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Autore: milly92    19/01/2016    3 recensioni
SPOILER 9X11 E NONA STAGIONE IN GENERALE!
Insieme di OS che riflettono il cambiamento degli Shamy ora che sono giunti al "livello successivo" della loro relazione, a sfondo umoristico, che coinvolgono anche i loro amici e il modo in cui li vedono dopo il grande passo...
1. Leonard e Penny tornano a casa e sentono dei rumori molesti, un letto che cigola e delle esclamazioni "particolari"...
2. Amy è un po' più gonfia, vomita e tutti si insospettiscono...
3. Amy si veste da Wonder Woman in occasione della festa di compleanno di Sheldon e il festeggiato scompare poco dopo... Per seguirla?
4. Penny e Leonard alloggiano in una stanza d'hotel vicina a quella degli Shamy e vedono un impiegato servire dello champagne nella camera degli amici...
5. Penny scopre che Sheldon ha ordinato qualcosa in un Sexy Shop, poco prima di una festa di Carnevale...
6. Sheldon ed Amy badano a Valentino e hanno a che fare con la Jacuzzi...
7. Sheldon chiede a Leonard la definizione di "sex tape" e ciò crea mille dubbi e sospetti...
Genere: Comico, Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amy Farrah Fowler, Sheldon Cooper, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Quando il viaggio a Yale fu galeotto

4.    Quando il viaggio a Yale fu galeotto

 

“Sono così emozionata!” esclamò Penny, sottolineando il suo stato d’animo battendo le mani, con sommo stupore di Leonard.

“Tesoro, dovrei forse ricordarti che stiamo andando a  Yale per una conferenza sulla teoria mia e di Sheldon e non per andare alle terme?” domandò Leonard, perplesso.

“Ma no! Sono contenta perché mi divertirò a prendere in giro Sheldon ed Amy, per la prima volta dormiranno in un hotel nella stessa stanza... E, diciamolo, lo sono anche io perché l’ultima volta che ho dormito con Amy mi ha riempito di pugni e calci”.

“Hai ragione, è come vedere il mostro di Lockness dal vivo”.

Leonard guardò a pochi metri più avanti, dove Sheldon era seduto al fianco di Amy.

Erano tranquilli nonostante Sheldon avesse attirato l’attenzione di tutti con i suoi soliti lamenti durante una lieve turbolenza, chiacchieravano e sorridevano ogni tanto, come lo erano ormai da mesi.

Il pensiero di vederli entrare nella stessa stanza di un hotel era decisamente strano dopo tutti gli anni trascorsi a starsene separati in simili occasioni, ma era felice perché il suo migliore amico sembrava felice come non lo era mai stato prima di quel momento.

“Ne vedremo delle belle questo weekend” disse quindi, facendo annuire Penny.

 

 

“Allora, stasera pensavamo di andare in giro per la città, vi dispiace se vi lasciamo soli?” esordì Penny all’ora di cena, mentre erano intenti nel gustare un ottimo pasto preparato dall’hotel di lusso in cui erano stati invitati.

Sheldon ed Amy si guardarono, per poi scuotere il capo in cenno di dissenso.

“No, avevamo in mente di andarcene in giro per il campus di Yale e prendere in giro quei poveri mentecatti che si credono dei geni per essere entrati in un’università così mediocre” disse Sheldon, emozionato e allo stesso tempo nauseato al solo pensiero.

“Sì, ieri c’è stata l’annuale partita Harvard contro Yale e Harvard ha vinto, così ho portato il mio maglione dell’università e la sciarpa... Sarà divertente!” aggiunse Amy, euforica come non mai.

“Certo, immagino” disse Penny, fin troppo sarcastica.

Leonard rise e Sheldon lo guardò con aria di disappunto, salvo poi mutarla in compassione.

“Amy, questo è uno dei casi in cui una persona ride per celare la propria gelosia visto che ha avuto l’opportunità di andare solo a Princeton?”.

Offeso, Leonard guardò male l’amico, mentre questa volta toccava ad Amy ridere.

Per una volta era bello non essere la coppia presa di mira!

 

 

Erano ormai le undici passate quando gli sposi tornarono in hotel, contenti per la semplice ma indimenticabile passeggiata per la città.

Avevano bevuto qualcosa, passeggiato mano nella mano, Leonard aveva comprato una rosa a Penny, avevano scattato uno dei migliori selfie della storia per celebrare quel momento, ed erano tornati in hotel solo perché sapevano di doversi svegliare presto per la prima conferenza, il giorno dopo.

“Chissà cosa hanno combinato Sheldon ed Amy” sospirò Penny. “Spero che nessun ragazzo sia scoppiato a piangere  a causa loro”.

“Piangere per compassione, intendi?” ironizzò Leonard, prima di notare da lontano un impiegato che serviva una bottiglia di champagne ad una stanza vicino alla loro.

Videro l’uomo spingere un carrello con la bottiglia posizionata in un secchio con tanto di ghiaccio e la porta chiudersi di scatto.

Guardinghi, i due si avvicinarono, salutandolo, salvo poi scoprire che si trattava proprio della porta dei loro amici.

Penny sgranò gli occhi, coprendosi la bocca con le mani per non emettere alcuno verso sorpreso, poi, non resistendo, appoggiò l’orecchio alla porta.

Leonard la guardò, tra il confuso e il sorpreso, per poi aprire la porta della loro stanza ed entrare.

Penny lo imitò ed ebbe appena il tempo di chiudere la porta alle sue spalle che iniziò a ridere, quasi come se avesse le convulsioni.

