Anime & Manga > Death Note
Segui la storia  |       
Autore: Recchan8    20/01/2016    1 recensioni
[SEGUITO di "Chance"]
"La prima volta che accadde arrivai a concludere che mi fossi sognata tutto: il mio arrivo alla Wammy's House, l'assurdo e ambiguo rapporto con Mello, la visita di Elle, e la tavoletta di cioccolata trovata al mio "risveglio".
E allora perché? Perché successe di nuovo?
A quanto pareva, la mia "missione" non era finita. Avevo fallito il primo tentativo: non ero riuscita a persuadere Mello a rimanere alla Wammy's House dopo la morte di Elle. Sapevo come le cose si sarebbero evolute... Mello si sarebbe unito prima alla mafia americana, poi avrebbe continuato le indagini con Matt, e infine sarebbe morto. Evidentemente c'era una forza maggiore che non voleva che ciò accadesse. Forse la mia volontà? La mia fantasia? La mia immaginazione? Insomma, in poche parole, quello che sto cercando di dire è che un giorno mi ritrovai nel quartiere di una città a me sconosciuta.
Strano, no?
Allora come reagireste se vi dicessi che fino a pochi attimi prima mi trovavo nel bagno della mia scuola?".
Genere: Azione, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Matt, Mello, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Chance'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

-"E' tardi, perché non è ancora tornato?"-.
-"Revi, sono solo le 22:30"-.
Erano appunto le 22:30 e Mello non era ancora rientrato. Mi chiedevo cosa fosse a trattenerlo fuori così a lungo. Io e Matt avevamo finito di cenare da più di due ore, e ora eravamo seduti su uno dei due divani.
Mi venne in mente una cosa.
-"Matt, non vorrei essere di disturbo, ma non è che hai dei vestiti da prestarmi?"- gli domandai timidamente.
-"Che?"-.
-"Mi bastano un paio di pantaloni e una maglia, niente di che"-.
Mi squadrò.
-"E va bene"-.
Si alzò e si diresse verso l'armadio nell'angolo della stanza. Buttò fuori una maglia bianca a maniche corte e un paio di jeans, poi li raccolse e me li lanciò.
-"Grazie"- dissi.
Lui tornò a sedersi e si mise a fissarmi.
-"Matt..."-.
-"Che c'è?"-.
-"Non starai mica pensando che mi spo..."-.
-"Ah no?"- mi rispose sorpreso.
-"Direi proprio di no!"-.
-"Stavo scherzando, non ti scaldare! Me ne vado di là. Buonanotte!"- disse.
Lo fermai.
-"Di là dove?"-.
-"Nell'altra stanza"-.
-"C'è un'altra stanza?"- domandai sorpresa.
-"Certo, non l'hai mai vista?"- mi chiese.
-"...No”-.
-"Fa niente. A domani"-.
Detto ciò, Matt mi lasciò da sola con in mano i suoi vestiti. Mi cambiai rapidamente e mi sdraiai sul divano. Davvero, non avevo mai notato che c'era un'altra stanza. Mi chiesi cosa mai ci potesse essere. Forse c'erano tutte le attrezzature per le indagini, chissà. Comunque, rimasi sul divano a fissare il soffitto fino alle 23:40 circa. Quando poi mi decisi a spegnere le luci e a provare ad addormentarmi, la porta d'ingresso si aprì ed entrò Mello con in mano il suo casco. Si bloccò sull'uscio, sorpreso nel vedermi ancora in piedi, poi si riprese e chiuse la porta alle sue spalle. Lanciò il casco sull'altro divano ed entrò in cucina. Nemmeno un saluto, niente di niente. Evidentemente ce l'aveva ancora per la litigata della mattinata, anche se quella offesa avrei dovuto essere io.
Notai che dentro al casco di Mello c'era qualcosa. Mi alzai e andai a vedere. Si trattava di una foto: il soggetto era Mello ai tempi della Wammy's House. Nonostante già lo sapessi, mi sorprese il fatto che esistessero ancora delle foto che ritraevano i bambini allievi di Elle. Quella era la foto che Mello era andato a prendere da Near ore prima. Era carino. Il taglio di capelli era più netto e deciso e sul viso non c'era nessuna traccia della cicatrice. Sorrideva anche se debolmente e sullo sfondo c'erano gli alberi del cortile.
Mentre continuavo a osservare la foto, Mello uscì dalla cucina e mi strappò di mano la fotografia senza tanti complimenti. Protestai con scarsi risultati e lui tirò fuori dalla tasca del giacchetto di pelle (che non si era ancora tolto) un accendino. Lo accese e avvicinò la fiamma alla foto.
