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Autore: Fonissa    17/01/2016    1 recensioni
Passato quasi un anno dalla sconfitta di Gea, finalmente la serenità regna al Campo Mezzosangue.
Leo è riuscito a tornare insieme a Calypso.
Will e Nico stanno ufficialmente insieme.
Annabeth e Percy hanno finito il liceo.
Tutto sembra andare per il meglio, fino a quando una misteriosa ragazza non arriva al campo. Dai capelli e occhi blu, perennemente vestita di nero, acida, scontrosa e volgare, verrà riconosciuta a sorpresa di tutti come figlia di Apollo. Ma è davvero soltanto questo? O nasconde dei segreti? E come si comporteranno i semidei con lei?
ATTENZIONE!
Presenza di frasi e parole volgari.
Genere: Fantasy, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest
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Xylia non aveva per niente paura di Ade. Lo aveva visto altre volte, sia di persona che in sogno. In effetti, molte volte ci pensava. Aveva visto il suo bis-nonno molte volte, ma nemmeno una volta suo padre. Non conosceva il suo aspetto o il suono della sua voce. Era certa del fatto che Apollo non volesse avere nulla a che fare con lei.

“Bis...bis...bis-nonno?!” esclamò Nico stupito spostando lo sguardo da Xylia ad Ade e viceversa in continuazione.

“Suo nonno è mio figlio.” spiegò Ade, con così tanta naturalezza da farla sembrare una cosa normale. Naturalmente questo non bastò a calmare l'agitazione che si era pervasa per tutto il campo. Ade assunse un'altezza pressochè normale, avvicinandosi sempre di più alla ragazza dai capelli azzurri.

“Se non ti dispiace, vorrei conferire con la mia bis-nipote in privato.” disse la divinità rivolto verso Chirone, che obbediente fece tornare ognuno nelle proprie case. Xylia e Ade si allontanarono ancora un po', prima di iniziare a parlare.

“Così alla fine sei giunta al campo.” iniziò il dio dei morti.

“Già. E ho scoperto chi è mio padre.” esclamò Xylia guardando verso un punto indefinito.

“Ecco, a proposito di questo...”

“Mi odia, vero?”

“Cosa?”

“Apollo, mio padre. Mi odia, non è così?”

Tutti avevano sempre visto Ade come il freddo dio degli inferi con lo sguardo severo e il cuore di ghiaccio. E in effetti, lui non era mai stato un tipo molto emotivo. Ma non potè far a meno di sciogliersi almeno un po' quando vide la sua bis-nipote, una delle sue poche discendenti, con gli occhi umidi mentre affermava di essere odiata dal padre. Perchè quella che doveva essere una domanda, non suonava come tale.

“No... non è così...” provò a dire.

“Non mentirmi. Lo so, l'ho sempre saputo. Mi odia come non mi sopportano i miei altri fratelli e sorelle. Perchè io sono diversa, non sono come si aspettava. Ci sono passata molte volte, non mi interessa.”

Ma mentre diceva questo, una lacrima scendeva dal suo occhio, attraversando la guancia e morendo sulle sue labbra. Ade si morse il labbro inferiore, iniziando ad agitarsi. Come poteva dire quello per cui era venuto? Prese un grande respiro, poi lo disse veloce.

“Xylia Ayala, i tuoi poteri si stanno facendo sempre più potenti e non sempre sono controllabili. Di solito non mi intrometto in queste vicende, ma tu hai ben due discendenze divine nel tuo sangue, per giunta molto vicine tra loro. Un evento più unico che raro. Di comune accordo con i tuoi nonni ho deciso che resterai per tutto l'anno al campo, almeno fino alla fine della prossima estate.”

