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Autore: Hephily    20/01/2016    1 recensioni
" Una semplice rossa melodia.
Una rosa di sangue.
Un inverno rosso.
Son tre caratteristiche macabre e bellissime son la loro condanna."
Tratto dal Prologo:
- Sento odore di sangue, qualcuno si è tagliato, il profumo è strano … come se stesse emettendo una melodia, è cosi il buono quel sangue. - Disse lui senza fare caso a me.
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hanabusa Aido, Kaname Kuran, Nuovo Personaggio, Un po' tutti, Zero Kiryu
Note: Raccolta | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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Iniziano i giochi - Salviamo Erena !


(Pov’s Zero )

Era molto strano che Erena non fosse ancora tornata, non ci voleva così tanto a prendere della legna, a meno che non si sia persa o sentita male.
Non sapevo più cosa pensare, e Merodi non era di grande aiuto.
Era la più nervosa di tutti noi messi insieme. Continuava a fare avanti e indietro per il salotto.
- Vedi! Zero è colpa tua dovevi andarci tu! Non dovevi farla andare sola ! – Bene, ci mancava solo questo, se la prende con me.
- Ma se lei ha detto che non aveva bisogno, che vuoi da me! - Risposi girando lo sguardo da un’altra parte.
- Quando una donna dice che non c’è bisogno e perché in realtà  c’è ha bisogno! - Aveva alzato la voce, per me Kaname la stressava troppo.
- Si ok la smetto, ho sbagliato dovevo andare con lei. - Dissi cercando di chiuderla lì la discussione, con Merodi non si scherzava in questi casi.
Però aveva ragione, non dovevo lasciarla andare sola e adesso la colpa di tutta questa storia era mia e solo mia.
 Erano passate due ore da quando Erena era sparita, la situazione non andava bene.
- Se non torna entro venti minuti, io vado fuori a cercarla che si chiaro! - Esclamò Merodi fuori di se.
- Su dolce Merodi, Erena  è abbastanza grande sa badare a se stessa, non trattarla come se fosse ancora una bambina. - Intervenne Kaname, in questo caso aveva ragione, la mia Erena era abbastanza grande, sapeva benissimo cosa faceva, la maggior parte delle volte invece le altre volte dovevamo correre in suo aiuto.

Eravamo tutti in salotto ad aspettare..
- Quanti minuti sono passati? - Chiese Aidou, continuava a muovere nervosamente la gamba.
- Solo quindici secondi, sei proprio impaziente Hanabusa. - Ripose Yuki preparando la sua falce, mi ricordava tanto quella di Erena, chissà se l’aveva portata dietro con se per salvarsi da qualche guaio, lo spero con tutto il cuore.
- Perché non passano questi venti minuti, mi sto stufando senza far niente. - Cominciava già a lamentarsi quel biondino. Le occhiatacce di Kaname, servivano ben poco.
- Basta, ghiacciolino andiamo, non mi va di aspettare! - Merodi si era alzata dalla poltrona come una furia ed era davanti alla porta. Nessuno la poteva fermare.
- Aspetta Merodi non fare mosse azzardate. - Disse Kain prendendola da un braccio.
- Ha ragione Kain, non puoi andare c’è troppo buio. – Replicarono Yuki e Shiki prendendola dall’altro braccio. Questa scena Erena se la sta perdendo.
- Merodi hanno ragione i ragazzi, aspetta non puoi andare così e per giunta da sola. - Intervenne subito Kuran, mettendo la mano nella pancia cercando di tirarla a se, per farle cambiare idea.

Neanche ebbi il tempo di dire qualcosa che vidi tutti quasi fulminati e con il ghiaccio sui piedi.
Tutti erano stati colpiti tranne Kaname, rivolsi lo sguardo verso Rima.
- Non guardate me, io non c’entro nulla con i fulmini stavolta. - Disse lei con aria disinvolta.
- Adesso toglietevi dai piedi! - Mai toccare la pancia di Merodi quand’era furiosa, lo dovrò appuntare da qualche parte, prima che accade di nuovo.
Aprì la porta con tanta disinvoltura,  che per un attimo non parve la Merodi di sempre, poi si immobilizzò vedendo davanti a lei una sagoma. Era alta quanto la mia Erena. Sembrava proprio lei.
- Merodi dove vai? -Chiese la strana sagoma.
Erena era strana, lei non avrebbe mai chiamato Merodi per nome, che avesse sbattuto la testa?
Vidi come Merodi stava perdendo seriamente il controllo, sapeva benissimo che qualcosa non andava.
– Mia sorella non mi avrebbe mai chiamato con il mio nome. - Disse creando una lastra di ghiaccio e infilzando quella sagoma - Vado a cercare mia sorella! -

