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Autore: Hermit_    23/01/2016    0 recensioni
[Crossover Percy Jackson/Death note]
Percy trasalì per la seconda volta. "Vuole dire che questo Kira potrebbe ucciderci perfino in questo stesso istante se sapesse il nostro nome?"
"Sì."
Il ragazzo deglutì. "Fantastico."
Genere: Azione, Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Annabeth Chase, Percy Jackson
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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K I R A

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Quella mattina per Percy fu un incubo. Non si ricordava esattamente cosa avesse sognato - delfini, pesci, forse un pesce palla che in qualche modo era riuscito a mangiare una balena- ma Annabeth l'aveva comunque svegliato nel peggiore dei modi: buttandolo giù dal letto.

 

Qualche anno fa era sua abitudine tirargli secchiate d'acqua fredda ma aveva presto capito che su un figlio di Poseidone quel metodo non funzionava, così adesso optava per tirare le coperte fino a farlo rotolare giù dal letto. 

"Annabeth." Aveva brontolato. "Fatti passare questo vizio." 

Lei si era limitata ad alzare le spalle con un risolino in volto e si era chiusa in bagno, intimandolo di prepararsi e vestirsi.

Se ve lo steste domandando... Sì, Percy e Annabeth avevano deciso di proseguire con l'avventura. Non tanto perché si sentivano coraggiosi ma perché DOVEVANO farlo, sostenevano perché tutta l'umanità sarebbe stata in pericolo ma in realtà erano decisi a continuare per Chirone, glielo dovevano. 

Durante la passeggiata per arrivare all'indirizzo indicato da Kanagawa, fecero una piccola sosta al bar e Percy prese un caffè: non riusciva a resistere un intero giorno senza la carica che poteva offrirgli un buon caffè. Certo, quello dei giapponesi lasciava un po' a desiderare però era meglio di niente.

"Era questo l'indirizzo?" Chiese improvvisamente Annabeth.

Percy alzò lo sguardo in alto e notò il palazzo che aveva già visto in foto. "Sì,era proprio questo."

"Bene.." Lei si passò una mano sui jeans nervosa. "L'Interpol?"

"Sì, forza entriamo."

L'interpol era molto grande e c'erano impiegati che giravano ovunque. Per un po' Percy rimase estasiato, poi seguì la sua ragazza che intanto era già giunta dalla segretaria alla lunga scrivania esattamente al centro della stanza.

"Salve, posso aiutarvi?" 

"Sì, grazie!" Annuì Annabeth guardandola velocemente male. Poveretta, pensò Percy, voleva sfoggiare le sue capacità linguistiche con una giapponesina e invece lei le aveva parlato in inglese.. "Avevamo un appuntamento con Elle." 

La giapponesina in un attimo cambiò espressione, tanto da lasciarli spaesati. Chiese loro conferma del nome e il documento, poi seppur dubitante li accompagnò all'ascensore. 

Entrarono senza dire una parola.

Annabeth deglutì fortemente e Percy tossicchiò nervoso. Poi l'ascensore si aprì,con il solito bip. 

"Scusi ma... Siamo al ventesimo piano?" 

"Sì. È una zona privata, non tutti possono accedervi." Rivelò la giapponesina. Tecnicamente la centrale aveva solo cinque piani effettivi eppure.. Be',se eri un semidio riuscivi ad abituarti alle stranezze: Percy annuì solamente e avvicinandosi alla sua ragazza incrociò le dita con le sue.

"Bene signori,vi lascio qui" la segretaria a cui Kanagawa li aveva affidati si inchinó leggermente in segno di saluto e tornó in ascensore per dirigersi ai piani ehm.. Mortali.

"Non ci posso credere che ci abbia lasciato così. A cavarcela da soli." Proferì Annabeth leggermente irritata.

Continuarono a camminare lungo il corridoio fino a quando non lessero su una porta la scritta: "the Elle's office". Evidentemente,per una scritta così esplicita,L non doveva essere un tipo che si preoccupava troppo. Percy non lo biasimava; chi sarebbe mai salito al ventesimo piano di un edificio di massimo cinque piani? Ammesso che vedesse il bottone e che la foschia non lo impedisse.

Annabeth si morse le labbra agitata,e proprio quando provó ad alzare una mano per bussare,questa si aprì mostrando uno strano ragazzo con delle occhiaie profonde. 

L sorrise cauto.

 

"Prego" aprì la porta facendosi da parte,in un chiaro segno di invito.