“Aspetta...COSA?!” Xylia non fece in tempo a chiedere nulla, perchè Ade scomparve, lasciando dietro di se un enorme silenzio. Silenzio infranto subito dopo dall'urlo di Xylia, che si accasciò sul terreno iniziando a prenderlo a pugni, come se avesse voluto picchiare Ade stesso. Non si accorse né delle lacrime che scendevano come una cascata dai suoi occhi e nemmeno che intorno a lei stavano iniziando ad aprirsi delle crepe. Sfogò tutta la sua rabbia e continuò anche quando si ritrovò con le nocche sanguinanti. Urlò, alzando gli occhi verso il cielo, per poi cadere di nuovo a terra singhiozzando con il viso coperto dalle mani ferite.

“Non è giusto...non lo merito.” disse sussurrando.

“Purtroppo in questo modo non tutto è giusto.” rispose una voce. Xylia alzò il viso, ritrovandosi Nico Di Angelo di fronte a lei. Il viso del ragazzo non lasciava trasparire nessuna emozione.

“Cosa vuoi adesso?”

“Ho sentito tutto.”

A sentire quella risposta, il viso della ragazza si trasformò in una smorfia di rabbia.

“Chi ti ha dato il permesso? Spero che tu ti sia divertito sentendo tuo padre che mi rovinava la vita.”

“Fidati, non mi sono per niente divertito. Guarda cos'hai fatto.” e detto questo, le indicò un punto poco distante da loro. Li giaceva un mucchio di ossa rotte.

“Cos'è successo?”

“La tua rabbia ha fatto risalire dei guerrieri scheletri che non so per quale motivo hanno preso di mira me.” sbuffò Nico.

“Si, succede spesso. Se mi concentro, riesco anche a evocarne un paio da sola. Ma non me la cavo a comandarli.” spiegò la figlia di Apollo.

“In te è forte il sangue di Ade. Ma quello di Apollo?”

Xylia abbassò lo sguardo. Quella domanda la infastidiva parecchio.

“So curare le ferite non troppo gravi solo concentrandomi. E so tirare con l'arco.” disse.

“Sei molto più potente di una normale semidea. -Nico si abbassò alla sua altezza, sedendosi di fronte a lei- io posso insegnarti a utilizzare meglio i tuoi poteri.”

“Da quel che so, nemmeno tu li sai usare perfettamente. Se non sbaglio, hai anche una sorella.”
Questa volta fu Nico ad abbassare lo sguardo.

“Hazel... non ha i nostri stessi poteri. Lei è diversa. -all'improvviso il ragazzo alzò lo sguardo, sorpreso- come fai a sapere tutte queste cose?”

“Will parla di te anche più del dovuto.”
“Quell'idiota... dovrò parlargli un po'.” disse Nico più a se stesso che a Xylia, facendo ridere la ragazza. Poi entrambi si alzarono da terra

“Ti sei ferita alle mani.” le fece notare il figlio di Ade. Xylia si limitò a sorridere, per poi chiudere gli occhi. Nico capì che si stava concentrando da come increspò le labbra. In pochi instanti, davanti ai suoi occhi, occhi graffio dalle mani di Xylia svanì in mezzo a una tenue luce.

“Sei incredibile, davvero. -esclamò Nico- allora, accetti il mio aiuto, Ayala?”

“Con piacere, Di Angelo.” rispose Xylia, con un finto sorriso e le dita incrociate dietro la schiena.

 

“Ayala, non sono molto sicuro di quel che stai facendo.” disse Nico, guardandosi intorno leggermente preoccupato. Era passata una settimana da quando si erano parlati quella sera, stringendo una specie di patto.

“Cosa credevi che facessi quando ti ho chiesto se c'era qualcuno che poteva procurarmi qualcosa di nascosto?” rispose Xylia ghignando. Non lo avrebbe mai ammesso, ma Nico gli stava simpatico. Quasi si sentiva male a mentirgli. Quasi.

“Non credevo che intendissi quelle!”

“Dai, non farne una tragedia. Mi hai visto, la prima volta che ci siamo visti.”