Ero davvero rimasto scioccato da quello che in pochi minuti aveva fatto Merodi, ma la seguì fuori dalla porta.
Non mi piaceva affatto l’idea che Erena potesse essere caduta o magari rapita proprio da Shu.
Se l’avessi persa in questo modo, non mi sarei mai perdonato fino agli ultimi giorni della mia vita. 
“ Sono stato proprio uno stupido , un idiota, un cretino, un coglione a lasciarla andare da sola! ” Ripetevo in continuazione nella mia testa.
L’avevo lasciata andare via così come se nulla fosse per giunta sapendo i pericoli che correva ero proprio un emerito coglione.
Se Merodi non ci avesse messo tutti in allarme a quest’ora eravamo ancora tutti quanti dentro al covo mentre Erena poteva essere stata rapita.
 Neanche mi ero accorto della sua assenza, che bel fidanzato che sono!  E se non ci tenessi così tanto a lei? No, che andavo a pensare?
Amavo e continuo ad amare Erena, ci tenevo a lei.
 Forse la situazione che si era creata non mi aveva fatto notare la sua mancanza, perché in un certo senso la sentivo accanto a me.

Perdonami Erena se non mi sono accorto della tua assenza nonostante le ore passassero.
- Smettila di darti la colpa, mi dai fastidio. - Disse Kaname affianco a me. Cos’è adesso percepiva come mi sentivo?
- Cosa? Non mi sto dando la colpa di niente, e poi fatti gli affari tuoi. - Risposi a tono guardando in avanti.
- Non sai fingere è questo il tuo problema, percepisco la tua preoccupazione anche se siamo lontani. - Replico lui, se stava provando a fare l’amico giuro che l’avrei ucciso prima che nasceva suo figlio.
- Non farmi prediche, poi perché ti interessa aiutarmi, stammi lontano, non ho bisogno di te. - Dissi guardando delle strane orme di scarpe.
- Non voglio aiutarti, ma sappi che per puro caso saremo cognati e per far felice Merodi mi tocca andare d’accordo con te, quindi evita di darti la colpa è stata di tutti noi, non c’è ne siamo accorti, perché eravamo felici. - Che cosa carina, cercava di farmi stare su di morale.
- Però perché Merodi ci ha fatto caso, mentre io no? Sono il suo ragazzo, dovrei essere preoccupato più di lei. - Risposi calmandomi un po’.
- Perché Merodi ha un rapporto diverso con Erena, capisce a prima vista quando qualcosa non va in lei, Merodi è come una seconda madre per  Erena, è naturale che lei si sia subito preoccupata.-  Ribatte guardando la sua amata.

- La finite voi due di blaterare… oh già andate d’accordo cognatini belli, meglio mi fa piacere. - Guardammo Merodi , non aveva nessuna espressione, anzi non capivo se rideva per felicità o rideva perché stava perdendo la calma.
- Queste orme sono di Shu, solo lui ha questo tipo di scarpe. - Merodi riconosce tutto non le sfugge nulla.
- Shu ci ha trovato? Come ha fatto?! -Chiesi agitandomi, se veramente Shu ci aveva trovato perché aspettava ad attaccare.
“Aspetta, Fermati Zero! Fai un passo indietro. ” Pensai nella mia testa. Perché rapire Erena che non c’entrava niente? Solo una poteva essere la risposta:  – Merodi, Shu voleva farti uscire allo scoperto, la preda fin dall’inizio eri tu, ecco perché prendere Erena, sa benissimo quanto tieni a lei, e sapeva benissimo che… -
- Che Merodi sarebbe uscita senza rifletterci, perché lei non si sa controllare, siamo caduti nella trappola. - Finì la frase Kaname, era giunto alla mia stessa conclusione.  
- Non ho pensato alle conseguenze! Dannata me! Ora si che siamo nei guai! - Stava cadendo di nuovo nell’oblio della disperazione.
- Non è vero, hai fatto quello che dovevi fare, ci saremo caduti tutti nella trappola. - Kaname cercava di incoraggiarla come poteva.
- Ha ragione Kuran, non devi scoraggiarti, l’avrebbe fatto anche Erena, lo sai benissimo anche tu. - Dovevo farlo, dovevo aiutarla in qualche modo.
- Hai ragione, anzi avete ragione, siamo caduti tutti nella trappola ma adesso dobbiamo andare nella tana del nemico. - Disse con aria decisa, non sapevo se stava facendo la cosa giusta, vidi Kaname mettere una mano nella spalla, segno che anche lui era d’accordo.

