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Autore: RedFox33    18/01/2016    7 recensioni
Fanfiction ispirata alla famosissima storia della "Bella e la Besta", con Lucy nei panni di Bella e Natsu... Beh, della bestia. Spero vi piaccia! ^^
"All’improvviso sentì solo caldo, e una fiammata sciolse tutta la neve attorno a lui. Maledisse quella che l’aveva ridotto in quel modo, maledisse quella fata da strapazzo che tanto fata non era, si alzò dalla scalinata velocemente e, subito dopo, scivolò sulla pozzanghera d’acqua ricadendo con un tonfo degno di nota."
{NaLu}
RedFox33
STORIA SOSPESA
Genere: Comico, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Natsu/Lucy, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The Beauty and the Beast

Sentimenti




 
Salve ragazzuole! Eccomi tornataaa *^*
Solo due settimane tra un capitolo e l'altro, non è male no?
Sono fiera di me u.u
E sono abbastanza fiera anche di questo capitolo...
All'inizio faceva piuttosto cacare ma dopo la storia ha preso un'altra direzione ^^"
Vi lascio al capitolo!​


 

Nel cielo splendeva il sole accecante tipico delle giornate di luglio, un sole così gentile da riuscire a colpire anche i cuori più gelidi. Ma per Natsu non era così. Dentro quella scatola di metallo non arrivavano i raggi di fuoco da tanto lui amati, e non si sentiva il caldo tepore portato dal vento. Un senso di malessere lo colpì.

Perchè sta succedendo tutto questo? Cosa ho fatto di male?” pensò lui mentre cercava senza forze e senza speranza di raggiungere il suolo rugoso della terra. Una fitta gli lacerò lo stomaco e la testa.

Non posso più resistere a questo supplizio...” continuò lui. Respirando a fatica riuscì a stendersi col capo rivolto verso l'alto. Una nuova fitta lo colpì.

Perché… Perché a me...”. Un dolore lancinante alla testa lo fece contorcere.

Qualcuno mi aiuti… Lo supplico...”. Una fitta alla stomaco lo fece strozzare.

“Non posso finire la mia vita così...”. Una sofferenza tale da smorzargli il fiato lo colpì ovunque.

“…Ma a quanto pare questo sarà il mio letto di morte.”. Una lacrima scese dal volto del mostro per poi frantumarsi a terra.

-Addio mondo crudele…- disse con un soffio di voce, per poi abbandonarsi tra le fredde braccia della scatola di ferro.

Nel frattempo, Lucy guardava con occhi confusi e impietositi la figura quasi divertente di Natsu che, dopo essersi contorta sul pavimento del treno per un paio di minuti, ora giaceva svenuta sotto i suoi piedi.

-Non starà esagerando..?- disse la bionda al gatto volante seduto accanto a lei.

-Lucy, lo hai letto tu stessa sul diario di Levy, Natsu non sopporta i mezzi di trasporto! Ma fidati, finora non è mai morto e quindi non morirà nemmeno questa volta!

-Ok… Ma fa davvero tanta pena! Dato che tu lo conosci quale pensi sia la soluzione migliore per farlo star meglio??

-Apri il finestrino!- disse Happy, prendendo per i capelli Natsu e sollevandolo da terra con la spinta delle piccole ali. -L'unica cosa da fare in queste occasioni è gettarlo dal treno e lasciare che gli corra dietro fino all'arrivo!

Il gatto era già pronto a buttare quella testa rosa fuori dal finestrino come un sacco di spazzatura.

-NON FARLO!- gridò la bionda prendendo per la coda il gatto.

-E perché no??

Lucy aveva sulla punta della lingua tante di quelle spiegazioni da scriverci un libro sopra, ma era pur sempre un gatto quello con cui stava parlando, e doveva tenerlo a mente.

-… Perché ti ordinerò una portata di pesce appena arrivati.

-Aye!!!