Percy sentì un brivido fargli drizzare i peli delle braccia; quello strano ragazzo gli metteva addosso non poca agitazione. Era abbastanza alto ma siccome aveva la schiena ricurva sembrava più basso di quel era in realtà constató; aveva degli occhi grandi che sembravano poter catturare ogni più piccolo dettaglio,inoltre sembravano essere sgranati e ti davano la sensazione di essere valutato e soppesato da lui. La cosa che attiró Percy furono i suoi piedi -uno dei più grandi detective del mondo andava in giro scalzo?- che erano nudi e di color olivastro,come la sua carnagione dopotutto. 

Entrando nella stanza la prima cosa che pensó era che era molto grande,spaziosa e accogliente. Forse era una cosa tipica dei giapponesi quella di rendere le case il più accoglienti possiili. C'erano tanti schermi grandi su un lato della stanza,tanti dolci sulla scrivania,e tante carte e scartoffie su un altro tavolino. 

"Accomodatevi. Siete in anticipo" Elle andó a sedersi su una delle poltrone che circondavano un tavolino,in una posizione strana: stava accucciato con le ginocchia al petto,l'unghia del pollice destro alle labbra e ovviamente il suo sguardo indagatore puntato su di loro. 

Percy e Annabeth,non prima di non essersi rivolti uno sguardo nervoso,si accomodarono sul divanetto,di fronte ad L.

Passarono diversi secondi in cui nessuno parló. Percy improvvisamente si rese conto che L non avrebbe mai parlato se non avessero iniziato loro. Fece un lungo sospiro. 

"Beh.. Allora lei è L,vero?"

Il detective si giró verso di lui,senza battere ciglio. "Sì." Ancora una volta,Percy si stupì di quanto fosse giovane il ragazzo. Gli avrebbe dato massimo venticinque anni.

"Ehm.. Lei è un semidio?" Riprese Annabeth.

"No. Ho solo il dono di vedere attraverso la foschia,per fortuna"

"Per fortuna?" Domandó il figlio di Poseidone,offeso nell'orgoglio dell'essere un semidio.

"Non fraintendere le mie parole,Percy Jackson. La vita di un semidio non è mai facile."

"Lei sapeva che saremmo arrivati." Annunció Annabeth non lasciando a Percy il tempo di replicare. L annuì. "Allora perchè .."

"Perchè cosa,figlia di Atena? Credi che io parli di questo caso con chiunque mi capiti sotto mano? Chi non mi assicura che non siate voi stessi Kira sotto mentite spoglie?" Percy trasalì,sbagliava o quel razza di detective da strapazzo gli stava dando dell'assassino? Un altra parte di lui si stupì di constatare che era il dialogo più lungo che Elle aveva pronunciato da quando era entrato.

"Ha ragione,ha tutti motivi per dubitare  anche di noi. Ma immagino che avrà già un maggiore sospettato."

L sorrise enigmatico,dondolandosi sui talloni. "Non è del tutto sbagliato quel che dici,Annabeth Chase."

"Noi non siamo qui per risolvere il caso" continuó Annabeth. Ah no? Voleva domandare Percy,ma si trattenne. "Siamo qui per aiutarla e per fare chiarezza. Ebbene..è disposto a collaborare o no?"

"Dovrei essere io a fare questa domanda,non credi?" Anche se L non sembrava particolarmente arrabbiato,soppesava Annabeth con curiosità ,facendolo innervosire.

"Noi siamo disposti a collaborare" rispose sicura dando a Percy una gomitata. 

"Oh! Eh sì! Certo che lo siamo!"

Elle sembrava calmo. "Bene. Perchè lo sono anch'io." 

Si alzó d'improvviso e andó vicino alla porta. "Light e gli altri membri della divisione speciale stanno per entrare." 

"Come ha fatto a capirlo?" Chiese Annabeth anche se sembrava aspettarsi solo una conferma.

"L'ho visto di sottecchi nei monitor mentre parlavo con voi"

Percy riflettè. Si rese conto che per colpa dei comportamenti stravaganti di L non aveva pensato che era un detective: astuto,intelligente,probabilmente molto furbo. Fece una smorfia.

Quando i membri del quartier generale entrarono vide che in realtà erano solo quattro,tre dei quali non potevano avere più di quarant'anni. Il quarto membro invece era giovane,anzi,sembrava più piccolo di Percy. Ce ne dovevano essere sicuramente più di quattro,pensó,chissà perchè non si erano presentati.

Un uomo con lineamenti fortemente marcati allungó una mano verso di loro. "Io sono Soichiro Yagami. Loro sono Tota Matsuda,Shuichi Aizawa,Kanzo Mogi e mio figlio,Light Yagami. Veniamo dal quartier generale dell'Interpol. Ci avevano avvertito qualche giorno fa del vostro arrivo,piacere di conoscervi." Disse indicando rispettivamente un uomo dai capelli neri con uno sguardo di sfida,un uomo con la barba appena accennata e un uomo tozzo e grosso. L'ultimo ragazzo era suo figlio quindi. Percy non si stupì: non poteva avere più di 20 anni. Aveva dei capelli bruni lisci,lo sguardo astuto ma inespressivo,non troppo magro,non troppo muscoloso,e abbastanza alto. Percy lo immaginó mentre camminava nei corridoi della scuola,doveva essere uno di quei ragazzi per cui le ragazze impazzivano. 