Così non ci pensai due volte, controllai la pistola e poi guardai Merodi negli occhi dicendole di fare strada.
Dovevamo salvare Erena in un qualsiasi modo.  Non mi importava se andavo verso la morte, non mi importava per niente, se sarei riuscito a salvare Erena allora la morte poteva anche prendermi, ma Erena non la doveva minimamente sfiorare.
Amore mio, tieni duro noi siamo qui pronti a salvarti, ti salverò! Lo giuro!

******************


(Pov’s Erena )

Maledetto, Shu!
Che lui sia dannato per sempre! Mi ha ingannato prendendo le sembianze di Daisuke, sapeva che non sarei riuscita ad attaccarlo, e così sfruttando questo elemento era riuscito a rapirmi e facendo mettere in azione i meccanismi del suo diabolico piano.
“ Maledetto! Shu ti odio! Ti odio! Perché devi rovinare la vita di Merodi e quella mia? Perché!? ”  Pensai dentro di me mentre alzavo gli occhi per vedere dov’ero.
Mi aveva portato nella nostra vecchia casa, ormai quella casa non era più quella di una volta: era cupa, deserta, in rovina e maltratta. Se mamma e papà avessero visto le condizioni della casa si sarebbero dispiaciuti più di quanto non lo erano già.
La casa era così cupa che i pochi ricordi felici della casa mi fanno venire un nodo alla gola, non solo Shu ha distrutto la nostra famiglia ma anche i luoghi a noi cari.

- Allora ti do due opportunità o mi dici dove si trova Merodi con le buone o uso le maniere forti. – Ecco, era apparso come suo solito e con quella voce odiosa mi impartiva gli ordini, dannato.
- E io ti dico bla bla bla, non te lo dirò mai! - Esclami con aria strafottente, non mi interessava quello che mi avrebbe potuto fare,  se la mia famiglia fosse stata al sicuro, per me andava bene pure la morte.
- Abbiamo pure preso il carattere di Merodi facendo così, mi sembri la sua copia sai. - Disse prendendomi dal viso. “Schifoso come ti permetti a toccarmi con quelle mani che hanno ucciso il mio Daisuke e nostra madre? ” Pensavo tra me e me.
- Si vede che era un ottimo elemento da poter imitare, non credi? - Ribattei senza avere paura. Quanto lo volevo uccidere, dannate le corde che mi tenevano ferme, mi stringevano in tutto il corpo.
- Era una cattivo elemento, non dovevi prendere da lei. – Disse lui mentre continuava ad accarezzarmi il viso.
- Levami le tue luride mani dal mio viso! – Sibilai a denti stretti mentre cercavo di liberarmi.
- Prima eri più mansueta, perché non torni la bambina ubbidiente che amava il suo fratellone?  - Chiese lui mentre mi accarezzava le labbra  con l’indice e l’anulare.
- Ho aperto gli occhi, quella bambina e cresciuta e ha capito cosa era giusto o sbagliato! – Dissi io mordendogli le dita.

Shu fece una smorfia di dolore, poi mi prese il viso con una mano e mi diede un bacio.
Iniziai a divincolarmi ancora di più per farlo andare via, non doveva baciarmi lui non aveva il permesso di farlo!
- Che ti prende? Non ti piacciono più i miei baci? – Chiese mentre con la mano mi accarezzava il collo e pian piano iniziava a scendere sul mio corpo.
- Non mi sono mai piaciuti! – Dissi io incrociando lo sguardo con il suo.
Dentro di lui lessi soltanto disperazione, pazzia, oblio ma anche tristezza e voglia di essere amato.
La mamma aveva ragione, Shu non era del tutto cattivo, lui era come diviso dentro di se. Una parte di me mi urlava di ucciderlo mentre l’altra mi diceva di aiutarlo, mi diceva che lui non era perso ma che si poteva fare ancora qualcosa.
I miei pensieri vennero interrotti da un suo schiaffo.
Mi aveva colpito e la guancia doleva tantissimo, ma non dissi niente, continuai a fissarlo in silenzio mentre lui continuava a colpirmi.
- Non saremmo in questa situazione se non fosse per colpa di nostra sorella! Di Kuran! Dei tuoi amici e del tuo fidanzato Zero! Perché ti sei messe con uno come lui? Perché non sei tornata da me? – Disse mentre mi dava alcuni baci sulle guance, stava applicando la tortura psicologica.
Ma io dovevo resistere! Non dovevo cedere!