 

Dopo un viaggio non così pacifico in treno e in seguito in barca, i tre si ritrovarono finalmente sulla calda spiaggia dell'isola di Tenrou. Fortunatamente, Makarov aveva delle conoscenze strette in quel posto e perciò era riuscito a convincere qualcuno ad ospitare i tre giovani in cambio di una piccola parte della ricompensa della missione. La casa non era molto grande, ma era graziosa e ben arredata, e aveva quell'atmosfera magica che solo una vecchietta dal pollice verde e con molta esperienza nel giardinaggio poteva creare. Ma quando il team bussò alla sua porta la vecchietta che tutti si immaginavano sarebbe venuta ad aprire non arrivò mai. Al suo posto, apparve sulla soglia un uomo con una grande pancia e una piccola virilità*1.

-Salve ragazzi!- disse lui con una voce stridula che metteva i brividi, aprendo le braccia come segno d'invito. -Io sono Bob, l'umile proprietario di questa casetta! Non fate caso al disordine quando entrate, ma stavo preparando un ottimo pranzetto per voi ragazzi

-Salve, io sono Lucy Heartphilia...- la bionda fu la prima a presentarsi, e fece finta di non notare come l'uomo dai gusti strani aveva sottolineato l'accento sulla parola “ragazzi”. Anche lei era confusa e disgustata come gli altri, ma si ricompose quasi immediatamente. -E loro due sono Natsu Dragneel e Happy. Grazie dell'accoglienza!

-Sì sì, ma ora basta parlare- fece l'omone, scansando con il grasso sedere Lucy dagli altri due e dirigendosi verso di loro. -Ora vi attende un pranzo coi fiocchi miei cari

Natsu rabbrividì per la seconda volta. Era riuscito a trattenere i conati in treno e in barca ma ora lo stomaco si lamentava tanto ferocemente che rischiava di esplodere. Per fortuna davanti a lui c'era Lucy, e il suo corpo sensuale gli impediva di vomitare.

-Prego, accomodatevi a tavola!- Bob con fare femminile invitò il gruppo a sedersi e mangiare. Il tavolo era ricolmo di diversi tipi di pasta e di carne, e alla fine del pranzo Natsu e Happy erano riusciti a spazzolare tutto via nonostante la grande quantità di cibo. Però il pasto non era stato così piacevole come potrebbe sembrare: il cibo era delizioso, ma Bob non aveva lasciato respirare nemmeno per un secondo Natsu, continuando ad assillarlo con domande a volte anche un po' troppo spinte.

-Tesoro, dimmi un po'- disse il padrone di casa al mostro di fuoco mentre preparava il caffè. -Come ti è sembrato questo pranzetto?

-E' stato molto buono signore…- rispose lui sudando freddo dal disgusto.

-Oooh! Sono così felice che ti sia piaciuto! Quindi sarei un brava mogliettina in fondo ≈

-Ehm… Non saprei come rispondere…- continuò Natsu, decisamente in imbarazzo. Nel frattempo Lucy e Happy ridevano sotto i baffi della situazione che si era formata.

-Ragazzi, aiutatemi vi prego…- sussurrò lui agli altri due.

-Natsu, anche se mi sto divertendo da morire,- rispose Lucy con i lacrimoni agli occhi. -se stai davvero soffrendo così tanto, l'unico modo per farla finita è uccidersi.

-Sii seria per favore.

-Ahahahah!.. -Lucy riuscì a non far riecheggiare la sua risata in tutta la stanza soffocandola con una mano. -Ok, sarò seria… Ci aveva già pensato prima, e credo che se tu fossi fidanzato, tutto si risolverebbe, no?

-… HAI RAGIONE!

Forse Natsu aveva ricevuto troppi stress quella giornata, e forse non aveva pensato lucidamente a cosa dire al pervertito senza complicare la situazione, ma la felicità di aver trovato una soluzione al suo problema ne aveva creato immediatamente un altro.

-Oh, Bob, forse mi ero scordato di dirtelo, ma io ho già una donna. E' Lucy.

“C...COSA?!” pensarono contemporaneamente il gatto e la bionda. Ma il danno era già stato fatto.

-Natsu…- sussurrò la bionda richiamando l'attenzione del giovane ragazzo. -Sei consapevole del fatto che semplicemente potevi dirgli di avere una fidanzata oltremare?? Così bisogna fingere di stare insieme per tutta la durata della missione!