"Anche voi vedete attraverso la foschia?" Si azzardó a chiedere.

"Foschia?" L'ispettore Soichiro Yagami aggrottó le sopracciglia.

Annabeth fece per intervenire,ma L si fece avanti per primo. "No,Percy. Solo io e la segretaria abbiamo questo dono." 

"Oh." Quindi era la segretaria che portava loro quattro al ventesimo piano.

"Ma si puó sapere di cosa state parlando?" Intervenne Tota Matsuda.

"Niente che ti riguarda,Matsuda." Rispose L nel suo solito tono calmo. "Sedetevi,forza."

Il detective fece per sedersi ,ma Annabeth gli prese il polso,impedendoglielo. A quel punto lui si voltó verso di lei,puntando gli occhi dritti nei suoi. "C'è che qualcosa che non va,Annabeth?" 

"No.. Ehm.. Le devo parlare in privato,se non le dispiace."

Percy la guardó,rivolgendole una muta domanda alla quale lei rispose con un gesto che Percy decifró in : "te lo dico dopo."

Il minuto dopo erano già scomparsi dalla loro vista,magari in qualche altra stanza. 

Percy si agitó irrequieto sul posto. "Allora.. Ehm.. È bello fare i poliziotti?"

Silenzio di tomba.

Aizawa alzó un sopracciglio. "È uno scherzo?"

"No,no Percy,non è bello." Intervenne Soichiro in fretta.

"E tu,è bello fare lo studente?" Continuó Aizawa irritato.

"Ehm.. Sì?"

"lo stai chiedendo a me?"

"Okay,calma ragazzi." Matsuda si mise in mezzo,alzando le mani in segno pacifico. "Non avete dieci anni."

"Io sono calmissimo." Protestó Shueichi o come si chiamava. Maledetti nomi giapponesi.

"Non l'avrei mai detto." Non potè fare a meno di commentare.

"Come scusa?"

Se Percy avrebbe dovuto associarlo ad un animale,in quel momento gli avrebbe di sicuro dato del labrador per come stava ringhiando. 

Light era l'unico che non sembrava interessato a loro. Era in piedi girato di schiena davanti agli schermi della tv e li fissava in silenzio,come studiandoli.

"Hai sentito bene." Si ricordó di rispondere Percy,in tono annoiato. 

Proprio in quel momento rientrarono Annabeth ed Elle. Annabeth era bianca come un cadavere. Chissà di cosa aveva discusso con lui. 

Incrociando il suo sguardo l'espressione di Annabeth gli parve disperata.

Si alzó subito in piedi e corse da lei,domandandole se stava bene. Lei rispose con un debole cenno,poi gli afferó saldamente la mano. "Forse è il caso di andarcene. Dobbiamo parlare di alcune cose." Gli bisbiglió.

"Tranquilli." Disse L,sentendoli. "Avete fatto un lungo viaggio e siete qui da solo un giorno. Tornate pure all'albergo e riposatevi."

Soichiro fece per protestare. "Ma non abbiamo discusso di niente ancora!"

"Vero." Concesse lui. "Ma per oggi puó bastare. Domani sarà un lungo giorno."

L'ultima cosa che Percy vide,prima di chiudersi il "the Elle's Office" alle spalle,fu la lunga occhiata che Annabeth lanció a Light Yagami.

 

Quella stessa sera,seduti davanti alla tv della loro camera d'albergo,Percy e Annabeth si stavano guardando un film d'azione,di quelli in cui non ci sono altro che sparatoie. Percy non era sicuro di ricordarsi nemmeno il nome del protagonista. 

Ad un certo punto Annabeth spense la tv,e nella stanza regnó il silenzio. Percy non voleva forzarla a parlare,quando avrebbe voluto l'avrebbe fatto lei. 

"Prima," incominció catturando l'attenzione di Percy "Ho chiamato da parte L per chiedergli del collegamento che hanno Giunone e Il presunto Kira.."

Annabeth taque. 

"E ...?" La invitó a proseguire.

"Mi ha detto che sospetta di Light. Light Yagami. Hai presente il figlio di Soichiro,quello.."

"Bruno,alto,occhi intensi.. Sì."

"Esatto." Deglutì. "Giuro che non l'avrei mai immaginato,sopratutto perchè lavora a stretto contatto con L per quanto ho capito."

