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Autore: vaniglia_lovefantasy    20/01/2016    2 recensioni
V-Ecco a voi il sequel di Proposte...
F-Considerando che si chiama Proposte II era anche ovvio...
V-Zitto fiammifero! *gli da una botta sulla spalla* comunque, stavolta c'è una novità, ovvero la storia è scritta in collaborazione con una mia amica, lola_fantasy
L-Cosi farà schifo il doppio della precedente?
Io-Lidja, la tua dolcezza è superata solo dal tuo amore per Fabio *ridacchia vedendola vomitare*
E-non fatemi vomitare Lid! Poi ha un saporaccio in bocca
V-Grazie per l'informazione disgustosa e non richiesta Ewan... Volevo solo dire che sono felice di essere tornata, e volevo avvisare che lola interverrà molto raramente, in quanto mi pare di aver capito vuol restare nell'ombra
F-In realtà è solo fifona!
V-Nah... timida forse
S-Se lo dici tu...
V - Sì lo dico io! Okay vi lascio alla storia, kiss kiss!
Tutti-Ciao!
Genere: Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'gli anni dopo la battaglia'
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~Capitolo uno~

Stavamo passeggiando da circa mezz'ora nel fitto bosco vicino al lago: alcuni alberi iniziavano già a perdere il loro fitto fogliame per lasciare il posto ai rami spogli su cui erano posati nella stagione passata, i primi colchicum violastri iniziavano a fiorire. Ad ogni nostro passo le foglie scricchiolavano rumorosamente e si udiva in lontananza il richiamo chiassoso dei cormorani, ma a parte ciò il silenzio regnava in quel luogo dedito alla riflessione e all'osservazione... Finché non decisi di rovinarlo.

- Mamma, tu e papà ci avete spesso raccontato le vostre avventure giovanili, in particolare dei periodi della guerra contro Nidhoggr e Ofnir... -

- Ah, che ricordi! - mi interruppe lei sospirando.

- Mamma, non ho ancora finito! - sorrisi per nascondere il tono contrariato.

- Si, scusami. Dicevi? -

- Ebbene, non ho mai capito perché avete deciso di gettare nel lago le armi datevi dai draghi? -

- Perché eravamo sicuri che non ne avremmo avuto più bisogno. -

- Ma non ha senso! Chi vi assicurava che non ci fosse qualcun altro al servizio di Nidhoggr? O che ci fossero in realtà altri suoi seguaci, ancora ignoranti delle loro origini? -

- Nessuno ma ormai i draghi ci avevano lasciato soltanto il loro ricordo, non erano più dentro di noi. Se ci fossero stati dei nemici in quel periodo, loro sarebbero rimasti con noi; invece sono tornati a Draconia.-

Eravamo ormai arrivate sulle sponde sabbiose dello scuro lago. Nel cercare di capire, non mi ero accorta dello scorrere veloce del paesaggio attorno a me. Mia madre mi guidò sotto le fronde ombrose di un olmo imponente, facendomi segno di sedere sull'erba. Mi imitò poco dopo. Il sole batteva piuttosto forte sul lago, mandando gruppi di luce accecanti soltanto al centro del lago.

-Immagino stia vedendo anche tu quegli incredibili riflessi solari in mezzo alle acque.- esordì mia madre dopo aver osservato il paesaggio mozzafiato per vari minuti in silenzio.

Annuii, ancora insoddisfatta delle risposte ricevute prima; ma tanto ormai aveva modificato in parte l'argomento della nostra chiacchierata, quindi tanto valeva protestare.

-Ebbene, essi sono dovuti al famoso tempio di Lung di cui vi abbiamo spesso parlato.-

-E per quale motivo? Per il materiale di cui è fatto o forse per lo strato di potere benevolo che lo avvolge? -

-Ehm..- un colpo di tosse. -Scusate l'interruzione, ma voi per caso abitate qui in zona? -, disse una voce alle nostre spalle.