- Perché … Zero è la persona con cui ho condiviso tantissime cose, è la persona con cui ho fatto l’amore, è la persona che mi ha aiutato quando ho toccato il fondo ed è colui che io ho scelto di amare! – Risposi mentre il nodo alla gola continuava a cresce e gli occhi pian piano si inumidivano.
Shu mi picchiò di nuovo, facendomi sputare sangue. L’avevo fatto incavolare tantissimo.
- Ho capito, ma sappi una cosa colei che era tua sorella ora non lo è più, saranno tutti caduti nella mia trappola! – Disse lui mentre iniziava a ridere e si allontanava da me.
- Era? Lei è ancora viva, e lo sarà per molti anni!  - Gridai mentre sentivo gli occhi pizzicare ancora di più.
 - Tu l’amavi! Perché dici che è morta!? - Iniziai ad alzare la voce, non potevo permettere di fargli pensare che Merodi fosse morta.
-So come ragiona la tua cara, dolce e sorellina, per questo sarà caduta nella trappola come un pesce, si avevi ragione l’amavo, ma dopo quello che mi ha fatto, il mio amore si è trasformato in odio! - Rispose rompendo il tavolo di famiglia con un pugno.
- C-Cosa? Non è vero stai mettendo, non puoi aver fatto una cosa del genere a lei, non dovevi! - Non ci potevo credere, non dovevo crederci, lei non sarebbe mai caduta in una trappola, non si sarebbe mai fatta battere da una trappola stupida.
- Questo voglio vedere nel tuo bel viso, la disperazione, la solitudine e la tristezza. - Sentivo le sue parole entrare nella mia testa, non potevo crederci, lei non si faceva ingannare così.

Ma in quel momento, dopo quello che aveva detto Shu, tutte le mie difese crollarono e lascai che le lacrime rigassero il mio volto.
“ Merodi… Ti prego non morire! ” Urlai dentro di me mordendomi il labbro per evitare di fargli sentire i miei singhiozzi.
 - Te la ricordi questa? - Chiese prendendo in mano una spada che ai miei occhi sapevo benissimo a chi apparteneva.
- Hai preso la spada di Merodi, come ti sei permesso?! -Imprecai verso di lui, anche se avevo la voce rotta dal pianto ero infuriata.
 Perdonatemi  Merodi, Kaname e soprattutto tu Zero, se non mi fossi trovata in questo guaio voi sareste al sicuro, sentivo le lacrime che rigarmi il viso.
- Esatto con questa spada finirà la tua vita, sei pronta a morire? - Che domande stupide fai Shu, perché ti stai accanendo così tanto verso di me?
Ma certo, tu mi odi perché sono nata. Tu mi odi per la mia malattia, era stata quella a far traboccare il vaso di pandora e a far allontanare definitivamente Merodi da te.
“ Zero e Daisuke aiutatemi vi prego. ”
Vidi quella spada avvicinarsi a me con tanta potenza e chiusi gli occhi dalla paura.
- Finché avrò le ultime forze non ti permetterò di fare del male a mia sorella! – Gridai pensando a i due uomini che amavo .

Aprì gli occhi e vidi Merodi davanti a me, era ferita, ma nonostante tutto è riuscita ad arrivare qui, intorno a noi c’era del ghiaccio, mi aveva di nuovo salvato.
- Maledetta Merodi! - Urlò lui verso mia sorella, erano uno di fronte all’altro.
- Ci siamo anche noi! - Sentivo la voce di tutti ragazzi  erano venuti in mio soccorso.
Ragazzi vi voglio un bene dell’anima.
- Dopo mi merito la ricompensa. - Era la voce di Zero dietro di me che mi slegava.
In qualche modo mi fece ridere. – Se sopravviviamo, sarai adeguatamente ricompensato. – Dissi io mentre lui mi prendeva in braccio.
Vidi Aidou creare un muro di ghiaccio e poi Merodi e Kaname condurci verso l’ala est delle nostra casa per nasconderci.
Ormai lo scontro era iniziato.
 

Angolo Autrici:

Salve cari vampirelli, scusate il ritardo, si lo so è passato un mese da quando non aggiorno, mi sono presa una bella vacanza perdonatemi, sono sempre più annoiata, che non ho la voglia di scrivere, ma oggi sono tornata a scrivere, ed eccomi qui. Vi do anche una bella notizia abbiamo deciso di allungare la storia di tre capitoli. spero che sarete felici. Aspetto una vostra recensione! A presto vampirelli! un bacio da Erena e Merodi.
   
 
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