifo.
Dopo tanto tempo che passi con qualcuno ti ci finisci per affezionare.
Non so chi, tra di loro, mi mancherà di più.
Forse tutti, o forse nessuno. Prima o poi dimenticherò i loro nomi.
In fondo, mi sono divertito a seguirli.
Sai, la mia ironia non ha perso l’occasione di affiorare.
Ho visto cose incredibili. Draghi, fate, esseri fantastici… e poi la magia. Quant’è bella?
Peccato che, se mai uscirai da lì, non potrai vederla con i tuoi occhi…
Nel mio viaggio con quei cinque ragazzi ho visto cose veramente incredibili.
Questo nuovo mondo è pieno di sorprese. Sarebbe bello poterlo esplorare assieme a te… Come ai vecchi tempi…
[...]
Ho visto perfino le armi elementari all’opera ancora una volta.
Non mi è dispiaciuto fino in fondo questo lavoro… O forse sì.
Il finale è stato bello e, nonostante tutto, devo ammetterlo, perfino io mi sono commosso, ogni tanto.
Un ragazzo si è sacrificato per i suoi compagni. Forse c’è ancora qualcuno non corrotto, in fondo.
[...]
Incredibile.
Non ho mai visto cose di questo tipo in tutta la mia vita…
Aspetta un attimo, così potrai vedermi anche tu."
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Storia revisionata
Genere: Avventura, Fantasy, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Leggende del Fato'
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 Il consiglio delle razze finì tardi, ma per i cinque diciottenni che si erano appena ritrovati fu comunque troppo presto.
- Frida, Farionim. Io vi lascio qui. Non posso perdere altro tempo. Pensavo che l’ultima razza sarebbe venuta a questo consiglio, ma mi sbagliavo. Devo andare. Statemi bene.-  si congedò Ardof.
- Perché vuoi andare tu?-  gli chiese Frida.
- Andiamo, tutti voi avete trovato un oggetto che è appartenuto agli dei. Adesso tocca a me… comunque è meglio che vada… sperando che il Fato mi assista.-  
Il ragazzo stava salendo sulla sella di Erdost quando sentì una mano sulla spalla che non lo lasciava salire. Il Cavaliere si girò.
- Stammi bene. Buon viaggio.-  gli disse Frida, poi, senza nessun preavviso, lo strattonò e lo abbracciò. La cosa lasciò Ardof per un attimo intontito, poi ricambiò il gesto.
Ardof salì sulla sella di Erdost senza dire più niente.
Quando i due si lasciarono le vette candide dei Muraglia alle spalle Ardof esclamò con il pensiero “Tu sapevi che quell’elfo era Trado e non me l’hai detto!”
“Reicant mi ha chiesto di non dirtelo, Trado si sentiva malissimo dopo la sua partenza e temeva che rivederlo ora scatenasse un litigio. Se ci pensi bene aveva anche una sua ragione.”
“Ah…”
Il resto del viaggio passò in silenzio, nessuno dei due voleva parlare e nessuno dei due aveva qualcosa da dire.
“Come credi che sia la prossima popolazione? Mostri terribili o esseri civilizzati?” disse Ardof rompendo la cappa di ostilità che si era creata durante il volo.
“Non lo so. - ammise Erdost – Non ne ho idea. Visto le razze che abbiamo incontrato fino ad adesso non riesco ad immaginarne altre!”
“Spero la seconda possibilità. Ti dirò, visto che da quando ci siamo lasciati Trado si è trovato una ragazza, Codero rimane tutto il giorno a bere l’idromele, Vago a leggere nella biblioteca più grande delle terre e Frida è rimasta come ospite di uno dei diplomatici. Spero che succeda qualcosa di spettacolare anche a noi. Magari i prossimi sono i draghi.”
“Ardof, i draghi sono dalla parte opposta. Abitano sull’Isola dei Draghi a nord ovest di Gerala, la maggiore città della Grande Vivente.-
“Giusto… allora i Goblin.”
“ Sono stati sterminati dal re e dal suo esercito questa primavera. Non ne è rimasto uno.”
“Poveracci. E pensare che una volta erano come me. Potrebbero essere i… troll, allora?”
“I troll? Penso che non esistano neanche! Senti, tanto è inutile continuare a tirare razze a caso. Vedremo chi o cosa ci sta aspettando quando saremo arrivati.”
“Si, hai ragione.” Gli disse Ardof continuando a ragionare su  quale razza potesse attenderli.
“Ardof?”
“Si?”
“Rilassati, nessuno può controllare il futuro. Ora calmati e non preoccuparti per quello che può succedere.”
“Ci proverò.”
“Riescici. I tuoi pensieri mi disturbano.” Concluse il drago, virando appena per intercettare una nuova corrente favorevole. 

   
 
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