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Autore: bad93    19/01/2016    1 recensioni
Tratto dal primo capitolo:
-Dai vieni! Dobbiamo festeggiare!-
-Ma ho perso, non credo ci sia nulla da festeggiare.-
E questo cosa centra?!chi ha detto che si deve festeggiare solo quando si vince? Siete arrivati in finale e anche se avete perso è comunque una conquista.-
-Comunque loro si meritano la vittoria.-
-Già, è stata una partita molto avvincente.-
-Vado a cambiarmi, ci vediamo dopo.-
-A dopo.- lo salutò con la mano e sorridendo.
-Un sogno...era solo un sogno.- si svegliò accaldato e tremante, il cuore gli batteva all'impazzata.
Questa fanfiction la dedico alla mia carissima amica Marina Swift che mi aiuta sempre moltissimo, e come me adora il personaggio protagonista.
Spero che possa interessare a qualcuno questa mia nuova storia, grazie mille a chi leggerà e recensirà, buona lettura.
bad93
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Afuro Terumi/Byron Love, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 5: Di nuovo insieme (Ricordi).
 
 
 
Il mattino seguente lui si svegliò con lei accanto  che dormiva.
 
"Devo riabituarmi, mi chiedo ancora come ho fatto a stare dieci anni da solo." pensò accarezzandola, poi si alzò e andò a farsi una doccia, lei nel frattempo si svegliò e andò a preparare la colazione. Lui poco dopo la raggiunse. 
 
-Buongiorno -la salutò baciandola 
 
-Buongiorno, dormito bene? -
 
-Benissimo tu?-
 
-Idem-
 
Lei servi la colazione e lui inizio a mangiare. 
 
-Pronta per andare ?- chiese lui una volta che tutto era sistemato. 
 
-Certo.-
 
I due uscirono e andarono a casa del padre di lei, che in quel momento era fuori casa.
 
-Tuo padre non c'è?-
 
-Sarà andato a vedere i doni - spiego lei facendo le valigie. 
 
-Capisco-
 
Dopo un'ora,le valigie erano pronte e caricate in macchina.
 
-il resto lo vengo a prendere man mano. Vuoi passare a vedere del divano ?-
 
-Già che siamo fuori direi di si. Che dici vediamo anche il resto?-
 
-serve altro?-
 
-Avrai notato che é tutto vecchio, almeno qualcosa é cambiare, tipo la lavatrice e la cucina. Io non ci ho mai fatto caso perché non é che usassi molto quella roba, purtroppo tra la vicina e mia madre non mi serviva cucinare, non me lo permettevano più di tanto. -
 
-Ho notato che il frigo é pieno di scatole- disse lei mentre  lui guidava.
 
Nel giro di mezz'ora erano al negozio. 
 
-Allora cosa prendiamo ?- chiese lui 
 
-Io direi di non spenderci una fortuna, infondo ci servono giusto per il momento, beh forse la lavatrice possiamo osare infondo quella serve sempre.-
 
-Ok,  allora come divano prendiamo un quattro posti letto?-
 
-Va benissimo, mentre per la lavatrice che ne dici di questa?-
 
-Fai tu io non me ne intendo, per me va bene qualsiasi cosa. Andiamo a vedere la cucina? Io intanto ho preso il codice della lavatrice e del divano. -
 
-Ottimo, allora andiamo.-
 
I due si avviarono verso il reparto.
 
-Questa bianca che te ne pare? Si abbina ed ha tutto inoltre é piccola.-
 
-Va bene, prendo il codice. Fatto, possiamo andare in cassa- disse avviandosi. 
 
Lei lo seguì e dopo che ebbero pagato andarono a casa, lei sistemò le sue cose e lui la aiutò. 
 
-Pranziamo?-
 
-Va bene. Cosa vuoi che preparo?-
 
-Pensavo al ristorante, ma anche la tua cucina va bene-
 
-Se vuoi uscire possiamo uscire.-
 
-No possiamo anche fare qui e uscire a cena stasera -
 
-Ok, vediamo cosa c'è in frigo .- disse andando in cucina. 
 