-Oh.- No, Natsu non ci aveva pensato, e quello che gli aveva detto la bionda gli fece capire in quale nuovo casino fosse finito. E quando realizzò che quella con cui doveva fingere di stare era Lucy, il cuore iniziò a battergli forte per un motivo impreciso. Se fosse stata qualsiasi altra donna, uno come Natsu non avrebbe avuto problemi a fingere, essendo molto spontaneo e aperto; ma la ragazza in questione, con quei suoi occhioni color nocciola e quel suo fare dolce e pungente allo stesso tempo, lo mandava in crisi. Una crisi diversa dal solito però, talmente diversa da poter essere definita piacevole, e il ragazzo, per dare un senso a quella gradevole sensazione, dopo vari tentativi aveva trovato una probabile risposta nell'ammettere che quella era dovuta semplicemente dal desiderio di affrontare e conquistare il problema, ovvero la donna. Era quello il termine giusto, secondo Natsu: lui voleva conquistare Lucy come Lucy aveva totalmente conquistato lui. Ma, siamo onesti, per uno come Natsu che non aveva mai sperimentato l'amore il senso della parola conquistare non era profondo come di chi lo dice con quella caratteristica luce diversa negli occhi; per questo, solo in futuro il mostro sarebbe stato in grado di dirlo con quella sfumatura che sa d'amore. Ma, tornando alla situazione presente, ora che i due erano momentaneamente fidanzati era il momento perfetto per il mostro di fuoco di prendere l'iniziativa su di lei. Sentiva già il sapore di vittoria, sentiva già il sapore di Lucy; e al successivo pensiero di poter assaggiare realmente il corpo nudo di lei, Natsu ci mise poco a tramutare il suo corpo in un tizzone ardente e altrettanto poco ad essere buttato momentaneamente fuori casa. La missione primaria per il ragazzo stava lentamente prendendo un'altra direzione.

 

Lucy, dopo che Natsu fu fatto uscire di casa per estinguersi, si era diretta nella camera che l'avrebbe ospitata per i successivi 7 giorni. Aveva finto di rimanere impassibile per tutto il tempo, ma dopo aver chiuso la porta alle sue spalle salutando con un sorriso Bob si lasciò abbandonare a terra. Se il suo corpo avesse reagito ai sentimenti come quello dell'amico piromane, anche lei in questo momento sarebbe stata fuori casa a bruciare le erbacce. Infatti nemmeno una come Lucy poteva rimanere indifferente alla realtà di dover fingere di stare come un uomo, e a peggiorare le cose ci si metteva lo stesso “fidanzato”, che non era uno come tanti, ma era Natsu, un pericoloso, irritabile e affascinante ragazzo. Persino Bob si era accorto del fascino misterioso e per certi versi infantile del mostro di fuoco, e Lucy, che era entrata in contatto con lui da ormai un po' di tempo, non poteva non averlo notato. Il pensiero di poter sfiorare il corpo muscoloso e ben definito del suo amico le attraversò la mente e, un secondo dopo, le gote della bionda si colorarono di un rosso acceso. Non poteva più farci niente ormai -per quella settimana il contatto fisico doveva essere una routine quotidiana- ma non c'era nemmeno bisogno di agitarsi tanto: quel giorno, e quello successivo, e quello successivo ancora, lei e Natsu sarebbero riusciti a cavarsela, forse, in qualche modo. Ma era meglio non pensarci ulteriormente. Lucy prese il costume, andò in bagno a cambiarsi e raccolto Natsu dal giardino si diresse in spiaggia per concludere la giornata in modo rilassante.