In quel momento, davanti a loro spuntarono Connor e Trevis Stoll, appena usciti da una botola nascosta sul pavimento della cabina di Ermes. Era piena mattina e solo loro non erano a fare allenamente come gli altri semidei.

“Chesterfield blu hai detto?” chiese Connor, poggiando una scatola su un tavolo e aprendola. Sbirciando dentro, si potevano vedere stecche di sigarette di varie marche.

“Si.” rispose la ragazza, arriciando con il dito una ciocca dei suoi capelli blu.

Trevis prese un pacchetto da una stecca già aperta. In realtà, molte stecche eano già aperte e Nico non potè far a meno di chiedersi chi altro nel campo fumasse di nascosto.

“Perfetto. Ci vediamo più tardi con per la birra.” disse Xylia, mettendo il pacchetto nel suo zainetto e porgendo un sacchetto ai due fratelli.

“E' un piacere fare affari con te.” risposero gli Stoll, poi Xylia e Nico uscirono di li facendo finta di niente.

“Che gli hai dato in cambio?” chiese Nico.

“Gli servivano dei cacciaviti, non so per fare cosa. Sembrano due tipi a posto.”

“A posto per te. Dove hai trovato dei cacciaviti?”

“Li ho rubati dalla casa di Efesto. Loro non c'erano riusciti.”

Nico sbiancò, diventando ancora più pallido del solito.

“Sei pazza?! Sei morta se ti scoprono.” Xylia rise.

“Si, forse sono pazza.”

“Come hai fatto a prenderli tu se loro non ci sono riusciti?”

“Quando vivi come me certe cose le impari.”

Nico preferì non andare oltre, mettendo da parte la questione. In una settimana Xylia era migliorata molto, riusciva a evocare tre scheletri invece di due senza affaticarsi troppo, perciò avevano deciso di prendersi quel giorno di pausa. Nessuno sapeva dei loro allenamenti, tranne Hazel, che non approvava molto ma ogni tanto assisteva per assicurarsi che i due non si uccidessero a vicenda.

“Tu sai molto su di me, ma io su di te so solo che sei la bis nipote di mio padre.” esclamò Nico.

“A proposito, questo ti rende il mio bis zio?” chiese Xylia, con aria pensierosa.

“Si, immagino di si. Ma non cambiare argomento.”

La figlia di Apollo sospirò.

“Non c'è molto da sapere su di me. Mia madre è morta quando avevo dieci anni e da allora vivo con i miei nonni, questo lo sanno tutti. Non so perchè molti pensino che io non vada più a scuola quando in realtà ci vado regolarmente. Certo, una volta mi è capitato di fare un mese di assenza, a un anno dalla morte di mia madre, ma oltre a quello solo quella scappatella occasionale. Infondo è li che ho conosciuto il mio gruppo di amici e le mie migliori amiche.”

“Come si chiamava tua madre?”

“Treasure. Lei aveva dei lunghi capelli neri e lisci e gli occhi di un profondo castano. Ma non aveva ereditato niente da Ade. Era più simile a mia nonna, sempre gentile e disponibile con tutti.”

Nico guardò la tristezza negli occhi della ragazza. Non aveva intenzione di chiederle come era morta, perchè sapeva quanto poteva essere doloroso parlarne. Ma intuiva che Xylia gli stava nascondendo qualcosa di molto grande, eppure ci passò su. In fondo nemmeno lui gli aveva detto tutta la verità.

 

 

 

PICCOLA NOTA DELL'AUTRICE

Una mia amica mi hafatto notare che effettivamente anche Frank porta dentro di lui due discendenze divine, ma non è successo tutto questo. Per chi se lo stesse chiedendo, questo è dpvuto al fatto che tra Frank e Poseidone sono passate molte generazion, forse centinaia, mentre Xylia e Ade sono molto più vicini come grado di parentela e infatti, come avete visto, Xylia ha ereditato molti poteri da parte di Ade.

 

  
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