-"Fermati!"- dissi.
Mi alzai dal divano e gli levai l'immagine dalle mani. Lui spense l'accendino e si girò a guardarmi male.
-"Ridammi la foto"- disse.
-"Non ti azzardare a bruciarla"- ribattei tornando a sedere.
-"Dammi quella maledetta fotografia"-.
-"Mi rifiuto!"-.
Restammo a fissarci negli occhi per qualche secondo, poi si infilò l'accendino in tasca e si sedette accanto a me sul divano. Sospirai.
-"Eri davvero un bravo ragazzo..."- mormorai
-"A cosa ti stai riferendo?"-.
Guardai il soffitto.
-"A cinque anni fa"- risposi.
-"Dovresti saperlo, le persone cambiano nel tempo"-.
Mi girai a guardarlo. Si era levato il giacchetto ed era rimasto con una specie di cannottiera nera e i suoi fantastici pantaloni neri di pelle attillati. Aveva una collana lunga con un crocifisso.
-“Non tutte, a quanto pare”- disse, alludendo chiaramente a me.
-"Perché vuoi cancellare questa foto?"- gli chiesi.
-"E' l'unica mia foto rimasta in circolazione. Se dovesse capitare nelle mani di Kira, per me sarebbe la fine"-.
Continuava a non guardarmi. Aveva lo sguardo fisso di fronte a sé.
-"Non solo per questo. Eliminandola sei convinto di cancellare il passato, ammettilo"-.
Per un po' non rispose.
-"In ogni caso non sono affari che ti riguardano"- sbottò.
Mi rigirai la fotografia tra le mani, finché non mi decisi a porgergliela. Lui la prese senza esitare e la bruciò immediatamente. La stanza si riempì di odore di bruciato.
-"Ora sei soddisfatto?"- gli domandai.
-"Ovviamente"-.
Piombò un'altra volta il silenzio. Nessuno sapeva cosa dire.
-"Matt dov'è?"-.
-"E' nell'altra stanza, credo stia dormendo"-.
Lui era sempre deciso a non guardarmi. Nonostante mi volgesse il lato del viso coperto dalla cicatrice, trovavo il suo profilo davvero intrigante. Mi misi a quattro zampe e ricorii in due secondi il breve spazio che ci separava sul divano. Posai la mia mano sul suo viso e lui si girò verso di me di scatto. Non so perché lo feci, ma ne avevo voglia. Il suo sguardo era pieno di stupore.
-"Che stai...?"-.
-"Le persone potranno anche cambiare fisicamente, ma interioramente conserveranno per sempre un pezzo del loro passato"-.
-"Questo...non è il mio caso"- disse.
Si alzò e andò a sdraiarsi sull'altro divano. Sorrisi.
-"Ne sei davvero sicuro?"-.
-"Stai zitta e dormi"-.
Spense le luci. Dopo un po' trovai il coraggio di parlargli.
-"Mello?"- dissi.
-"Che vuoi ancora?"- rispose.
Esitai.
-"Mi...mi dispiace per stamattina"- sbottai.
Non ottenni nessuna risposta. Ma come, uno ti porge le sue scuse e tu non lo caghi minimamente? E io che ci avevo pensato un po' prima di chiedergli di scusarmi! Mi rigirai nel divano e mi volsi dove doveva trovarsi Mello. Con le luci spente e le tende tirate non riuscivo a vedere un accidente.
-"Mello?"- insistetti.
Sentii un fruscìo. Forse anche lui si era girato verso di me!
-"Ma che cazzo vuoi? Dormi e non rompere i coglioni!"- mi disse.
Okay, forse si era rigirato dall'altra parte.
-"Anche se hai un caratteraccio, ti voglio bene lo stesso"- sussurrai.
-"Hai detto qualcosa?"- mi chiese all'improvviso.
-"Ma che vuoi? Tanto a te non interessa quello che dico!"- dissi.
-"E state un po' zitti, cazzo...!"-.
Dovevamo aver svegliato Matt. Quel povero ragazzo si era sorbito tutte le nostre litigate senza dire mai nulla. Era davvero una brava persona, anche se un po' asociale e timido.
-"Andate tutti e due a farvi fottere"- disse Mello.
Sorrisi e finalmente mi decisi a cercare di dormire.




 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Death Note / Vai alla pagina dell'autore: Recchan8