"Beh,non per niente esiste il detto fai amicizia con i nemici"

"Lo so ma in questo caso.." Prese un grosso respiro. "Vabbe. Comunque,sembrerebbe che questa Giunone,una volta scoperto che L sospettava di suo figlio.."

"Quindi è davvero il figlio di Giunone!"

"Fammi finire." Replicó lei. "È apparsa a Elle,qualche tempo fa. Lo ha minacciato; se avesse osato condannare Light gli avrebbe fatto provare le più atroci sofferenze. Per l'eternità."

Percy corrugó le sopraciglia,scuotendo energicamente la testa. "Eppure lui.."

"Esatto. Ha continuato ad indagare."

"Wuao."

"È tutto quello che sai dire?"

La verità era che aveva mille cose da chiedere,peró era ancora molto confuso.

"Fammi fare il punto della questione." Rispose. " Presupponendo che Kira è davvero Light,è più che plausibile il fatto che abbia deciso di unirsi al loro caso per tenere d'occhio L. Elle,dalla sua, pensa che Light sia il colpevole e quando inizia ad indagare su di lui gli si presenta davanti Giunone minacciandolo. Da qui avrebbe dovuto capire che era davvero Light Yagami l'assassino."

Annabeth,che aveva annuito tutto il tempo,si mise incredibilmente a ridere in quel momento. "Già,be',questo è il tipico esempio di un ragionamento bovino."

"Cosa?" Esclamó sgranando gli occhi. Annabeth gli stava dando dell'animale? Okay.. Non era la prima volta,peró un bovino..

"Esistono due tipi di ragionamenti: bovino e volpino. Il primo è basato sulla superficialità,l'altro si basa sugli indizi specifici." Spiegó.

"Oh. È bello sapere che abbiamo un ragionamento paragonato a quello degli animali.. Ma dove volevi arrivare?"

La figlia di Atena sospiró,rassegnata. "Quello che volevo dire.. Era che puó darsi che Giunone sia intervenuta solo perchè accusavano suo figlio,non per forza perchè sapeva che era un assassino. La cosa certa è che è suo figlio."

Percy inclinó la testa,incerto. "La cosa strana è ,invece, che Giunone abbia fatto un figlio con un mortale."

"Già." Sospiró lei. "Temo che non scopriremo mai la verità riguardo a questo. Potrebbe essersi trattato di una ripicca contro Giove."

"Per quanto riguarda il quaderno della morte.. Potrebbe essere stato un regalo di Light da parte di Era." 

"Wuao. Proprio un bel regalo da parte di una madre: "oh figliolo,buon compleanno. Come regalo ti do un bel quaderno in cui puoi scrivere il nome di qualcuno e quello verrà ucciso entro 40 secondi. Mi raccomando,fai attenzione". Be',suppongo potrebbe essere come dici tu."

Percy inarcó un sopracciglio,poi sbuffó sprofondando il viso tra le mani,strofinando forte.

"Se ci pensi non è male come pensi." Cercó di rassicurarlo Annabeth facendolo stendere con la testa sulle sue gambe accarezzandogli dolcemente i capelli. "Siamo sicuri per un buon 90% di chi sia Kira,abbiamo conosciuto uno dei detective più bravi del mondo e stiamo facendo una vacanza gratis a Tokyo a spese di Chirone! Dobbiamo ricordarci di visitare alcuni monumenti interessanti, magari domani."

Percy sorrise. Adorava come Annabeth cercava sempre di rassicurarlo quando il suo umore era giù. Era fantastica,non avrebbe mai smesso di dirlo. "Potrebbe essere una buona idea."

Passó qualche minuto,ma proprio quando Percy stava per cedere al sonno Annabeth riprese a parlare,con un tono più grave.

"Devo ammettere che in ogni caso non è mai esistito un semidio figlio di Giunone o di Era, non so cosa aspettarmi."

Percy non rispose,fingendo di essersi già addormentato. La verità era che non voleva parlarne;la cosa preoccupava anche lui ma non era il caso che Annabeth lo sapesse.

E poi domani li avrebbe aspettati una lunga giornata,come aveva detto L.

 

 

 

 

 

E proseguiamo con le vicende di questi due semidei troppo dolciosi aw :3

Mi dispiace del mio immenso ritardo -quasi 20 giorni!- avevo perso un pezzo del capitolo e riscriverlo è stato una palla, in più la scuola e le trimilioni di interrogazioni... Insomma,avete capito :c

Ringrazio tutti quelli che hanno aggiunto questa storia alle seguite/preferite/ricordate e la bellissima recensione di writer01. A voi che avete deciso di leggere questa storia ecco, ciò mi ha fatto tanto piacere :))

Questa volta non ho nient'altro da dire, solo... Nel prossimo capitolo arriveranno Mello e Near mlml *faccina pervertita*

ciauh!

 

   
 
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