 

La spiaggia non era lontana dalla casa dove il team era ospite, e tutti, sapendo cosa sarebbe toccato loro i giorni successivi, non desideravano altro che divertirsi un po': Lucy voleva prendere un po' di sole, Happy voleva giocare con la sabbia e Natsu voleva buttarsi in mare prima che il corpo focoso e seminudo della bionda attraente gli facesse incendiare di nuovo l'animo; e quando finalmente furono arrivati, ognuno andò momentaneamente per la propria strada. Ma Lucy non fece nemmeno in tempo a stendere l'asciugamano che un corteo di ragazzi comparì alle sue spalle, e al mostro di fuoco, che aveva tenuto per tutto il tempo gli occhi sulla bionda, non ci volle molto per accorgersi del gruppo di cacciatori che si erano fiondati sulla sua preda. L'istinto lo guidò: quando sentì l'impeto di rabbia fremergli in ogni pare del corpo non esitò nemmeno un secondo a partire.

-Io sono più adatto a lei!- gridava un biondo alto dal bel fisico. -Il nostro destino è intrecciato come i nostri capelli dorati!

-Ma stai zitto ossigenato- disse un altro ragazzo dai capelli corvini in risposta. -Qua l'unico che riuscirebbe a tenere a bado una puledra del genere sono io.

-Ma insomma, ce l'avete gli occhi?!- urlò un uomo grasso e grosso, facendo ballare le sue spropositate tette. -Solo io che riesco ad avvicinarmi alla sua taglia di reggiseno posso essere degno di lei!!

-TACETE TUTTI!- gridò infine il nostro esaltato dai capelli rosa, dopo aver raggiunto Lucy non senza difficoltà. -PRIMA DI ADESCARE UNA BELLA DONNA CHIEDETEVI SE ABBIA UN UOMO NO!?

Natsu era incazzato nero. Come avevano osato quei luridi porci a pensare di poterci provare con Lucy?! La sua Lucy?! Natsu si era prefissato una missione e non voleva nessuno a complicare la situazione già di per sé complicata: doveva essere lui a conquistare la donna, ed è per questo che nessuno poteva osare di mettersi in rivalità con lui con così poco breve tempo a disposizione. Il mostro dai capelli rosa aveva il diritto di essere il suo conquistatore più chiunque altro, perché per quella settimana la bionda era la sua donna, e lui il suo uomo. E come tale, nessuno poteva avvicinarsi a lei, perché di sua proprietà. E nonostante il loro fidanzamento fosse tutta una farsa, il diritto continuava ad essere suo perché quello che provava Natsu era reale. Non gli importava nemmeno sapere quale fosse quel sentimento per lui sconosciuto: era un uomo istintivo, Natsu. Se il cuore gli diceva di fare una cosa, lui la faceva.

-E non osate avvicinarvi ulteriormente.- continuò lui con tono tenebroso, prendendo con decisione per un braccio Lucy e avvicinandola al suo petto ardente. - Vi basta anche solo posare lo sguardo su di lei per venire uccisi da mano mia.

Il corteo era talmente terrorizzato da volatizzarsi in pochi secondi e Lucy, rimasta stretta tra le forti e possenti braccia del mostro, era preoccupata che Natsu potesse sentire il suo cuore battere all'impazzata. Non sapeva nemmeno lei il perché, ma il gesto del mostro le aveva provocato una sensazione che non aveva mai provato prima. Un sentimento veramente piacevole.

-Natsu… Grazie…- riuscì a dire con un filo di voce, scansandosi a malincuore dal petto del ragazzo per guardarlo in faccia. -Sono tutti arrivati all'improvviso e non sono stata in grado di reagir…

-E perché non hai subito gridato il mio nome?- chiese il ragazzo, afferrando l'elastico del reggiseno con l'indice e avvicinando pericolosamente il suo viso a quello della bionda. -Non ricordi? Per questa settimana sei la mia ragazza. Hai il diritto e il dovere di chiamarmi qualunque volta vuoi.

Lo sguardo di Natsu era terrificante, ma nei suoi occhi e nelle sue parole c'era una dolcezza che solo Lucy poteva cogliere. E la bionda, rossa in viso, annuì.

 

*1: Si tratta di Bob, il master della gilda Blue Pegasus


 

Ed eccomi tornata! *applausi*
Come vi è sembrato il capitolo? Spero non sia troppo confusionario >.<
L'ho riletto talmente tante volte che per me non ha più senso ._.
Perciò fatemi sapere voi se vi è piaciuto!!
Bacioni,

RedFox33

  
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