Lui la segui 
 
-C'è della pasta e della carne. Il dolce lo ha fatto la vicina, mentre il resto mia madre. Hanno sempre paura che non mangio abbastanza. -
 
-Posso capirle.-
 
-Sì ma non serve esagerare o cucinare per un reggimento. -
 
-Lo so, ma meglio fare un po di più che di meno.-
 
--Sì ma non sono un tacchino per ringraziamento.-
 
-Vero.-fece prendendo le cose e scaldandole, lui intanto apparecchiava.
 
 
 
Dopo aver pranzato andarono a fare una passeggiata al parco. 
 
 -Dove vuoi andare a mangiare? -
 
-Che dici del  nostro primo ristorante? -
 
-Non credo sia molto adatto.-
 
-Lo so, però volevamo ricominciare, e quello é stato un luogo importante.-
 
-Ok, vada per quello. -
 
-Andiamo a prendere un gelato ?-
 
-Va bene, immagino vuoi andare in quel posto-
 
-Certo, c'è ancora no?-
 
-Sì non l'hanno tolto. Fatica un po' a tirare avanti, ma per il momento resiste.-
 
-Capisco. Che ore sono?-
 
-Le tre.-
 
-Allora possiamo prendercela con calma.-
 
-Già.-
 
-Che racconti di nuovo?-
 
-Credo nulla.-
 
-Vuoi dire che in dieci anni non mi sono persa niente?-
 
-Beh...che ne so, le cose nuove te le ho già dette - disse mentre camminavano.
 
-Prendi il solito?-chiese lei davanti alla gelateria.
 
-Si, tu?-
 
-Certo.-
 
 
 
Lui ordinò due coni e poi ò, assieme poi tornarono al parcoe si sedettero su una panchina in riva al leghetto osservando le papere nuotare e ricordando i tempi passati. Finito di mangiare percorsero la riva del lago e tornarono a casa. Lei andò subito a farsi una doccia e lui prenotò il ristorante, poi si diedero il cambio e lei andò a vestirsi. Quando entrambi furono pronti andarono al ristorante. 
 
-Prediamo la cena di quella volta?-
 
-La vedo un po' dura visto che il menu è cambiato.-
 
-Ma le cose ci sono.-
 
-Allora vada per quello.- disse ordinando.
 
 
 
Dopo venti minuti furono serviti e mangiarono. Mentre cenavano parlavano del loro passato e dei loro ricordi, poi lui pagò e i due uscirono.
 
-Andiamo al cinema?-
 
-Ok.Cosa vuoi vedere ?-
 
-Uno qualsiasi va bene. Non ho preferenze.-
 
-Va bene. Allora vediamo cosa offrono.-disse lui entrando. 
 
 
 
Lei scelse il film e dopo averlo visto andarono a fare una passeggiata al parco per rientrare a casa. Quando arrivarono a casa lei andò in cucina a fare del té, lui invece accese il camino e si sedette sul divano, lei poco dopo lo servì.
 
-Ci siamo riusciti a cenare fuori eh?- commentò lui.
 
-Già, per fortuna. Domani cosa fai?-
 
-Lavoro.-
 
-Capisco. Io intanto sistemerò casa. Ci portano le cose che abbiamo comprato giusto?-
 
-Esatto, ma non stare a diventare matta, tanto la cucina la montano loro. Cosi si fa in fretta in meno di una giornata si ha tutto pronto.-
 
-Ok. Andiamo a dormire?-
 
-Certo.- disse lui ritirando le tazze in cucina, lei andò in camera e si mise a letto.
 
Lui poco dopo la raggiunse e si sdraiò accanto a lei.
 
"Chissà cosa gli prende, sta facendo tutto lentamente, non dico che il rapporto non stia procedendo, anzi al contrario. Però non capisco di cosa abbia paura, non si è sbilanciato per niente in tutta la serata. Ok il ricominciare da capo, ma ci conosciamo da anni, non intendevo un d'accapo letterale. Vabbé domani vedrò di sistemare anche questa faccenda." pensò lei addormentandosi.
 
 
 
 
 
 
 
Continua...
 
  
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