Era un ragazzo piuttosto alto, dai capelli color pece e gli occhi blu: indossava una semplice polo nera con sopra una felpa grigia con la cerniera e dei jeans scoloriti. Nonostante l'abbigliamento fosse casual, appariva sicuro di sé e quasi maturo forse grazie a quel suo sguardo fiero ma sfuggente. Doveva avere sì e no venti anni, o comunque giù di lì, ma non potevo esserne sicura vista la distanza che ci separava. Quando si avvicinò cautamente, potei accertarmene: avevo ragione.

-Sì, abitiamo non molto lontano da qui. Perché le interessa?- rispose guardinga mia madre: col tempo era diventata molto protettiva nei confronti dei suoi figli, me inclusa.

-Volevo soltanto sapere se è un buon posto in cui andare a vivere: ho trovato una villetta carina in vendita non molto distante da qui e sono leggermente indeciso. - rispose l'uomo grattandosi la nuca e sorridendo imbarazzato.

-Oh si, posso tranquillamente confermarle che questa zona è davvero magnifica.- Mia madre sorrise.

-Se si odiano i rumori della città, lo smog, si ama stare da soli o si è dei single depressi...- aggiunsi io acida. Non capii il perché del mio tono scontroso, visto che l'uomo sconosciuto (non si era ancora presentato!) aveva un'aria piuttosto simpatica, eppure in lui qualcosa risvegliava in me spiacevoli sensazioni.

Di rimando lui scoppiò a ridere. -E' davvero simpatica, signorina..-

-Signorina "Non le rispondo se lei per primo non risponde per sé stesso alla sua stessa domanda" .-

-Sono Mirphak, piacere!- esclamò allegro allungando la mano.

Feci per stringerla, anche se solo per buona educazione, eppure una scossa elettrica allo sfiorarsi dei nostri palmi me lo impedì. Alzai di scatto gli occhi, incontrando i suoi blu zaffiro: erano piuttosto scioccati.

-Io sono Eva e questa è mia madre, Sofia Szilard.- indicai mia madre che strinse la mano del ragazzo con parecchia tenacia.

-Molto piacere.- disse lui.

-Che ne dice se facciamo due passi assieme così da mostrarle tutti i pregi di questa area splendida e magari dei suoi futuri vicini?- chiese mia madre cordialmente.

In quel momento odiai il suo lato dolce e anche Mirphak, il quale ovviamente accettò con piacere l'invito. Camminammo per un po': lui ci raccontò qualcosa di lui e della sua vita, di dove aveva studiato e dove aveva vissuto, che aveva bisogno di trasferirsi per motivi di lavoro e qualche aneddoto assurdo sulle sue avventure con il suo amico d'infanzia e della sua lucertola Olly domestica. L'unica cosa che abitava la mia testa era: "Ma cosa interessa a noi se hai provato ad assaggiare le mosche da bambino imitando Olly? Perché non ti sei strozzato a quei tempi? ". Per fortuna adesso eravamo davanti al cancello di ferro della nostra villa e non lo avrei mai più rivisto: o perlomeno se avessi dovuto scegliere io di vederlo ancora oppure no.

-Vuoi per caso fermarti a prendere un caffè o una tazza di thè in casa? Così ti presento mio marito e gli altri miei cari figli. Stia tranquillo: gli altri due sono più simpatici!- lo invitò mia madre, scoccandomi poi un'occhiata di rimprovero.

Effettivamente durante il tragitto non avevo parlato granché, ma quando lo avevo fatto ero o infastidita o scorbutica. Rivolsi a mia madre il più finto sorriso di scuse del mio repertorio: non funzionò. Dovevo migliorare!

-Mi farebbe molto piacere chiacchierare con il resto della famiglia e conoscervi meglio: immagino siano tutti fantastici se sono come te ed Eva. - rispose Mirphak lanciandomi una lunga occhiata.

Ma cosa voleva questo tizio da me? Non feci in tempo a trovare una risposta che già s'incamminarono lungo il vialetto sterrato, verso quello che sapevo sarebbe stato uno dei pomeriggi più tumultuosi della mia vita.

SPAZIO SCLERI:

Questo pezzo lo ha scritto interamente lola_fantasy gente! Abbiamo deciso che tendenzialmente pubblicheremo una volta per una. Ora non ho le energie per scrivere uno sclero, lo aggiungeró poi.
Kiss kiss
Vani

  
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