“Hanno ordinato champagne... C’è il sottofondo di una musica sexy e romantica... Io... Quei due si divertono più di noi! Assurdo!” esclamò, ancora provata dallo shock.

“Ma sei sicura?”.

“Sì!”.

“Beh, non è detto che non possiamo divertirci anche noi!” le ricordò Leonard, togliendosi rapidamente la maglietta e avvicinandosi alla moglie, la quale lo respinse per le troppe risate.

Finì per accasciarsi al suolo, sconvolta, mentre il marito sbuffava.

“Sheldon Cooper fa sesso stasera e io no... Il mondo va al contrario!”.

 

 

Avevano trovato pace alle cinque del mattino, visto che quei due nella stanza vicina alla loro erano stati fin troppo rumorosi.

Musica, risate, gemiti, superfici che si muovevano...

Penny non era entrata nella stanza degli amici semplicemente perché sapeva che la visione di qualsiasi cosa ci fosse stata lì dentro non l’avrebbe più fatta riprendere dallo shock, peggio di Ramona che fa la pedicure a Sheldon.

“La cosa buffa è che noi siamo stati così rumorosi per anni e non possiamo lamentarci, anche se... Non capisco! Sheldon deve illustrare la teoria con me , per lui il sonno è fondamentale! Quanto avrà dormito, due ore?” esclamò incredulo Leonad il mattino dopo, mentre, assonnato, indossava uno dei suoi completi migliori.

“Come sei ingenuo, tesoro. Sheldon ha circa venti anni di arretrati, che se ne importa del sonno” sbottò Penny, sbadigliando, mentre provava a nascondere le sue occhiaie con una spessa dose di correttore. “Però invidio Amy, insomma, quell’uomo ha la resistenza di un ventenne...”.

“Che vuoi dire? Cosa...?”.

“Nulla, nulla, era per parlare” sospirò la moglie, allontandosi dallo specchio e indossando un abito blu che metteva in risalto le sue forme. “Comunque ora mi sentono, non m’importa, è un giorno importante e non ci hanno fatto dormire!”.

Indossò le scarpe dal tacco vertiginoso, prese gli orecchini e nel giro di qualche minuto lei e Leonard erano pronti.

Senza dire nulla, uscirono a passo rapido, rompendo la quiete di quel tranquillo sabato mattina un po’ nuvoloso.

Penny prese un bel respiro e iniziò a bussare forte alla porta, urlando un: “Sheldon, Amy, svegliaaa! Siete stanchi eh? Beh, lo siamo anche noi, non ci avte fatto dor...”.

“Penny...”.

“No, devono ascoltarmi...”.

“Penny...”.

“Leonard! Lasciami in...”.

“Penny, girati!”.

La ragazza si voltò, giusto in tempo per vedere dei felici Sheldon ed Amy camminare verso di loro.

Indossavano entrambi delle felpe con il tipico colore di Harvard, un rosso granata, e una H che faceva da stemma.

Sheldon teneva un braccio attorno al braccio di Amy e la stringeva a sé, mentre rideva per chissà cosa.

“Penny, Leonard! Ci siamo divertiti un mondo al campus, abbiamo dormito in un dormitorio all’ultimo piano!” li informò Sheldon, agitato e contento come non mai. “Devo dire che il college è più divertente quando non hai più dodici anni!”.

“Sì, abbiamo cantato il motto di Harvard fino a tardi e il piano dove ci trovavamo si è svuotato improvvisamente... Certo, forse era a causa di qualche festino, ma chissà...” aggiunse Amy. “E’ stato bello avere un compagno di stanza, per una volta! Ero sempre sola!”.

Guardò il fidanzato e, senza sapere come, i due videro la coppia scambarsi un breve e tenero bacio dopo essersi scambiati un dolcissimo sorriso.

“Cosa? Piccioncini, sei voi eravate a Yale, chi diavolo c’era da voi? Non ci hanno fatto do...”.

Penny si interruppe quando vide un ragazzo in mutande che aveva appena aperto la porta, con aria assonnata e lo sguardo vago.

Poteva avere al massimo venti anni, era molto robusto, con folti capelli neri.

“Bella Sheldon, grazie per lo scambio, mi ci voleva un po’ di lusso! Io e Katy abbiamo ordinato dello champagne, ti ripagherò quando lavorerò in una famosa azienda farmaceutica” esordì, sbadigliando.

“Che cosa? Ti sei bevuto il cervello? Tu non lavorerai mai da nessuna parte, sei in un’università di falliti!” gli ricordò il fisico teorico, indignato.

“No, ho solo bevuto del costoso champagne, ieri” ironizzò il ragazzo. “Certo che sei strambo...”.

Chiuse la porta, mentre Sheldon bussava, dicendo di doversi cambiare per la conferenza.

Come risposta, la porta si aprì per un istante solo per passare gli abiti della coppia, per poi richiudersi in fretta.

“Chi se ne frega, è stato così romantico!” esclamò Amy, con aria sognante. “Ora la Amy del college sa che un giorno ci sarà un uomo brillante nel suo dormitorio!”.

 

*°°*°

Eccoci qui, con una OS che ha come protagonisti non tutta la gang, ma solo metà.

Qualche giorno fa ho visto un episodio di Gilmore Girls in cui c’è la partita Harvard contro Yale e mi è vneuta questa idea :D

Sono curiosa di sapere cosa ne pensate :D

Grazie a chi continua a seguire questa pazza raccolta di OS!

A presto!

Milly.

  
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